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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 160 del 30 novembre 2021


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1607 del 19 novembre 2021

Piano pluriennale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini di età compresa tra zero e sei anni per il quinquennio 2021-2025. Riparto delle risorse del Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per gli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023. Intesa n. 82/CU dell'8 luglio 2021, n. 101/CU del 4 agosto 2021, n. 119/CU del 9 settembre 2021.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si approva la programmazione regionale degli interventi di cui al Decreto di riparto relativo al “Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini di età compresa dalla nascita sino ai sei anni”per gli anni 2021, 2022 e 2023, approvato nelle sedute della Conferenza Unificata dell’8 luglio 2021, del 4 agosto 2021 e del 9 settembre 2021.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Nella seduta della Conferenza Unificata dell’8 luglio 2021 è stata sancita l’Intesa sullo schema della Delibera del Consiglio dei Ministri recante adozione del “Piano nazionale per il Sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini di età compresa tra zero e sei anni per il quinquennio 2021-2025”, prevista dall’articolo 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65.

Con la suddetta Intesa è stato quindi adottato il piano di azione pluriennale nazionale, per il quinquennio 2021-2025, che mette a disposizione 309 milioni di euro per ogni annualità, erogati direttamente ai Comuni dal Ministero dell’Istruzione, a seguito della programmazione regionale; inoltre sono stati approvati i relativi  allegati, costituiti dalla scheda riepilogativa della programmazione regionale (Allegato A), dalla scheda di monitoraggio (Allegato B), dalla nota metodologica per la compilazione delle schede (Allegato C) e infine gli indicatori ISTAT sui servizi educativi per l’infanzia, anno educativo 2018/2019, e dati del Ministero dell’Istruzione sulle scuole dell’infanzia statali e paritarie, anno scolastico 2019/2020, per la misurazione del grado di raggiungimento degli obiettivi strategici (Allegato D).

Viene così attuata, sul territorio nazionale, una programmazione regionale pluriennale, ferma restando la possibilità, ogni anno, di operare i necessari aggiustamenti.

Premesso che per il 2021 sul  totale del fondo nazionale di euro 309.000.000,00, è prevista una quota pari a euro 1.500.000,00 a favore del Ministero dell'Istruzione per l'attivazione del sistema informativo nazionale di cui all'articolo 5, comma 1, lettera e), del medesimo decreto legislativo n. 65 del 2017, con la successiva Intesa n. 101/CU del 4 agosto 2021 è stata ripartita tra le Regioni una prima quota del finanziamento del 2021, pari ad euro 264.000.000,00, in misura corrispondente alla Tabella 1 del decreto ministeriale 30 giugno 2020, n. 53 al fine di assicurare liquidità funzionale alla gestione dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia per l’anno 2021.

Questa prima quota, pari ad euro 18.916.714,73 per la Regione del Veneto, è quindi ripartita nella stessa misura dell’annualità precedente, ovvero il Ministero dell’Istruzione erogherà ai medesimi Comuni, già individuati nella DGR n. 912/2020, le stesse somme del 2020.

L’Intesa inerente al riparto delle risorse del Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per gli esercizi finanziari 2021 (seconda parte del finanziamento pari ai restanti euro 43.500.000,00), 2022 e 2023 è stata adottata nella seduta del 9 settembre 2021 con il n. 119/CU.

In quest’ultima Intesa di settembre, l’articolo 5, così recita:

Articolo 5

(Programmazioni regionali)

  1. Entro il 30 novembre 2021 le regioni e le province autonome trasmettono al Ministero, con un’unica comunicazione, la Programmazione comprensiva di tutti gli elementi di cui al Piano d’azione nazionale pluriennale per il quinquennio 2021-2025, per le risorse relative agli ee.ff. 2021 (quota parte relativa al riparto di € 43.500.000,00), 2022 e 2023. Per ogni annualità è compilata la relativa scheda riepilogativa secondo il modello allegato (Allegato A – Programmazione regionale 2021, Allegato A1 – Programmazione regionale 2022, Allegato A2 - Programmazione regionale 2023). Per le annualità 2022 e 2023 tale scheda riepilogativa potrà essere eventualmente sostituita nel rispetto del termine perentorio fissato dal Decreto di riparto cui afferiscono le risorse.

