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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 697 del 31 maggio 2021
Piano Annuale di Formazione Iniziale. Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Regione Veneto 2014-2020 Asse 3 - Istruzione e Formazione - Priorità 10.i - Obiettivo Specifico 10. Percorsi triennali di istruzione e formazione professionale di cui al D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226. Approvazione dell'Avviso pubblico e della Direttiva per la presentazione di progetti per interventi formativi di terzo anno nelle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia. Anno Formativo 2021/2022. L. 28/3/2003, n. 53.
Il provvedimento approva, nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Regione Veneto 2014-2020, a valere sull’Asse 3 - Istruzione e Formazione, l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti di formazione iniziale, nelle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia, limitatamente ai corsi di terzo anno finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale, nell’ambito del Piano Annuale di Formazione Iniziale 2021/2022. Il provvedimento viene emanato in conformità alla DGR n. 1332 del 16 settembre 2020, come ridefinita con la DGR n. 241 del 9 marzo 2021 relativa all’attuazione degli interventi sul Piano di Sviluppo e Coesione (art. 44 della legge n. 58/2019) a seguito dell’Accordo tra la Regione del Veneto e il Ministro per il Sud e la coesione territoriale (Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020) le cui risorse sono destinate al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza “COVID-19” e al contempo a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Il clima economico e sociale sfavorevole ai giovani può scoraggiare non solo la ricerca del lavoro, ma anche l’impegno nell’istruzione e formazione. Le scelte di investimento in istruzione sono fortemente legate alla congiuntura economica famigliare: questa correlazione, soprattutto nell’attuale contesto di crisi diffusa, comporta l’esigenza di mantenere elevato il presidio sulle politiche di contrasto alla dispersione scolastica, che hanno condotto in questi anni a risultati importanti.
L’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), realizzata attraverso i Centri di Formazione Professionale (CFP) accreditati (ora Scuole della Formazione Professionale) che coinvolge ogni anno in Veneto circa 20.000 minori, ha svolto in questi anni un ruolo fondamentale nell’innalzamento complessivo della qualità dell’istruzione secondaria e nel contenimento degli abbandoni scolastici prematuri, il cui tasso in Veneto si assesta su parametri vicini agli obiettivi fissati dall’Unione Europea.
Questo risultato appare fortemente correlato al ruolo tenuto dal sistema regionale di IeFP nell’ambito dell’offerta complessiva di istruzione e formazione nel Veneto, ruolo che è bene confermare e migliorare sotto il profilo della rispondenza della domanda di lavoro.
Le dimensioni e l’importanza che l’IeFP assume tra le politiche regionali per l’istruzione, trovano espressione nella legge regionale n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto” e s.m.i., configurato come un sistema unitario costituito dal sottosistema dell’istruzione e dal sottosistema dell’IeFP.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Piano Sviluppo e Coesione, riunificato in un unico piano a seguito dell’adozione dell’art. 44 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58, coerentemente alle disposizioni di cui al Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito nella Legge 17 luglio 2020, n. 77 ed in particolare degli artt. 241 e 242 che hanno recepito il principio di flessibilità di utilizzo dei fondi strutturali.
Il comma 6 del citato art. 242 ha previsto inoltre la stipula di uno specifico Accordo tra le Amministrazioni interessate ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale.
A seguito di tale Accordo tra la Regione del Veneto ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, stipulato in data 10 luglio 2020, sulla base dello schema approvato con la DGR n. 786 del 23 giugno 2020, è stata adottata la Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020 che ha assegnato alla Regione del Veneto risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014/2020, per complessivi Euro 247,80 ml, dei quali 113,80 ml derivanti dalla riprogrammazione del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) e 134,00 ml dal POR FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), da destinarsi al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza “COVID-19” e al contempo rivolte a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020.
Il provvedimento si pone, pertanto, nella cornice delle azioni del POR FSE Veneto 2014-2020 e attua le priorità di programmazione previste dall’Obiettivo Tematico 10 Priorità di investimento 10.i Obiettivo specifico 10. L’attività rientra nella riprogrammazione esposta nella DGR n. 1332 del 16/09/2020, come ridefinita con la recente DGR n. 241 del 09/03/2021, ove viene ricompresa nell’area tematica 9 del Piano di Sviluppo e Coesione.
Nelle more dell’adozione delle disposizioni quadro per il Piano Sviluppo e Coesione e delle relative linee guida per la gestione e il controllo delle misure previste di cui alle citate DDGR n. 1332/2020 e DGR n. 241/2021 in continuità con la programmazione 2014-2020 del FSE, le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.
In adesione all’Avviso oggetto del presente provvedimento possono essere presentati esclusivamente progetti-quadro per la realizzazione di interventi formativi di terzo anno in prosecuzione dei percorsi triennali di istruzione e formazione avviati nell’Anno Formativo (A.F.) 2019/2020.
