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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 47 del 09 aprile 2021


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 433 del 06 aprile 2021

Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Veneto 2014-2020 Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Restauro 2021: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento approva l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti formativi, per l’anno 2021, per Tecnico del restauro nel settore dei beni culturali (progetti di tipologia 1), e di percorsi di perfezionamento tecnico e specializzazione per operatori (progetti di tipologia 2). Il provvedimento viene emanato in conformità alla DGR n. 1332 del 16 settembre 2020, come ridefinita con la DGR n. 241 del 09/03/2021, relativa all’attuazione degli interventi sul Piano di Sviluppo e Coesione (art. 44 della legge n. 58/2019) a seguito dell'Accordo tra la Regione del Veneto ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale (Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020) le cui risorse sono destinate al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza “COVID-19” e al contempo a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020. La delibera non prevede impegno di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Nell’ultimo anno lo scoppio della pandemia COVID-19 ha determinato cambiamenti radicali nella nostra società e in tutti i settori dell’economia. Anche il mondo dell’arte e della cultura ha subito gli effetti negativi della crisi.

In questo contesto di grande incertezza, caratterizzato da una crisi socio-economica senza precedenti che si protrae tutt’oggi, il settore del restauro risulta essere strategico, perché concorre alla valorizzazione del nostro patrimonio non solo direttamente, ma anche collegandosi ad altri settori oggi in forte crisi, quali quello culturale e turistico.

Appare pertanto evidente l’esigenza di avere un sistema formativo che presenti, in questo settore, figure professionali altamente qualificate e costantemente aggiornate.

In Veneto risultano attivi poco più di 500 restauratori, di cui quasi metà ha più di 50 anni. Sono circa 250 le imprese costituite per la maggior parte da singoli restauratori. Questi dati meritano una riflessione sul versante del futuro della figura del restauratore e sulla sua preparazione professionale.

La conservazione del patrimonio storico artistico ed architettonico del territorio regionale veneto, che vanta eccellenze riconosciute a livello internazionale, è stata da sempre al centro delle scelte regionali nel contesto di un sistema formativo di eccellenza finalizzato al suo restauro e alla sua salvaguardia, con l’obiettivo di sviluppare figure professionali altamente qualificate.

L’esperienza regionale in materia di formazione nel settore del restauro dei beni culturali può certamente definirsi consolidata e frutto di precise scelte programmatiche. Oltre al percorso triennale per l’acquisizione della qualifica professionale di tecnico del restauro di beni culturali, a partire dal 2017, accogliendo le istanze delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, sulla base di un’analisi effettuata a livello regionale sul settore, è stata sviluppata l’attivazione di percorsi finalizzati allo sviluppo di competenze relative ad attività complementari al restauro o ad altre attività di conservazione sia per i beni immobili che per i beni mobili, supportate anche da studi e ricerche a livello interregionale.

In tal modo la Regione del Veneto ha supportato questo comparto, che genera valore sia in campo formativo e professionale - formando giovani con competenze settoriali specifiche quali, ad esempio, restauro della carta o dei tessuti, di materiali lignei, lapidei e derivati da superfici decorate -  oltre che diventare sempre più volano per l’economia locale.

La legge regionale “Legge per la cultura” del 16 maggio 2019, n. 17, che disciplina gli interventi della Regione del Veneto in materia di valorizzazione dei beni culturali e di promozione e organizzazione di attività culturali e di spettacolo, ha tra i suoi principi il riconoscimento della specificità del patrimonio culturale veneto e del territorio e la valorizzazione dell'identità locale.

In questo ambito l’attivazione di un’offerta formativa di nicchia rivolta a giovani che decidono di investire anni nello sviluppo di competenze professionali finalizzate all’acquisizione della qualifica professionale di tecnico del restauro di beni culturali, rappresenta probabilmente l’elemento più conosciuto e di valore.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Piano Sviluppo e Coesione, riunificato in un unico piano a seguito dell’adozione dell’art. 44 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58, coerentemente alle disposizioni di cui al Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito nella Legge 17 luglio 2020, n. 77 ed in particolare degli artt. 241 e 242 che hanno recepito il principio di flessibilità di utilizzo dei fondi strutturali. Il comma 6 del citato art. 242 ha previsto inoltre la stipula di uno specifico Accordo tra le Amministrazioni interessate ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale.

