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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 11 del 26 gennaio 2021


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 16 del 12 gennaio 2021

Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 in continuità con POR FSE Veneto 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Tematico 9. "Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione". Reg. UE n. 1303/2013 e Reg. UE n. 1304/2013. Direttiva per la presentazione di interventi di "Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva. Progetti per l'inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele - Anno 2021".

Note per la trasparenza

Apertura dei termini per la presentazione di progetti di pubblica utilità e cittadinanza attiva a favore di soggetti svantaggiati esclusi dal mercato del lavoro. Il provvedimento intende sostenere i cittadini maggiormente in difficoltà e a rischio di povertà attraverso la realizzazione di esperienze di lavoro di pubblica utilità correlate ad azioni di orientamento e ricerca attiva di lavoro al fine di favorirne l’inclusione. Il  provvedimento viene emanato in attuazione della DGR 1332 del 16 settembre 2020 relativa all’attuazione degli interventi sul Piano Sviluppo e Coesione (art. 44 della legge 58/2019) a seguito dell'Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la coesione territoriale (Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020) le cui risorse sono destinate al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza "COVID-19" e al contempo a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Negli ultimi mesi, l'intero pianeta è stato scosso dal dramma del diffondersi della pandemia da COVID-19: il diffondersi del virus ha messo a dura prova i sistemi sanitari in tutto il mondo e, assieme alle difficoltà nell'accedere alle cure necessarie, l'impatto più importante sulle persone più povere e vulnerabili ha riguardato le misure di blocco rese necessarie per contrastare il diffondersi del contagio.

Secondo il Rapporto 2020 della Caritas su povertà ed esclusione sociale in Italia, intitolato “Gli anticorpi della solidarietà” la percentuale di “nuovi poveri” presi in carico dalla rete delle Caritas diocesane, è passata dal 31% nei mesi da maggio a settembre del 2019, al 45% nello stesso periodo del 2020. Nel 2020, su 44.858 persone accolte da circa 680 centri di ascolto (da maggio a settembre), circa ventimila si affacciavano per la prima volta in cerca di aiuto: è aumentata la richiesta di beni di prima necessità, cibo, viveri e pasti a domicilio, empori solidali, mense, vestiario, ma anche la domanda di aiuti economici per il pagamento delle bollette, degli affitti e delle spese per la gestione della casa. Tra gli assistiti prevalgono i disoccupati, le persone con impiego irregolare fermo a causa delle restrizioni imposte dal lockdown, i lavoratori dipendenti in attesa dei sostegni al reddito.  E sempre di più sono anche le famiglie con minori, donne (54,4% contro il 50,5% del 2019) ed infine giovani che dal precariato sono passati alla disoccupazione. Si prospetta, quindi, l’ipotesi di una nuova fase di “normalizzazione” della povertà.

Inoltre, in linea con le sfide della Programmazione 2014-2020  e al fine del raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Commissione Europea nell’ambito della Strategia “Europa 2020” , e in particolare all’obiettivo di “crescita inclusiva”, finalizzato a promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale, la Regione del Veneto ha promosso diverse iniziative atte a favorire l'inclusione attiva, la promozione delle pari opportunità nonché la partecipazione attiva ed il miglioramento dell'occupabilità. In relazione a ciò, i lavori di pubblica utilità continuano a rappresentare una concreta opportunità di lavoro e ad essere un’iniziativa unica nel suo genere atta ad acquisire competenze e conoscenze del mondo del lavoro, rafforzando l’occupabilità di specifici target di popolazione più debole e a rischio povertà attraverso azioni di orientamento, accompagnamento e ricerca attiva. Dal 2009 ad oggi, infatti, l’iniziativa continua ad essere significativa, con un tasso di occupazione a 12 mesi dalla conclusione di oltre il 70%.

L’esperienza di lavoro di pubblica utilità presenta, infatti, una caratteristica peculiare: attraverso l’inserimento temporaneo dei destinatari in imprese private con contratti di lavoro a tempo determinato, i partecipanti hanno la possibilità di realizzare, per conto del soggetto pubblico proponente, lavori di pubblica utilità. I progetti di pubblica utilità, grazie alla partecipazione pubblico - privata degli attori sociali, costituiscono un efficace strumento di innovazione sociale che portano benefici per il territorio e la collettività creano opportunità lavorative e di reddito per i destinatari.

La presente iniziativa intende favorire l’occupabilità di soggetti particolarmente svantaggiati e contrastare la disoccupazione di lunga durata finanziando interventi di carattere generale rivolti ai cittadini, destinati a contribuire al miglioramento dei servizi resi ed il funzionamento della pubblica amministrazione.

