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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 174 del 20 novembre 2020


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1510 del 10 novembre 2020

Accordo tra la Regione del Veneto e il Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA-VE), ai sensi dell'articolo 15 della legge n. 241/1990, per diffondere la conoscenza di prodotti e pratiche agronomiche in grado di ridurre l'impiego complessivo di fitofarmaci utilizzati anche avvalendosi di mezzi di biocontrollo o altre sostanze a basso rischio (obiettivo di riduzione dell'indicatore di rischio armonizzato HRI 1, Direttiva (UE) 2019/782). CUP H74G20000070002.

Note per la trasparenza

La Regione del Veneto e il Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia  del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA–VE) hanno convenuto sulla necessità di sviluppare un’iniziativa congiunta volta a formare gli agricoltori e a diffondere la conoscenza di prodotti e pratiche agronomiche in grado di ridurre il quantitativo complessivo di fitofarmaci utilizzati in campo anche sostituendo molecole chimiche di sintesi con mezzi di biocontrollo o altre sostanze a basso rischio (obiettivo è la riduzione dell’indicatore di rischio armonizzato, Direttiva (UE) 2019/782).

L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.

Il Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari – DM 22 gennaio 2014 (di seguito PAN), in applicazione della Direttiva 2009/128/CE e dell'art. 6 del D.Lgs n. 150/2012, richiede una serie di azioni ed adempimenti obbligatori e volontari che hanno come finalità comune la riduzione dei rischi connessi all'impiego dei prodotti fitosanitari e che devono essere attivati a livello regionale.

La DGR del 28 marzo 2017, n. 380, nell’allegato A, definisce, tra gli adempimenti regionali, anche la promozione dello scambio di informazioni ed esperienze sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, come specificato dall’art. 15 del D.Lgs 150/2012. La medesima DGR ha assegnato alla Direzione Agroambiente Caccia e Pesca il coordinamento di tali attività in ambito regionale.

Con DGR n. 1820 del 4 dicembre 2018 è stato approvato il “Programma regionale per un settore vitivinicolo sostenibile”, che segnala, fra l’altro, l’importanza dell’attivazione di iniziative di informazione e formazione per l'attuazione di misure gestionali finalizzate all'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari nelle aree a vocazione viticola. Tali iniziative vengono suggerite a più livelli, coinvolgendo sia gli attori pubblici che i consorzi di tutela e le organizzazioni professionali.

Il Veneto è la Regione con superficie vitivinicola più estesa d’Italia, nella quale l’80% delle uve afferisce alla produzione di Vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC), a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e a Indicazione Geografica Tipica (IGT).

In un contesto di costante incremento (nell’ultimo decennio) della superficie vitata regionale e delle relative produzioni, e in considerazione del fatto che il Veneto risulta essere la terza regione per acquisto di prodotti fitosanitari (fonte ISPRA su dati ISTAT, Rapporto Statistico Regionale 2020 rif. anno 2018) la Giunta Regionale ha ritenuto strategico promuovere una sostenibilità integrata del proprio settore vitivinicolo nel rispetto anche dei traguardi fissati dal Documento di Economia e Finanza regionale per il triennio 2020-2022, approvato con DGR n. 64/CR del 19.6.2019, che, alla Missione 16, dedicata a Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, colloca come seconda tra le linee strategiche approvate quella di “Promuovere una produzione agricola sostenibile, anche tramite un programma regionale per migliorare la sostenibilità ambientale del settore vitivinicolo”.

Al fine di perseguire tale obiettivo di sostenibilità, per un settore che rappresenta un comparto produttivo di primaria importanza per l’agricoltura veneta, il “Programma regionale per un settore vitivinicolo sostenibile”, ha incluso le “Valutazioni integrate finalizzate all’individuazione di aree di indagine a tutela dell’ambiente idrico superficiale dall’impiego, in viticoltura, di alcune sostanze chimiche, anno 2016 (dimethomorf, azoxystrobina, boscalid, metalaxil, metalaxil-M, glufosinate-ammonium) elaborate da ARPAV. In particolare, le valutazioni hanno tenuto conto anche dei dati territoriali aggiornati degli impianti di vigneto (schedario viticolo) e dei dati territoriali aggiornati di vendita dei prodotti fitosanitari oggetto di valutazione.