A seguito di tale Accordo tra Regione del Veneto ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, stipulato in data 10 luglio 2020, sulla base dello schema approvato con la DGR n. 786 del 23 giugno 2020, è stata adottata la Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020 che ha assegnato alla Regione del Veneto risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014/2020, per complessivi Euro 247,80 ml, dei quali 113,80 ml derivanti dalla riprogrammazione del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) e 134,00 ml dal POR FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), da destinarsi al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza “COVID-19” e al contempo rivolte a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020.

Il provvedimento si pone, pertanto, nella cornice delle azioni del POR FSE Veneto 2014-2020 a sostegno dell'Obiettivo Tematico 8, Priorità di investimento 8.i, Obiettivo specifico 1 e 8.v - Asse 1 Occupabilità, Obiettivo specifico 4. L’attività rientra nella riprogrammazione esposta nella DGR n. 1332 del 16/09/2020, come ridefinita con la recente DGR n. 241 del 09/03/2021, ove viene ricompresa nell’area tematica 9 del Piano di Sviluppo e Coesione.

Possono presentare progetti i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) e s.m.i. per l’ambito della formazione superiore (Tipologia 1) e formazione superiore o continua (Tipologia 2) e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per l’ambito di riferimento ai sensi della DGR n. 359 del 13/02/2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198 del 29/12/2009 e alla DGR n. 2120 del 30/12/2015.

Nelle more dell'adozione delle disposizioni quadro per il Piano Sviluppo e Coesione e delle relative linee guida per la gestione e il controllo delle misure previste di cui alla DGR n. 1332/2020 e alla DGR n. 241/2021 in continuità con la programmazione 2014-2020 del FSE, le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.

In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del Decreto Legge n. 34 del 30/04/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in Legge n. 58 del 28/06/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n. 124 del 04/08/2017.

Gli interventi realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, saranno finanziati con le risorse assegnate alla Regione del Veneto sulla base della sopracitata Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020.

Le risorse destinate all’iniziativa sono pari ad Euro 2.600.000,00, a valere sul cap. n. 104227 “FSC - Accordo Regione - Ministro per il Sud e la coesione - Formazione Professionale - Trasferimenti Correnti (artt. 241, 242, D.L. 19/05/2020, n. 34 - Del. CIPE 28/07/2020, n. 39)”. Nel rispetto del principio contabile applicato della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 23/06/2011 n. 118 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa saranno assunte a valere sul Bilancio regionale approvato con L.R. n. 41 del 29/12/2020, nei seguenti termini massimi:

-  Esercizio di imputazione 2021 – Euro 1.820.000,00;

-  Esercizio di imputazione 2022 – Euro    650.000,00;

-  Esercizio di imputazione 2023 - Euro     130.000,00.

Qualora i tempi di esecuzione dei procedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.

Conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento ‘Testo Unico dei Beneficiari’ Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”, punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi”, come modificato con successivo Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria, ora Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, n. 38 del 18/09/2020, con la presente Direttiva si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 70% del contributo finanziato, esigibile nel corso del 2021, anziché del 40%.

E’ inoltre prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 25% del totale nel corso dell’esercizio 2022, così come il versamento del saldo residuo del 5%, previa rendicontazione della spesa, nel corso dell’anno 2023.

Tale documento costituisce il fondamento della Direttiva (Allegato B) per la presentazione dei progetti formativi.

Si propongono all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Restauro 2021: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 31 maggio 2021, pena l’esclusione, attraverso l'apposita funzionalità del Sistema Informativo Unificato (SIU).

