Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 34 del 09 marzo 2021


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 150 del 09 febbraio 2021

Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne. Modifica composizione. Articolo 8, comma 1, legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 "Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne". Deliberazione/CR n. 131 del 29 dicembre 2020.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva la modifica della composizione del Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne proposta con deliberazione/CR n. 131 in data 29 dicembre 2020 e per la quale Quinta Commissione consiliare, competente in materia di sanità e sociale, in data 14 gennaio 2021 ha espresso il proprio parere favorevole all’unanimità.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Con l’adozione della legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne”, la Regione del Veneto ha inteso strutturare l’azione regionale a contrasto della violenza contro le donne, focalizzando l’attenzione sulla costituzione di una rete territoriale in grado di dare accoglienza, sostegno e protezione alle vittime, per il tramite delle diverse tipologie di strutture previste, ma anche favorendo specifici percorsi di prevenzione del fenomeno.

Come previsto dall’articolo 2 della citata norma, la Regione promuove l’individuazione di strumenti e strategie atti a garantire il coordinamento e le sinergie fra gli enti pubblici e fra questi e gli organismi sociali delle comunità locali, con l’obiettivo di consolidare la rete territoriale dei soggetti e dei servizi attraverso la stipula di accordi tra istituzioni e soggetti pubblici e privati senza finalità di lucro anche tramite un protocollo generale.

In armonia con quanto stabilito dall’articolo 2, il successivo articolo 8 prevede, sentita la Commissione consiliare competente in materia di sanità e sociale, l’istituzione del “Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne” attualmente disciplinato dalla DGR n. 1962 del 28 ottobre 2013 che ne ha individuato la composizione, definito le modalità di nomina oltre che la durata, coincidente con quella della legislatura.

Il Tavolo in questione, dando concreta attuazione alla L.R. n. 5/2013, ha assunto negli anni un ruolo importante nella condivisione degli interventi regionali finanziati con risorse proprie e nazionali degli indirizzi operativi della Regione del Veneto, nonché delle esperienze e delle buone prassi, al fine di affrontare in modo organico, mediante un lavoro di rete, il fenomeno della violenza e creare le necessarie sinergie a livello operativo e gestionale.  L’approccio sistemico e il ruolo assunto dal citato Tavolo sono in linea con quanto previsto dalla normativa internazionale e nazionale, tra cui la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, adottata a Istanbul l’11 maggio 2011, ratificata ai sensi della legge 27 giugno 2013, n. 77 e il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017 -2020,  a conferma che una efficace risposta al fenomeno debba coinvolgere i vari soggetti che a vario titolo operano nella prevenzione e contrasto della violenza contro le donne.

In questo contesto, la Regione ha assunto progressivamente un ruolo di coordinamento istituzionale sempre maggiore, anche mediante il suddetto Tavolo, che ha funzioni di promozione, supporto e consultazione nei confronti della Giunta regionale per l’attuazione della Legge in argomento.

A fronte dell’esperienza maturata nel corso della passata legislatura e della più approfondita conoscenza del fenomeno e dei soggetti che a diverso titolo ne sono coinvolti, con deliberazione/CR n. 131 in data 29 dicembre 2020 la Giunta regionale ha formulato la proposta di modificare la composizione del Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne al fine di garantire:

  • l’equa rappresentanza delle componenti pubbliche e private per gli Enti promotori dei centri antiviolenza e delle case rifugio iscritti negli elenchi regionali di cui all’articolo 7 della L.R. n. 5/2013;
  • il coinvolgimento del mondo scolastico Veneto con la presenza dell’Ufficio scolastico regionale nell’ottica del rafforzamento delle attività di prevenzione della violenza contro le donne, favorendo la diffusione dell’educazione alla pari dignità e al riconoscimento e rispetto dei diritti della donna;
  • il coinvolgimento dei centri per il trattamento degli uomini autori di violenza nell’ottica di un approccio multifattoriale al fenomeno e in particolare di prevenzione dello stesso.

E’ stato altresì proposto di stralciare la presenza dell’Osservatorio Nazionale sulla Violenza Domestica in quanto non risulta operativo.

Conseguentemente, per il Tavolo in argomento, è stata proposta la composizione di seguito dettagliata:

  1. l'Assessore regionale competente in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, che lo presiede;
  2. la Presidente della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna di cui alla legge regionale 30 dicembre 1987, n. 62 "Istituzione della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna";
  3. il Garante regionale dei diritti della persona;
  4. il Direttore responsabile della struttura regionale competente in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne;
  5. il Direttore responsabile della struttura regionale competente in materia di servizi sociali;
  6. il Dirigente responsabile della struttura regionale competente in materia di sanità;
  7. il Direttore responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto;
  8. quattro componenti nominati dalla Giunta regionale su proposta degli Enti promotori dei centri antiviolenza e/o case rifugio iscritte negli elenchi regionali (articolo 7 della L.R. n. 5/2013), garantendo l’equa rappresentanza delle componenti pubbliche e private;
  9. un componente nominato dalla Giunta regionale tra soggetti aventi almeno tre anni di esperienza nell’ultimo quinquennio nel ruolo di responsabile della gestione di centri per il trattamento di uomini autori di violenza;
  10. due componenti con esperienza di pronto soccorso e medicina di base nominati dalla Giunta regionale del Veneto;
  11. un componente designato dall'ANCI del Veneto;
  12. un componente designato dalle Prefetture del Veneto;
  13. due componenti designati dalle Forze dell'Ordine operanti nel Veneto rispettivamente dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei Carabinieri;
  14. un componente designato dalla Corte d'Appello di Venezia;
  15. un componente designato dal Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università degli Studi di Padova.

Per ogni componente del Tavolo è ammessa, in caso di impedimento, la possibilità di delega su presentazione di specifico atto.

Confermando quanto già quanto stabilito con DGR n. 1962 del 28 ottobre 2013, ai lavori del Tavolo potranno essere chiamati ad intervenire - in qualità di esperti, relatori, auditori - dirigenti e/o rappresentati di Enti, Amministrazioni, Associazioni ed Organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza che abbiano una specifica esperienza o competenza in relazione alle materie da trattare.

Si precisa inoltre che l’attività del gruppo di lavoro non comporterà per l’Amministrazione regionale alcun onere aggiuntivo e che i componenti esterni alla stessa parteciperanno ai lavori a titolo gratuito, rilasciando in via preventiva apposito assenso.

Il Tavolo è domiciliato presso la Giunta regionale. Le modalità organizzative ed operative di funzionamento del Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne sono definite nell’Allegato A alla presente deliberazione.

Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 8, comma 1 della legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne” la proposta di modifica della composizione del Tavolo, approvata dalla Giunta regionale con deliberazione/CR n. 131 del 29 dicembre 2020,è stata sottoposta alla Quinta Commissione consiliare, competente in materia di sanità e sociale, che in data 14 gennaio 2021 ha espresso il proprio parere favorevole alla proposta.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’articolo 8, comma 1 della legge 23 aprile 2013, n. 5 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 1962 del 28 ottobre 2013;

VISTA la propria deliberazione/CR n. 131 del 29 dicembre 2020;

VISTO il parere della Quinta Commissione consiliare rilasciato in data 14 gennaio 2021;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

1. di approvare le premesse e l’Allegato A quali parti integranti del presente provvedimento;

2. di approvare la nuova composizione del Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 23 aprile 2013, n. 5, che risulta così composto:

  1. l'Assessore regionale competente in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, che lo presiede;
  2. il Presidente della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna di cui alla legge regionale 30 dicembre 1987, n. 62 "Istituzione della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna";
  3. il Garante regionale dei diritti della persona;
  4. il Direttore responsabile della struttura regionale competente in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne;
  5. il Direttore responsabile della struttura regionale competente in materia di servizi sociali;
  6. il Dirigente responsabile della struttura regionale competente in materia di sanità;
  7. il Direttore responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto;
  8. quattro componenti nominati dalla Giunta regionale su proposta degli Enti promotori dei centri antiviolenza e/o case rifugio iscritte negli elenchi regionali (articolo 7 della L.R. n. 5/2013), garantendo l’equa rappresentanza delle componenti pubbliche e private;
  9. un componente nominato dalla Giunta regionale tra soggetti aventi almeno tre anni di esperienza nell’ultimo quinquennio nel ruolo di responsabile della gestione di centri per il trattamento di uomini autori di violenza;
  10. due componenti con esperienza di pronto soccorso e medicina di base nominati dalla Giunta regionale del Veneto;
  11. un componente designato dall'ANCI del Veneto;
  12. un componente designato dalle Prefetture del Veneto;
  13. due componenti designati dalle Forze dell'Ordine operanti nel Veneto rispettivamente dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei Carabinieri;
  14. un componente designato dalla Corte d'Appello di Venezia;
  15. un componente designato dal Centro Diritti Umani Antonio Papisca” dell’Università degli Studi di Padova;

3. di dare atto che per ogni componente del Tavolo è ammessa, in caso di impedimento, la possibilità di delega su presentazione di specifico atto;

4. di stabilire che, in occasione dei lavori del Tavolo, potranno essere chiamati ad intervenire in qualità di esperti, relatori od auditori rappresentati di Enti, Amministrazioni, Associazioni ed Organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza che abbiano una specifica esperienza o competenza in relazione alle materie da trattare;

5. di approvare, in sostituzione di quanto precedentemente disciplinato con DGR n. 1962 del 28 ottobre 2013, le modalità di funzionamento del suddetto Tavolo come stabilite nell’Allegato A alla presente deliberazione;

6. di incaricare il Dirigente dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale dell’esecuzione del presente provvedimento;

7. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_150_21_AllegatoA_441325.pdf

Torna indietro