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Materia: Protezione civile e calamità naturali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 83 del 27 gennaio 2020
Iniziative di informazione ambientale e servizi di allertamento alla popolazione in situazioni di emergenza. Avvisi per l'allertamento, la formazione e l'informazione alla popolazione in caso di calamità mediante strumenti di comunicazione a grande diffusione. D.Lgs. 2 gennaio 2018 n. 1.
Con questo provvedimento si dà avvio ad una modalità di informazione diretta alla cittadinanza, finalizzata alla diffusione capillare e in tempo reale sul territorio veneto degli avvisi in materia di gestione dell’emergenza, con specifico riferimento ai rischi derivanti da eventi calamitosi.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
Il Dlgs 2 gennaio 2018 n. 1 ha delineato la nuova strutturazione del Sistema Nazionale di Protezione Civile disponendo in ordine alle competenze degli Enti e organizzazioni che lo compongono, alle azioni da svolgere e alle modalità di intervento ai diversi livelli istituzionali.
In tale contesto, ormai noto e consolidato, una particolare attenzione va posta alle competenze declinate in capo alle Regioni in ordine all’obbligo di perseguire la diffusione della cultura di protezione civile ai cittadini, l’informazione di tipo istituzionale capillare in tema di allertamento e di istruzioni comportamentali connessi alla pianificazione dell’emergenza.
In particolare, l’art. 31 del Codice della Protezione Civile stabilisce che: “1. Il Servizio nazionale promuove iniziative volte ad accrescere la resilienza delle comunità, favorendo la partecipazione dei cittadini, singoli e associati, anche mediante formazioni di natura professionale, alla pianificazione di protezione civile come disciplinata dall'articolo 18, e la diffusione della conoscenza e della cultura di Protezione Civile. 2. Le componenti del Servizio nazionale, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, forniscono ai cittadini informazioni sugli scenari di rischio e sull'organizzazione dei servizi di protezione civile del proprio territorio, anche al fine di consentire loro di adottare misure di autoprotezione nelle situazioni di emergenza di cui all'articolo 7, comma 1, lettere a), b) e c), in occasione delle quali essi hanno il dovere di ottemperare alle disposizioni impartite dalle autorità di protezione civile in coerenza con quanto previsto negli strumenti di pianificazione. 3. I cittadini possono concorrere allo svolgimento delle attività di protezione civile, acquisite le conoscenze necessarie per poter operare in modo efficace, integrato e consapevole, aderendo al volontariato organizzato operante nel settore, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 32 e nella Sezione II del presente Capo, ovvero, in forma occasionale, ove possibile, in caso di situazioni di emergenza, agendo a titolo personale e responsabilmente per l'esecuzione di primi interventi immediati direttamente riferiti al proprio ambito personale, familiare o di prossimità, in concorso e coordinandosi con l'attività delle citate organizzazioni”
In tale contesto, la Regione sta già svolgendo tale attività rivolta alle istituzioni e alla cittadinanza prevedendo, ad esempio la pubblicazione degli avvisi di allerta sui siti regionali oltre che la veicolazione ai vari Enti preposti per il tramite del centro funzionale decentrato. Trattasi, perlopiù, di trasmettere, per finalità di esclusivo interesse sociale, messaggi di utilità sociale secondo quanto disposto anche dall’art 3 commi 3 e 4 della Legge 150/2000.
Vi è tuttavia la necessità di procedere con ulteriori strumenti al fine di garantire una maggiore efficacia dell’informazione e dell’allertamento della popolazione con sistemi veloci e di tipo passivo, ovvero che non richiedano la deliberata ricerca o l’iscrizione a particolari siti.
Già nel corso del 2018 è stata avviata una iniziativa volta alla sperimentazione di una comunicazione di emergenza in montagna, finalizzata a garantire l’informazione in tempo reale circa le criticità previste e le conseguenti azioni necessarie rivolta alle popolazioni che si affacciano sui territori del bellunese e che risultano spesso non raggiungibili e particolarmente esposte.
