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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 165 del 06 novembre 2020


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1459 del 03 novembre 2020

Piano Nazionale per le Infrastrutture di Ricerca (PNIR) 2021-2027. Infrastrutture di Ricerca di interesse regionale. Segnalazione priorità.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si provvede a segnalare al Ministero dell’Università e della Ricerca, nell’ambito della consultazione dallo stesso avviata, le Infrastrutture di Ricerca presenti sul territorio e ritenute prioritarie in quanto a maggior impatto e coerenza con la Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente.

L'Assessore Roberto Marcato, di concerto con l'Assessore Elena Donazzan, riferisce quanto segue.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha in corso la definizione del nuovo Programma Nazionale per la Ricerca (PNR), così come previsto dal D.Lgs. 204/1998, ossia del documento che orienta la politica di ricerca in Italia attraverso l’individuazione di priorità, obiettivi ed azioni volte a sostenere la coerenza, l’efficienza e l’efficacia del sistema nazionale della ricerca.

Il Programma, che subentrerà a quello attualmente vigente ma di prossima scadenza al 31 dicembre 2020, avrà un periodo di validità ed applicazione per il settennio 2021-2027, allineato quindi con il periodo di validità della programmazione a livello comunitario.

Nell’ambito di questo processo di definizione del PNR, parte integrante e fondamentale risulta essere la fase di consultazione partenariale prevista dal MUR, il quale ha avviato un coinvolgimento diretto delle diverse Amministrazioni, centrali e regionali, che concorrono, ciascuna con le proprie competenze, al sistema nazionale della ricerca e dell’innovazione al fine di ridurre la frammentazione ed eliminare le duplicazioni.

Questo processo di confronto riguarda tutti gli elementi previsti dal documento e, tra questi, il PNR pone l’accento sulla necessità di sostenere e promuovere un gruppo selezionato di Infrastrutture di Ricerca (di seguito IR) sul quale puntare per contribuire in modo sempre più efficace alla produzione di conoscenza scientifica e stimolare i territori a divenire più attrattivi e competitivi a livello internazionale. Parte integrante del PNR 2021-2027 diventa quindi il Programma Nazionale per le Infrastrutture di Ricerca (PNIR), che assegna alle IR il ruolo di fattore abilitante e le riconosce tra gli strumenti principali di sostegno della ricerca di base e applicata.

Al riguardo si ricorda che lo European Strategy Forum for Research Infrastructures (ESFRI), organismo promosso in ambito europeo, ha elaborato la seguente definizione di IR, ripresa anche dai citati Programmi nazionali: “[…] gli impianti, le risorse ed i servizi connessi utilizzati dalla comunità scientifica per compiere ricerche ad alto livello nei loro rispettivi settori e comprende i principali impianti o complessi di strumenti scientifici ed il materiale di ricerca, le risorse basate sulla conoscenza quali collezioni, archivi o informazioni scientifiche strutturate e le infrastrutture basate sulle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, quali le reti di tipo GRID, il materiale informatico, il software e gli strumenti di comunicazione, nonché ogni altro mezzo necessario per raggiungere il livello di eccellenza. Tali infrastrutture possono essere ubicate in un unico sito o organizzate in rete (distribuite)”.

In occasione della predisposizione del nuovo PNIR 2021-2027, pertanto, il Ministero dell’Università e della Ricerca, con nota n. U.0014230 del 25 settembre 2020, ha comunicato l’avvio di una rilevazione su scala regionale, chiedendo alle Regioni di indicare un massimo di cinque IR tra quelle ritenute a maggiore impatto sul territorio e coerenti con le strategie di ricerca di pertinenza regionale.

Sulla base di tale richiesta, questa Amministrazione, con nota n. 433389 del 12 ottobre 2020, allo scopo di garantire la massima partecipazione e trasparenza, ha quindi coinvolto direttamente nel processo di ricognizione delle IR ritenute prioritarie per il sistema regionale gli Atenei e gli Enti Pubblici di Ricerca (di cui al D.Lgs n. 25 novembre 2016, n. 218) presenti ed operanti sul territorio: Università degli Studi di Padova; Università “Ca’ Foscari” di Venezia; Università degli Studi di Verona; Università IUAV Venezia; Agenzia Spaziale Italiana – ASI; Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR - Area della ricerca di Padova; Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR - ISMAR Istituto di Scienze Marine; Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF; Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN - Sezione di Padova; Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria – CREA; Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'energia e lo Sviluppo Sostenibile – ENEA; Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT; Istituto Superiore di Sanità – ISS; Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA.