La valutazione dei progetti che perverranno sarà affidata ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e, in particolare, l’art. 7, commi 26 e 27, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o al Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui al decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 300, art. 24, comma 1, lettera c), ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui alla legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, art. 61;
  • il Decreto Legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e, in particolare, l’art. 4, il quale dispone che il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione, di seguito FSC, e sia finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;
  • il Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e, in particolare, l’art. 10 che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, la sottopone alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia;
  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice il europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell’obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell’ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell’attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • il Regolamento “Omnibus” (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n.541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
  • il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • il Regolamento (UE) 2020/460, di modifica dei  Regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 che adotta l'Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus”, del Regolamento (UE) 2020/558, che introduce misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19 e, altresì, della Comunicazione "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19" C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii, che consente agli Stati membri di adottare misure di sostegno temporaneo al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2014) 8021 final del 29/10/2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l’Italia;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2014) 9751 final del 12/12/2014 che approva determinati elementi del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014 2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia e successive modifiche al POR;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2018) 8658 final del 07/12/2018 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9751 che approva determinati elementi del programma operativo “Regione Veneto – Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell’ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia;
  • la Comunicazione della Commissione europea “Europa 2020 - Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” – Bruxelles, 3.3.2010 COM(2010)2020 Italia 2020 – Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro – 16 giugno 2010;
  • il D.M. 3 agosto 2000, n. 294 “Regolamento concernente individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici”;
  • il D.M. 24 ottobre 2001, n. 420 “Regolamento recante modificazioni e integrazioni al decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 3 agosto 2000, n. 294 concernente l’individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici”;
  • il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della L. 6 luglio 2002, n 137”;
  • l’Intesa del 15 marzo 2007 in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano dello schema di Decreto del Ministero per i beni e le attività culturali, recante il regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’art. 29, comma 7 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche;
  • il D.M. 30 marzo 2009, n. 53 “Regolamento recante la disciplina delle modalità per lo svolgimento della prova di idoneità utile all’acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali, nonché della qualifica di “Collaboratore restauratore di beni culturali” in attuazione dell’art. 182, comma 1-quinquies del Codice”;
  • il D.M. 26 maggio 2009, n. 86 “Regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’art. 29, comma 7, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il codice dei beni culturali e del paesaggio”;
  • il D.M. 26 maggio 2009, n. 87 “Regolamento concernente la definizione dei criteri e livelli di qualità cui si adegua l'insegnamento del restauro, nonché delle modalità di accreditamento, dei requisiti minimi organizzativi e di funzionamento dei soggetti che impartiscono tale insegnamento, delle modalità della vigilanza sullo svolgimento delle attività didattiche e dell'esame finale, del titolo accademico rilasciato a seguito del superamento di detto esame, ai sensi dell'articolo 29, commi 8 e 9, del Codice dei beni culturali e del paesaggio”;
  • il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni i materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • l’Accordo tra il Ministero dei beni e le attività culturali, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la definizione dello standard professionale e formativo del Tecnico del restauro di beni culturali di cui all'art.2, comma 2, del DM del 26 maggio 2009, n. 86” approvato dalla Conferenza Stato-Regioni in data 25 luglio 2012;
  • la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • il D.P.R. 5 febbraio 2018, n. 22 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei per il periodo di programmazione 2014/2020”;
  • l’art. 44 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58;
  • l’art. 35 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 (cd. Decreto crescita) convertito nella Legge n. 58/2019, che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n. 124/2017;
  • il Decreto 10 agosto 2019, n. 112 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali “Regolamento recante la disciplina delle modalità per lo svolgimento di idoneità, con valore di esame di Stato abilitante, finalizzata al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali”;
  • il Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito nella Legge 17 luglio 2020, n. 77 ed in particolare gli artt. 241 e 242;
  • l’Accordo tra Regione del Veneto ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, stipulato in data 10 luglio 2020;
  • la Delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020 “Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Nuove assegnazioni per emergenza Covid ai sensi degli artt. 241 e 242 del Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77. Accordo Regione Veneto – Ministro per il Sud e la coesione territoriale”;