Tenuto conto dell’apprezzamento del territorio coinvolto circa l’iniziativa avviata, nonché del valore formativo che una tale gestione emergenziale svolge, in ambito di protezione civile, nei confronti dei cittadini utenti, parte integrante e attiva di una corretta ed efficace gestione dell’emergenza stessa, si rappresenta l’opportunità di estendere tale azione all’intero territorio della Regione al fine di dare piena e completa realizzazione dell’obbligo istituzionale di garantire ogni possibile azione per prevenire e/o ridurre i rischi e, conseguentemente, gli eventuali danni alle popolazioni e alle cose in caso di calamità naturali o derivanti da fattori umani quali rischi industriali o incidenti di particolare gravità
In tale contesto, atteso l’indubbio carattere di pubblica utilità dell’iniziativa sopradescritta, consistente in attività di informazione e di comunicazione esterna istituzionale rivolta alla collettività del territorio regionale, si propone di avviare un’indagine per individuare gli operatori del settore radiotelevisivo interessati alla diffusione a titolo gratuito di detta informazione/comunicazione, nell’interesse collettivo con finalità di protezione civile.
A tal fine si propone di assegnare agli operatori del settore radiotelevisivo aventi ampia diffusione sul territorio regionale un termine di 10 giorni, decorrenti dalla pubblicazione del presente provvedimento, per la formalizzazione alla Direzione Post Emergenze connesse ad eventi calamitosi della manifestazione di interesse per lo svolgimento di tale servizio istituzionale e di incaricare il Direttore della Direzione Post emergenze connesse ad eventi calamitosi e altre attività commissariali di porre in essere le azioni conseguenti, nonché di autorizzare lo stesso, qualora con riferimento alla predetta diffusione territoriale le manifestazioni di interesse non risultassero sufficienti, ad individuare ulteriori operatori del settore radiotelevisivo fra coloro che assicurano la maggiore copertura sul territorio regionale, al fine di garantire la più ampia diffusione delle comunicazioni esterne istituzionali fra i cittadini, necessarie a tutela della pubblica e privata incolumità.
Si ritiene altresì di stabilire che per la successiva conseguente gestione la U.O Formazione incardinata nella Direzione Post emergenze Connesse ad Eventi calamitosi, si coordinerà con la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Vista la L. 7 giugno 2000, n. 150;
Visto la L.R. 29 novembre n. 39;
Visto il D.Lgs 2 gennaio 2018, n.1;
delibera
Di approvare la realizzazione dell’iniziativa di comunicazione istituzionale descritta in premessa, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Di assegnare agli operatori del settore radiotelevisivo aventi ampia diffusione sul territorio regionale un termine di 10 giorni, decorrenti dalla pubblicazione del presente provvedimento, per la formalizzazione alla Direzione Post Emergenze connesse ad eventi calamitosi della manifestazione di interesse per lo svolgimento del servizio istituzionale specificato in premessa.
Di incaricare il Direttore della Direzione Post emergenze connesse ad eventi calamitosi e altre attività commissariali, di porre in essere le azioni conseguenti, nonché di autorizzare lo stesso, qualora, con riferimento alla predetta diffusione territoriale, le manifestazioni di interesse non risultassero sufficienti, ad individuare ulteriori operatori del settore radiotelevisivo fra coloro che assicurano la maggiore copertura sul territorio regionale, al fine di garantire la più ampia diffusione delle comunicazioni esterne istituzionali fra i cittadini, necessarie a tutela della pubblica e privata incolumità.
Di stabilire che per la successiva conseguente gestione la U.O Formazione incardinata nella Direzione Post emergenze Connesse ad Eventi calamitosi, si coordinerà con la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale.
Di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale.
Di pubblicare il presente provvedimento sul bollettino Ufficiale della Regione Veneto.
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