Con la citata comunicazione, la Regione ha richiesto ai soggetti interessati di compilare e trasmettere l’elenco delle proprie IR (con indicazione di quella considerata prioritaria) nonché quelle che, eventualmente, fossero già state oggetto di segnalazione al Ministero dell’Università e della Ricerca. A conclusione di tale ricognizione dieci soggetti, fra Enti Pubblici di Ricerca e Università, hanno riscontrato la comunicazione regionale, indicando un totale di quattordici IR (riepilogate nell’Allegato A).

Tenuto conto che il Ministero dell’Università e della Ricerca, nella citata nota n. U.0014230/2020, ha precisato che possono essere segnalate non più di cinque IR, risulta opportuno individuare, ai fini di una oculata valutazione, i seguenti criteri pre-selettivi:

  • coerenza con la definizione di Infrastruttura di Ricerca così come delineata dallo European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI);
  • coerenza con gli ambiti di riferimento individuati dall’European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI) all’interno dei quali devono prioritariamente operare le IR, ovvero: Energy, Environment, Health&Food, Phisical Sciences and Engineering, Social and Cultural Innvation, DIGIT;

e i seguenti criteri di priorità:

  • maggiore coerenza con la Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente di cui alla deliberazione n. 216 del 28 febbraio 2017, intesa quale coerenza con i quattro ambiti di specializzazione regionale (Smart Agrifood; Smart Manufacturing; Creative Industries; Sustainable Living) e con le relative traiettorie di sviluppo e tecnologiche regionali;
  • maggiore interconnessione con il sistema della ricerca regionale;
  • maggiore impatto sul sistema socio-economico regionale.

Sulla base dei suesposti criteri, rilevato che tutte le IR segnalate risultano rientrare nella definizione e negli ambiti previsti dall’ESFRI e che, pertanto, potranno essere considerate anche in futuro tra le IR di interesse regionale, si ritiene opportuno segnalare, in accordo con quanto comunicato dalle Università e dagli Enti che hanno partecipato alla consultazione, le seguenti Infrastrutture di Ricerca che soddisfano maggiormente i citati requisiti di priorità:

1. “COMPASS - Comunità Padovana per il Supercalcolo Scientifico”, proposta dall’Università degli Studi di Padova;

COMPASS è un’iniziativa di coordinamento per il calcolo scientifico, che integra le competenze specifiche dell'Ateneo padovano nonché le risorse computazionali distribuite nelle sue varie realtà dipartimentali ed interdipartimentali nei settori dell’informatica, della matematica, della fisica, della chimica, delle scienze del farmaco, della biologia, delle geoscienze, dell’astronomia, dell’ingegneria, e assicura la presenza nell’area dell’High Performance Computing and Networking (HPCN), di particolare rilevanza nel settore delle Information and Communication Technology (ICT).

2. “Centro Piattaforme Tecnologiche”, proposta dall’Università degli Studi di Verona;

Il CPT coordina e gestisce le piattaforme tecnologiche dell’Ateneo veronese di genomica e trascrittomica; di citometria a flusso ed analisi cellulare, di spettrometria di massa; di spettroscopia, diffrattometria e studio delle interazioni molecolari; di calcolo computazionale e, infine, di Imaging. Il duplice obiettivo di CPT è quello di fornire la disponibilità di moderni strumenti e servizi ai ricercatori interni ed esterni all'Ateneo per le attività istituzionali di ricerca, mediante apparecchiature d’elevata complessità, innovative e d’interesse multidisciplinare, nonché di promuovere attività di ricerca, studio e documentazione.

3. “IR.IDE - Infrastruttura di Ricerca - Integral Design Environment”, proposta dall’Istituto Universitario IUAV di Venezia;

IR.IDE è un’iniziativa che, sulle tematiche connesse al Made in Italy, prevede l’integrazione delle seguenti infrastrutture:

- il laboratorio di progettazione Pro Research in Integral Design Environment (PRIDE) che affronta sia questioni progettuali legate alla morfologia urbana e territoriale (con particolare attenzione al patrimonio esistente, ai ritardi nel processo di infrastrutturazione territoriale, alle problematiche ambientali e di cambiamento climatico), sia progettazioni connesse al tema della moda e dell’industria;

- il laboratorio di rappresentazione Vision Integral Design Environment (VIDE) che sviluppa ricerche e metodologie applicate allo studio e alla comunicazione del progetto e delle sue molteplici immagini (fisiche e virtuali);

- il centro studi valorizzazione Value Activators in Urban Landscape and Territory (VAULT) che si concentra sui processi di rigenerazione urbana e riqualificazione territoriale di medio e lungo periodo;

- il centro editoria Publishing Actions and Research Development (PARD) che ha come obiettivo la crescita e diffusione della conoscenza attraverso la documentazione e disseminazione degli esiti delle ricerche, la pubblicazione della rivista VESPER.

