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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 145 del 29 settembre 2020


Materia: Caccia e pesca

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1348 del 16 settembre 2020

Approvazione dello schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime ai fini del monitoraggio genetico del Lupo in Veneto (art. 1 comma 2 L.R. 9 dicembre 1993, n. 50; art. 15 comma 1 della Legge 7 agosto 1990 n. 241).

Note per la trasparenza

Si approva lo schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime ai fini del monitoraggio genetico del Lupo in Veneto nelle annualità 2020-2022 nell’ambito del coordinamento tra le Regioni alpine in materia, con contestuale autorizzazione delle risorse per la copertura degli oneri in capo alla Regione del Veneto, per un importo complessivo di € 100.000,00, a valere sul Bilancio pluriennale 2020-2022.

L'Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

L’articolo 1, comma 2 della Legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio” affida alla Regione la promozione e l’attuazione di studi sull’ambiente e sulla fauna selvatica e l’adozione di opportune iniziative atte allo sviluppo delle conoscenze ecologiche e biologiche del settore.

In materia faunistica si è andato sviluppando negli ultimi anni un acceso e complesso dibattito e confronto sulle problematiche poste dal ritorno, sull’arco alpino, dei grandi carnivori ed in particolare dell’orso bruno e del lupo. Trattasi di una dinamica che deve essere opportunamente assecondata nel rispetto dei regimi di protezione sanciti a livello comunitario e nazionale per dette specie, in un contesto gestionale connotato:

  • da trasparenza conoscitiva a beneficio della collettività (che deve essere sensibilizzata sul significato ecologico di detta presenza e sulla sussistenza, accanto alle problematiche gestionali, di opportunità di valorizzazione dell’immagine dei territori che ospitano le specie in questione);
  • dall’apprestamento di idonee strategie amministrative ed operative in forte coordinamento anche sovra regionale, atte a prevenire/risolvere gli impatti che possono derivare dalla presenza di detti carnivori, che si connotano per una dinamica di espansione numerica e territoriale destinata a consolidarsi nel medio-lungo periodo.

Per quanto riguarda il Lupo, dopo il drastico crollo che ha portato, nella prima metà del ‘900, all’estinzione totale della specie dell’arco alpino e alla sopravvivenza solo di un nucleo residuo nel centro-sud della catena appenninica, a partire dagli anni ’70  si è progressivamente ri-espanso dapprima lungo la catena appenninica e nell’Italia peninsulare e successivamente nelle Alpi occidentali, e si trova attualmente in una fase di incremento numerico e di espansione territoriale in tutta l’area alpina, non solo strettamente montana.

Anche in Veneto, a partire dal primo insediamento stabile di una coppia di lupi  in Lessinia dal 2012, che ha dato origine, l’anno successivo, al primo branco delle Alpi centro-orientali, la specie è attualmente in forte espansione sia territoriale che numerica con una presenza attestata dagli ultimi dati ufficiali risalenti al  2018 di 6 branchi riproduttivi, di cui 4 transfrontalieri con il Trentino (per maggiori dettagli, si rimanda al report “Lo stato del lupo in Veneto 2014-2018” online alla pagina www.lifewolfalps.eu/download), e stimata attualmente in almeno 12 branchi riproduttivi, con circa un centinaio di animali presenti.

L’impegno in termini gestionali ed economici dell’amministrazione regionale a fronte di tali dinamiche ecologiche si è concentrato in particolare sulla raccolta di dati accurati e aggiornati sulla presenza di tali specie, attraverso attività di monitoraggio fortemente coordinate a livello sovra regionale alpino, e all’attenuazione mediante opportuni indennizzi, e alla prevenzione degli impatti di tali grandi carnivori sulle attività economiche, causati in particolare dalle predazioni sul bestiame domestico.

Sul fronte degli indennizzi e della prevenzione dei danni, la Regione del Veneto, fin dal 2007, assicura a valere sulle proprie risorse ordinarie destinate alla prevenzione e indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole (art. 28 L.R. 9 dicembre 1993 n. 50; art. 3 c. 1 L.R. 23 aprile 2013 n. 6) l’erogazione di contributi a titolo di ristoro integrale dei danni da predazione causati dai grandi carnivori selvatici alle produzioni zootecniche, ivi compreso il Lupo, nonché gli opportuni interventi di prevenzione di tali danni. Si richiama inoltre la DGR 1350 del 18.09.2018, con la quale la Giunta regionale ha attivato  un accordo di collaborazione scientifica con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, ai fini della realizzazione di un progetto di sperimentazione di nuovi sistemi di gestione proattiva del lupo in Veneto finalizzati alla prevenzione delle predazioni sul bestiame domestico al pascolo attraverso la cattura e la telemetria satellitare.