Tali interventi devono avere una durata di 990 ore ed essere finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale inquadrabile nel terzo livello EQF (quadro europeo delle qualifiche) individuato dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 23 aprile 2008.
Va evidenziato che la Regione del Veneto realizzerà nell’A.F. 2021/2022 percorsi triennali finalizzati al conseguimento di qualifiche previste dal nuovo Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali, stipulato in Conferenza Stato-Regioni tra il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, repertorio Atti n. 155/CSR del 1° agosto 2019.
Tale novità riguarderà tuttavia i primi e secondi anni dei percorsi triennali e i quarti anni per il conseguimento del diploma professionale, mentre i terzi anni nell’A.F. 2021/2022 saranno portati a realizzazione con le competenze/abilità e conoscenze previste dal citato Repertorio 2011.
Si precisa che le attività di formazione iniziale sono finanziate dalla Regione del Veneto attraverso l’applicazione di Unità di Costo Standard (UCS), riferite alla DGR n. 671 del 28/04/2015 di approvazione del documento che definisce le UCS da utilizzare per la programmazione e la gestione delle attività finanziate dal FSE per il periodo 2014-2020.
Non si deve inoltre ignorare la peculiare situazione conseguente l’emergenza pandemica da Covid-19 che sta creando situazioni inedite e, contestualmente, obbligando a soluzioni, anche organizzative e didattiche innovative e sperimentali, che tuttavia diventeranno patrimonio della nuova programmazione e della didattica in generale.
A titolo di esempio si evidenzia lo sviluppo delle modalità della didattica on line, dei project work, di forme di lavoro innovative nell’apprendistato; contestualmente sono emerse criticità come il digital divide, forme di dispersione potenziali, etc, cui la Regione del Veneto, anche con risorse aggiuntive, ha cercato e cerca di risolvere con una stretta collaborazione con le istituzioni formative, anche rivedendo alcuni parametri in termini di efficacia degli interventi.
Vista la peculiare situazione creatasi con la pandemia in corso, preso atto della riprogrammazione del numero minimo di allievi previsto per le classi dell’A.F. 2020/2021 disposta con il Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione n. 702 del 09/09/2020 “Indicazioni operative per l’avvio in sicurezza delle attività formative delle Scuole della Formazione Professionale del Veneto per l’anno scolastico 2020/2021”, si ritiene opportuno per l’A.F. 2021/2022 definire il numero minimo di allievi per autorizzare l’avvio dei corsi di terzo anno nei termini previsti dal punto 6.a. - Numero minimo di destinatari all’avvio e alla conclusione - della Direttiva di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, nonché adeguare di conseguenza il numero minimo degli allievi formati per la rendicontazione nei termini precisati nel già citato punto 6.a..
Si rende inoltre possibile presentare progetti per il riconoscimento di interventi formativi ammissibili ma non finanziabili, per i quali l’Ente beneficiario richieda la realizzazione ai sensi dell’art. 1, comma 3, lett. b) della legge regionale n. 8/2017 e s.m.i., senza oneri finanziari a carico della Regione.
I progetti relativi a detti interventi devono essere oggetto di apposita domanda, al fine di una specifica e distinta valutazione ed approvazione, e presentare un piano finanziario a zero risorse.
Ciò premesso, si propone all’approvazione della Giunta regionale:
entrambi parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.
Si quantifica provvisoriamente in Euro 26.351.000,00, l’importo delle contribuzioni pubbliche che potranno essere autorizzate con successivi atti del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 26.351.000,00, saranno assunte a valere sul bilancio regionale 2021-2023, approvato con L.R. n. 41 del 29/12/2020, secondo la seguente ripartizione:
Capitolo 104227 “FSC - Accordo Regione - Ministro per il Sud e la coesione - Formazione Professionale - Trasferimenti Correnti (artt. 241, 242, D.L. 19/05/2020, n. 34 - Del. CIPE 28/07/2020, n. 39)” – Euro 17.000.000,00 dei quali:
Capitolo 102371 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III - Istruzione e Formazione - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” (Dec UE 12/12/2014, N. 9751) - Euro 4.675.500,00;
Capitolo 102372 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III - Istruzione e Formazione - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” (Dec UE 12/12/2014, N. 9751) – Euro 3.272.850,00 dei quali:
Capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec UE 12/12/2014, n. 9751) – Euro 1.402.650,00;
Il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà modificare le fonti di finanziamento, potendo commutare parzialmente la ripartizione delle risorse di parte FSE e di parte FSC, al fine di assicurare la piena impegnabilità delle azioni previste e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse regionali.
Si ricorda che con DGR n. 670 del 28/04/2015 è stato approvato il documento “Testo Unico dei Beneficiari” che definisce le principali disposizioni in materia di modalità di selezione, attuazione e rendicontazione degli interventi, da utilizzare nei progetti finanziati con il POR FSE 2014/2020, testo poi aggiornato con il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione comunitaria, ora Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, n. 38 del 18 settembre 2020 di approvazione della nuova versione del Testo Unico per i Beneficiari del POR FSE 2014-2020.
