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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 47 del 09 aprile 2021


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 428 del 06 aprile 2021

Emergenza Covid-19. Attuazione DGR n. 1308/2020 e DGR n. 1565/2020

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si prende atto delle prime risultanze trasmesse da ciascuna Azienda ULSS in attuazione della DGR n. 1308/2020 e della DGR n. 1565/2020

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 è stato dichiarato lo stato di emergenza sul territorio nazionale al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili e, conseguentemente, venivano assunti un susseguo di provvedimenti nazionali e regionali con l’introduzione di misure urgenti e raccomandazioni volte, da un lato, al contenimento della diffusione del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 e, dall’altro, alla definizione di linee di indirizzo funzionali a consentire il mantenimento dei servizi essenziali per i cittadini in condizioni di sicurezza. Con DL n. 2 del 14 gennaio 2021 è stato prorogato l’attuale stato di emergenza sino ad aprile 2021.

I Centri di Servizi residenziali per non autosufficienti accreditati costituiscono nodi fondamentali della rete dell'offerta territoriale prevista dalla programmazione regionale (LR n. 48 del 28 dicembre 2018) in funzione dell'erogazione dei livelli assistenziali (DPCM 12 gennaio 2017) e "del supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia mediante ricoveri di sollievo complementari al percorso domiciliare" (DM 26 settembre 2016 e DPCM 21 novembre 2019) e sono inseriti nei piani di sanità pubblica di cui da ultimo si cita quello contenuto nella Deliberazione della Giunta Regionale n. 308 del 18 marzo 2020.

Tali misure e raccomandazioni hanno, in detti Centri di Servizi, comportato la messa in atto di specifiche procedure relative all’introduzione di misure per i nuovi ingressi, per l’isolamento degli ospiti, per la gestione dei DPI, per la gestione degli operatori, per le visite dei familiari e altri congiunti e per le attività di screening, nonché un minor afflusso di ospiti per cause imputabili all’emergenza sanitaria.

Per tali motivazioni i predetti Centri di Servizi hanno dovuto affrontare maggiori oneri di natura straordinaria ed urgente per assicurare i servizi di assistenza nel periodo pandemico e inoltre una carenza di liquidità dovuta alla flessione delle presenze.

Per far fronte alle criticità appena descritte con DGR n. 1308/2020 ad oggetto “Emergenza COVID-19. Determinazioni in merito al sistema straordinario di remunerazione delle prestazioni residenziali per non autosufficienti erogate dai Centri di Servizi accreditati. Deliberazione nr. 104/CR/2020 del 25 agosto 2020” è stato stabilito che, per l’anno 2020, ciascuna Azienda ULSS proceda, nei confronti di ciascun Centro di Servizi per non autosufficienti accreditato e contrattualizzato, a liquidare mensilmente, a titolo di acconto, almeno un dodicesimo del valore del fatturato relativo a quote sanitarie, per prestazioni (giornate di presenza) effettivamente rese in regime residenziale e semiresidenziale nel corso dell’esercizio 2019 ad ospiti/utenti con impegnativa sia a ciclo continuativo sia temporanea (sollievo). Inoltre, con il medesimo provvedimento è stata prevista per i centri di servizi una quota integrativa concessa da ogni singola Azienda ULSS a titolo di contributo compensativo delle minori presenze e dei maggiori costi legati all’emergenza COVID – 19, in via straordinaria ed esclusiva per l’anno 2020 determinata nelle modalità previste dalla suddetta deliberazione sulla base del differenziale dei fatturati anni 2019 – 2020 relativi a quote sanitarie e altre contribuzioni assegnate dalla Regione in risposta all’emergenza COVID – 19 anche non a carico dell’FSR/FRNA.

Con successiva DGR n. 1565 del 17 novembre 2020, in attuazione della deliberazione n. 1308/2020, si è determinato in € 7.325.022,66 l’importo massimo dell’obbligazione di spesa da destinare in via principale all’assegnazione delle quote integrative a titolo di contributo “compensativo dei minori introiti derivanti dalla imprevista riduzione delle presenze del 2020 rispetto al 2019”, da erogarsi per il tramite di Azienda Zero, alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore della Direzione Servizi Sociali, entro l’esercizio 2020, disponendone la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa 100116 “Fondo regionale per le politiche sociali – Trasferimenti per le attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali (art. 133, c.3, lett. A, LR 13/4/2001, n. 11)” del Bilancio regionale di previsione 2020-2022, esercizio 2020.