Sempre avuto riguardo alla gestione del Lupo, con DGR n. 2963 del 10.12.2013 la Giunta regionale ha aderito al Progetto LIFE 12/NAT/IT/000807 Wolfalps “Wolf in the Alps: implementation of coordinated wolf conservation actions in core areas and beyond” cofinanziato a valere sul Programma LIFE + Natura della Commissione europea, con il coinvolgimento del Parco naturale Alpi Marittime quale beneficiario coordinatore e la Regione del Veneto, tra gli altri, quale beneficiario associato, conclusosi il 31.05.2018, Progetto finalizzato alla messa in atto di misure coordinate a livello di Regioni alpine per la gestione della specie (prevenzione dei danni, monitoraggio, comunicazione) e al trasferimento delle più efficaci esperienze gestionali (le cosiddette “best practices”) dalle aree di maggiore esperienza nella gestione della specie.

La collaborazione tra gli Enti coinvolti nell’ambito del suddetto progetto LIFE ha consentito di avviare azioni coordinate a livello alpino per la gestione delle specie e in particolare di impostare il monitoraggio della specie sulla base di un documento condiviso “Strategia, metodi e criteri per il monitoraggio dello stato di conservazione della popolazione di lupo sulle Alpi italiane” (Marucco et al. 2014), e, attraverso le analisi genetiche effettuate, la costituzione di una banca dati genetica di riferimento nazionale per il Lupo sull’intero arco alpino.

L’After LIFE Conservation Plan, che ha definito gli impegni degli Enti partecipanti al Progetto Wolfalps dopo la fine del Progetto stesso, ha individuato il monitoraggio coordinato della popolazione alpina di Lupo tra le attività strategiche da proseguire e implementare negli anni successivi alla fine del Progetto da parte di tutti i partner coinvolti.

Inoltre, la Commissione Europea ha approvato il nuovo progetto LIFE18 NAT/IT/000972 LIFE WOLFALPS EU, che vede la partecipazione, tra l’altro, di buona parte delle Regioni alpine italiane con ancora il Parco naturale Alpi Marittime, ora Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime quale beneficiario coordinatore, Progetto per il quale, con nota prot. 47562 del 04.02.2019, la Regione del Veneto ha trasmesso  la Dichiarazione di supporto (Form A8) alla proposta progettuale, che prevede la prosecuzione delle attività già avviate nel progetto Life WOLFALPS, con particolare riferimento al coordinamento delle attività di monitoraggio e di sorveglianza a livello di arco alpino.

Infine, con nota protocollo n. 18114 del 29.04.2020 l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), su mandato del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nelle more dell’auspicata approvazione del nuovo Piano nazionale di Conservazione e gestione del Lupo, ha comunicato alle Regioni, Province Autonome e Enti Parco nazionali l’avvio del primo monitoraggio nazionale del Lupo in Italia nel 2020/2021, trasmettendo le relative Linee guida e Protocolli operativi e precisando tra l’altro che, per l’area alpina, la raccolta dei dati e il coordinamento delle Regioni alpine e delle altre Amministrazioni locali coinvolte sono affidati al Centro Grandi Carnivori, istituito presso l’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime, nell’ambito del Progetto LIFE Wolfalps EU.

Sulla base delle suddette premesse, analogamente a quanto già intrapreso da altre amministrazioni regionali, quali la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, anch’essa non facente parte del partenariato del nuovo progetto LIFE Wolfalps EU, nonché in analogia con quanto già messo in atto ai fini del monitoraggio genetico della specie Orso bruno (vedasi a tal proposito la DGR 456 del 14.04.2020 concernente l’accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto, la Regione Lombardia, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Provincia Autonoma di Trento, la Fondazione Edmund Mach e l’ISPRA ai fini del monitoraggio genetico dell’orso bruno sull’arco alpino), è stato avviato un confronto tecnico ai fini della definizione di un accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime ai fini della prosecuzione del monitoraggio genetico del Lupo in Veneto coordinato a livello alpino.

Si è quindi pervenuti alla definizione dello schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime ai fini del monitoraggio genetico del Lupo in Veneto, della durata di tre annualità, facente parte integrante del presente provvedimento quale Allegato A, per il quale l’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime, in riscontro alla nota della Direzione Agromabiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria prot. 354358 del 09.09.2020, ha espresso parere favorevole con nota protocollo del 10.09.2020.

Tutto ciò premesso, valutata la legittimità dell’Accordo proposto ai sensi dell’art. 15 comma 1 della Legge 7 agosto 1990 n. 241, concernente gli accordi tra Amministrazioni pubbliche per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune, e dell’articolo 5, commi 6, 7 e 8 del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 (Codice degli Appalti), nonché la congruenza degli oneri a carico della Regione del Veneto, previsti nella misura di complessivi € 100.000,00 per le tre annualità di vigenza dell’Accordo, di cui € 31.160,00 a valere sull’annualità 2020, € 34.420,00 a valere sull’annualità 2021 ed € 34.420,00 a valere sull’annualità 2022, con il presente provvedimento si approva l’Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime ai fini del monitoraggio genetico del Lupo in Veneto, nei termini di cui all’Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento, e si autorizza l’importo complessivo di € 100.000,00 a carico del Bilancio regionale di previsione 2020-2022, di cui € 31.160,00 a valere sull’annualità 2020, € 34.420,00 a valere sull’annualità 2021 ed € 34.420,00 a valere sull’annualità 2022.