La stessa Intesa stabilisce che:

  • Le regioni assicurano un finanziamento per un importo non inferiore al venticinque per cento delle risorse assicurate dallo Stato con il riparto;
  • Ciascuna regione e provincia autonoma assegna di norma una quota non inferiore al 5% dell’importo del contributo annuale statale per interventi destinati al finanziamento di coordinamenti pedagogici territoriali e formazione da realizzarsi anche con azioni integrate rivolte congiuntamente al personale docente e al personale educativo;
  • Le regioni e le province autonome che hanno una copertura dei posti nei servizi educativi per l’infanzia, rispetto alla popolazione residente da zero a tre anni, inferiore alla media nazionale secondo i dati ISTAT assegnano di norma una quota non inferiore al 5% dell’importo del contributo annuale statale per interventi destinati al finanziamento di sezioni primavera già esistenti o di nuova istituzione aggregate a scuole dell’infanzia statali o paritarie o al finanziamento di Poli per l’infanzia.

La Regione del Veneto, relativamente alla copertura dei posti nei servizi educativi per l’infanzia rispetto alla popolazione residente da zero a tre anni risulta, secondo l’Allegato D dell’Intesa n. 82/CU, pari al 29,1% quindi superiore alla media nazionale del 25,5%. Pertanto si ritiene di non riservare la quota del 5% sul Fondo 2021 (seconda parte del finanziamento), 2022 e 2023 per interventi destinati al finanziamento di sezioni primavera già esistenti o di nuova istituzione aggregate a scuole dell’infanzia statali o paritarie o al finanziamento di Poli per l’infanzia.

La Direzione Servizi Sociali dà atto che il finanziamento assicurato dalla Regione del Veneto negli anni precedenti cioè 2017, 2018, 2019 e 2020 è stato ampiamente superiore al 30% delle risorse assicurate dallo Stato, come richiesto dai precedenti Decreti ministeriali di riparto. In continuità quindi si assicura il rispetto del co-finanziamento regionale per almeno il 25% delle risorse statali, come disposto dall’Intesa n. 82/CU dell’8 luglio 2021.

Le tipologie di interventi previsti dal “Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione” includono:

  1. Interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza meccanica e in caso di incendio, risparmio energetico e fruibilità di stabili di proprietà delle Amministrazioni pubbliche;
  2. Il finanziamento di spese di gestione, in quota parte, dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, in considerazione dei loro costi e della loro qualificazione;
  3. Interventi di formazione continua in servizio del personale educativo e docente, in coerenza con quanto previsto dal Piano nazionale di formazione di cui all’art. 1, comma 124, della Legge 13 luglio 2015, n. 107 e la promozione di coordinamenti pedagogici territoriali.

La già citata Intesa n. 82/CU dell’8 luglio 2021 ha stabilito inoltre, all’art. 11, la costituzione di un Tavolo paritetico regionale di coordinamento delle attività del Piano, “con compiti di coordinamento e monitoraggio dell’attuazione del Piano nel relativo territorio” e “compiti consultivi e propositivi rispetto alle politiche regionali afferenti al sistema integrato zerosei, con particolare riferimento al processo di costruzione degli atti programmatori riguardanti l’impiego delle risorse regionale del Fondo.”

Con Decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto del Ministero dell’Istruzione(USRV) n. 3245 del 29 settembre 2021 è stato quindi istituito il suddetto Tavolo Paritetico composto da rappresentanti della Regione del Veneto, dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (USRV) del Ministero dell’Istruzione e dell’ANCI Regionale (Associazione Nazionale Comuni Italiani), integrato inoltre dal Presidente della FISM Regionale Veneto (Federazione Italiana Scuole Materne). Al primo incontro del Tavolo Paritetico, avvenuto il 5 ottobre 2021, in modalità telematica, presenti tutti i componenti, si è proceduto alla discussione e al confronto sulla programmazione pluriennale del suddetto Fondo, da proporre alla Giunta regionale per le annualità 2021 (seconda parte del finanziamento), 2022 e 2023.

