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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 138 del 11 settembre 2020


Materia: Trasporti e viabilità

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1221 del 25 agosto 2020

Metadistretto e centro intermodale di Isola della Scala. Disposizioni organizzative per l'attivazione dell'intesa con i gli enti territorialmente interessati alla realizzazione terminal ferroviario e al coordinamento sotto il profilo territoriale-urbanistico delle iniziative e dei progetti di interesse regionale connessi con tale terminal. Autorizzazione all'acquisto di un servizio tecnico di supporto.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si dispongono misure organizzative per attivare il coordinamento, sotto il profilo di pianificazione e programmazione territoriale–urbanistica, delle iniziative necessarie per la realizzazione del terminal ferroviario in Isola della Scala, in provincia di Verona, tramite progetti di interesse regionale ai sensi dell’articolo 32 della legge regionale n. 35 del 2001. Si autorizza, altresì, la Direzione Pianificazione Territoriale all’acquisto di un servizio tecnico di supporto.

L'Assessore Cristiano Corazzari, di concerto con l'Assessore Elisa De Berti, riferisce quanto segue.

Per aumentare la quantità e la qualità dell’offerta ferroviaria Lungo il TEN 1, l’Europa ha programmato, con fondi delle Reti Trans-Europee, la Galleria di base del Brennero (BBT), lunga 64 chilometri, tunnel ferroviario sotterraneo più lungo del mondo, sotto le Alpi da Innsbruck (Austria) a Fortezza (Italia). La galleria, già in realizzazione, a cura della società europea BBT “Galleria di base del Brennero – Brennero Basistunnel”, sarà il collegamento più importante nell’asse ferroviario ad alta capacità del Core Corridor europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo, di collegamento tra Helsinki e La Valletta, passando per il Centro Europa, la dorsale tirrenica e le principali città siciliane. E’ stata concepita per dirottare il trasporto merci dalle strade alla ferrovia, congiuntamente al potenziamento della linea di accesso da Sud, Verona – Fortezza, realizzato da RFI. Il corridoio ferroviario pianeggiante attraverserà le Alpi alla base, con due gallerie parallele collegate a intervalli di 333 metri. La linea passerà al di sotto del passo del Brennero (1371 metri) a un’altitudine di 794 metri, con una pendenza massima del 6,7 per 1000.

La capacità della rete sarà incrementata di oltre il 50%, sarà aumentato dell’80% il peso trainabile su ferro e, insieme alla velocità commerciale, saranno aumentati gli standard di regolarità e puntualità del traffico. Chiave di volta delle nuove prestazioni sarà il radicale abbattimento della pendenza massima: nella galleria di base del Brennero sarà contenuta entro il 6,7‰, nella linea Fortezza-Verona entro il 12‰.  L’infrastruttura esistente presenta pendenze che, arrivando al 26‰ lungo il valico e al 22‰ tra Fortezza e Verona, nei tratti più tortuosi limitano entro i 60 km/h la velocità dei treni.  Con le nuove opere potranno essere separati i flussi di traffico merci da quelli passeggeri e, tra questi, i servizi di lunga percorrenza da quelli locali con enormi benefici per i viaggiatori.

Il trasporto pubblico locale potrà svolgersi sulla linea storica in modo più efficiente, veloce e cadenzato, mentre sul nuovo tratto in galleria da Fortezza ad Innsbruck, più corto di 20 km rispetto all’attuale, cesseranno i tempi per il cambio trazione, oggi differente tra Italia e Austria, riducendo di un terzo il tempo di percorrenza per i treni più veloci: dagli attuali 75 minuti a 25 minuti. 

Sul fronte merci, la specializzazione delle linee permetterà un aumento del traffico da Nord in ingresso al Nodo di Verona, con un notevole impatto anche per il terminale intermodale gomma/ferro Quadrante Europa, sempre più centrale all’interno del sistema logistico italiano ed europeo in quanto punto di intersezione di due Core Corridor europei TEN-T, lo Scandinavia-Mediterraneo e il Mediterraneo, nonché delle due autostrade Brennero (direttrice Nord-Sud) e Serenissima (direttrice Ovest-Est).