L’obiettivo specifico del lavoro di ARPAV è stato l’individuazione delle aree a vocazione viticola nelle quali risultassero opportune indagini approfondite, utili a valutare e indirizzare i potenziali futuri sviluppi degli interventi di mitigazione/eliminazione/sostituzione dei prodotti fitosanitari le cui sostanze attive costituiscono superi dei massimali tabellari monitorati ufficialmente da ARPAV (ai sensi del DM 260/2010 e del D.Lgs. 172/2015, tabelle 1/A e 1/B) nelle acque superficiali dei corpi idrici.

Sulla base delle valutazioni del Gruppo di lavoro “viticoltura sostenibile”, in merito ai risultati emersi, è stata condivisa l’opportunità di ampliare l’indagine ad un arco temporale più ampio, per meglio identificare le tendenze e i comportamenti delle sostanze attive monitorate. Il proposito si è consolidato attraverso le due successive collaborazioni con ARPAV, per il prosieguo delle attività di monitoraggio delle medesime sostanze (ad eccezione del glufosinate-ammonium a causa della revoca della sua commercializzazione dal 1/08/2018), riferite agli anni di campionamento 2017 e 2018.

A tale riguardo, con DGR n. 614 del 19 maggio 2020, sono state approvate le valutazioni integrate e resi noti i risultati del lavoro dei monitoraggi ambientali eseguiti sulle acque superficiali, riferiti al biennio 2017-2018. Pertanto, ad oggi, è a disposizione un triennio (2016-2018) di dati territoriali elaborati, che può permettere la valutazione dei criteri per declinare nel territorio regionale le possibili conseguenti azioni di mitigazione, che potranno essere di carattere gestionale, operativo, formativo e informativo, sull’uso dei prodotti fitosanitari indagati e su quelli di maggiore impiego.

In tal senso, si evidenzia che con DGR n. 1725 del 29 novembre 2019, grazie anche all’attività di ricognizione territoriale degli impatti predisposta da ARPAV, è stato possibile avviare un’indagine conoscitiva più approfondita riguardante le criticità legate alla distribuzione in campo dei prodotti fitosanitari, attraverso l’approvazione di un accordo di collaborazione con il Dipartimento TESAF dell’Università di Padova, che sta per giungere alla fase conclusiva. Tale accordo ha l’obiettivo di individuare, per le diverse tipologie di attrezzature di distribuzione dei prodotti fitosanitari maggiormente utilizzate sul territorio, le possibili attività gestionali e operative da porre in essere, al fine di limitare lo sviluppo di fenomeni di deriva, provocati dalla miscela fitoiatrica che, non colpendo il bersaglio, si diffonde in aria, suolo e corpi idrici, diventando parte degli effetti riscontrati dalle relazioni di valutazione predisposte da ARPAV.

In forza di quanto sopra riportato, e per dare seguito all’attività del programma regionale, sono ora proposte una serie di attività di collaborazione con il CREA, ente nazionale di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, dotato di autonomia scientifica, statuaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria. La notevole esperienza acquisita sulla viticoltura sostenibile dal CREA–VE e i contatti già esistenti tra l’Istituto e i Dipartimenti universitari che operano nel campo della ricerca e della diffusione delle conoscenze, può permettere di valorizzare e dare diffusione alla mole di informazioni già acquisite, nello sforzo congiunto di renderle concretamente operative, laddove economicamente sostenibile per gli operatori del settore.

L’eccellenza della ricerca prodotta dal Centro CREA–VE è testimoniata dalle collaborazioni già attivate in tematiche attinenti alla gestione sostenibile del vigneto. Da ultimo, il progetto “Verso un nuovo modello viticolo per il Veneto”, approvato con Dgr n. 604 del 14 maggio 2019, che ha visto la collaborazione del CREA–VE con la Direzione Agroalimentare, mette a punto un modello produttivo in grado di includere interventi colturali mirati ad una modalità di conduzione del vigneto più rispettosa dell’ambiente e degli ecosistemi.

Per quanto sopra argomentato, la Regione del Veneto, che da tempo opera nei diversi settori di competenza per attivare azioni funzionali al rispetto degli obblighi individuati dal Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN), intende anche per questo avvalersi delle competenze tecniche e scientifiche di elevata qualificazione a livello nazionale messe a disposizione dal CREA–VE. Infatti, tra gli attori regionali di eccellenza per il settore vitivinicolo, il Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA–VE) si configura come riferimento nel promuovere tecniche colturali innovative volte a favorire la sostenibilità ambientale, compreso l’obiettivo di riduzione dell’impiego di fitofarmaci per unità di superficie e la riduzione degli indicatori di rischio armonizzato ad essi associato.