Il circuito finanziario, che è esposto nella Direttiva, di cui all’Allegato B al presente provvedimento, prevede, in deroga al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi della DGR n. 670/2015 “Testo Unico dei Beneficiari” ed in conformità al cronoprogramma di spesa sopra esposto, l’erogazione di una quota in conto anticipi pari al 95% del contributo pubblico assegnato, esigibile nell’esercizio 2021, previo avvio delle attività finanziate, su presentazione di apposita polizza fideiussoria a copertura, redatta sul modello regionale di cui al decreto dirigenziale n. 573 del 1° luglio 2009.
Il saldo, pari al residuo 5%, sarà erogato con esigibilità a carico dell’esercizio 2023, previa approvazione della spesa rendicontata con apposito Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.
Si evidenzia la mancata previsione di erogazioni a titolo di acconto intermedio, quale ulteriore deroga al Testo Unico.
Con successivo Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione saranno definite nel dettaglio le modalità di erogazione per l’attività in oggetto.
In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. 30/4/2019, n. 34 (c.d. Decreto crescita) convertito in L. 28/6/2019, n. 58 che ha modificato l’art.1, commi da 125 a 129 della L. 4/8/2017, n. 124.
Sono oggetto di specifici provvedimenti gli interventi di primo e secondo anno nelle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia, così come l’attività formativa programmata negli ex CFP provinciali di Treviso (Lancenigo) e Venezia (Chioggia, Marghera e San Donà di Piave).
La presentazione dei progetti da parte degli Organismi di Formazione interessati non vincola in alcun modo l’Amministrazione regionale all’approvazione dei progetti e ai conseguenti impegni di spesa.
Le domande di presentazione dei progetti e di ammissione al finanziamento, con i relativi allegati, devono avvenire tramite l’applicativo SIU – Sistema Informativo Unificato con le modalità previste dalla Direttiva di cui all’Allegato B al presente provvedimento, pena l’esclusione.
La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2. di approvare, nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Veneto 2014-2020 a valere sull’Asse 3 - Istruzione e Formazione, l’Avviso pubblico di cui all’Allegato A, e la relativa Direttiva, di cui all’Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti formativi volti alla realizzazione di interventi di terzo anno nelle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia, per il conseguimento di una qualifica professionale, nell’ambito del Piano Annuale di Formazione Iniziale 2021/2022;
3. di determinare in Euro 26.351.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione a carico del bilancio regionale 2021-2023, approvato con L.R. 41 del 29/12/2020, secondo la seguente ripartizione:
4. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata ai sensi del punto 3.6, lett. c, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., in relazione al credito determinato dalla programmazione della correlata spesa;
5. di precisare che le fideiussioni poste a garanzia delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al punto 4 della DGR n. 670 del 28/04/2015 e s.m.i., possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
6. di dare atto che, con riferimento agli adempimenti per la gestione e rendicontazione delle attività, sono applicabili le disposizioni contenute nel “Testo Unico dei Beneficiari” approvato con DGR n. 670/2015 e s.m.i., fatte salve le disposizioni riportate nella Direttiva, Allegato B;
7. di fissare il numero minimo di allievi per autorizzare l’avvio dei corsi di terzo anno nei termini previsti dal punto 6.a. Numero minimo di destinatari all’avvio e alla conclusione della Direttiva, Allegato B al presente provvedimento; di adeguare di conseguenza il numero minimo degli allievi formati per la rendicontazione nei termini precisati nel medesimo punto 6.a;
8. di stabilire che le domande di presentazione dei progetti e di ammissione al finanziamento, con i relativi allegati, devono avvenire tramite l’applicativo SIU – Sistema Informativo Unificato con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B al presente provvedimento;
9. di dare atto che la presentazione dei progetti da parte degli Organismi di Formazione interessati non vincola in alcun modo l’Amministrazione regionale all’approvazione dei progetti e ai conseguenti impegni di spesa che potranno avvenire sulla base della graduatoria risultante dall’istruttoria di valutazione dei progetti pervenuti, così come effettuata dalla prevista Commissione di valutazione di cui al punto 10;
10. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto;
11. di dare atto che la presente iniziativa è riconducibile all’obiettivo gestionale di cui al DEFR 2021-2032 n. 15.02.03 “Sostenere l'offerta regionale di istruzione e formazione professionale nel contrasto alla dispersione”;
12. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore conseguente provvedimento che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto della presente deliberazione, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle fonti di finanziamento. In particolare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà modificare le fonti di finanziamento, modificando le ripartizioni di utilizzo tra risorse regionali di cui alla L.R. n. 8/2017 e comunitarie, al fine di assicurare la piena impegnabilità delle azioni previste;
13. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
14. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.
(seguono allegati)
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