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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1321 del 25 ottobre 2022
PR Veneto FSE+ 2021-2027, Obiettivo "Investimenti per l'occupazione e la crescita" - Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C(2022)5655 del 1/08/2022 - Priorità I, Obiettivo specifico a). Approvazione della Direttiva "Percorsi per il rafforzamento delle competenze e per l'inserimento occupazionale -Next Generation WE" - Work Experience - Anni 2022-23.
Il presente provvedimento approva l'Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti nell’ambito dell’iniziativa di Work Experience denominata Next Generation WE, costituita da attività di formazione e tirocinio, strutturata in due specifiche linee d’intervento, una dedicata ai giovani disoccupati e l'altra ai disoccupati di oltre 30 anni di età. Si propone di finanziare tale iniziativa con 10 milioni di euro a valere sulle risorse del Programma Regionale Veneto Fondo Sociale Europeo Plus per il ciclo di programmazione 2021-2027. Si prevede l’apertura di tre sportelli per la presentazione delle domande di finanziamento.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Il 2022 continua a portare con sé diversi segnali di preoccupazione dovuti alla guerra in Ucraina e alla crisi energetica europea prodotta dalla diminuzione dell’offerta di gas da parte della Russia. La ripresa dell’economia che aveva caratterizzato quasi tutto il 2021 ha trovato sulla sua strada ostacoli crescenti: le nuove ondate di Covid, in particolare la strategia zero-Covid adottata dal governo cinese, sono tornate a perturbare la regolarità degli approvvigionamenti lungo le catene del valore globale. Nonostante ciò i nuovi scenari internazionali, l’inflazione e le sue conseguenze sui consumi e sulle politiche monetarie ad oggi non sembrano precludere il protrarsi degli andamenti positivi nel mercato del lavoro regionale: da febbraio 2020 fino a luglio 2022 il bilancio occupazionale grezzo del settore privato con riferimento alle tre tipologie principali di contratto in Veneto è positivo per +97.400 posizioni lavorative.
Dobbiamo però considerare che la situazione attuale è incerta e in continuo mutamento: va rilevato infatti che già i mesi precedenti ad agosto 2022 esprimono un rallentamento del rimbalzo post-pandemico, infatti la domanda di lavoro e il bilancio occupazionale dei mesi di giugno e luglio 2022 sono inferiori al 2021.
Alla fine di giugno 2022 i disoccupati disponibili registrati presso i Centri per l’impiego e domiciliati in Veneto risultano 277.300. Si tratta soprattutto di uomini (163.400, pari al 59%); le donne risultano essere ora 113.900 (41%); gli stranieri sono 71.500 (26%). Per quanto concerne la distribuzione per classe di età, nel 50% dei casi si tratta di adulti fra i 30 e i 54 anni (137.600), mentre i giovani rappresentano il 22% e gli anziani il 28%. I laureati sono circa 26.000 (9%), mentre è ancora assai consistente il numero di soggetti in possesso al massimo della licenza di scuola media inferiore (45%). Tra i soggetti privi di titolo di studio e tra quelli a cui esso non è attribuibile prevalgono come disponibili gli stranieri. La distribuzione in base alla durata dello stato di disoccupazione evidenzia che il 45% dei disponibili, 124.300, è iscritto da oltre due anni.
Sono aumentati i giovani NEET: se prima della pandemia erano circa 2.003.000, al quarto trimestre del 2020, erano saliti a 2.066.000. La questione giovanile in Italia emerge nel confronto con gli altri paesi europei: secondo Eurostat, nella fascia di età tra 20-34 anni, l’Italia è il Paese con il più alto numero di NEET dell’Unione europea, il 27,8 per cento contro una media Ue del 16,4 per cento.
Il dato continua ad essere preoccupante, anche considerato che siamo dentro l’Anno europeo dei giovani che dovrebbe sostenere gli sforzi profusi dall’Unione per incrementare le opportunità di lavoro per i giovani nel quadro dei piani di ripresa dalla pandemia di COVID-19. Come sottolineato nella risoluzione del Parlamento europeo dell’8 ottobre 2020 sulla garanzia per i giovani, le misure di confinamento hanno causato un’improvvisa perturbazione delle attività di istruzione formale e non formale, come pure di quella informale, dei tirocini e degli apprendistati, nonché delle attività lavorative, e hanno inciso sul reddito, sul potenziale di guadagno e sul benessere degli interessati, compresa la salute, in particolare quella mentale. La sfida è anche quella di potenziare i servizi di sviluppo delle competenze a favore dei giovani volti a sostenere il loro inserimento e/o reinserimento nel mercato del lavoro, cogliendo le opportunità derivanti dai settori strategici emergenti posti in relazione agli ambiti di specializzazione intelligente e agli obiettivi regionali di sviluppo sostenibile.
