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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 110 del 13 agosto 2021


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1106 del 09 agosto 2021

Piano Sviluppo e Coesione della Regione del Veneto - Sezione Speciale 2, Area Tematica 9 Lavoro e occupabilità (ex Asse 1 Occupabilità del POR FSE 2014-20, Obiettivo Tematico 8). Attuazione degli interventi a valere sul FSC 2014-2020. DGR n. 540 del 27 aprile 2021 Direttiva per la presentazione di progetti "Il Lavoro che cambia: percorsi per il rafforzamento delle competenze dei lavoratori delle filiere del Veneto - Anno 2021". Ampliamento della platea di destinatari degli interventi della Linea 1 "Il Lavoro che cambia".

Note per la trasparenza

Con la presente deliberazione si intende ampliare la platea di destinatari degli interventi della Linea 1 “Il Lavoro che cambia” di cui alla DGR 540/2021, includendo, più in generale, tutti i lavoratori occupati nelle imprese delle filiere/settori previsti dal bando, che al momento della presentazione della domanda (ovvero alla data di presentazione della proposta progettuale tramite l’applicativo SIU) stanno utilizzando un qualsiasi ammortizzatore sociale.

L'Assessore Elena Donazzan, di concerto con l'Assessore Roberto Marcato, riferisce quanto segue.

Con DGR n. 540 del 27 aprile 2021 la Giunta regionale ha approvato il bando “Il Lavoro che cambia -Percorsi per il rafforzamento delle competenze dei lavoratori delle filiere del Veneto” con l’obiettivo di favorire l’occupabilità dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi, attraverso l’aggiornamento delle loro competenze e la promozione di interventi di innovazione delle imprese appartenenti principalmente alle filiere dell’occhialeria, sistema moda, tessile, abbigliamento, calzaturiero e concia.

Per la realizzazione degli interventi, la Regione del Veneto ha stanziato 2 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, assegnate alla Regione del Veneto con la Delibera CIPE (ora CIPESS) n. 39 del 28/07/2020, nell’ambito delle azioni del Piano Sviluppo e Coesione, in continuità con gli interventi programmati POR FSE Veneto 2014-2020, così come individuate dall’Allegato A alla DGR n. 241/2021, con specifico riferimento all’area tematica “9 - Lavoro e occupabilità”.

Il bando prevede due specifiche linee d’intervento:

  • LINEA 1 “Il Lavoro che cambia”, per la quale sono stati stanziati Euro 1.500.000,00, ha la finalità di mantenere i posti di lavoro principalmente nelle imprese delle filiere/settori previsti dal bando, attraverso il rafforzamento delle competenze dei lavoratori sospesi in CIGS o in cassa COVID-19, a zero ore, per meglio rispondere alle esigenze strategiche aziendali;
  • LINEA 2 - “Workers buyout (WBO)”, per la quale sono stati stanziati Euro 500.000,00, ha la finalità di supportare i lavoratori coinvolti nei percorsi di WBO già avviati per garantire continuità all’impresa colpita da situazioni di crisi o che presenta problematiche riferite al ricambio generazionale.

I destinatari della LINEA 1 attualmente sono:

  • Lavoratori occupati sospesi percettori di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per riorganizzazione aziendale e contratti di solidarietà;
  • Lavoratori occupati sospesi percettori di ammortizzatori con causale COVID-19, a zero ore;
  • Titolari e lavoratori occupati che ricoprono ruoli chiave in imprese che utilizzano gli ammortizzatori sopra indicati.

Nell'ambito dei due sportelli della LINEA 1 finora aperti, su un totale di tre previsti con chiusura al 30 settembre 2021, è stato presentato ad oggi un solo progetto per un finanziamento complessivo pari a Euro 145.052,00, con il coinvolgimento di 3 imprese cooperative del settore della pelletteria e 55 lavoratrici.

In seguito all’emanazione del bando, a livello nazionale, sono state introdotte molte novità in materia di ammortizzatori sociali legati alla pandemia da Covid-19 e di licenziamenti. A seguito del Decreto Legge n. 73 del 25 maggio 2021 (“Decreto Sostegni bis”), convertito con modificazioni nella Legge n. 106 del 23 luglio 2021, che ha recepito anche le disposizioni del D.L. n. 99 del 30 giugno 2021, sono state introdotte, tra le altre, le seguenti novità:

  • per il settore tessile-moda-pelletterie è stato prorogato il blocco dei licenziamenti e previste ulteriori 17 settimane di Cassa COVID fino al 31 ottobre 2021;
  • per tutti i datori di lavoro potenzialmente beneficiari della CIGO Covid-19 è stata prevista la possibilità di ricorrere alla Cassa ordinaria e straordinaria dal 1 luglio al 31 dicembre 2021 con esonero dal pagamento dell’addizionale e contestuale blocco dei licenziamenti per le aziende che ne usufruiscono;
  • per fronteggiare le situazioni aziendali di particolare difficoltà presentate al MiSE, sono state previste ulteriori tredici settimane di CIGS – fruibili fino al 31 dicembre 2021 - per le aziende che non possono ricorrere ai trattamenti di integrazione salariale di cui al D.Lgs. n. 148/15 restando sempre preclusi, in caso di utilizzo, i licenziamenti collettivi e per giustificato motivo oggettivo.