L’obiettivo generale è triplice:

  • assicurare l’esperienza lavorativa a persone particolarmente bisognose e ridurre l’impatto economico e sociale anche determinato dell’attuale crisi pandemica;
  • generare un intervento produttivo capace di mantenere attivi nel mercato del lavoro individui che attualmente ne sono esclusi, favorendone la rioccupazione;
  • la possibilità di disporre di ulteriori risorse per migliorare i servizi di utilità pubblica resi ai cittadini soprattutto nell’attuale contesto di criticità determinato dalla crisi da Covid-19;

La recente deliberazione n. 541 del 30 aprile 2019 ha coinvolto 205 Comuni veneti e 732 destinatari, e attualmente si sono conclusi i 47 progetti approvati che, sottolineando l’utilità dell’iniziativa, favoriscono e sollecitano la proposta di un nuovo intervento.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Piano Sviluppo e Coesione di cui all'art. 44 della legge 58/2019, a seguito dell'Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la coesione territoriale a valere sulle risorse del Fondo  Sviluppo e Coesione 2014-2020 assegnate alla Regione del Veneto con Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020, destinate al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza "COVID-19" e al contempo a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020.

Il provvedimento si pone, pertanto, nella cornice delle azioni del POR FSE Veneto 2014-2020 a sostegno dell'Obiettivo Tematico 9   e della priorità d’investimento 9.1 - Asse Inclusione Sociale il cui risultato atteso è quello di realizzare interventi multi professionali e sperimentali orientati a rendere effettiva l’inclusione sociale attiva dei destinatari.

Ci si propone, come effetto dell’intervento, il raggiungimento di almeno 430 destinatari finali, per i quali favorire un inserimento nel mercato del lavoro più stabile e continuativo o, per i lavoratori prossimi alla quiescenza, consentire il raggiungimento dei requisiti pensionistici.

L’iniziativa si rivolge a disoccupati di lunga durata, non percettori di ammortizzatori sociali, sprovvisti di trattamento pensionistico, svantaggiati e a rischio di esclusione sociale e povertà, residenti o domiciliati in Veneto, con più di 30 anni di età.

Al fine di perseguire la logica del lavoro in rete per un’efficace integrazione delle competenze, le iniziative di lavoro di pubblica utilità e cittadinanza attiva dovranno essere presentate da un partenariato pubblico-privato, composto uno o più Comuni, Unioni di Comuni o loro enti strumentali o società da essi partecipate, in veste di soggetto proponente e, obbligatoriamente, da uno o più Soggetti iscritti  nell’Elenco regionale degli Enti accreditati per i Servizi al Lavoro di cui alla L.R. n. 3/2009 art. 25 “Accreditamento” e/o Soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento ai sensi della DGR n. 2238 del 20 dicembre 2011 “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione Veneto (art. 25 L.R. n. 3/2009)”.

Gli interventi realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B al presente provvedimento che ne forma parte integrante, saranno finanziati con le risorse di cui all'art. 44 della legge 58/2019, a seguito dell'Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la coesione territoriale a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 assegnate alla Regione del Veneto con Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020.

Lo stanziamento proposto per l’intervento è pari a Euro 3.000.000,00 a valere sul cap. n. 104222 “FSC – Accordo Regione – Ministro per il Sud e la Coesione – Azioni per il sostegno all’occupazione – Trasferimenti correnti /artt. 241, 242, D.L. 19/05/2020, n. 34 – Del. CIPE 28/07/2020, n. 39” e nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa siano assunte a valere sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 41 del 29/12/2020, nei seguenti termini massimi:

  • Esercizio di imputazione 2021 - Euro 2.850.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2022 - Euro 150.000,00.

La gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 60% in linea con previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari” e s.m.i.

Per quanto concerne le procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati si procederà in analogia con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 per il POR FSE 2014/2020, come previsto ai sensi dell’art. 110 del Regolamento UE n. 1303/2013.

La presentazione della domanda/progetto attraverso l’apposita funzionalità del sistema (SIU) dovrà avvenire entro e non oltre entro le ore 13.00 del quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione del presente provvedimento sul BURV.

Il provvedimento si avvale delle opzioni di semplificazione sulla base di Unità di Costo Standard (UCS), di cui al Regolamento (UE) n. 1303/2013 e al Regolamento (UE) n. 1304/2013. La metodologia di calcolo delle Unità di Costo Standard cui si riferiscono gli interventi oggetto della Deliberazione è stata approvata con la Dgr n. 671 del 28 aprile 2015.