Le caratteristiche tecnico-costruttive del nuovo collegamento ferroviario, in particolare legate al drastico contenimento delle pendenze e al passaggio in sotterranea della linea tra Verona e Innsbruck, consentiranno di mitigare l’impatto acustico legato al traffico pesante nonché di ridurre i consumi di energia di trazione fino al 40%, con parallela riduzione delle emissioni di CO2. L’incremento qualitativo e quantitativo dell’offerta ferroviaria per il trasporto merci insieme alla maggiore accessibilità dei terminali del Nord Italia che deriveranno dall’entrata in esercizio delle nuove opere ferroviarie, contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Libro Bianco dei Trasporti dell’Unione Europea: trasferire entro il 2030 il 30% del traffico merci oltre i 300 km su ferro e il 50% entro il 2050.

A tutto questo si aggiunga la realizzazione della linea di accesso da Sud Verona - Fortezza, con il quadruplicamento dell’attuale linea ferroviaria, per la maggior parte in variante rispetto all’esistente tracciato. Quattro i lotti prioritari che saranno realizzati da RFI, tra cui l’ingresso da nord a Verona, progetto su cui la Regione del Veneto sta collaborando con RFI, i Comuni di Verona, San Pietro Incariano e Pescantina, e la Provincia di Verona al fine di giungere entro il 2021 alla conclusione del progetto preliminare.

Questo sviluppo ferroviario, importante per tutta l’Europa, porterà in stretta connessione tutta l’Italia con il centro Europa, rendendo anche più competitivi i porti del Mediterraneo rispetto a quelli del Nord, per il percorso delle navi più lungo.

Se per l’Italia si può parlare di grande opportunità, a maggior ragione per tutta l’area del Nord-Est, ed in particolare per tutto il Veneto e per Verona. Questa, in particolare, sarà messa in collegamento diretto con Monaco, con treni merci lunghi 750 metri, in numero di oltre 50 coppie treni/giorno.

Già la localizzazione rispetto all’Unione Europea della nostra Regione, le grandi vie di comunicazione che la attraversano, tracciate già all’epoca dei Romani, TEN 1 e TEN 6, incrociandosi, e la morfologia territoriale pianeggiante per parte del territorio hanno portato a sviluppare un ruolo rilevante nell’ambito della logistica e dei servizi connessi, con interporti importanti a livello europeo.

Ne è esempio l’Interporto Quadrante Europa, il primo interporto in Italia per volume di traffico merci, interamente pubblico (Provincia, Comune e Camera di Commercio) il migliore a livello europeo, posto ad ovest di Verona, all'incrocio delle autostrade del Brennero (direttrice Nord-Sud) e Serenissima (direttrice ovest-est), nonché all'incrocio delle corrispondenti linee ferroviarie, si estende su una superficie di 2.500.000 mq, con espansione prevista fino a 4,2 milioni di metri quadrati. Questo sistema infrastrutturale, gestito e ideato dal Consorzio ZAI, istituito con decreto del Governo nel 1948, è stato approvato con piano particolareggiato approvato dalla Regione del Veneto. E’ collegato direttamente con l'aeroporto di Verona-Villafranca.

Nel 2019 sono stati lavorati a Quadrante Europa 15.950 treni, di cui intermodali 14.102. Con la conclusione dei lavori del Tunnel del Brennero, prevista per il 2027, e la conseguente messa in esercizio si prevede almeno un raddoppio di merci trasportate.

Il Coordinatore Europeo ScanMed, Pat Cox, da sempre sostiene che non sono sufficienti i tunnel, ma che occorre creare “tutti i sistemi connessi con questa grande opera che insiste sull’asse del Brennero, fondamentale per i trasporti. Lo ScanMed ha attivato tavoli tematici, anche sull’alta velocitò, ed è necessario che Italia, Austria e Germania arrivino pronte al 2027”.