Nel suddetto incontro sono stati concordati e condivisi i seguenti interventi e criteri di riparto per le annualità citate, tenuto conto degli esiti del Riparto del quadriennio precedente:

  1. Non verranno destinate risorse del “Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione” assegnate per il 2021, 2022 e 2023 alla Regione del Veneto per il finanziamento di cui alla lettera a) sopra elencata;
  2. Sarà garantito almeno il 5% per interventi di formazione continua e la promozione dei coordinamenti pedagogici per tutto il triennio 2021, 2022 e 2023, disponendo per i coordinamenti pedagogici euro 10.000 cadauno ai Comuni capoluogo di provincia di Belluno e Rovigo, ed euro 15.000 cadauno per gli altri 5 Comuni capoluogo di provincia di Padova, Treviso, Venezia, Vicenza e Verona. L’assegnazione del rimanente fondo destinato alla formazione sarà effettuata utilizzando come criteri di riparto la capacità ricettiva per i servizi alla prima infanzia e il numero delle sezioni per le scuole dell’infanzia non statali.
    Sulla seconda parte del finanziamento 2021, detratto il 5% suddetto per la formazione e i coordinamenti, il rimanente sarà distribuito, per equità di trattamento, ai servizi alla prima infanzia accreditati che non hanno usufruito della quota assegnata con la DGR n. 912/2020 in quanto nuovi o non conosciuti e alle scuole dell’infanzia non statali che nel 2021 hanno sostenuto le spese per l’insegnante di sostegno, i primi utilizzando il criterio della quota media annua posto bambino che corrisponde nel 2021 ad € 687,91 e le seconde in relazione al numero delle ore dell'insegnante di sostegno come previsto dal DDR n. 22/2021;
  3. Le risorse stabilite per le annualità 2022 e 2023, detratto il 5% sopra richiamato, in considerazione dell’impatto dell’emergenza da Covid 19 tuttora non concluso, saranno destinate al finanziamento delle spese di gestione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia non statali assegnando ai Comuni la somma complessiva calcolata sulla capacità ricettiva per i servizi 0-3 anni e sul numero sezioni per i servizi 3-6 anni.

Al successivo incontro del Tavolo Paritetico, avvenuto il 17 novembre 2021, sono state quindi ratificate e confermate le decisioni già discusse nella precedente seduta del 5 ottobre 2021.

Come avvenuto per le annualità precedenti del Piano 0-6 anni, la suddivisione del finanziamento statale sarà effettuata in maniera uguale tra i servizi prima infanzia (0-3 anni) e le scuole dell’infanzia non statali (3-6 anni).

Si propone pertanto alla Giunta regionale di approvare:

  1. gli Allegati A, A1 e A2, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, che corrispondono alle schede riepilogative annuali della programmazione regionale per il 2021, 2022 e 2023, come predisposte dal Ministero e approvate dalla Conferenza Unificata n. 82/CU dell’8 luglio 2021;
  2. gli Allegati B, B1 e B2 parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, che riportano le programmazioni regionali degli interventi previsti per il 2021, 2022 e 2023, contenenti l’elenco dei Comuni ammessi al finanziamento, come definite nella medesima Intesa n. 82/CU dell’8 luglio 2021;
  3. gli Allegati C, C1 e C2, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, che ipotizzano gli obiettivi di risultato perseguiti con le risorse nazionali e regionali, come previsto dalla nota metodologica per la compilazione della scheda riepilogativa della programmazione regionale di cui all’Intesa n. 82/CU dell’8 luglio 2021;
  4. l’Allegato D che riporta l’elenco dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia non statali beneficiari del contributo assegnato a copertura delle spese di gestione, delle spese per gli insegnanti di sostegno e delle spese per la formazione e i coordinamenti pedagogici per il 2021 (seconda parte del finanziamento), che si propone di finanziare d’intesa con ANCI Veneto, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (USRV) del Ministero dell’Istruzione, FISM Regionale Veneto, così come condiviso nei suddetti incontri del 5 Ottobre e del 17 novembre 2021.

Data la natura programmatoria del presente atto, si stabilisce che, ai sensi della L.R. n. 22/2002 e delle DD.GG.RR. nn. 84/2007 e 2067/2007, il Comune territorialmente competente opererà le necessarie variazioni in merito ai beneficiari dei trasferimenti nei casi di avvenuta chiusura, cessione o subentro delle attività.

Con riguardo alla destinazione dei trasferimenti al Comune operati dal Ministero, nel caso di somme non utilizzate, si prende atto di quanto previsto dall’Intesa Rep. Atti n. 82/CU dell’8 luglio 2021, secondo quanto riportato all’art. 3, comma 6 : “Le somme erogate rivenienti a seguito della completa attuazione degli interventi programmati sono impiegate dai Comuni per finanziare ulteriori interventi, in ogni caso coerenti con le finalità del Piano, nel rispetto della normativa giuscontabile vigente. Dette risorse e i relativi interventi sono oggetto di monitoraggio ai sensi dell’articolo 8.”.

