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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 157 del 23 novembre 2021


Materia: Settore secondario

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1599 del 19 novembre 2021

Intervento straordinario per il sostegno delle imprese del vetro artistico di Murano di prima lavorazione che si trovano in situazione di temporanea difficoltà a causa dell'aumento del costo del gas naturale a seguito della ripresa economica intensa post pandemia da Covid-19.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento viene istituito un nuovo livello di operatività dei fondi regionali in gestione a Veneto Sviluppo S.p.A. consistente nella concessione di un contributo a fondo perduto alle imprese del vetro artistico di Murano di prima lavorazione che si trovano in situazione di temporanea difficoltà a causa dell’aumento del costo del gas naturale a seguito della ripresa economica post pandemia da Covid-19.

L'Assessore Roberto Marcato, di concerto con l'Assessore Elena Donazzan, riferisce quanto segue.

La recente impennata dei prezzi del gas naturale in Europa è senza precedenti per rapidità e intensità, con ricadute marcate anche sui costi di generazione dell’energia elettrica e sulle bollette energetiche di imprese e famiglie. I prezzi all’ingrosso del gas in Europa sono quintuplicati dall’inizio dell’anno, raggiungendo un picco all’inizio di ottobre. All’aumento hanno concorso molteplici fattori sia di offerta che di domanda, comuni ad altre regioni del mondo, cui se ne sono aggiunti altri specifici del mercato del gas europeo. Alcuni di questi fattori sono di natura temporanea, come le condizioni climatiche, la ripresa economica intensa dopo la crisi pandemica e le strozzature dal lato dell’offerta a livello globale per manutenzione e guasti ai siti estrattivi e alle infrastrutture. Altri sono più strutturali come, in primo luogo, la transizione energetica, che da un lato comporta la sostituzione del carbone con il gas e dall’altro riduce gli incentivi agli investimenti nella produzione di tutte le fonti energetiche fossili a causa degli obiettivi sulla riduzione delle emissioni di CO2 (in particolare in Europa, dove si persegue l’obiettivo di emissioni nette pari a zero entro il 2050).

Nel 2021 la domanda mondiale di energia ha segnato un rapido rimbalzo dai minimi toccati l’anno precedente in connessione con la pandemia da Covid-19 e con le misure di restrizione della mobilità attuate in varie parti del mondo. Anche la domanda di gas è risultata in forte ripresa nei maggior mercati mondiali, più marcata in Asia, in linea con il ritmo assai vivace dell’attività economica nella regione. Nel complesso dei Paesi asiatici la forte domanda di gas si è tradotta in maggiori importazioni dalla Russia e di gas liquefatto dagli Stati Uniti e dal Qatar – cresciute a ritmi assai sostenuti nello scorso biennio, anche grazie al miglioramento delle infrastrutture di trasporto – contribuendo così ad aumentare le difficoltà di approvvigionamento sul mercato europeo e sospingendo i prezzi.

Nei prossimi mesi le dinamiche del mercato dell’energia saranno pertanto condizionate dalla rigidità dell’inverno nell’emisfero settentrionale, dal vigore della ripresa economica e dall’entità delle interruzioni impreviste della fornitura. In particolare, l’attuale livello dei prezzi del gas naturale in Europa potrebbe protrarsi per tutto l’inverno: i prezzi dei futures sul gas naturale in Europa scontano infatti una riduzione solo dalla primavera del 2022.

L’aumento dei prezzi all’ingrosso del gas ha avuto impatti significativi sui prezzi all’ingrosso dell’elettricità in Europa, giunti ai livelli più alti degli ultimi dieci anni, con il prezzo medio europeo all’ingrosso salito di circa il 150 per cento da inizio anno. Molti paesi europei hanno adottato, o prevedono di adottare, misure per mitigare l’impatto sui soggetti più vulnerabili, sulle piccole imprese e sulle industrie ad alta intensità energetica. Le misure comprendono massimali tariffari e sgravi fiscali temporanei per i consumatori di energia vulnerabili o buoni e sussidi per consumatori e imprese.