Rimane invariata, invece, la normativa che già prevedeva il blocco dei licenziamenti fino al 31 ottobre 2021 e la proroga per 28 settimane degli ammortizzatori Covid-19 per le aziende potenzialmente beneficiari dei trattamenti di assegno ordinario e di cassa integrazione salariale in deroga già previsti dal D.L. n. 41 del 22 marzo 2021 (“Decreto Sostegni”).

In considerazione del continuo evolversi a livello nazionale della normativa sugli ammortizzatori e vista la contestuale segnalazione di alcune criticità da parte delle stesse imprese nella presentazione delle proposte progettuali proprio a causa delle difficoltà riscontrate nell’inquadramento delle diverse fattispecie di ammortizzatori, si propone di ampliare la platea di destinatari degli interventi della LINEA 1 “Il lavoro che cambia” di cui alla DGR 540/2021 come di seguito:

  • lavoratori occupati in imprese che al momento della presentazione della domanda (ovvero alla data di presentazione della proposta progettuale tramite l’applicativo SIU) stanno utilizzando un qualsiasi ammortizzatore sociale;
  • titolari e lavoratori occupati che ricoprono ruoli chiave in imprese che al momento della domanda stanno utilizzando un qualsiasi ammortizzatore.

A seguito delle risultanze istruttorie e della conseguente approvazione delle proposte progettuali, in fase di avvio e realizzazione delle attività i lavoratori destinatari degli interventi non dovranno trovarsi necessariamente “in sospensione”. Tuttavia si precisa che i destinatari delle attività del progetto di cui sopra sono esclusivamente i lavoratori interessati dall’ammortizzatore in uso al momento della presentazione della domanda.

I destinatari della LINEA 1 “Il lavoro che cambia”, anche con le integrazioni di cui sopra, comunque sono da considerare “soggetti deboli” a rischio di disoccupazione, e pertanto la loro condizione è coerente con gli obiettivi della DGR 540/2021 che ha per finalità il contrasto delle conseguenze delle crisi aziendali nonché l’aggiornamento delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.

Inoltre, vista la bassa adesione nei primi due sportelli della LINEA 1 “Il Lavoro che cambia” e per consentire ai soggetti proponenti di definire al meglio proposte progettuali in linea con le variazioni disposte dal presente provvedimento, si propone l’apertura di ulteriori tre sportelli secondo il calendario sotto riportato:

Periodo di presentazione

Data di pubblicazione istruttoria

Scadenza avvio progetto

Scadenza termine progetto

Apertura sportello

Giorni/mesi di apertura

Anno di riferimento

4

1 ottobre - 2 novembre

2021

30/11/2021

15/01/2022

15/01/2023

5

3 novembre - 30 novembre

2021

31/12/2021

15/02/2022

15/02/2023

6

1 dicembre - 30 dicembre

2021

31/01/2022

15/03/2022

15/03/2023

 

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visti:

  • Decreto-legge del 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e, in particolare, l’art. 7, commi 26 e 27, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o al Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui al decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 300, art. 24, comma 1, lettera c) , ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui alla legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, art. 61;
  • Decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e, in particolare, l’art. 4, il quale dispone che il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione, di seguito FSC, e sia finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;
  • Decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e, in particolare, l’art. 10 che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, la sottopone alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia;
  • Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • Regolamento di esecuzione (UE) n. 821 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • Regolamento (UE) 2020/460, di modifica dei Regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 che adotta l'Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus”, del Regolamento (UE) 2020/558, che introduce misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19 e, altresì, della Comunicazione "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 " C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii, che consente agli Stati membri di adottare misure di sostegno temporaneo al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato.
  • la Legge n. 241 del 7 agosto 1990 e s.m.i. “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000,” Disposizioni in materia di documentazione amministrativa (Testo A)”;
  • il Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 e s.m.i, “Codice in materia di protezione dei dati personali” e s.m.i (Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 101 adeguamento del D.Lgs n. 196/2003 alle disposizioni del Regolamento 2016/679/UE (General Data Protection Regulation - GDPR);
  • il Decreto Legislativo n. 276 del 10 settembre 2003, “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30”;
  • la Legge Regionale n. 3 del 13 marzo 2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro” e s.m.i;
  • il Decreto Legislativo n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • l'art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i;
  • il Decreto Legislativo n. 150 del 4 marzo 2015 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’art.1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183” e s.m.i;
  • il Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 671 del 28 aprile 2015, Fondo Sociale Europeo. Regolamenti UE n. 1303/2013 e n. 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 404 del 31 marzo 2020 - Priorità di investimento perseguibili nell'ambito della politica di coesione della Regione del Veneto 2014-2020 con le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo per potenziare i servizi sanitari, tutelare la salute e mitigare l'impatto socio-economico del COVID-19, alla luce della proposta di Regolamento relativa alla "Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus adottata dalla Commissione europea" (COM(2020) 113) e prime ipotesi di iniziative regionali;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 745 del 16 giugno 2020 - Riprogrammazione dei Programmi Operativi 2014-2020 della Regione del Veneto POR FSE e POR FESR in risposta all'emergenza COVID-19;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 786 del 23 giugno 2020 - Approvazione dello schema di Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ed il Presidente della Regione del Veneto per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell'articolo 242 del decreto legge 34/2020;
  • la Delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020 - Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020. Nuove assegnazioni per emergenza Covid ai sensi degli artt. 241 e 242 del Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 - Accordo Regione del Veneto  Ministro per il Sud e la coesione territoriale;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1332 del 16 settembre 2020 - Attuazione degli interventi a valere sul Piano Sviluppo e Coesione - art. 44 della legge 58/2019 - a seguito dell'Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la coesione territoriale - Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 241 del 9 marzo 2021 "Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell'art. 242 del D.L. 34/2020" di cui alla DGR n. 786/2020 e individuazione delle azioni del Piano Sviluppo e Coesione misure ex FESR e misure ex FSE da attuare con le risorse FSC di cui alla DGR n. 1332/2020. Ulteriori determinazioni”;
  • il Decreto Legge 22 marzo 2021, n. 41, "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19" (c.d. Decreto "Sostegni");
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 540 del 27 aprile 2021 che ha approvato l’apertura dei termini per la presentazione di progetti “Il Lavoro che cambia: percorsi per il rafforzamento delle competenze dei lavoratori delle filiere del Veneto - Anno 2021” a valere su FSC 2014-2020 in continuità con POR FSE Veneto 2014-2020 - Reg. (UE) n. 1303/2013, Reg. (UE) n. 1304/2013 - Asse I Occupabilità;
  • il Decreto del Direttore della Direzione Lavoro n. 370 del 21 maggio 2021 che approva la Guida alla progettazione e la relativa modulistica per la realizzazione degli interventi finanziati di cui alla DGR n. 540/2021;
  • il Decreto Legge 25 maggio 202, n. 73 (“Decreto Sostegni bis”), convertito con modificazioni nella Legge n. 106 del 23 luglio 2021 che ha recepito anche le disposizioni del D.L. n. 99 del 30 giugno 2021;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo sono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di ampliare, come meglio esposto in premessa, la platea di destinatari degli interventi della LINEA 1 “Il Lavoro che cambia” di cui alla DGR 540/2021:
  • lavoratori occupati in imprese che al momento della presentazione della domanda (ovvero alla data di presentazione della proposta progettuale tramite l’applicativo SIU) stanno utilizzando un qualsiasi ammortizzatore sociale;
  • titolari e lavoratori occupati che ricoprono ruoli chiave in imprese che al momento della domanda stanno utilizzando un qualsiasi ammortizzatore.
  1. di stabilire l’apertura di ulteriori tre sportelli per la presentazione delle proposte progettuali a valere della LINEA 1 “Il Lavoro che cambia” di cui alla DGR 540/2021 secondo le seguenti tempistiche:

 

Periodo di presentazione

Data di pubblicazione istruttoria

Scadenza avvio progetto

Scadenza termine progetto

Apertura sportello

Giorni/mesi di apertura

Anno di riferimento

4

1 ottobre - 2 novembre

2021

30/11/2021

15/01/2022

15/01/2023

5

3 novembre - 30 novembre

2021

31/12/2021

15/02/2022

15/02/2023

6

1 dicembre - 30 dicembre

2021

31/01/2022

15/03/2022

15/03/2023

 

  1. di stabilire che le domande dovranno essere presentate entro le ore 13:00 dell'ultimo giorno di apertura degli sportelli, secondo le scadenze temporali indicate nella tabella al  punto precedente;
  2. di incaricare il Direttore della Direzione Lavoro dell'esecuzione del presente atto, ivi compresa l'adozione di ulteriori eventuali provvedimenti necessari per l'attuazione;
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1 del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e s.m.i;
  5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

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