Il Direttore della Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile è incaricato dell’esecuzione del presente atto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

  • Vista la Legge 13 luglio 2015, n. 107;
  • Visto il D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 65;
  • Visto il Decreto Ministeriale 30 giugno 2020, n. 53
  • Viste l’Intesa n. 82/CU dell’8 luglio 2021, l’Intesa n. 101/CU del 4 agosto 2021 e l’Intesa n. 119/CU del 9 settembre 2021;
  • Visto l’art.2, comma 2, lett. o) della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012
  • Viste la DGR n. 47 del 19 gennaio 2018, la DGR n. 155 del 16 febbraio 2018, la DGR n. 1548 del 22 ottobre 2018, la DGR n. 2010 del 30 dicembre 2019 e  la DGR n. 912 del 9 luglio 2020;
  • Visti il DDR n. 22 del 15 aprile 2021, il DDR n. 28 del 26 maggio 2021, il DDR n. 38 del 18 giugno 2021 e il DDR n. 44 del 12 agosto 2021;

delibera

  1. di considerare le premesse parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di approvare la programmazione per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini/e di età compresa tra zero e sei anni, per il triennio 2021-2023, così come  riportato negli Allegati di seguito elencati:
  • gli Allegati A, A1 e A2, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, che corrispondono alle schede riepilogative annuali della programmazione regionale per gli anni 2021, 2022 e 2023, come predisposte dal Ministero e approvate dalla Conferenza Unificata n. 82/CU dell’8 luglio 2021;
  • gli Allegati B, B1 e B2 parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, che riportano le programmazioni regionali degli interventi previsti per il 2021, 2022 e 2023, contenenti l’elenco dei Comuni ammessi al finanziamento, come definite nella medesima Intesa n. 82/CU dell’8 luglio 2021;
  • gli Allegati C, C1 e C2, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, che ipotizzano gli obiettivi di risultato perseguiti con le risorse nazionali e regionali, come previsto dalla nota metodologica per la compilazione della scheda riepilogativa della programmazione regionale di cui all’Intesa n. 82/CU dell’8 luglio 2021;
  • l’Allegato D che riporta l’elenco dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia non statali beneficiari del contributo assegnato a copertura delle spese di gestione, delle spese per gli insegnanti di sostegno e delle spese per la formazione e i coordinamenti pedagogici per il 2021 (seconda parte del finanziamento), che si propone di finanziare d’intesa con ANCI Veneto, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (USRV) del Ministero dell’Istruzione, FISM Regionale Veneto, così come condiviso negli incontri del Tavolo Paritetico del 5 Ottobre e del 17 novembre 2021;
  1. di stabilire che, ai sensi della L.R. n. 22/2002 e delle DD.GG.RR. nn 84/2007 e 2067/2007, il Comune territorialmente competente opererà le necessarie variazioni in merito ai beneficiari dei trasferimenti nei casi di avvenuta chiusura, cessione o subentro delle attività;
  2. di prendere atto che, con riguardo alla destinazione dei trasferimenti al Comune operati dal Ministero, nel caso di somme non utilizzate si procede secondo quanto previsto dall’Intesa Rep. Atti n. 82/CU dell’8 luglio 2021, secondo quanto riportato all’art. 3, comma 6 : “Le somme erogate rivenienti a seguito della completa attuazione degli interventi programmati sono impiegate dai Comuni per finanziare ulteriori interventi, in ogni caso coerenti con le finalità del Piano, nel rispetto della normativa giuscontabile vigente. Dette risorse e i relativi interventi sono oggetto di monitoraggio ai sensi dell’articolo 8.”;
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  4. di incaricare Il Direttore della Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile ad adottare tutti gli atti necessari all’applicazione del presente provvedimento, ivi inclusa la trasmissione del medesimo al Ministero dell’Istruzione;
  5. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) del Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente, entro 60 e 120 giorni dall’avvenuta conoscenza, fatte salve diverse determinazioni da parte degli interessati;
  6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1607_21_AllegatoA0_463830.pdf
Dgr_1607_21_AllegatoA1_463830.pdf
Dgr_1607_21_AllegatoA2_463830.pdf
Dgr_1607_21_AllegatoB0_463830.pdf
Dgr_1607_21_AllegatoB1_463830.pdf
Dgr_1607_21_AllegatoB2_463830.pdf
Dgr_1607_21_AllegatoC0_463830.pdf
Dgr_1607_21_AllegatoC1_463830.pdf
Dgr_1607_21_AllegatoC2_463830.pdf
Dgr_1607_21_AllegatoD_463830.pdf

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