In tale contesto, particolarmente critica risulta la situazione dei vetrai muranesi, che devono mantenere i forni ad una temperatura in media sui 1100 gradi e farli funzionare sette giorni su sette, 24 ore su 24. Spegnerli significa alti costi di manutenzione dato che il materiale quando si raffredda tende a deteriorarsi. Lo stesso per riaccenderli, operazione che richiede un paio di settimane prima che la macchina della produzione del vetro entri a regime. Il consumo annuale di tutte le aziende muranesi si aggira sui 10 milioni di metri cubi di gas all'anno che, fino a settembre, costavano circa 0,20 centesimi al metro cubo a fronte degli 0,90 attuali.

La Regione, consapevole dell’inestimabile valore del patrimonio storico, artistico e culturale del Veneto e di Venezia, tutela e valorizza gli aspetti tipici caratteristici delle produzioni regionali, come espressamente previsto dall’articolo 8 dello Statuto del Veneto. A tal proposito, proprio con riferimento alla tutela valorizzazione dei manufatti artistici in vetro realizzati nell'isola di Murano, in quanto patrimonio della storia e della cultura secolare di Venezia, con legge regionale 23 dicembre 1994, n. 70 è stato istituito un apposito marchio collettivo identificativo delle produzioni vetrarie muranesi di proprietà regionale.

Il sistema di produzione del vetro muranese rientra certamente fra le produzioni di eccellenza regionali grazie ad un sistema di lavorazione artigianale unico al mondo; quasi l'80% della produzione del vetro artistico, infatti in Italia proviene dall’isola di Murano. Ora, questa cultura millenaria che rappresenta un'eccellenza regionale ed italiana sta soccombendo e già dieci aziende di prima lavorazione hanno spento i forni e messo in cassa integrazione i dipendenti.

È da dire che i vetrai muranesi sono reduci da una crisi che dura oramai da due anni, iniziata con l’acqua alta del 12 novembre 2019 e proseguita con la pandemia da Covid-19; solo recentemente, anche per la ripresa del turismo a Venezia, la produzione ha registrato dei timidi segnali di ripresa.

In effetti, prima dell'emergenza sanitaria ancora in atto, il giro d’affari per i vetrai muranesi era pari a 140 milioni di euro lordi all’anno, valore la cui riduzione ha toccato, a più riprese e in conseguenza delle misure restrittive di contrasto al Covid-19, punte dell’85%. Il dato non sorprende se si considera che la città di Venezia, nel solo 2020, ha perso ben 9,4 milioni di presenze turistiche.

Le microimprese muranesi, pertanto, dopo aver resistito a due anni di avversità, oggi non dispongono della liquidità necessaria per far fronte all’aumento del prezzo del gas. In tempi normali le aziende di Murano, all'inizio di ogni anno termico, acquistano il gas dalle società che offrono la cifra più conveniente, raggiungendo spesso l’accordo su una somma fissa al mese. Ora le stesse società sono a loro volta in crisi e non possono permettersi di vendere il gas a un prezzo stabile. Per questo gli imprenditori sono in balìa del mercato che non sembra dare segnali di miglioramento.

La Regione si è mobilitata per allertare il Governo dell’emergenza in atto chiedendo interventi idonei a scongiurare un’ulteriore crisi del settore del vetro artistico muranese che avrebbe conseguenze drammatiche sulla vita dell’intera Isola, tanto più che le aziende sono vincolate all'uso del gas metano dalla legge 16 aprile 1973, n. 171 “Interventi per la salvaguardia di Venezia” che, all’articolo 10, vieta l'uso nella Venezia insulare e nelle altre isole della laguna di combustibili diversi da quelli gassosi.  Confartigianato ha stimato che l'aiuto richiesto allo Stato si aggirerebbe sui 5 milioni di euro, importo che servirebbe per portare a un prezzo calmierato il gas per tutto il 2022.

In attesa di un intervento di medio termine da parte del Governo, al fine di scongiurare la chiusura di tutte le imprese della lavorazione del vetro artistico muranesi, con la conseguente messa in cassa integrazione di circa 650 addetti e il collasso economico dell’Isola, è necessaria l’attivazione di un intervento emergenziale che si sostanzi nell’erogazione di un contributo a fondo perduto alle imprese del vetro artistico di Murano di prima lavorazione.