Si tratta pertanto di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:

  • l’avviso relativo alla presentazione delle domande di ammissione agli interventi, Allegato A;
  • la Direttiva per la realizzazione di progetti di “Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva - Anno 2021”, Allegato B.

La Direzione Lavoro è incaricata dell’esecuzione del presente atto. Con specifico e successivo Decreto del Direttore della Direzione Lavoro sarà approvato ogni ulteriore provvedimento necessario per l’attuazione del presente deliberato, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visti:

  • Decreto-legge del 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e, in particolare, l’art. 7, commi 26 e 27, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o al Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui al decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 300, art. 24, comma 1, lettera c) , ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui alla legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, art. 61;
  • Decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e, in particolare, l’art. 4, il quale dispone che il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione, di seguito FSC, e sia finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;
  • Decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e, in particolare, l’art. 10 che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, la sottopone alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia;
  • Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • Regolamento delegato (UE) n. 240 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • Regolamento di esecuzione (UE) n. 184 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • Regolamento di esecuzione (UE) n. 288 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • Regolamento di esecuzione (UE) n. 215 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • Regolamento (UE) n. 651 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • Regolamento di esecuzione (UE) n. 821 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • Visto Regolamento (UE) 2020/460, di modifica dei  Regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 che adotta l'Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus”, del Regolamento (UE) 2020/558, che introduce misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19 e, altresì, della Comunicazione "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 " C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii, che consente agli Stati membri di adottare misure di sostegno temporaneo al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato.
  • Decisione CE  (2014), 8021 definitivo del 29 ottobre 2014 di esecuzione della Commissione che approva l’accordo di partenariato con l’Italia;
  • Decisione CE (2014), 9751 definitivo del 12 dicembre 2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia;
  • Comunicazione CE COM(2010) 2020 definitivo, “EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”;
  • Legge n. 241 del 7 agosto 1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
  • Legge n. 381 del 8 novembre 1991 “Disciplina delle cooperative sociali”;
  • Legge n. 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”;
  • Legge n. 34 del 25 febbraio 2008, “Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007)”;
  • Legge n. 92 del 28 giugno 2012 recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, così come modificata dal D.Lgs. n. 83 del 2012 (cd. decreto sviluppo) convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 134 del 7 agosto 2012;
  • Legge n. 183 del 10 dicembre 2014, recante “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • Legge n. 26 del 28 marzo 2019, conversione del D.L. n. 4 del 28 gennaio 2019, su Reddito di Cittadinanza; 
  • Decreto Legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, “Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali”;
  • Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 e s.m.i, “Codice in materia di protezione dei dati personali” e s.m.i (Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 101 adeguamento del D.Lgs n. 196/2003 alle disposizioni del Regolamento 2016/679/UE (General Data Protection Regulation - GDPR);;
  • Decreto Legislativo n. 276 del 10 settembre 2003, “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30”;
  • Decreto Legislativo n. 88 del 31 maggio 2011 “Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell'articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e s.m.i.; 
  • Decreto Legislativo n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • Decreto Legislativo n. 150 del 4 marzo 2015 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’art.1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”;
  • Decreto Legislativo n. 81 del 24 giugno 2015 “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014”, n. 183;
  • Decreto Legge n. 34 del 30 aprile 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, recante " Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi " e s.m.i.; 
  • Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020 convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”;
  • Delibera CIPE n. 39/2020 del 28 luglio 2020 - Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020. Nuove assegnazioni per emergenza Covid ai sensi degli artt. 241 e 242 del Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 - Accordo Regione del Veneto  Ministro per il Sud e la coesione territoriale; 
  • Decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000,” Disposizioni in materia di documentazione amministrativa (Testo A)”;
  • Legge Regionale n. 10 del 30 gennaio 1990 “Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro”;
  • Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;
  • Legge Regionale n. 19 del 9 agosto 2002, “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” come modificata dalla L.R. n. 23/2010;
  • Legge Regionale n. 3 del 13 marzo 2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;
  • Legge Regionale n. 18 del 27 aprile 2012 “Disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali”, come modificata dalla Legge Regionale n. 49 del 28 dicembre 2012;
  • Legge regionale n. 40 del 28 settembre 2012 “Norme in materia di Unioni Montane”, come modificata dalla Legge Regionale n. 49 del 28 dicembre 2012;
  • Legge Regione n. 54 del 31 dicembre 2012, art. 2;
  • Legge regionale n. 41 del 29 dicembre 2020 “Bilancio di Previsione 2021-2023”;
  • Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2238 del 20 dicembre 2011, “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione Veneto (art. 25 legge regionale 13 marzo 2009 n. 3)”;
  • Deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 804 del 27 maggio 2014 “Stanziamento Progetti di pubblica utilità realizzati con l’impiego di disoccupati privi di ammortizzatori sociali o trattamenti pensionistici – anno 2014 - L.R. n. 3 del 13 marzo 2009”;
  • Deliberazione del Consiglio Regionale Veneto n.  43 del 10 luglio 2014 di approvazione del POR - FSE 2014/2020. Programma operativo regionale. (68/CR). (Articolo 9, comma 2, Legge regionale 26/2011).
  • Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 669 del 28 aprile 2015, di approvazione del documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020 e s.m.i.;
  • Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 670 del 28 aprile 2015, di approvazione del documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020 e s.m.i;
  • Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 671 del 28 aprile 2015, Fondo Sociale Europeo. Regolamenti UE n. 1303/2013 e n. 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard;
  • Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2120 del 30 dicembre 2015, di aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.;
  • Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 311 del 14 marzo 2017, di approvazione di interventi di “Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva. Progetti per l’inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele - Anno 2017”;
  • Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 624 del 8 maggio 2018, di approvazione di “Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva. Progetti per l’inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele - Anno 2018; 
  • Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 541 del 30 aprile 2019, di approvazione di “Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva. Progetti per l’inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele - Anno 2019; 
  • Deliberazione della Giunta Regionale n. 404 del 31 marzo 2020 - Priorità di investimento perseguibili nell'ambito della politica di coesione della Regione del Veneto 2014-2020 con le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo per potenziare i servizi sanitari, tutelare la salute e mitigare l'impatto socio-economico del COVID-19, alla luce della proposta di Regolamento relativa alla "Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus adottata dalla Commissione europea" (COM(2020) 113) e prime ipotesi di iniziative regionali; 
  • Deliberazione della Giunta Regionale n. 745 del 16 giugno 2020 - Riprogrammazione dei Programmi Operativi 2014-2020 della Regione del Veneto POR FSE e POR FESR in risposta all'emergenza COVID-19; 
  • Deliberazione della Giunta Regionale n. 786 del 23 giugno 2020 - Approvazione dello schema di Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ed il Presidente della Regione del Veneto per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell'articolo 242 del decreto legge 34/2020; 
  • Deliberazione della Giunta Regionale n. 1332 del 16 settembre 2020 - Attuazione degli interventi a  valere sul Piano Sviluppo e Coesione - art. 44 della legge 58/2019 - a seguito dell'Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la coesione territoriale - Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020; 

