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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 2 del 05 gennaio 2021


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1745 del 22 dicembre 2020

Determinazioni nel merito della partecipazione della Regione del Veneto al Piano di riparto del debito dell'Osservatorio Interregionale per la Cooperazione e lo Sviluppo (OICS).

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva il versamento della quota stabilita dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, per la Regione del Veneto, al fine del ripianamento del debito dell’OICS.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

L’Osservatorio Interregionale per la Cooperazione e lo Sviluppo (di seguito OICS) è stato istituito nel 1991 per volontà della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (di seguito Conferenza) quale struttura comune in materia di cooperazione decentrata allo sviluppo e di sostegno ai processi di internazionalizzazione economico territoriale.

L’OICS è un’organizzazione senza fini di lucro e ha natura giuridica di associazione privata di enti pubblici. Ai sensi dell’articolo 4 dello Statuto, i suoi organi sono: l’Assemblea dei Soci, il Consiglio Direttivo, il Presidente e il Direttore Generale. L’articolo 6 dello Statuto prevede che ciascun socio sia rappresentato in Assemblea dal Presidente della Giunta regionale, dal Vicepresidente o da un suo Assessore delegato, con la possibilità di designare uno o più sostituti permanenti.

L’OICS provvede agli oneri per il conseguimento delle proprie finalità e per il suo funzionamento mediante le quote ordinarie dei soci, stabilite annualmente dall’Assemblea su proposta del Consiglio direttivo, e le somme corrisposte per attività commissionate specificamente dagli stessi.

La Regione del Veneto ha aderito all’OICS ai sensi dell’articolo 18 della Legge regionale 16 dicembre 1999, n. 55 recante “Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà”.  In qualità di socio ordinario, la Regione ha partecipato all’Assemblea dell’OICS anche mediante un proprio rappresentante individuato storicamente nel dirigente della struttura competente in materia di cooperazione allo sviluppo – da ultimo il Direttore della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR - e ha versato regolarmente la quota associativa annuale di competenza.

A decorrere dalla chiusura di bilancio dell’esercizio 2013, l’OICS ha presentato una situazione finanziaria critica, aggravatasi negli anni successivi nonostante i tentativi di risanamento e di rilancio delle attività dell’Osservatorio.  Il dissesto finanziario è stato determinato dal ritardo consolidato di alcune Regioni nel versamento delle quote associative di spettanza, da crediti non riscossi su anticipazioni di spesa per progettualità affidate da alcune di esse, nonché da contenziosi con l’Autorità di Gestione del Programma IPA Adriatico CBC (Regione Abruzzo) per l’attività di assistenza tecnica al Programma.

A fronte di questa situazione, diverse Regioni hanno proceduto negli anni successivi al recesso da OICS, cosicché attualmente risultano socie dell’Osservatorio solamente la Regione Molise (che ne detiene la Presidenza), la Regione Marche, la Regione Puglia, la Regione Sardegna e la Provincia Autonoma di Trento.

In considerazione di quanto sopra esposto e della riduzione degli stanziamenti di bilancio relativi alla copertura delle quote di adesione ad associazioni, nonché della scarsità di azioni congiunte effettivamente realizzabili, anche la Regione del Veneto si è determinata a recedere dall’OICS con legge regionale 12 settembre 2017, n. 29 recante “Recesso dall’Osservatorio interregionale sulla cooperazione allo sviluppo. Abrogazione dell’articolo 18 della legge regionale 16 dicembre 1999, n. 55 “Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà”, con effetto dal 01.01.2018.

Nella seduta del 15 dicembre 2016 l’Assemblea generale dell’OICS ha affrontato la propria situazione finanziaria approvando un piano di riparto del debito tra Regioni, incluse quelle già recedute. Il computo è stato effettuato imputando a ciascun socio ed ex socio i singoli debiti ad essi spettanti relativi a quote associative arretrate e crediti non riscossi ad essi ascrivibili per specifiche progettualità e ripartendo infine l’importo residuo tra tutte le Regioni in proporzione alla quota associativa di ciascuna di esse. Per il debito ripartito pro-quota tra tutti gli associati la quota posta a carico della Regione del Veneto è stata quantificata in Euro 148.492,51.

La Conferenza nella seduta del 23 febbraio 2017, come da documentazione in atti della Direzione Relazioni interazionali, Comunicazione e e SISTAR, ha a sua volta esaminato la questione debitoria di OICS condividendo il citato piano di riparto, anche in vista di una successiva messa in liquidazione di OICS, approvandolo nella successiva seduta del 16 novembre 2017 e confermando in quella sede, così come in quella della seduta del 24 gennaio 2019,   la volontà che ciascuna Regione proceda in tempi rapidi al versamento delle quote di riparto loro attribuite a favore dell’OICS.