A tal proposito, la legge regionale 28 maggio 2020, n. 21 "Misure urgenti per il supporto alla liquidità delle imprese colpite dalla crisi correlata all'epidemia Covid-19. Seconda variazione generale al bilancio di previsione 2020-2022 della Regione del Veneto", all'articolo 1, comma 2, prevede che "Al fine di sostenere le imprese danneggiate dall'epidemia di "Covid-19", Veneto Sviluppo S.p.A. prosegue senza soluzione di continuità l'erogazione di nuovi finanziamenti, garanzie, contributi o altre forme di strumenti finanziari relativi ai fondi regionali in gestione alla data del 23 febbraio 2020" e, al comma 6, che "Le disposizioni di cui ai commi 2, 3 e 4 trovano applicazione sino al 31 dicembre 2022, salvo la necessità di ulteriori proroghe, da disporre con legge regionale, motivate dal perdurare di esigenze di liquidità da parte delle imprese quale conseguenza diretta della diffusione dell'epidemia da Covid-19".

In tale contesto, si propone, quindi, l’introduzione di un nuovo livello di operatività dei fondi regionali in gestione a Veneto Sviluppo S.p.A. consistente in un “Intervento straordinario per il sostegno delle imprese del vetro artistico di Murano di prima lavorazione che si trovano in situazione di temporanea difficoltà a causa dell’aumento del costo del gas naturale a seguito della ripresa economica post pandemia da Covid-19”.

Le modalità di gestione, l’intensità del sostegno e la dotazione finanziaria dell’intervento, pari a 3 milioni di euro, sono state definite di concerto con le principali associazioni di categoria del territorio, al fine di garantire l’efficacia e l’adeguatezza della misura da attivare.

In particolare, si propone di intervenire a favore delle imprese vetraie muranesi per fabbisogni di liquidità con le seguenti modalità:

  1. forma tecnica: contributo a fondo perduto pari al prodotto tra i consumi effettivi su base mensile e il differenziale tra il prezzo del gas naturale nel periodo 1° ottobre 2021 - 30 giugno 2022 e un prezzo convenzionalmente fissato in misura pari a 0,25 €/mc. Il prezzo del gas naturale è determinato facendo riferimento al prezzo unitario (€/UM) (Materia prima gas + Adeguamento PCS Materia prima gas) riportato nelle bollette per la fornitura mensile nel periodo considerato. Le bollette devono riferirsi a indirizzi di fornitura collocati nell’isola di Murano;
  2. possono accedere al contributo le imprese del vetro artistico di Murano di prima lavorazione, aventi codice ISTAT Ateco 2007 23.1 “Fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro” e/o relativi sottocodici, regolarmente iscritte nel registro imprese istituito presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente per territorio o all'albo delle imprese artigiane, in regolare attività e con sede operativa in Murano alla data del I° ottobre 2021. Ai fini dell'individuazione della data di iscrizione e del codice attività, farà fede quanto risultante da visura camerale;
  3. l’impresa beneficiaria deve possedere i seguenti requisiti: non deve essere in difficoltà (ai sensi del regolamento generale di esenzione per categoria) al 31 dicembre 2019. In deroga a quanto precede, ai sensi dell'allegato I del regolamento generale di esenzione per categoria, gli aiuti possono essere concessi alle microimprese o alle piccole imprese (non alle medie imprese) che risultavano già in difficoltà al 31 dicembre 2019, purché non siano soggette a procedure concorsuali per insolvenza e non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione. Qualora le agevolazioni siano concesse ai sensi del Regolamento “de minimis” n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 tale requisito di ammissibilità non trova applicazione; essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposta a procedure concorsuali in corso o aperte nei suoi confronti antecedentemente la data di presentazione della domanda; rispettare il criterio generale per la concessione di sovvenzioni, contributi, vantaggi economici comunque denominati e le disposizioni attuative della legge regionale 11 maggio 2018, n. 16;
  4. sino al 31 dicembre 2021 le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti della Sezione 3.1 del “Quadro temporaneo per le misure di Aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, adottato con Comunicazione della Commissione 19 marzo 2020 C (2020) 1863 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 20 marzo 2020) e s.m.i” e rientrano nel Regime Quadro SA.57021, dichiarato compatibile con Decisione della Commissione del 21 maggio 2020 C (2020) 3482 final, da ultimo modificata e prorogata dalla decisione C(2021) 2570 del 9 aprile 2021 (Regime SA.62495). In particolare, l’agevolazione è subordinata al rispetto del massimale di aiuto pari a euro 1.800.000,00 di valore nominale per impresa, al lordo di qualsiasi imposta o altro onere. In assenza di proroga, per il periodo I° gennaio 2022 – 30 giugno 2022, le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti del Regolamento “de minimis” n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013. L’agevolazione è subordinata, in particolare, al rispetto dei massimali previsti dal precitato Regolamento europeo, ai sensi del quale le agevolazioni possono avere un importo massimo complessivo di euro 200.000,00 (duecentomila/00) nell’arco di tre esercizi finanziari. Il periodo di tre anni da considerare deve essere valutato nel senso che, in caso di nuova concessione di aiuto “de minimis”, si deve tener conto dell’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi nell’esercizio finanziario in questione e nei due esercizi finanziari precedenti;
  5. il contributo è concesso da Veneto Sviluppo S.p.A. previo avviso pubblico da pubblicare nel proprio sito in cui sono definite anche le modalità di presentazione delle domande;
  6. le domande di contributo possono essere presentate continuativamente, essendo l’agevolazione “a sportello” (art. 5, D.Lgs n.123 del 1998);
  7. l’accesso al contributo è condizionato alla dimostrazione, da parte dell’impresa beneficiaria, dell’avvenuto pagamento della bolletta relativa al mese precedente rispetto a quello a cui l’istanza si riferisce.

