Bur n. 127 del 28 ottobre 2022

Materia: Caccia e pesca

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1331 del 25 ottobre 2022

Inserimento della Foresta Demaniale dello Stato denominata "Monte Rotolon", sita nel Comune di Recoaro Terme (VI), tra gli Istituti a divieto di caccia definiti nell'ambito del Piano Faunistico Venatorio Regionale 2022-2027. Legge n. 157/1992, Legge regionale n. 50/1993, Legge regionale n. 2/2022, DGR / CR n. 98/2022.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

L’articolo 21, comma 1, lettera c, della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio." prevede che sia vietato a chiunque l'esercizio venatorio nelle oasi di protezione e nelle zone di ripopolamento e cattura, nei centri di riproduzione di fauna selvatica, nelle foreste demaniali ad eccezione di quelle che, secondo le disposizioni regionali, sentito il parere dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica, non presentino condizioni favorevoli alla riproduzione ed alla sosta della fauna selvatica.

Con Legge regionale 28 gennaio 2022, n. 2 “Piano faunistico-venatorio regionale (2022-2027) e modifiche alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 "Norme per la protezione della fauna e per il prelievo venatorio"” di approvazione del Piano Faunistico Venatorio Regionale 2022-2027 (PFVR 2022-2027) e del relativo Regolamento di Attuazione (RdA), la Regione del Veneto, all’Allegato C “Relazione al Piano Faunistico-Venatorio Regionale 2022 - 2027” - paragrafo 9 “Istituti a divieto di caccia definiti nel Piano Faunistico-Venatorio Regionale: Foreste Demaniali e Oasi coattive”, ha individuato come foreste demaniali (F.D.) le seguenti foreste demaniali regionali  (F.D.R.): F.D.R. del Cansiglio, F.D.R. della Sinistra Piave, F.D.R. della Destra Piave, F.D.R. di Malgonera - Taibon Agordino, F.D.R. di Piangrande - Forno di Zoldo, F.D.R. della Val Montina - Perarolo di Cadore, F.D.R. del Monte Baldo, F.D.R. della Val d’Adige e la F.D.R. di Giazza.

Tutto ciò premesso, con nota acquisita al protocollo regionale n. 359615 del 12 agosto 2022, la Regione Carabinieri Forestale “Veneto” - Stazione di Valdagno, ha comunicato alla competente Direzione regionale Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, la necessità di inserire la Foresta Demaniale dello Stato “Monte Rotolon” (sita nel Comune di Recoaro Terme) fra gli Istituti a divieto di caccia: questo al fine di garantire la corretta applicazione del predetto art. 21, comma 1, lettera c, della L. n. 157/1992, dando atto del suo mancato inserimento ad oggi fra gli Istituti a divieto di caccia del PFVR 2022-2027.

Infatti per la Foresta Demaniale dello Stato “Monte Rotolon” ricorrono le condizioni per l’applicazione del vincolo di divieto di caccia dell’art. 21, comma 1, lettera c, della L. n. 157/1992 e del RdA del PFVR 2022-2027 (Allegato C, Paragrafo 9.1), in quanto trattasi di area demaniale interessata dalla presenza di foresta, attualmente tabellata lungo tutto il perimento, assegnata alla Regione Carabinieri Forestale “Veneto” (organo di gestione: Reparto Carabinieri Biodiversità Verona) quale soggetto giuridico affidatario.

Le informazioni complete relative a questa Foresta Demaniale sona reperibili al link https://rgpbio.it/riserva/monte-rotolon/, sul sito del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità.

Preso atto del parere favorevole, senza modifiche, al testo della DGR/CR n. 98 del 20 settembre 2022, espresso nella seduta del 12 ottobre 2022, da parte della Terza Commissione consiliare permanente, comunicato con nota prot. U.0015357.13-20-2022, e ai sensi di quanto previsto dal comma 6 dell’art. 8 della Legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio.” e dal comma 1 dell’art. 3 della citata L. r. n. 2/2022, si ritiene di inserire la Foresta Demaniale dello Stato denominata “Monte Rotolon” tra gli Istituti a divieto di caccia definiti nell’ambito del Piano Faunistico Venatorio Regionale 2022-2027, in qualità di foresta demaniale statale.

Tale Foresta Demaniale è individuata cartograficamente, in conformità alla grafica utilizzata nell’Allegato C - Appendice 2C “Parchi, riserve, foreste, valichi” al PFVR 2022-2027, nell’Allegato A al presente provvedimento, del quale costituisce parte integrante e sostanziale. È opportuno evidenziare che la foresta demaniale in parola non include le particelle n. 48, 113 e 139 del foglio 54 del Catasto Terreni e Fabbricati del Comune di Recoaro Terme, non di proprietà del demanio statale ma site all’interno del perimetro.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

RICHIAMATA la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”;

VISTA la Legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”;

VISTO l’art. 2, comma 2 della Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 Statuto del Veneto”;

VISTA la Legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 “Disposizioni per il riordino delle funzioni provinciali.”;

VISTA la Legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”;

VISTA la Legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 “Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30, nonché conferimento di funzioni alla provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25.”;

VISTA la DGR 1079 del 16 agosto 2019 “Funzioni non fondamentali - in materia di programmazione e gestione faunistico-venatoria ed ittica ed in materia di agricoltura - delle Province e della Città metropolitana di Venezia riallocate in capo alla Regione. Attuazione della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 30 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017" e della legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 "Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30, nonché conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25.". Definizione del modello organizzativo.”;

VISTA la Legge regionale 28 gennaio 2022, n. 2 “Piano faunistico-venatorio regionale (2022-2027) e modi-fiche alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 "Norme per la protezione della fauna e per il prelievo venatorio".”;

VISTO il DPGR n. 36 del 15 aprile 2022 “Legge regionale 9 dicembre 1993 n. 50 "Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio". Art. 33: tabelle perimetrali.”;

delibera

1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2. di inserire la Foresta Demaniale dello Stato denominata “Monte Rotolon”, sita nel Comune di Recoaro Terme (VI), tra gli Istituti a divieto di caccia definiti nell’ambito del Piano Faunistico Venatorio Regionale 2022-2027 ai sensi dell’art. 21, comma 1, lettera c, della Legge n. 157/1992;
3. di approvare l’Allegato A al presente provvedimento, del quale costituisce parte integrante e sostanziale, relativo all’individuazione cartografica della Foresta Demaniale dello Stato denominata “Monte Rotolon”;
4. di dare atto che la tabellazione delimitante la Foresta Demaniale dello Stato denominata “Monte Rotolon” debba essere conforme a quanto previsto dal DPGR n. 36/2022 e dall'art. 33 "Tabelle perimetrali" della Legge regionale 9 dicembre 1993 n. 50 "Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio";
5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio regionale;
6. di incaricare la Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria dell’esecuzione del presente atto e di tutti i successivi adempimenti connessi al presente provvedimento;
7. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

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