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;
  2. di approvare l’Avviso pubblico per presentazione di progetti per la realizzazione di progetti di “Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva – Anno 2021”, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
  3. di approvare la Direttiva per la realizzazione di progetti per la realizzazione del bando “Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva – Progetti per l’inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele - Anno 2021”, di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto;
  4. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno essere inviate attraverso il Sistema Informativo Unificato (SIU) secondo le modalità previste dalla citata Direttiva (Allegato B) entro la scadenza indicata;
  5. di affidare la valutazione dei progetti pervenuti al nucleo di valutazione nominato dal Direttore della Direzione Lavoro;
  6. di determinare in Euro 3.000.000,00, a valere sui fondi di cui al Piano Sviluppo e Coesione di cui all'art. 44 della legge 58/2019, a seguito dell'Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la coesione territoriale a valere sulle risorse del Fondo  Sviluppo e Coesione 2014-2020 assegnate alla Regione del Veneto con Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020, l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per il bando “Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva – Progetti per l’inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele - Anno 2021”;
  7. di stabilire che la spesa trova copertura finanziaria per Euro 3.000.000,00 sul capitolo n.104222 “FSC – Accordo Regione – Ministro per il Sud e la Coesione – Azioni per il sostegno all’occupazione – Trasferimenti correnti /artt. 241, 242, D.L. 19/05/2020, n. 34 – Del. CIPE 28/07/2020, n. 39” e che, nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 3.000.000,00, saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 41 del 29/12/2020, nei seguenti termini massimi:
  • Esercizio di imputazione 2021 - Euro 2.850.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2022 - Euro 150.000,00.
  1. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  2. di incaricare la Direzione Lavoro dell’esecuzione del presente atto, ivi compreso ogni ulteriore provvedimento necessario per l’attuazione del presente deliberato, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa e le eventuali variazioni al cronoprogramma della spesa;
  3. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  4. di pubblicare la presente Deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_16_21_AllegatoA_438883.pdf
Dgr_16_21_AllegatoB_438883.pdf

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