4. “Centre for Trace Analysis (CETrA)”, proposta dall’Università Ca Foscari Venezia;

CeTrA è un’infrastruttura che si occupa di tecniche di visualizzazione e di imaging chimico e di analisi non distruttive per lo studio di fenomeni che avvengono nel campo biochimico, della scienza dei materiali avanzati e dellssima specializzazione. La costituzione di un laboratorio di analisi di tracce ed ultra-tracce, e di imaging chimico fa base in uno dei laboratori maggiormente riconosciuti a livello europeo in questi campi di indagine (presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica e di Scienze dei Materiali e Nanosistemi dell’Università) ed è anche nodo principale del Sistema Interlaboratorio Antartico (SIA) del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA).e strutture naturali a scala nanometrica in laboratori a contaminazione controllata e con personale ad elevati

IR già valutata nell’ambito del PNIR 2014-2020.

5. “SPES (Selective Production of Exotic Species), proposta dall’Istituto Nazionale Fisica Nucleare – INFN;

PES (Selective Production of Exotic Species) è l’infrastruttura dei Laboratori Nazionali di Legnaro dedicata alla produzione di fasci di ioni esotici e che sfrutta in modo sinergico il complesso di acceleratori dei Laboratori Nazionali di Legnaro avvalendosi di competenze proprie dell’INFN sugli acceleratori e sui bersagli di alta potenza in campo astrofisico, radiochimico e della medicina nucleare. Ne consegue che gli studi che si realizzano risultano centrali sia per ricerche nel campo della fisica e dell’astrofisica nucleare, sia per lo studio e la fabbricazione di radiofarmaci innovativi, sia per studi di interesse per l’industria elettronica e aerospaziale.

IR già valutata nell’ambito del PNIR 2014-2020 e segnalata quale prioritaria.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO   Il Decreto Legislativo 5 giugno 1998, n. 204 "Disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica, a norma dell'articolo 11, comma 1, lettera d), della legge 15 marzo 1997, n. 5";

VISTO   il Decreto Legislativo 25 novembre 2016, n. 218 “Semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca ai sensi dell'articolo 13 della legge 7 agosto 2015, n. 124”;

VISTO   l’articolo, 2 comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto"”;

VISTA   la legge regionale 18 maggio 2007, n. 9 "Norme per la promozione ed il coordinamento della ricerca scientifica, dello sviluppo economico e dell'innovazione nel sistema produttivo regionale";

VISTA   la Deliberazione della Giunta Regionale n. 216 del 28 febbraio 2017 “Documento di Strategia Regionale della Ricerca e l'Innovazione" in ambito di Specializzazione Intelligente RIS3. DGR n. 1020 del 17 giugno 2014. Approvazione delle risultanze del percorso di "Fine Tuning" di cui alla DGR n. 2276 del 30 dicembre 2016”;

VISTA   la nota n. U.0014230 del 25 settembre 2020 del Ministero dell’Università;

VISTA   la nota regionale n. 433389 del 12 ottobre 2020;

delibera

  1. di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di dare atto che, in esito alla ricognizione svolta, le Università del Veneto e gli Enti Pubblici di Ricerca presenti ed operanti sul territorio regionale hanno segnalato le infrastrutture di Ricerca elencate nell’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;
  3. di segnalare al Ministero dell’Università e della Ricerca, secondo quanto stabilito in narrativa, le seguenti cinque Infrastrutture di Ricerca (IR), ritenute prioritarie per il sistema regionale:
  • “COMPASS - Comunità Padovana per il Supercalcolo Scientifico”, proposta dall’Università degli Studi di Padova;
  • “Centro Piattaforme Tecnologiche”, proposta dall’ Università degli Studi di Verona;
  • “IR.IDE - Infrastruttura di Ricerca - Integral Design Environment”, proposta dall’Istituto Universitario IUAV di Venezia;
  • “Centre for Trace Analysis (CETrA)”, proposta dall’Università Ca Foscari Venezia;
  • “SPES (Selective Production of Exotic Species), proposta dall’Istituto Nazionale Fisica Nucleare – INFN;
  1. di incaricare dell’esecuzione del presente atto il Direttore della Direzione Ricerca, Innovazione ed Energia;
  2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  3. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1459_20_AllegatoA_432513.pdf

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