Tali tematiche costituiscono una finalità condivisa con la Regione del Veneto, che permette di intraprendere attività comuni di pubblico interesse nel settore agroambientale, a carattere formativo di operatori agricoli, degli utilizzatori professionali e dei consulenti operanti nel settore, volto ad incrementare la sostenibilità degli utilizzi di prodotti fitosanitari in viticoltura come tuttora stabilito dalla Missione 16 del DEFR.
Per quanto sopra esposto, in coerenza con il quadro di attività descritte dal PAN e dal Programma regionale sulla “viticoltura sostenibile” approvato con DGR n. 1820/2018, si ritiene ora opportuno aggiornare i contenuti di approfondimento da sottoporre agli operatori professionali e ai consulenti all’interno dei corsi base e corsi di aggiornamento necessari al conseguimento dei certificati di abilitazione per l’uso dei prodotti fitosanitari, intervenendo puntualmente nell’orientare i comportamenti degli agricoltori alla riduzione dell’impiego di fitofarmaci nelle colture agricole, laddove ciò si dimostri compatibile con le tecniche colturali e i disciplinari di produzione adottati. I materiali prodotti dall’Accordo potranno essere funzionali allo scopo.

A fronte di tali evidenze, già con nota regionale prot. n. 452055 del 23/10/2020, indirizzata al direttore di CREA-VE, è stata rappresentata l'opportunità di avviare una attività congiunta finalizzata alla realizzazione della collaborazione in oggetto; con nota prot. regionale n. 465719 del 2/11/2020, il direttore del Centro CREA–VE ha confermato la disponibilità nell'ambito delle proprie competenze ad avviare il percorso proposto, e la disponibilità a fornirne supporto tecnico-scientifico.

Per i motivi sopra rilevati, si individua nell’Accordo di Collaborazione, ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990, che costituisce Allegato B al presente provvedimento, lo strumento idoneo ad attivare la compartecipazione dei due Enti Pubblici – Regione del Veneto e CREA–VE – ciascuno dei quali parteciperà all’attività da realizzare nello specifico Progetto, che costituisce Allegato A al presente provvedimento, nel rispetto dei criteri e delle condizioni che consentono il ricorso a tale procedura, con il proprio bagaglio di conoscenze, massimizzando le competenze presenti, le disponibilità di mezzi strumentali e di risorse finanziarie.

In ottemperanza alle condizioni sopra esposte, l’interesse pubblico si persegue nel dare seguito ad azioni coerenti col Programma Regionale di viticoltura sostenibile approvato e con il DEFR, nonché mediante l’individuazione di strumenti conoscitivi necessari alla riduzione quantitativa territoriale dell’uso di prodotti fitosanitari, che in agricoltura costituiscono indicatore statistico per il comparto, coerentemente con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Ne consegue che tra le attività previste vi è la ricerca di nuove modalità di difesa anche contro l’oidio della vite al fine di individuare strategie alternative comunque atte a diminuire l’impiego in campo di zolfo. Questa azione non compromettendo in alcun modo la difesa della coltura può concorrere a determinare una riduzione dell’indicatore di rischio armonizzato HRI 1, che si basa sulle statistiche relative alle quantità di sostanze attive immesse sul mercato nei prodotti fitosanitari a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009, e ne stima la tendenza del rischio derivante dall’uso.

I movimenti finanziari tra i soggetti interessati dall’Accordo di collaborazione di cui al presente provvedimento, si configurano come mero ristoro delle spese sostenute, dovendosi escludere la sussistenza di un corrispettivo per i servizi resi. Al fine di rimborsare le spese sostenute dal CREA–VE nella realizzazione della collaborazione, la Regione contribuisce con un importo massimo di 30.000,00 euro per l'attività del 2020, che trova copertura nel Capitolo di spesa 12600 “Interventi regionali per favorire la ricerca e la sperimentazione nel settore primario (art. 4, L.R. 09/08/1999, n. 32)”, anno 2020, del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2020-2022 ed il CREA–VE contribuirà con un importo pari a euro 18.000,00, rendicontato mediante le attività del personale CREA–VE messo a disposizione del progetto in argomento.

