Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Agricoltura
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1463 del 18 novembre 2022
Bando per l'attività di monitoraggio territoriale della malattia flavescenza dorata in sinergia con il Piano per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite ( L.R. 15 dicembre 2021, n. 34 art. 12).
Bando di apertura termini per l’erogazione agli Organismi collettivi di difesa riconosciuti operanti in Veneto di un contributo pubblico finalizzato all’attività di monitoraggio territoriale della flavescenza dorata nelle aree delle province di Belluno, Padova, Treviso, Verona, Vicenza e della Città metropolitana di Venezia.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
In Veneto, come pure nelle altre regioni limitrofe a vocazione viticola, nelle ultime annate, nonostante l’applicazione di misure di tipo preventivo o agronomico, le manifestazioni epidemiche causate dalla flavescenza dorata, o dai giallumi in genere, hanno assunto dimensioni considerevoli e molto preoccupanti interessando gli areali viticoli soprattutto nella Città metropolitana di Venezia e nelle province di Treviso, Vicenza e in parte di quelle di Verona e Padova.
La Flavescenza dorata è una malattia appartenente al gruppo dei “Giallumi” della vite (Grapevine Yellows). Il suo nome deriva dalla colorazione gialla dorata che manifestano le foglie di alcuni vitigni a bacca bianca, a seguito dell’infezione.
L'agente causale è un fitoplasma, che insediandosi nel tessuto floematico dei vegetali, provoca il blocco della linfa elaborata ed uno squilibrio delle attività fisiologiche delle piante. La natura infettiva e l’andamento epidemico della malattia rendono la Flavescenza dorata un grave pericolo sia per le produzioni vitivinicole, sia per il vivaismo viticolo.
La flavescenza della vite è una pericolosa malattia oggetto di norme di lotta obbligatoria.
Il patogeno può essere trasmesso da pianta a pianta attraverso insetti vettori, il principale dei quali è il cicadellide Scaphoideus titanus di origine nordamericana, in grado di completare tutto il ciclo di sviluppo proprio sulla vite.
In considerazione dell’importanza economica e sociale che riveste la coltivazione della vite nell’area regionale, della espansione dei giallumi e quindi dei possibili effetti sulla capacità produttiva del vigneto veneto, la Regione con la legge regionale 15 dicembre 2021, n. 34, all’art 12, ha previsto l’attivazione di un Piano per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite e la costituzione di un fondo del valore di 350.000,00 euro per gli anni 2022 , 2023 e 2024 da utilizzarsi per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite, con particolare riguardo ai giallumi e alle malattie del legno, diretto alla definizione e attivazione di interventi di ricerca e sperimentazione, monitoraggio attivo, gestione della coltivazione per la difesa della coltura, formazione e informazione, nonché a porre in essere misure di carattere organizzativo volte alla prevenzione dei danni e alla costituzione e rafforzamento di specifici fondi di mutualizzazione.
Con deliberazione n. 877 del 19 luglio 2022 la Giunta regionale ha approvato il Piano per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite del triennio 2022-2024, dando avvio a diverse azioni complementari tra loro per contrastare il fenomeno. In tale delibera viene approfonditamente tracciata l’analisi di contesto relativa alla diffusione della malattia.
In sinergia con le azioni del Piano di cui alla DGR n. 877/2022 e considerata la recrudescenza della patologia sul territorio regionale veneto, in particolare nel corso della stagione vegetativa 2022, risulta opportuno attivare un’attività di monitoraggio territoriale su larga scala al fine di verificare l’andamento della stessa per aree geografiche e per varietà di uva.
Inoltre, il monitoraggio capillare sul territorio, interessando 37 varietà, circa 3097 parcelle vitate monitorate per un totale di 937 ettari distribuiti in 187 comuni e garantendo quindi un rilievo puntuale, permetterà innanzitutto la costruzione di un modello geografico di incidenza della malattia e della evoluzione della stessa al fine di:
Nell’ambito delle politiche di gestione del rischio in agricoltura, gli Organismi collettivi di difesa - costituiti con atto pubblico dagli imprenditori agricoli per l'attuazione di iniziative di difesa attiva e passiva delle produzioni, nelle forme di associazioni, società cooperative agricole e loro consorzi, o consorzi di cui all'articolo 2612 e seguenti del codice civile o società consortili di cui all'articolo 2615-ter del medesimo codice - rivestono un importante ruolo riconosciuto, peraltro, dalla normativa statale ai sensi del D. Lgs. 29 marzo 2004 n. 102 “Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole a norma dell’articolo 1 comma 2 lettera i della L. 7 marzo 2003 n. 38”.