L’Unione Europea ha risposto alla crisi con il Next Generation EU, un programma che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, la competitività, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale, promuovendo un cambiamento nelle politiche del lavoro.
La digitalizzazione e l’innovazione di processi, prodotti e servizi rappresentano un fattore determinante della trasformazione di un Paese e devono caratterizzare ogni politica di riforma. L’Italia ha accumulato un considerevole ritardo in questo campo, sia nelle competenze dei cittadini, sia nell’adozione delle tecnologie digitali nel sistema produttivo e nei servizi pubblici. È pertanto necessario migliorare le competenze digitali e professionali attraverso investimenti in istruzione e formazione. Al contempo la transizione verde, che discende direttamente dallo European Green Deal che intende ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55 per cento rispetto allo scenario del 1990 entro il 2030 e rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, può costituire un importante fattore per accrescere la competitività del nostro sistema produttivo, incentivare l’avvio di attività imprenditoriali nuove e ad alto valore aggiunto e favorire la creazione di occupazione stabile.
L’iniziativa “Next Generation WE” contribuisce ad affrontare queste sfide, convergendo sulle linee programmatiche del PR FSE+ 21-27 Veneto, anche attraverso la promozione delle competenze digitali e “green”. Si pone in continuità sia con le Work Experience realizzate nella precedente programmazione POR FSE 2014-2020, che con le attività attuate nell’ambito del Programma Garanzia Giovani e persegue l’obiettivo di favorire l’accesso all'occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, attraverso il potenziamento delle proprie competenze professionali mediante interventi di orientamento, formazione e tirocinio.
La Regione Veneto ritiene fondamentali l’apprendimento di nuove competenze (reskilling) e il miglioramento di quelle esistenti per accedere a mansioni più avanzate (upskilling), pertanto ha aderito a Pact for Skills lanciato dalla Commissione Europea, ovvero un modello di impegno condiviso per lo sviluppo delle competenze in Europa a cui partecipano imprese, lavoratori, autorità nazionali, regionali e locali, parti sociali, organizzazioni interprofessionali e settoriali, fornitori di istruzione e formazione, camere di commercio e servizi per l'impiego.
L'iniziativa "Work Experience", consolidata negli anni, a partire dal 2012, rappresenta un importante strumento per rafforzare i profili professionali dei disoccupati ai fini di un primo o nuovo ingresso nel mercato del lavoro, attraverso un'offerta formativa in linea con le specifiche e reali esigenze delle imprese del territorio. Nelle precedenti iniziative (DGR n. 1358/2015, 717/2018, 256/2020, 74/2021) sono stati presentati progetti per circa 52 milioni di euro, finanziati 984 progetti e coinvolti circa 9.700 destinatari (53% donne e 47% uomini).
Considerato il successo e la riconoscibilità del modello Work Experience nel territorio, questo è stato proposto anche nell’ambito del Programma Garanzia Giovani. L'iniziativa “Work Experience per i giovani” - approvata con DGR n. 765/2019 - ha finanziato 490 progetti e coinvolto oltre 4 mila giovani in attività di orientamento, formazione, tirocinio e accompagnamento al lavoro. Nonostante l’attuazione abbia coinciso con il periodo pandemico, i risultati occupazionali sono stati particolarmente positivi, con un tasso di inserimento lavorativo dei partecipanti a 12 mesi del 68% (rilevazione: Veneto Lavoro).
Le Work Experience hanno inoltre favorito una maggiore consultazione del Repertorio Regionale degli Standard Professionali della Regione del Veneto, che contiene l’elenco dei profili professionali peculiari del contesto veneto e che si presta ad essere uno strumento indispensabile, in sede di progettazione, per favorire la progettazione di interventi atti a favorire un’occupazione sostenibile e di qualità attraverso standard riconosciuti a livello regionale, nazionale ed europeo. L'obiettivo è quello di favorire la "spendibilità" delle qualificazioni stesse agevolando il matching tra domanda e offerta di lavoro, rendere percorribile il sistema dei crediti formativi, valorizzando le competenze acquisite dalla persona, collegare la programmazione dell'offerta formativa al mondo del lavoro, favorendo i processi di individuazione delle competenze acquisite in percorsi non formali e informali di apprendimento, ed, infine, di consentire la costruzione delle prove di valutazione degli apprendimenti ai fini della validazione e della certificazione delle competenze acquisite (percorso che la Regione del Veneto ha promosso attraverso la DGR 527 del 28 aprile 2020 "Percorsi”).
Alla luce di quanto indicato in premessa si intende proseguire nell'iniziativa.
