Bur n. 12 del 29 gennaio 2021

Materia: Trasporti e viabilità

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1817 del 29 dicembre 2020

Integrazione delle "categorie tipologiche" di iscrizione nel pubblico Registro Navi Minori e Galleggianti della Regione del Veneto.

Il Vicepresidente Elisa De Berti riferisce quanto segue.

La delibera di Giunta regionale n. 250 del 06 marzo 2018 avente ad oggetto “adozione del nuovo Registro informatico di proprietà navale per le acque interne previsto dall’art. 146 del Codice della Navigazione” ha previsto, tra l’altro, le categorie nelle quali debbano essere iscritte le navi minori e galleggianti delle acque interne che di seguito si riportano:
 

Successivamente all’approvazione della Delibera citata, si sono tenuti degli incontri tra la U.O. Supporto di Direzione e Ispettorati di Porto e la U.O. Pianificazione e gestione risorse ittiche e FEAMP, necessari al fine di chiarire, per la stesura dei bandi del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMP 2014 – 2020),  alcuni aspetti tecnici particolari relativi alle unità nautiche destinate alla pesca professionale e all’acquacoltura.

Dal confronto tra i funzionari delle due U.O. regionali è emersa la necessità di integrare le “categorie tipologiche” di iscrizione nel pubblico Registro Navi Minori e Galleggianti, tenuto dagli Ispettorato di Porto, con due nuove “categorie tipologiche” indispensabili a una netta distinzione tra l’attività esercitata da unità nautiche che svolgono esclusivamente la pesca professionale, unità nautiche che svolgono l’attività di acquacoltura e unità nautiche che svolgono entrambe le attività in modo così detto “promiscuo”.

Le “categorie tipologiche” di definizione del tipo di attività possono essere dirimenti alla concessione di contributi economici da parte della Unione europea,  dello Stato e della Regione, quale il Programma FEAMP, che, nel caso in cui non venissero aggiornate con la dovuta integrazione, potrebbero portare all’esclusione dei benefici economici gli imprenditori operanti nei diversi settori imprenditoriali di pesca professionale e acquacoltura.

Si è giunti quindi alla conclusione che, al fine di evitare ripercussioni sul sistema economico della pesca, sia opportuno integrare le categorie di iscrizione nei pubblici registri di proprietà navale tenuti dall’Ispettorato di Porto con le categorie di “acquacoltura” e “uso promiscuo acquacoltura e pesca professionale”.

Le tipologie di categoria di iscrizione al Registro Navi minori e galleggianti delle acque interne si intendono quindi così aggiornate e adottate:
 

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il R.D. n. 327 del 1942 “Codice della Navigazione”;

VISTA la L. n. 472 del 1999;

VISTO la L.R. n. 63 del 1993;

VISTE le D.G.R. n. 1880 del 24.06.2003, n. 2166 del 16.07.2003, n. 2464 del 16 settembre 2008 e n. 250 del 6 marzo 2018;

VISTO l’art. 2 co. 2 lett. o) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di stabilire la nuova configurazione del Registro pubblico informatico di proprietà navale per le acque interne nelle seguenti categorie di classificazione del naviglio e relativi usi:
 

3. di incaricare gli uffici degli Ispettorati di Porto di Venezia, Rovigo e Verona della Direzione Infrastrutture e Trasporti, competenti alla gestione del Registro di proprietà navale, dell’esecuzione del presente atto;

4. di dare atto che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa e/o modifiche in termini di minori entrate per il bilancio regionale;

5. di pubblicare il presente atto nel bollettino ufficiale della Regione.

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