L’importo previsto sarà liquidato al CREA–VE previa presentazione di domanda di pagamento e di idonea rendicontazione, secondo le modalità stabilite dallo schema di Accordo di cui all’Allegato B, per la cui firma e attuazione, nonché per l’espletamento di ogni altro atto e adempimento necessario alla sua esecuzione, è incaricato il direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria della Regione del Veneto. Alla medesima Direzione è demandata la gestione tecnico-amministrativa degli atti necessari alla completa attuazione di quanto previsto dalla presente deliberazione, dall’Accordo sottoscritto tra le parti (Allegato B) e dal Progetto (Allegato A) proposto per l’approvazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la direttiva 2009/128/CE del 21 ottobre 2009, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi;

VISTO il decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 - “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”;

VISTO il decreto 22 gennaio 2014 “Adozione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150”;

VISTO l’articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la DGR n. 380 del 28 marzo 2017 “Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) e D.Lgs n. 150/2012. Programmazione unitaria e monitoraggio coordinati della realizzazione delle azioni, di competenza dell’Amministrazione Regionale, necessarie all’implementazione complessiva del PAN”.

VISTA la DGR n. 372 del 26 marzo 2018 che ha costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare per la predisposizione di un programma regionale per un settore vitivinicolo sostenibile;

VISTA la DGR n. 1820 del 4 dicembre 2018 che ha approvato la proposta di “Programma regionale per un settore vitivinicolo sostenibile” ai sensi della DGR n. 372 del 26 marzo 2018;

VISTA la DGR n. 604 del 14 maggio 2019 che ha approvato il Progetto “Verso un nuovo modello viticolo per il Veneto”;

VISTA la DGR n. 64/CR del 19 giugno 2019, che approva il DEFR 2020-2022;

VISTA la DGR n. 614 del 19 maggio 2020 che ha approvato i monitoraggi ambientali relativi alle annualità 2017 e 2018 denominati "Valutazione integrata finalizzata all'individuazione di aree di indagine, a tutela dell'ambiente idrico superficiale dall'impiego, in viticoltura, di alcune sostanze chimiche (dimethomorf, azoxystrobina, boscalid, metalaxil/metalaxil-M)";

VISTA la legge n. 241/90, all’articolo 15, concernente gli Accordi tra pubbliche amministrazioni;

DATO ATTO che il Direttore di Area Sviluppo Economico ha attestato che il Vicedirettore di Area nominato con DGR n. 1138 del 31 luglio 2018, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima;

CONSIDERATO che l’importo complessivo della collaborazione proposta dal presente provvedimento risulta pari a 48.000,00 euro, di cui 30.000,00 euro di parte regionale a valere sulle risorse del Capitolo di bilancio 12600 “Interventi regionali per favorire la ricerca e sperimentazione nel settore primario”, anno 2020;

RAVVISATA l’opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;

delibera

  1. di approvare le premesse, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare, per le motivazioni esposte in premessa, il Progetto denominato “Ricognizione e diffusione di strategie di difesa e prodotti innovativi finalizzati alla diminuzione dell’impiego di fitofarmaci in viticoltura”, di cui all’Allegato A al presente provvedimento, del quale costituisce parte integrante e sostanziale;
  3. di dare atto che è di interesse comune della Regione e del Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA–VE) la realizzazione del Progetto sopra citato attraverso le modalità previste dall’articolo 15 della L. 241/1990;
  4. di approvare lo schema di Accordo Regione del Veneto - CREA–VE, ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990 riportato nell’Allegato B al presente provvedimento, del quale costituisce parte integrante e sostanziale, incaricando il direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria della Regione del Veneto alla sottoscrizione della stessa;
  5. di determinare in euro 30.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa di parte regionale, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul Capitolo n. 12600 – “Interventi regionali per favorire la ricerca e sperimentazione nel settore primario”, per l’anno 2020, del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2020-2022;
  6. di stabilire che l’Accordo entra in vigore a decorrere dalla data di sottoscrizione e si concluderà al 31.12.2020, salvo concessione di proroghe debitamente motivate;
  7. di dare atto che la Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  8. di incaricare il Direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria alla sottoscrizione dell'Accordo, alla predisposizione, all’adozione e all’espletamento di ogni altro atto e adempimento necessario all’esecuzione della presente deliberazione, comprese le eventuali modifiche di carattere non sostanziale all'Accordo medesimo;
  9. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno in esecuzione del presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni dai sensi della legge regionale n. 1/2011;
  10. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo n. 23 del D.Lgs. n. 33 del 14.3.2013;
  11. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1510_20_AllegatoA_433764.pdf
Dgr_1510_20_AllegatoB_433764.pdf

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