In questo contesto si inserisce l’Avviso approvato unitamente alla presente Direttiva, che risponde alle sfide che il nuovo PR FSE+ 2021 - 2027 ha colto in termini di sviluppo delle competenze del capitale umano del territorio regionale. In particolare intende promuovere l'accesso all'occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, giovani e adulti, attraverso il rafforzamento delle loro competenze per meglio rispondere alle richieste e ai cambiamenti del mercato del lavoro.
La presente proposta trova rispondenza e finanziabilità nell’ambito del Programma Regionale Veneto per il sostegno del Fondo Sociale Europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti per l'occupazione e la crescita” per il ciclo di programmazione 2021-2027, approvato con decisione di esecuzione della Commissione europea n. C (2022)5655 del 1/08/2022.
La Direttiva per la presentazione delle proposte progettuali, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, stabilisce i soggetti che possono aderire all’iniziativa nonché le caratteristiche, le modalità operative per la presentazione dei progetti e i criteri per la relativa valutazione.
Con nota n. 443673 del 27 settembre 2022 la Direzione Autorità di Gestione FSE ha espresso il parere favorevole alla possibilità di utilizzare i criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza della programmazione 2014-2020.
Si richiama, inoltre, quanto previsto alla tabella 12 del Programma Regionale FSE+ 2021/2027, con particolare riferimento alle seguenti condizioni abilitanti orizzontali:
Lo stanziamento proposto per la realizzazione degli interventi di Work Experience afferenti all’Avviso di riferimento alla presente Direttiva ammonta ad Euro 10.000.000,00 a valere sui fondi del PR FSE+ 2021-2027, in relazione alle priorità I - Occupazione, Obiettivo Specifico a). La spesa troverà copertura a valere sui capitoli di seguito indicati, che presentano sufficiente capienza, per Euro 4.000.000,00 nel capitolo 104672 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – Priorita' 1 - OCCUPAZIONE – LAVORO – QUOTA COMUNITARIA - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655)”, per Euro 4.200.000,00 nel capitolo 104673 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – Priorita' 1 - OCCUPAZIONE – LAVORO – QUOTA STATALE - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655)”, per Euro 1.800.000,00 nel capitolo 104686 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – LAVORO – QUOTA COFINANZIAMENTO REGIONALE - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655)”.
Nel rispetto del principio contabile applicato della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D. Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con con L.R. n. 36 del 20/12/2021, nei seguenti termini massimi:
Tali risorse saranno impegnate in modo progressivo e scalare, fino ad esaurimento, nell’ambito di tre sportelli:
Con il nuovo stanziamento si intende provvedere alla copertura finanziaria di tre sportelli secondo il calendario sotto riportato:
Periodo di presentazione
Data di pubblicazione istruttoria
Sportello
Periodo apertura/chiusura
Anno di riferimento
1
La presentazione della domanda/progetto dovrà avvenire entro il 30esimo giorno dalla pubblicazione sul BURV della Direttiva
2022
30 gg. dalla chiusura dello sportello
2
2 - 31 gennaio
2023
03/03/2023
3
1 - 31 marzo
02/05/2023
Qualora la scadenza dei termini di presentazione delle domande, pubblicazione istruttoria, avvio e termine progetti coincida con un sabato, una domenica o con una giornata festiva il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.
Per la presente direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una anticipazione di un importo fino al 70% della dotazione finanziaria di ciascun progetto finanziato, in deroga a quanto previsto al punto 4 “Aspetti finanziari” – procedure per l’erogazione dei contributi – DGR n. 670/2015 “Testo Unico beneficiari” (versione in vigore DDR. n. 38 del 18/09/2020). Non sono previsti pagamenti intermedi ma solo il saldo finale.
Inoltre “In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. 58/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n.124/2017”.
Si propone pertanto di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:
Si propone di demandare al Direttore della Direzione Lavoro l’esecuzione del presente atto, ivi compresa l’adozione degli impegni di spesa e l’eventuale integrazione di ulteriori risorse in caso di disponibilità aggiuntiva, e di quanto ritenuto necessario ai fini dell’efficace gestione dell’attività.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Visti:
delibera
Esercizio di imputazione 2023 – € 7.000.000,00 di cui quota FSE euro 2.800.000,00 (40%), quota FDR 2.940.000,00 (42%), quota Reg.le euro 1.260.000,00 (18%); Esercizio di imputazione 2024 – € 3.000.000,00 di cui quota FSE euro 1.200.000,00 (40%), quota FDR euro 1.260.000,00 (42%), quota Reg.le euro 540.000,00 (18%) ;
Primo sportello: massimo 5 milioni di Euro; Secondo sportello: massimo 3 milioni di Euro; Terzo sportello: a esaurimento risorse.
(seguono allegati)
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