  • la Circolare n. 8013 del 31 agosto 2020 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’adozione del “Quadro di riferimento per gli interventi FSE da attuare in risposta al COVID 19”;
  • la legge regionale n. 19 del 9 agosto 2002 “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” e s.m.i.;
  • la legge regionale n. 3 del 13 marzo 2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla legge regionale n. 21 dell’8 giugno 2012;
  • la legge regionale n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;
  • la legge regionale 16 maggio 2019, n. 17 “Legge per la cultura”;
  • la legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e s.m.i.;
  • la legge regionale n. 39 del 29 dicembre 2020 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2021”;
  • la legge regionale n. 40 del 29 dicembre 2020 “Legge di stabilità regionale 2021”;
  • la legge regionale n. 41 del 29 dicembre 2020 “Bilancio di previsione 2021-2023”;
  • la DGR n. 1839 del 29/12/2020 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2021-2023”;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 dell’8/1/2021 “Bilancio Finanziario Gestionale 2021-2023”;
  • la DGR n. 30 del 19/1/2021 “Direttive per la gestione del Bilancio di Previsione 2021-2023”;
  • la DGR n. 2895 del 28/12/2012 “Approvazione Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali. Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri relative ai principi comuni europei concernenti l’individuazione e la convalida dell’apprendimento non formale e informale del 18 maggio 2004. Legge 28 giugno 2012, n. 92. Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”;
  • la DGR n. 1020 del 17 giugno 2014 recante l’approvazione del “Documento di Strategia di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente”, revisionato il 3 luglio 2015 a seguito delle osservazioni CE (C(2014)7854 final);
  • la DGR n. 669 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e il successivo Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria n. 20 del 15 maggio 2020 di “Approvazione delle modifiche ai documenti per la gestione e il controllo del Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020 della Regione del Veneto”;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria n. 2 dell’11/01/2019 “Approvazione delle modifiche ai Documenti per la gestione ed il controllo della Regione del Veneto nell’ambito del Programma Operativo FSE 2014-2020”;
  • la DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e il successivo Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria n. 38 del 18/09/2020 di “Approvazione delle modifiche al documento Testo Unico per i Beneficiari nell’ambito del POR Veneto FSE 2014-2020”;
  • la DGR n. 671 del 28/04/2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la DGR n. 2120 del 30/12/2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la DGR n. 1816 del 07/11/2017 “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell’accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 25 maggio 2017. Deliberazione/CR n. 104 del 12 ottobre 2017”;
  • la DGR n. 1179 del 07/08/2018 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Progetti Settore Restauro - Anno 2018" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali”;
  • la DGR n. 1117 del 30/07/2019 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell’Avviso pubblico “Lo sviluppo delle competenze nel Settore Restauro - Anno 2019” e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali”;
  • la DGR n. 1498 del 15/10/2019 “Istituzione di un elenco regionale dei “Tecnici del restauro di beni culturali con competenze settoriali”, partecipanti ad interventi formativi nell’ambito della programmazione regionale relativa al Fondo Sociale Europeo e dell’offerta formativa regionale. Decreto Ministeriale 26 maggio 2009, n. 86, art. 3”;
  • la DGR n. 293 del 10/03/2020 “Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilita’. Approvazione dell’Avviso pubblico “Lo sviluppo delle competenze nel Settore Restauro – Anno 2020” e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali”;
  • la DGR n. 404 del 31/03/2020 “Priorità di investimento perseguibili nell'ambito della politica di coesione della Regione del Veneto 2014-2020 con le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo per potenziare i servizi sanitari, tutelare la salute e mitigare l'impatto socio-economico del COVID-19, alla luce della proposta di Regolamento relativa alla "Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus adottata dalla Commissione europea" (COM(2020) 113) e prime ipotesi di iniziative regionali”;
  • la DGR n. 745 del 16/06/2020 “Riprogrammazione dei Programmi Operativi 2014-2020 della Regione del Veneto POR FSE e POR FESR in risposta all'emergenza COVID-19”;
  • la DGR n. 783 del 23 giugno 2020 “Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell'art. 242 del D.L. 34/2020”;
  • la DGR n. 786 del 23/06/2020 “Approvazione dello schema di Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ed il Presidente della Regione del Veneto per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell'articolo 242 del decreto legge 34/2020”;
  • la DGR n. 1332 del 16/09/2020 “Attuazione degli interventi a valere sul Piano Sviluppo e Coesione - art. 44 della legge 58/2019 - a seguito dell'Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la coesione territoriale - Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020”;
  • la DGR n. 241 del 09/03/2021 “Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020” di cui alla DGR n. 786/2020 e individuazione delle azioni del Piano Sviluppo e Coesione misure ex FESR e misure ex FSE da attuare con le risorse FSC di cui alla DGR n. 1332/2020. Ulteriori determinazione”;
  • il Decreto del Dirigente della Direzione Formazione n. 46 del 14/01/2011 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo - Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 - Asse II Occupabilità - DGR 2304 del 3/8/2010 Formazione Professionale Superiore - Settore Restauro. Approvazione modello di valutazione delle competenze”;
  • il Decreto del Dirigente della Direzione Formazione n. 250 del 26/04/2011 “Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo - Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 - Asse II Occupabilità - DGR 2034 del 3/8/2010 Formazione Professionale Superiore – Settore Restauro. Linee Guida esami per “Collaboratore restauratore dei beni culturali”;
  • l’art. 2, comma 2, lettera f, della Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54, come modificata con Legge regionale 17 maggio 2016, n. 14;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
     