In questo scenario Verona e il Quadrante Europa, possono svolgere un ruolo da protagonisti e fungere da cabina di regia per il potenziamento di infrastrutture e servizi in vista del 2027. Il Consorzio Zai ha in cantiere la realizzazione di un nuovo terminal con binari lunghi 750 metri, in grado di accogliere i nuovi treni merci che percorreranno l’asse del Brennero e lo sviluppo del centro logistico dell’area della Marangona.

Tra l’altro Verona rappresenta la seconda provincia in Italia per presenze di multinazionali, un dato che evidenzia l’importanza economica e logistica di questo territorio.

Da aggiungersi, infine, l’interesse della Società Autostrada del Brennero Spa al suddetto sviluppo delle infrastrutture ferroviarie, al fine di spostare parte degli attuali flussi di traffico dalla modalità della gomma al ferro, evitando di arrivare alla congestione dell’Autostrada entro pochi anni.

In questo scenario già da tempo la pianificazione nazionale, regionale e locale, ed in primis il Piano d’Area Quadrante Europa, ha previsto un terminal ferroviario a supporto di Quadrante Europa, a Sud di Verona ad Isola della Scala.

Per la realizzazione di questo terminal ferroviario è stata istituita una società, la S.T.R. Brennero Trasporti Rotaia Spa, interamente partecipata dalla Società Autostradale del Brennero, che ha già acquisito i terreni necessari per la costruzione.

È di tutta evidenza che lo sviluppo del terminal ferroviario di Isola della Scala rappresenta un interesse strategico fondamentale per il Corridoio del Brennero e per tutti i territori serviti nella misura in cui verrà realizzato valutandone attentamente la sostenibilità ambientale, economica e sociale. In particolare, considerata la portata dell’intervento e la stretta connessione con altre attività presenti sul territorio, peraltro frutto di investimenti pubblici, oltre agli aspetti territoriali dovranno essere curati e risolti i rapporti con il già presente Interporto Quadrante Europa, affinché l’investimento in termini di territorio e finanziario non sia vanificato.

Anche il Comune di Isola della Scala, con nota prot. regionale n. 312626 del 6 agosto 2020, ha chiesto di poter collaborare congiuntamente alla Regione per la costruzione del quadro di riferimento per un progetto strategico per il territorio in relazione agli interventi infrastrutturali sopra descritti e a tutte le condizioni, opere e prescrizioni correlate necessarie.

L’intento è quello di definire la traccia del disegno pianificatorio del territorio, condivisa da tutti i soggetti attori di competenze territoriali, prima che gli investitori, pubblici e privati, programmino le attività da svolgere.

Per tali motivi si propone di autorizzare la Direzione Pianificazione Territoriale, afferente all’Area Infrastrutture e Lavori Pubblici, ad attivare la procedura per l’acquisizione di un service tecnico di supporto per la redazione del documento tecnico “MasterPlan” comprendente gli interventi necessari alla completa realizzazione del terminal ferroviario in argomento e il successivo programma dei provvedimenti, anche oggetto di varianti urbanistiche.

A tale riguardo, l'importo massimo delle obbligazioni di spesa per l'acquisizione del suddetto Service tecnico di supporto è determinato nell'importo pari a euro 40'000,00, ogni onere incluso, e la copertura finanziaria è a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 100196 del Bilancio di previsione 2020-2022 "Azioni a sostegno della copianificazione territoriale-urbanistica-paesaggistica”.

Si dà atto che la Direzione Pianificazione Territoriale, a cui è assegnato il suddetto capitolo di spesa, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza.

Si propone, inoltre, di incaricare l’arch. Salvina Sist, Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale dell’Area Infrastrutture e Lavori Pubblici, quale Responsabile Unico del Procedimento ex art. 31 del D.Lgs n. 50/2016, per la procedura di affidamento del service tecnico sopra descritta.

Si propone inoltre di incaricare l’arch. Salvina Sist, Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale dell’Area Infrastrutture e Lavori Pubblici all'espletamento delle procedure necessarie per l'attuazione del presente provvedimento.

