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Materia: Agricoltura
Deliberazione della Giunta Regionale n. 931 del 05 luglio 2021
Avviso pubblico per la selezione di un progetto sperimentale di determinazione della fertilità delle gemme e dell'evoluzione quanti-qualitativa lungo la stagione vegetativa per le Dop viticole venete nell'ambito del "Programma di caratterizzazione delle produzioni vitivinicole regionali e dei derivati dalla lavorazione dell'uva", Art. 16 della Legge regionale n. 1/2009.
Con il presente avviso, si definiscono requisiti e criteri per la selezione di un progetto sperimentale di determinazione della fertilità delle gemme e dell’evoluzione quanti-qualitativa lungo la stagione vegetativa per le Dop viticole venete, finalizzato a rafforzare la capacità programmatoria delle aziende vitivinicole e garantire un prodotto finale coerente con le norme tecniche contenute nei rispettivi disciplinari di produzione.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
L’art. 16 della legge regionale n. 1 del 12/01/2009, ha dato avvio al “Programma di caratterizzazione delle produzioni vitivinicole regionali e dei derivati dalla lavorazione dell’uva” per il finanziamento di iniziative volte alla qualificazione dei vini e dei derivati dalla lavorazione dell’uva stessa che interessano le denominazioni di origine (Dop viticole) e le aree viticole di montagna e/o a forte pendenza.
La norma in oggetto prevede che la Giunta regionale determini criteri e modalità di presentazione dei progetti nonché l’entità del contributo il quale, oltre che all’Azienda regionale Veneto Agricoltura, può essere concesso anche a consorzi di tutela di Dop viticole regionali, in ragione proprio del ruolo cruciale che quest'ultimi ricoprono per il miglioramento e la promozione della qualità produttiva del vino ad essi afferente.
Le Dop e le Igp prevedono il rispetto di rigorosi standard quanti-qualitativi stabiliti da precisi disciplinari di produzione ovvero norme tecniche che riconoscono il profilo territoriale di ciascun vino e che ne impongono il rispetto al fine della designazione del prodotto finale.
Rispetto alla molteplicità dei fattori che nel corso del ciclo annuale della pianta influiscono sugli aspetti quali-quantitativi delle produzioni, fondamentale risulta acquisire strumenti e conoscenze che consentano di programmare la gestione della vite al fine di predisporre le diverse operazioni colturali nei tempi e nei modi più appropriati per l'ottenimento di un prodotto certo, qualitativamente superiore, evitando gli eccessi nell'uso dei fattori produttivi.
Da questo punto di vista, è interesse del sistema produttivo e della Amministrazione - proprio per gli effetti generalizzati conseguenti - approfondire il campo di conoscenza in materia di previsione "anticipata" (ossia prima dell'inizio del ciclo vegetativo annuale) dei carichi produttivi del vigneto al fine di impostare correttamente la coltura per adeguarla alle disposizioni del disciplinare di produzione, garantendo un equilibrato sviluppo, nonché un monitoraggio dell'andamento della maturazione delle uve per le diverse varietà, al fine di aumentare e garantire lo standard qualitativo delle produzioni.
Queste conoscenze, peraltro, possono agevolare la capacità programmatoria del sistema anche per l'adozione delle eventuali misure di legge previste per l'adeguamento dell'offerta alla domanda, di cui sono titolari i Consorzi di tutela, e il sistema dei controlli sulla corrispondenza delle produzioni ai disciplinari di produzione.
Allo stato attuale, uno dei metodi immediatamente disponibili prevede la determinazione della fertilità anticipata delle gemme (cosiddetta "fertilità potenziale") prima della fase di potatura invernale; tale procedura indaga in anticipo il numero di grappoli potenzialmente producibili per ciascun nodo mantenuto con la potatura invernale e, attraverso un costante monitoraggio delle risultanze lungo la stagione vegetativa, consente di guidare il viticoltore verso le più opportune pratiche agronomiche.
Questa attività, correlata alle verifiche durante la fase vegetativa dello sviluppo della coltura in fase vegetativa, assembla i dati previsionali con lo sviluppo stagionale acquisendo dati utili sia per la confutazione del metodo previsionale che per la gestione ottimale del prodotto in maturazione.
Nell’ambito della filiera vitivinicola, va evidenziata, come già accennato, la fondamentale attività dei consorzi di tutela, che va ricordato sono espressione diretta degli operatori della filiera regolamentata, e dunque rappresentano gli interlocutori ideali per lo svolgimento della sopramenzionata attività.
Si propone pertanto all’approvazione della Giunta regionale il presente avviso pubblico rivolto ai Consorzi di tutela (e le loro forme associative) per la selezione di un progetto sperimentale di monitoraggio delle produzioni viticole venete Dop così come previsto nell’Allegato A, da attuarsi nell’ambito del “Programma di caratterizzazione delle produzioni vitivinicole regionali e dei derivati dalla lavorazione dell’uva”, Art. 16 della Legge regionale n. 1/2009.
Sulla base di quanto disposto dall’art. 16 della L.r. 1/2009, la compartecipazione finanziaria al progetto da parte della Regione è limitata al massimo al settanta per cento della spesa complessiva per la realizzazione della singola iniziativa mentre la restante quota è a carico del beneficiario.
Il contributo massimo erogabile da parte della Regione ammonta ad euro 69.300.
Tale finanziamento trova copertura sul capitolo n. 101233 “Programma di caratterizzazione delle produzioni vitivinicole regionali e dei derivati dalla lavorazione dell’uva (art. 16, LR n. 1 del 12/01/2009)” che presenta sufficiente disponibilità, il cui impegno sarà assunto dal Direttore della Direzione Agroalimentare, titolare del capitolo, a favore del beneficiario ammesso.
Il contributo viene erogato ai sensi dell'art. 12 della L. 241/1990 e nel rispetto di quanto previsto dal Reg. UE della Commissione del 18/12/2013 n. 1407/2013 relativo all' applicazione degli art. 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti "de minimis".
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/12/2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e di abrogazione, tra l'altro, del regolamento (CE) n. 1234/2007;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1407/2013 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti "de minimis";
VISTO l'art 16 della Legge regionale n. 1/2009;
VISTO l'art. 12 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento amministrativo";
VISTO la legge 12 dicembre 2016, n. 238 "Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino";
VISTO l'articolo 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
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