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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 96 del 03 febbraio 2020
Programmazione 2021-2027 POR FSE+, POR FESR e CTE. Approvazione del primo documento di analisi a supporto del confronto partenariale "VERSO IL VENETO DEL 2030 - Lo sviluppo regionale nell'ambito della politica di coesione 2021-2027".
Il provvedimento approva il primo documento di analisi a supporto del confronto partenariale “VERSO IL VENETO DEL 2030 - Lo sviluppo regionale nell’ambito della politica di coesione 2021-2027”.
Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.
Come riferito con la “Informativa sullo stato della politica di coesione per il futuro periodo di programmazione 2021-2027” di cui alla DGR n. 6 / INF del 12 luglio 2019, a maggio 2018 la Commissione europea ha presentato un pacchetto di misure nelle quali si delinea il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale dell'UE per il periodo 2021-2027 e all'architettura della nuova Politica di Coesione.
In particolare, la proposta di Regolamento recante le disposizioni comuni applicabili ai fondi a gestione concorrente tra cui il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) per il ciclo di programmazione 2021-2027 (COM(2018) 375) recentemente modificata con la COM (2020) 23 che ha ampliato l'attuazione coordinata e armonizzata dei fondi dell'Unione attuati in regime di gestione concorrente anche al nuovo “Fondo per una transizione giusta (JTF), ha definito l’approccio strategico del nuovo ciclo di programmazione, semplificando gli undici obiettivi tematici utilizzati nel periodo 2014-2020 in cinque obiettivi strategici o “Obiettivi di Policy” (OP):
OP1: Un’Europa più intelligente: trasformazione economica innovativa e intelligente
OP2: Un’Europa più verde e a basse emissioni di carbonio
OP3: Un’Europa più connessa: mobilità e connettività regionale alle TIC
OP4: Un’Europa più sociale attraverso l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali
OP5: Un’Europa più vicina ai cittadini: sviluppo sostenibile e integrato nelle aree urbane, rurali e costiere mediante iniziative locali.
Con le Proposte di Regolamento relative al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e al Fondo di coesione (COM(2018) 372), alle disposizioni specifiche per l'obiettivo "Cooperazione territoriale europea" (Interreg) sostenuto dal FESR (COM(2018) 374) e al Fondo sociale europeo Plus (FSE+) (COM(2018) 382) sono stati invece definiti l'oggetto, gli obiettivi generali, i metodi di attuazione e gli obiettivi specifici dei fondi europei attuati in regime di gestione concorrente che contribuiscono alle azioni dell'Unione europea intese a rafforzare la sua coesione economica, sociale e territoriale.
Nell’ambito del Semestre europeo 2019, la Commissione europea ha fornito una guida agli Stati membri per la scelta degli investimenti finanziabili tramite il Documento SWD (2019) 1011 “Relazione per paese relativa all'Italia 2019 comprensiva dell'esame approfondito sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici”, noto come “Country Report” che, oltre a valutare i progressi dell’Italia in materia di riforme strutturali, prevenzione e correzione degli squilibri macroeconomici, all’Allegato D espone orientamenti sui settori d'investimento prioritari e sulle condizioni quadro per l'attuazione efficace della Politica di Coesione 2021-2027 e costituisce la base per il dialogo tra l'Italia e i Servizi della Commissione in materia.
A livello nazionale, il documento che delinea la strategia e le priorità prescelte e le modalità per l’impiego dei fondi è l’Accordo di Partenariato (AdP), che fornisce anche un elenco dei programmi operativi nazionali e regionali e Interreg che intende attuare, oltre alla dotazione finanziaria annuale destinata a ciascun programma.
Per la preparazione dell’AdP, nel rispetto del regolamento delegato (UE) n. 240/2014 che ha adottato un “Codice Europeo di Condotta sul Partenariato per gli accordi di partenariato e i programmi sostenuti dai fondi strutturali e d'investimento europei”, lo scorso marzo 2019 hanno preso avvio i lavori per la programmazione della politica di coesione in Italia per il periodo 2021¿2027 che coinvolgono i soggetti del partenariato istituzionale ed economico-sociale a livello nazionale.
Il confronto partenariale nazionale è stato articolato in cinque tavoli tematici, uno per ciascuno degli Obiettivi di Policy definiti nella citata proposta di Regolamento (UE) recante le disposizioni comuni sui fondi dell'Unione attuati in regime di gestione concorrente (COM(2018) 375) ed è stato attuato in coerenza con quanto stabilito dalle proposte di Regolamento dei fondi della politica di coesione e degli orientamenti del citato “Country Report”. Al confronto nazionale, che si è realizzato tra marzo e ottobre 2019, hanno attivamente partecipato rappresentanti delle Autorità di Gestione del POR FSE e del POR FESR e diverse strutture regionali.
Per guidare il confronto partenariale nazionale il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha proposto quattro “temi unificanti” che rappresentano altrettante sfide che l’Italia deve affrontare per concorrere al raggiungimento degli obiettivi europei: lavoro di qualità, territorio e risorse naturali per le generazioni future, omogeneità e qualità dei servizi per i cittadini, cultura veicolo di coesione economica e sociale.