Funzionalmente ai loro scopi istitutivi, essi svolgono azione di assistenza tecnica nei confronti dei propri associati, sia in fase di prevenzione che di definizione dei danni subiti dagli attacchi dei patogeni, nonché eseguono analisi e valutazioni della diffusione degli agenti patogeni e degli effetti dei danni subiti nell'ambito dei fondi di mutualizzazione per le fitopatie, di cui sono gestori; essi cooperano, all’interno della rete di rilevazione dell’andamento fitosanitario organizzata dalla U.O. Fitosanitario della Regione del Veneto al fine della predisposizione dei bollettini fitosanitari, e la citata L.R. n. 34/2021 li individua fra i soggetti che possono essere coinvolti nel Piano di contrasto, nell’ambito, ovviamente, delle proprie competenze e capacità professionali acquisite.
Essi quindi, per i compiti statutariamente assegnati, hanno accumulato una rilevante esperienza nell’ambito degli strumenti di gestione del rischio in agricoltura, nella determinazione dei danni alle colture da eventi biotici ed abiotici e nell’elaborazione ed applicazione dei parametri relativi a fini assicurativi o per la costituzione di fondi di mutualizzazione per le fitopatie della vite.
Va specificato che gli Organismi collettivi di difesa – che operano previo riconoscimento dell’idoneità allo svolgimento dell’attività da parte delle Regioni o province autonome – sono costituiti da una larga base associativa composta da aziende agricole già coinvolte nel sistema della gestione del rischio attraverso la stipula di polizze assicurative e operano su scala provinciale od interprovinciale, coprendo tutto il territorio regionale.
Sulla base di quanto sopra, risulta opportuno avvalersi della competenza, esperienza e presenza sul territorio degli Organismi collettivi di difesa riconosciuti ed operanti in Veneto, i quali possono integrare e affiancare le proprie attività ordinarie relative alla gestione del rischio, con le seguenti azioni complementari:
Si propone pertanto all’approvazione della Giunta regionale, il bando per l’erogazione di contributi a favore degli Organismi collettivi di difesa delle colture riconosciuti ed operanti in Veneto e loro associazioni, per l’esecuzione delle attività di monitoraggio territoriale della flavescenza dorata, alle condizioni e prescrizioni previste all’allegato A del presente provvedimento.
Gli Organismi collettivi di difesa o loro associazioni potranno presentare, nei modi e termini stabiliti dallo stesso allegato A, il programma delle attività e la relativa domanda di assegnazione di un contributo.
Considerata l’alta specializzazione ed esperienza operativa raggiunta dall’Agenzia Veneta per i Pagamenti (AVEPA) in materia di gestione, contabilizzazione e liquidazione di pagamenti in agricoltura, si ritiene opportuno incaricare l’Agenzia, ai sensi dell’art. 2 comma 3 della L.R. n. 31/2001, della gestione tecnica, amministrativa e di erogazione dei contributi, sulla base di apposita convenzione, il cui schema è contenuto nell’Allegato B al presente provvedimento.
Per l’intervento previsto dall’attività di monitoraggio territoriale della flavescenza dorata della vite, si mette a disposizione l’importo di euro 207.499,00. Tale contributo trova copertura nel capitolo di spesa n. 104454 “Azioni regionali per contrastare la diffusione delle patologie della vite - Trasferimenti correnti (Art. 12, L.R. 15 dicembre 2021, n. 34)” che presenta sufficiente disponibilità, il cui impegno sarà assunto dal Direttore della Direzione Agroalimentare. Il contributo viene erogato ai sensi dell’art. 12 della L. 241/1990 e nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento UE n. 1408/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO l’articolo 12 della L.R. 15 dicembre 2021, n. 34 “Piano per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite “;
VISTA la DGR n. 877 del 19 luglio 2022 “Approvazione del Piano per il Contrasto alla Diffusione delle Patologie della Vite del triennio 2022-2024. L.R. 15 dicembre 2021, n. 34 art. 12”;
VISTO il Decreto legislativo 29 marzo 2004 n. 102: “Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera i), della legge 7 marzo 2003, n. 38”
VISTO il regolamento UE n. 1408/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo;
VISTO l’art. 2 comma 3 della L.R. n. 31/2001 “Istituzione dell’Agenzia veneta per i pagamenti”;
VISTO l’articolo 2, comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e ss.mm.ii.;
delibera
(seguono allegati)
Torna indietro