Infine, si affida al Direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria ogni successivo adempimento relativo all’attuazione dell’Accordo di cui trattasi, e in particolare:

  1. la sottoscrizione digitale dell’Accordo per conto della Regione del Veneto;
  2. l’assunzione degli impegni contabili e le pertinenti liquidazioni a favore dell’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime, secondo le previsioni dettagliate agli articoli 6 e 7 dell’Accordo, a valere sulle risorse del capitolo n. 75058 ad oggetto “Trasferimenti per iniziative in materia di protezione della fauna selvatica e del prelievo venatorio”  del Bilancio regionale di previsione 2020-2022, di cui di cui € 31.160,00 sull’annualità 2020, € 34.420,00 sull’annualità 2021 ed € 34.420,00 sull’annualità 2022, che presentano sufficiente disponibilità;
  3. l’attuazione delle parti di competenza della Regione del Veneto dell’Accordo, secondo le tempistiche e le modalità specificate nello stesso, tutti i necessari correlati procedimenti amministrativi e l’adozione dei necessari decreti dirigenziali, anche ai fini dell’approvazione di modifiche non sostanziali dell’Accordo stesso concordate con la controparte.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

RICHIAMATA la Legge 157/1992;

RICHIAMATO il DPR 357/1997 che ha recepito la Direttiva 92/43/CEE “Habitat”;

VISTO l’art. 1 comma 2 della L. R. 50/1993;

RICHIAMATA la DGR n. 2298 del 31.12.2013 concernente l’autorizzazione alla partecipazione della Regione del Veneto al Progetto LIFE 12 NAT/IT/000807 LIFE Wolfalps “Wolf in the Alps>: implementation of coordinated wolf conservation actions in core areas and beyond”;

VISTA la nota dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) protocollo n. 18114 del 29.04.2020 concernente il Piano nazionale di monitoraggio del Lupo in Italia nel 2020/2021;

VISTO l’art. 15 c. 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241;

VISTO l’art. 5, c. 6, 7 e 8 del Decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 (Codice degli Appalti);

VISTA la L.R. n. 46 del 25.11.2019 “Bilancio di previsione 2020-2022”;

VISTA la DGR n. 30 del 21.01.2020 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2020-2022”;

VISTA la legge regionale 39/2001;

VISTO l’art.2, c.2 lett. f) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area Sviluppo Economico nominato con DGR n. 1138 del 31.07.2018, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima;

RIASSUNTE le valutazioni di cui alla premessa, facente parte integrante del presente provvedimento,

delibera

  1. di approvare, per le motivazioni di cui alla premessa, facente parte integrante del presente provvedimento, lo schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime ai fini del monitoraggio genetico del Lupo in Veneto, nei termini di cui all’Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento;
  2. di autorizzare, a copertura degli oneri in capo alla Regione del Veneto derivanti dall’Accordo di cui al punto 1, secondo quanto previsto dagli articoli 6 e 7 dello stesso, l’importo complessivo di € 100.000,00 a carico del Bilancio regionale di previsione 2020-2022, di cui € 31.160,00 a valere sull’annualità 2020, € 34.420,00 a valere sull’annualità 2021 ed € 34.420,00 a valere sull’annualità 2022;
  3. di affidare al Direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria ogni successivo adempimento ai fini dell’attuazione dell’Accordo di cui al punto 1, e in particolare:
  1. la sottoscrizione digitale dell’Accordo per conto della Regione del Veneto;
  2. l’assunzione degli impegni contabili e le pertinenti liquidazioni a favore dell’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime, secondo le previsioni dettagliate agli articoli 6 e 7 dell’Accordo, a valere sulle risorse del capitolo n. 75058 ad oggetto “Trasferimenti per iniziative in materia di protezione della fauna selvatica e del prelievo venatorio”  del Bilancio regionale di previsione 2020-2022, di cui di cui € 31.160,00 sull’annualità 2020, € 34.420,00 sull’annualità 2021 ed € 34.420,00 sull’annualità 2022, che presentano sufficiente disponibilità;
  3. l’attuazione delle parti di competenza della Regione del Veneto dell’Accordo, secondo le tempistiche e le modalità specificate nello stesso, tutti i necessari correlati procedimenti amministrativi e l’adozione dei necessari decreti dirigenziali, anche ai fini dell’approvazione di modifiche non sostanziali dell’Accordo stesso concordate con la controparte;
  1. di determinare in € 100.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa a carico della Regione del Veneto derivanti dal presente provvedimento, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 75058 ad oggetto “Trasferimenti per iniziative in materia di protezione della fauna selvatica e del prelievo venatorio” del bilancio regionale di previsione 2020-2022 per gli esercizi 2020, 2021 e 2022;
  2. di dare atto che la Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, a cui è assegnato il capitolo di cui al precedente punto 4), ha attestato che il medesimo presenta sufficiente disponibilità;
  3. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente provvedimento non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  4. di incaricare la Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria dell’esecuzione del presente atto;
  5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n.33;
  6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1348_20_AllegatoA_428688.pdf

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