All’intervento è riservata una dotazione di 3 milioni di euro a valere su risorse regionali utilizzando a tal fine le risorse disponibili presso Veneto Sviluppo S.p.A. rivenienti dall'Azione 1.2.3: "Costituzione di un fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli investimenti innovativi delle PMI" e dall'Azione 2.1.3: "Fondo di Rotazione per investimenti finalizzati al contenimento dei consumi energetici del POR FESR 2007-2013", la cui operatività è oramai cessata a seguito della chiusura delle iniziative e della conclusione delle singole operazioni finanziarie effettuate.

Considerata la straordinarietà dell'intervento sopra descritto, lo stesso rimarrà in vigore fino al 30 giugno 2022, e comunque sino ad esaurimento delle risorse stanziate, fatte salve eventuali proroghe da stabilirsi con successivo provvedimento della Giunta regionale qualora il prezzo del gas non dovesse calmierarsi entro il suddetto termine.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la legge 16 aprile 1973, n. 171;

VISTO il Regolamento (UE) 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013;

VISTO il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014;

VISTA la Comunicazione della Commissione Europea COM(2020) 1863 final del 19 marzo 2020 e s.m.i. concernente il “Quadro temporaneo per le misure di Aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”;

VISTE le leggi regionali 11 maggio 2018, n. 16 e 28 maggio 2020, n. 21;

VISTO l'articolo 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di istituire, ai sensi dell'articolo 1, comma 2 della legge regionale 28 maggio 2020, n. 21 un nuovo livello di operatività dei fondi regionali in gestione a Veneto Sviluppo S.p.A. consistente in un “Intervento straordinario per il sostegno delle imprese del vetro artistico di Murano di prima lavorazione che si trovano in situazione di temporanea difficoltà a causa dell’aumento del costo del gas naturale a seguito della ripresa economica post pandemia da Covid-19”;
  3. di stabilire che all'intervento di cui al punto 2. è riservata una dotazione di 3 milioni di euro a valere su risorse regionali;
  4. di stabilire che, considerata la straordinarietà dell'intervento, lo stesso rimarrà in vigore fino al 30 giugno 2022, e comunque sino ad esaurimento delle risorse stanziate, fatte salve eventuali proroghe da stabilirsi con successivi provvedimenti della Giunta regionale qualora il prezzo del gas non dovesse calmierarsi entro il suddetto termine;
  5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  6. di incaricare la Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese dell'esecuzione del presente atto;
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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