  2. di approvare, nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Veneto 2014-2020 – Asse 1 Occupabilità, l’Avviso pubblico “Restauro 2021: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico”, Allegato A, e la relativa Direttiva, Allegato B, per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
     
  3. di destinare all’iniziativa la somma di Euro 2.600.000,00;
     
  4. di determinare in Euro 2.600.000,00, l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 104227 “FSC - Accordo Regione - Ministro per il Sud e la coesione - Formazione Professionale - Trasferimenti Correnti (artt. 241, 242, D.L. 19/05/2020, n. 34 - Del. CIPE 28/07/2020, n. 39)”. Nel rispetto del principio contabile applicato della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa saranno assunte a valere sul Bilancio regionale approvato con L.R. n. 41 del 29/12/2020, nei seguenti termini massimi:
    • Esercizio di imputazione 2021 – Euro 1.820.000,00;
    • Esercizio di imputazione 2022 – Euro    650.000,00;
    • Esercizio di imputazione 2023 – Euro    130.000,00;   
           
  5. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, a cui sono è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
     
  6. di stabilire che l’erogazione delle contribuzioni in corso di erogazione per gli effetti del presente atto avverrà, conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento ‘Testo Unico dei Beneficiari’ Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”, punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi” e s.m.i., nei seguenti termini:
    • una quota pari al 70% del totale in conto anticipi con esigibilità nell’esercizio 2021;
    • una quota pari al 25% del totale a titolo di acconto intermedio, esigibile nel 2022;
    • il restante 5% a titolo di saldo, previa rendicontazione della spesa, esigibile nel 2023;
       
  7. di precisare che le fideiussioni poste a garanzie delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al punto D della citata DGR n. 670/2015, possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
     
  8. di prendere atto dell’approvazione del Testo unico dei beneficiari avvenuta con DGR n. 670/2015 e s.m.i. e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
     
  9. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B, alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 31 maggio 2021, pena l’esclusione, attraverso l'apposità funzionalità del Sistema Informativo Unificato (SIU);
     
  10. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento;
     
  11. di dare atto che la presente iniziativa è riconducibile all’obiettivo gestionale di cui al DEFR 2021-2023: 15.02.01 - Sostenere lo sviluppo delle competenze del capitale umano;
     
  12. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente provvedimento che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto della presente deliberazione, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma dei pagamenti;
     
  13. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
     
  14. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_433_21_AllegatoA_445029.pdf
Dgr_433_21_AllegatoB_445029.pdf

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