Si propone pertanto la sottoscrizione del “Protocollo di intesa per la redazione del MasterPlan del terminal ferroviario di Isola della Scala e di tutte le opere, infrastrutture e condizioni conseguenti”, come da bozza Allegato A alla presente deliberazione, al fine di organizzare il lavoro congiunto con gli enti territorialmente interessati e definire il MasterPlan comprendente tutti gli interventi necessari per lo sviluppo del terminal ferroviario, da ricondurre poi a progetti di interesse regionale, qualora ne ricorrano le condizioni, ai sensi dell’art. 32 della legge regionale n. 35 del 2001.

Si propone, altresì, di dare mandato al Direttore dell’Area Infrastrutture e Lavori Pubblici, affinché vengano attivati i tavoli tecnici di lavoro con gli enti territorialmente interessati al fine di definire il MasterPlan comprendente gli interventi necessari ed il successivo programma delle procedure oggetto delle varianti urbanistiche.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990 n. 241, riguardante gli accordi tra Amministrazioni pubbliche;

VISTO l’art. 61, commi 1, 8 e 11, del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50 convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96;

VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;

VISTO il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i. “Codice dei contratti pubblici”;

VISTO l’art. 1 del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76 “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”;

VISTA la legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”;

VISTA la legge regionale  25 novembre 2019, n. 45 "Legge di stabilità regionale 2020";

VISTA la legge regionale 25 novembre 2019, n. 46 "Bilancio di previsione 2020-2022";

VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del 29 novembre 2019, n. 1716 con la quale è stato approvato il Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2020-2022;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale  del 21 gennaio 2020, n. 30 "Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2020-2022";

VISTO l’art. 2, comma 2, lettera d), della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 1/2012 ‘Statuto del Veneto’”;

delibera

  1. di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare la bozza di “Protocollo di intesa per la redazione del MasterPlan del terminal ferroviario di Isola della Scala e di tutte le opere, infrastrutture e condizioni conseguenti”, Allegato A alla presente deliberazione, e di incaricare il Presidente della Giunta regionale, o suo delegato, alla sottoscrizione con facoltà di apportare allo stesso adeguamenti e variazioni non sostanziali;
  3. dare mandato al Direttore dell’Area Infrastrutture e Lavori Pubblici, affinché siano attivati i tavoli tecnici di lavoro con gli enti territorialmente interessati al fine di definire il MasterPlan comprendente gli interventi necessari ed il successivo programma delle procedure oggetto delle varianti urbanistiche;
  4. di autorizzare la Direzione Pianificazione Territoriale, afferente all’Area Infrastrutture e Lavori Pubblici, ad attivare la procedura per l’acquisizione di un service tecnico per la redazione del documento tecnico “MasterPlan” comprendente gli interventi necessari alla completa realizzazione del terminal ferroviario in argomento e il successivo programma dei provvedimenti, anche oggetto di varianti urbanistiche;
  5. di determinare in euro 40'000,00, ogni onere incluso, l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il direttore della Direzione Pianificazione Territoriale entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 100196 del Bilancio di previsione 2020-2022 "Azioni a sostegno della copianificazione territoriale-urbanistica-paesaggistica”;
  6. di dare atto che la Direzione Pianificazione Territoriale, a cui è assegnato il suddetto capitolo di spesa, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  7. di incaricare la Direzione Pianificazione Territoriale dell’esecuzione del presente atto;
  8. di incaricare l’arch. Salvina Sist, Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale dell’Area Infrastrutture e Lavori Pubblici, quale Responsabile Unico del Procedimento ex art. 31 del D.Lgs n. 50/2016, per la procedura di affidamento del service tecnico sopra descritta;
  9. di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della legge regionale n. 1 del 2011;
  10. di dare atto che la Direzione Pianificazione Territoriale ha stabilito di procedere ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lettera a) del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 e s.m.i.;
  11. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23, comma 1, lettera b del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33;
  12. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1221_20_AllegatoA_427342.pdf

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