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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 161 del 30 ottobre 2020


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1232 del 01 settembre 2020

Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza. Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 maggio 2020, COM (2020) 408 final. Attivazioni.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si prende atto dell’attivazione delle procedure atte a predisporre una proposta di parco progetti della Regione del Veneto da finanziare con il “Recovery Fund”, da parte della Segreteria Generale della Programmazione, ai fini della predisposizione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), così come previsto dalla proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 maggio 2020, COM (2020) 408 final.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

Per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19, l’Unione Europea sta mettendo in atto un importante pacchetto di iniziative che associa il futuro quadro finanziario pluriennale (QFP) (quantificato in 1.074,3 miliardi di euro) con uno specifico impegno per la ripresa nell'ambito dello strumento Next Generation EU (quantificato in 750 miliardi di euro). Entrambi gli strumenti contribuiranno a trasformare l’Unione europea secondo le principali strategie già individuate, in particolare il Green Deal europeo, la rivoluzione digitale e la resilienza.

Le risorse del Next Generation EU sono così suddivise:

  • Dispositivo per la ripresa e la resilienza: 672,5 miliardi di euro;
  • REACT-EU: meccanismo ponte tra l'attuale Politica di Coesione e i programmi 2021-2027, con una dotazione di 47,5 miliardi;
  • Horizon Europe: programma per la ricerca e l’innovazione cui vengono assegnati 5 miliardi di euro;
  • InvestEU: unisce tutti gli strumenti finanziari UE in continuità con il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), cui sono destinati 5,6 miliardi di euro;
  • Sviluppo rurale: nell'ambito della Politica agricola comune ai Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) vanno 7,5 miliardi di euro;
  • Fondo per una transizione giusta (JTF): sostiene l’uscita dai combustibili fossili nelle regioni europee che più ne dipendono, con risorse per 10 miliardi di euro;
  • RescEU: meccanismo di protezione civile dell'Unione, con risorse per 1,9 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il principale strumento, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza, la relativa proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 maggio 2020, COM (2020) 408 final, è attualmente in corso di finalizzazione sulla base delle indicazioni contenute nell’accordo politico raggiunto dagli Stati membri al Consiglio Europeo del 17-21 luglio 2020. Tale strumento, a mette a disposizione degli Stati membri 672,5 miliardi di euro, di cui 312,5 miliardi in sussidi e 360 miliardi in prestiti, per programmi di investimento e per la realizzazione di riforme.

Gli obiettivi generali del Dispositivo per la ripresa e la resilienza, attuato dalla Commissione in regime di gestione diretta, sono, ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento:

  1. promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione migliorando la resilienza e la capacità di aggiustamento degli Stati membri;
  2. attenuare l'impatto sociale ed economico della crisi;
  3. sostenere le transizioni verde e digitale,

contribuendo in tal modo a ripristinare il potenziale di crescita delle economie dell'Unione, a incentivare la creazione di posti di lavoro nel periodo successivo alla crisi della Covid-19 e a promuovere una crescita sostenibile.

Gli ambiti di applicazione, ai sensi dell’art. 3 del Regolamento, comprendono le seguenti aree di intervento:

  1. coesione economica, sociale e territoriale;
  2. transizioni verde e digitale;
  3. salute;
  4. competitività;
  5. resilienza;
  6. produttività;
  7. istruzione e competenze;
  8. ricerca e innovazione;
  9. crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva;
  10. occupazione e investimenti;
  11. stabilità dei sistemi finanziari.

La proposta di Regolamento prevede che i singoli Stati membri elaborino un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), contenente il programma di riforme e di investimenti in coerenza con le Raccomandazioni europee nell’ambito del Semestre Europeo, i Programmi Nazionali di Riforma (PNR) ed i Programmi Operativi cofinanziati dai Fondi Europei (FESR, FSE, FEASR, etc.). Il dispositivo offrirà un sostegno finanziario su larga scala agli investimenti pubblici e alle riforme che renderanno le economie degli Stati membri più resilienti e meglio preparate per il futuro. Gli investimenti contribuiranno a creare posti di lavoro, favorendo una crescita sostenibile e rendendo l'Unione più resiliente.

L’Italia riceverà un ammontare complessivo pari a circa 208 miliardi di euro, suddiviso in 127 miliardi di euro di prestiti e 81 miliardi di euro di sussidi.

I PNRR dovranno essere presentati, da parte degli Stati membri, alla Commissione Europea dal 15 ottobre 2020 al 30 aprile 2021 ed i progetti di investimento ivi contenuti dovranno essere realizzati entro sette anni dall’adozione della relativa decisione. In questo percorso le Regioni parteciperanno attivamente, per il tramite della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, alla predisposizione ed alla attuazione del PNRR.

Per la Regione del Veneto, il Segretario Generale della Programmazione si è attivato con i Direttori di Area, nel corso del Comitato dei Direttori del 3 agosto 2020, per la produzione di schede progetto che possano costituire una proposta di parco progetti da finanziare con il “Recovery Fund”, utile per le interlocuzioni fra le Regioni ed il Governo.

Le schede dei progetti proposte, oggetto di condivisione con gli Assessorati di riferimento, saranno oggetto di attività di raccolta, sistematizzazione e sintesi da parte della Segreteria Generale della Programmazione, al fine di predisporre la proposta di parco progetti della Regione del Veneto, coerente con le finalità del PNRR, necessaria in fase di interlocuzione con il Governo ai fini del finanziamento con il “Recovery Fund”.

La proposta di parco progetti, da presentare in sede di predisposizione del PNRR, sarà predisposta tenuto conto delle informazioni contenute nella nota del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 12 agosto 2020, prot. n. 6323/C3UE, e di eventuali altre indicazioni che dovessero pervenire.

Si propone, pertanto, di attivare le procedure atte a predisporre una proposta di parco progetti della Regione del Veneto, coerente con le finalità del redigendo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR, da utilizzare in fase di interlocuzione con il Governo ai fini del finanziamento con il “Recovery Fund”.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’art. 2, comma 2 della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;

VISTA la Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 maggio 2020, COM (2020) 408 final;

VISTA la nota del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome prot. n. 6323/C3UE del 12 agosto 2020.

delibera

  1. di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del provvedimento;
     
  2. di attivare le procedure atte a predisporre una proposta di parco progetti della Regione del Veneto, coerente con le finalità del redigendo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR, da utilizzare in fase di interlocuzione con il Governo ai fini del finanziamento con il “Recovery Fund”;
     
  3. di incaricare la Segreteria Generale della Programmazione di dare esecuzione al presente atto;
     
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
     
  5. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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