Con decreto del Direttore dell’Unità Organizzativa Non Autosufficienza, IPAB, Autorizzazione e Accreditamento n. 35 del 30 novembre 2020 si è provveduto, in attuazione dei citati provvedimenti, ad impegnare e liquidare la spesa di € 7.325.022,66, a favore di Azienda Zero di Padova, da destinare alle Aziende ULSS, per le successive operazioni di erogazione ai Centri di Servizi.

Le Aziende ULSS, secondo quanto disposto dalla DGR n. 1308/2020, hanno determinato gli importi della quota integrativa straordinaria a consuntivo per ciascun Centro di Servizi, le cui prime risultanze ammontano ad € 2.632.957,01 sono contenute nell’Allegato A al presente provvedimento.

I dati trasmessi dalle aziende ULSS, calcolati secondo le modalità sopra menzionate, si riferiscono anche all’ambito applicativo della DGR n. 1304 dell’8 settembre 2020 ad oggetto “Approvazione dell’avvio della sperimentazione del progetto di gestione dei nuovi accessi alla erte dell’offerta residenziale socio-sanitaria delle persone non autosufficienti. Deliberazione n. 105/CR /2020 del 25 agosto 2020” nella quale si è stabilito un contributo a titolo di “quota sanitaria di accesso” di € 30,00/giorno a carico del SSR, affiancato alla quota della retta a carico dell’ospite/famiglia/altri civilmente obbligati, con l’eventuale intervento del Comune di residenza, da fissarsi a cura del singolo Centro di Servizi e pari, indicativamente, a quella alberghiera applicata dallo stesso Centro ai propri ospiti titolari di impegnativa di primo e secondo livello (DGR n. 1673 del 22 giugno 2010).

L’introduzione della quota di accesso ha comportato, per gli ospiti già presenti in struttura, il beneficio della rideterminazione della tariffa a loro carico, con la conseguente restituzione all’ospite/famiglia/altri civilmente obbligati di parte dell’introito derivante dalla quota di accesso da parte del Centro di Servizi.

A tal proposito, è in corso una apposita rilevazione da parte delle Aziende ULSS per la quantificazione dell’impatto economico della suddetta restituzione per singola struttura.

Nelle more di tale rilevazione, con il presente provvedimento, si propone di procedere con il riconoscimento ai Centri di Servizi delle prime risultanze relative al contributo straordinario di cui alla DGR n. 1308/2020, come da Allegato A, rinviando a successivo provvedimento l’impatto della suddetta restituzione sul valore del medesimo contributo straordinario.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visto il D.lgs. 502 del 30 dicembre 1992;

Visto il DPCM del 12 gennaio 2017;

Visto il DM 26 settembre 2016;

Visto il DPCM 21 novembre 2019;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020;

Vista la Legge Regionale n. 22 del 16 agosto 2002;

Vista la Legge Regionale n. 48 del 28 dicembre 2018;

Vista la DGR n. 1673 del 22 giugno 2010;

Vista la DGR n. 1304 dell’8 settembre 2020;

Vista la DGR n. 1308 dell’8 settembre 2020;

Vista la DGR n. 1565 del 17 novembre 2020;

Visto il DDR n. 35 del 30 novembre 2020;

delibera

  1. di considerare le premesse e l’Allegato A quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di riconoscere, per le motivazioni esposte in premessa, a ciascun Centro di Servizi accreditato e contrattualizzato con le aziende ULSS il contributo straordinario di cui alla DGR n. 1308/2020, come da Allegato A, per l’importo di € 2.632.957,01;
  3. di rinviare a successivo provvedimento del Direttore dell’Unità Organizzativa Non Autosufficienza, IPAB, Autorizzazione e Accreditamento la determinazione dell’impatto delle modalità di applicazione delle quote di accesso specificate in premessa e il conseguente riconoscimento a ciascun Centro di Servizi accreditato e contrattualizzato con le aziende ULSS dell’eventuale integrazione al contributo di cui al punto precedente;
  4. di autorizzare Azienda Zero ad effettuare l’erogazione alle aziende ULSS delle somme previste ai punti precedenti a valere sulle disponibilità di cui alla DGR n. 1565 del 17 novembre 2020 e già trasferite alla medesima Azienda Zero con Decreto del Direttore dell’Unità Organizzativa Non Autosufficienza, IPAB, Autorizzazione e Accreditamento n. 35 del 30 novembre 2020;
  5. di rammentare che, ai sensi dell’art. 3 comma 4 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni, avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento della notifica dell’atto ovvero, in alternativa, è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da proporre entro 120 giorni dalla medesima comunicazione;
  6. di incaricare il Direttore dell’Unità Organizzativa Non Autosufficienza, IPAB, Autorizzazione e Accreditamento all’esecuzione del presente provvedimento;
  7. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_428_21_AllegatoA_445249.pdf

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