Le Regioni e le Province autonome sono state più volte sollecitate a procedere nel merito. Il Presidente della Conferenza ha rinnovato la richiesta alla Regione del Veneto (note del 24 giugno 2019, prot. n. 3381/C3INT-COOP e del 23 ottobre 2019, prot. n. 6147/C3INT-COOP) evidenziando come il mancato versamento della quota straordinaria di debito lasciato in sospeso comporterebbe la necessità di prorogare il funzionamento dell’OICS, con l’inevitabile generarsi di ulteriori passività, non essendo più i costi di gestione sostenibili con le sole quote delle Regioni associate, a seguito dei recessi avvenuti nel 2018 e nel 2019.

Nel frattempo la maggior parte delle Regioni italiane ha provveduto al pagamento del contributo straordinario: la Regione autonoma della Valle d’Aosta (intera quota per Euro 52.581,69), la Regione Lombardia (intera quota per Euro 241.018,23), la Regione Puglia (intera quota per Euro 136.080,52), la Regione Lazio (intera quota per Euro 157.745,08), la Regione Emilia Romagna (intera quota per Euro 136.080,52), la Regione Piemonte (intera quota per Euro 139.014,26). La Regione Molise ha provveduto alla prima tranche della sua quota, per Euro 15.000,00, mentre risultano in corso i versamenti da parte delle Regioni Sardegna, Marche, Basilicata e Abruzzo.

In merito è stato acquisito anche il parere dell’Avvocatura regionale. Con nota prot. n. 11389 in data 10.01.2020, quest’ultima ha rilevato come secondo costante giurisprudenza contabile il soccorso finanziario straordinario dell’ente pubblico partecipante, finalizzato al ripianamento di debiti in vista della liquidazione dell’organismo partecipato, debba essere ispirato a ragioni di interesse pubblico che sono ravvisabili nella eliminazione di ulteriori passività mediante cessazione dell’attività associativa conseguente alla constatazione dell’inidoneità dell’organismo ad una fisiologica gestione patrimoniale, fatte salve le eventuali iniziative rivolte nei confronti dei soggetti che risultassero responsabili di cattiva gestione del patrimonio associativo.

Ciò premesso, ritenuto che l’avvenuta erogazione del contributo da parte di un significativo numero di Regioni e la determinazione a provvedervi da parte di altre deponga a favore di una reale prospettiva di chiusura definitiva dell’attività dell’organismo e che, conseguentemente, la partecipazione al ripianamento del debito  contemperi l’interesse pubblico di cessare ogni ulteriore possibilità di incremento delle passività, con il presente provvedimento si propone di approvare la partecipazione pro quota da parte della Regione del Veneto al ripianamento del debito dell’OICS, per un importo pari ad Euro 148.492,51, quota ad essa attribuita e individuata nel citato piano di riparto.

Tale partecipazione al ripianamento del debito, va comunque ribadito, è finalizzata unicamente a consentire la definitiva estinzione dell’Osservatorio e successivamente a tale ripianamento alcun ulteriore pagamento verrà effettuato dalla Amministrazione regionale a tale titolo.

Gli oneri finanziari derivanti dall’adozione del presente provvedimento, per l’importo massimo di Euro 148.492,51, saranno posti a carico del capitolo 104228 “Azioni regionali per il recesso dall'Osservatorio Interregionale per la Cooperazione e lo Sviluppo (OICS) - trasferimenti correnti (L.R. 12/09/2017, n. 29)” del Bilancio di previsione 2020-2022, istituito con la legge regionale 1 dicembre 2020, n. 36 “Assestamento del bilancio di previsione 2020-2022”.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la legge regionale 12 settembre 2017, n. 29 "Recesso dall’Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo. Abrogazione dell’articolo 18 della legge regionale 16 dicembre 1999, n. 55 “Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà””;

VISTA la legge regionale 25 novembre 2019 n. 46 “Bilancio di previsione 2020-2022”;

VISTA la legge regionale 1 dicembre 2020, n. 36 “Assestamento del bilancio di previsione 2020-2022”;

VISTO l’articolo 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012

delibera

  1. di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di approvare il versamento della quota stabilita dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per la Regione del Veneto, al fine del ripianamento del debito e della cessazione delle attività dell’OICS, per un importo pari ad Euro 148.492,51;  
  3. di stabilire che la partecipazione al ripianamento del debito è finalizzata unicamente a consentire la definitiva estinzione dell’Osservatorio e che, successivamente a tale ripianamento, alcun ulteriore pagamento verrà effettuato dalla Amministrazione regionale a tale titolo;
  4. di determinare in Euro 148.492,51 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti, entro il corrente esercizio, il Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo 104228 “Azioni regionali per il recesso dall'Osservatorio Interregionale per la Cooperazione e lo Sviluppo (OICS) - trasferimenti correnti (L.R. 12/09/2017  n. 29)” del Bilancio di previsione 2020-2022;
  5. di dare atto che la Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al punto precedente, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza; 
  6. di incaricare la Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR dell’esecuzione del presente provvedimento;
  7. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione.

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