Dalla discussione avvenuta durante i lavori dei tavoli sono emersi alcuni aspetti di carattere generale, tra cui: la richiesta condivisa di continuità con la Programmazione 2014-2020; la trasversalità dello sviluppo sostenibile, non solo come focus dell’OP2, ma anche nel contesto di una transizione delle imprese e dell’economia verso la sostenibilità e la circolarità; la coerenza e coordinamento tra fondi (FESR e INTERREG, FSE+, Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale – FEASR, , Fondo per una transizione giusta (JTF), e di altri fondi e programmi europei e nazionali come anche il Fondo di Sviluppo e Coesione - FSC); la cantierabilità dei progetti nel finanziamento di iniziative infrastrutturali; le potenziali sinergie fra la programmazione mainstream e i programmi di Cooperazione Territoriale Europea – CTE, nonché dei contributi che i POR e i programmi INTERREG possono dare alla realizzazione delle priorità delle strategie UE macroregionali che interessano il Veneto sia sul versante alpino con EUSALP che sul versante costiero – marittimo con EUSAIR.
Parallelamente al percorso che porterà, a livello europeo, all’accordo sul Quadro Finanziario Pluriennale e all’approvazione del pacchetto legislativo della Politica di Coesione 2021-2027 e, a livello nazionale, alla presentazione dell’Accordo di Partenariato, le Regioni sono tenute a declinare obiettivi e priorità pervenendo all’individuazione delle singole azioni che si intendono finanziare, predisponendo i Programmi Operativi Regionali (POR) e i contributi ai programmi INTERREG, presentandoli poi alla Commissione europea per il successivo avvio del negoziato che porterà alla loro approvazione definitiva.
A tal fine la Regione del Veneto, pur mantenendo l’attuale impostazione che prevede l’elaborazione e attuazione dei due Programmi, POR FESR e POR FSE+, ha previsto un modello di programmazione condiviso, con un approccio coordinato in termini strategici, operativi e temporali che consenta di elaborare programmi il più possibile complementari tra loro e che sul piano operativo si è tradotto nell’attivazione di un gruppo di lavoro comune tra le Autorità di Gestione del POR FSE e del POR FESR 2014-2020, coordinato dall’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria, che, tra le diverse attività, ha anche avviato un confronto tecnico interno, coinvolgendo le diverse strutture regionali competenti.
Sono stati infatti realizzati, in data 11 e 16 dicembre 2019, n. 3 incontri generali volti a fornire alle strutture regionali, a diverso titolo coinvolte nell’attuazione dei Programmi, un primo quadro di riferimento rispetto alle novità, ai vincoli e opportunità della nuova programmazione e ad avviare un confronto su priorità da perseguire nel nuovo ciclo di programmazione ed esperienze già in corso da valorizzare nei nuovi programmi. A seguito di tali incontri generali, sono stati realizzati ulteriori incontri operativi ed è stata somministrata una scheda rilevazione per la raccolta di contributi tecnici.
Al processo programmatorio regionale, è chiamato a partecipare attivamente il Tavolo di Partenariato per le politiche regionali di coesione 2021-2027, istituito con DGR n. 1923 del 23 dicembre 2019, la cui composizione, in considerazione di quanto proposto dalla Commissione europea circa la continuità dei partenariati attivati nel ciclo di Programmazione 2014-2020, conferma sostanzialmente i soggetti componenti i tavoli di partenariato regionale a suo tempo istituiti per l’attuazione dei programmi operativi FSE, FESR e programmi CTE, consentendo in ogni caso la presentazione di nuove candidature al fine di assicurare la più ampia rappresentanza.
Un primo documento di analisi a supporto del confronto partenariale, relativo al quadro conoscitivo del contesto socio-economico e ambientale regionale, alle esperienze significative dell’attuale programmazione 2014-2020, rilevanti per il nuovo ciclo 2021-2027 e agli indirizzi a supporto del confronto partenariale sull’individuazione delle priorità di sviluppo del Veneto al 2030, denominato “VERSO IL VENETO DEL 2030 - Lo sviluppo regionale nell’ambito della politica di coesione 2021-2027”, è presentato all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Il documento, di cui si chiede l’approvazione, costituirà uno dei diversi strumenti a supporto dei lavori del citato Tavolo di Partenariato per le politiche regionali di coesione 2021-2027, che potranno prevedere l’organizzazione di incontri di presentazione generale e di informazione mirata sulle singole tematiche, compresa la richiesta di formulare i propri contributi attraverso eventuali schede di rilevazione. ll documento rappresenta altresì un quadro di riferimento per il contributo della Regione del Veneto alla formulazione dei Programmi Interreg di interesse regionale.
Infine, tra gli strumenti a supporto del confronto partenariale sarà attivato un sito web congiunto dedicato alle fasi di costruzione della programmazione 2021-2027, nell’ambito del quale sarà pubblicata una “consultazione online” rivolta alla cittadinanza.
Nella definizione delle priorità dei nuovi Programmi Operativi Regionali del FESR e del FSE+ si terrà inoltre conto degli obiettivi della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS) e Nazionale (SNSvS).
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI
delibera
Allegato (omissis)
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