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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 15 del 04 febbraio 2020


Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 28 del 21 gennaio 2020

Aggiornamento DGR n. 1514 del 22 ottobre 2019 avente ad oggetto il Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale per il triennio 2019/2021, in attuazione dei recenti interventi legislativi nazionali e regionali.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento va ad aggiornare il Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale per il triennio 2019/2021 della Regione del Veneto, approvato con DGR n. 1514 del 22 ottobre 2019. L’adeguamento è reso necessario tenuto conto delle novità introdotte dalla legge di stabilità nazionale per l’anno 2020 (Legge n. 160 del 27 dicembre 2019) e dal collegato alla legge di stabilità regionale per l'anno 2020 (Legge Regionale n. 44 del 25 novembre 2019).

Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

Con la recente legge di stabilità nazionale per l’anno 2020 (Legge n. 160 del 27 dicembre 2019) sono state approvate due modifiche al quadro normativo vigente che hanno un diretto, fondamentale ed incisivo impatto sulla programmazione dei fabbisogni di personale dell’Amministrazione regionale, con particolare riferimento alla materia del reclutamento concorsuale.

Nello specifico, il legislatore statale, con l’art. 1 comma 148, è andato ad abrogare, dal 1° gennaio 2020, il comma 361 dell’articolo 1 della legge n. 145/2018, il quale ammetteva l’utilizzo delle graduatorie concorsuali solo per la copertura dei posti messi a concorso, precludendo, conseguentemente, la possibilità di effettuare scorrimenti delle stesse nel caso si manifestassero ulteriori esigenze assunzionali non inizialmente previste (ad esempio per l’incremento del numero di pensionamenti rispetto al momento dell’indizione della procedura), con la conseguenza di dover porre in essere una nuova procedura selettiva, con i costi ed i tempi che la stessa comporta, ogni qualvolta tale casistica si manifestasse.

L’altra novità – sempre prevista della citata Legge n. 160/2019 all’art. 1 comma 149 – e direttamente impattante anche sulle procedure selettive regionali, è quella della rideterminazione del periodo di vigenza delle graduatorie concorsuali, passato da tre a due anni.

Ai fini di rispettare, da un lato, il nuovo dettato normativo e, dall’altro, di sfruttarne comunque i margini di flessibilità che di fatto erano stati azzerati soprattutto con la disposizione di cui al succitato comma 361, la Giunta regionale, con il presente provvedimento, va ad aggiornare il proprio Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale per il triennio 2019/2021 adottato con DGR n. 1514 del 22 ottobre 2019, con particolare riferimento alle procedure concorsuali per il reclutamento di personale di qualifica dirigenziale che nello stesso erano state autorizzate.

Nel provvedimento in argomento era stata fatta una previsione di posti da bandire avendo come riferimento temporale il triennio in questione, prevedendo una immissione nei ruoli regionali scaglionata per quote d’anno, pur tenendo conto delle impellenze di reclutamento – che con il presente atto si confermano essere orientate alla adeguata copertura del turn-over dirigenziale – a distanza di molti anni dagli ultimi significativi processi di reclutamento di tali figure all’interno dell’ente.

Se da un lato le cessazioni del triennio potrebbero, con ogni probabilità, subire un incremento, dall’altro va tenuto conto della nuova (e ridotta) durata di vigenza delle graduatorie concorsuali, nonché (e soprattutto) della riorganizzazione complessiva delle Strutture e degli incarichi dirigenziali, che sarà posta in essere con l’avvento della nuova legislatura regionale 2020-2025, che potrà manifestare esigenze di reclutamento di un maggior o minor numero di dirigenti di una determinata professionalità rispetto ad un’altra, appunto sulla scorta di quelle che risulteranno essere le priorità che la Giunta regionale stabilirà di dare alla nuova articolazione organizzativa regionale.

Ulteriore fattore da non sottostimare, in procedure concorsuali che al momento della loro indizione andavano a mettere a bando l’intero fabbisogno stimato per una determinata professionalità su base triennale, sono i rischi di contenzioso che intrinsecamente le stesse potevano determinare, nella casistica – tutt’altro che remota – che ad un determinato numero di posizioni messe a concorso (e, conseguentemente, di candidati formalmente vincitori della procedura), seguisse un effettivo reclutamento ridimensionato per fattori e scelte di varia natura.

Altra novità normativa in tema di concorsi pubblici è dettata dall'art. 28 della L.R. n. 44 del 25 novembre 2019 (collegato alla legge di stabilità regionale per l'anno 2020) attuativo dell'art. 6, comma 4, della legge 19 giugno 2019 "Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo" in materia di assunzioni. Più in particolare il comma 3 del medesimo articolo dispone, tra l'altro, che le eventuali prove selettive avvengano per il tramite di quesiti a risposta multipla con correzione con tecnologie a lettura ottica, nonché l’esonero dalle preselezioni medesime per i candidati che al momento della scadenza del termine per la presentazione delle domande siano dipendenti dell’amministrazione che ha bandito il concorso da almeno cinque anni, anche in forza di contratti di lavoro flessibile.

Per tutte queste motivazioni e nell’ottica di far propri i nuovi margini di flessibilità di scelta che il legislatore statale è andato a reintrodurre, la Giunta regionale, con il presente provvedimento, stabilisce di rimodulare le posizioni inizialmente da mettere a bando, fermo restando che – nell’arco di vigenza massima delle graduatorie che si andranno a formulare a seguito dei distinti percorsi di reclutamento che si andranno ad avviare – le stesse potranno essere utilizzate sia mediante scorrimento (eventualmente anche per la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato), sia mediante utilizzo delle stesse da parte di Enti Strumentali della Regione Veneto.

Nello specifico, i concorsi che con il presente provvedimento si autorizza la competente Direzione Organizzazione e Personale a bandire, in coerenza con quanto già previsto con la citata DGR n. 1514 del 22 ottobre 2019, sono così riassumibili:

  • Concorso pubblico per n. 5 posti di Dirigente Tecnico Ingegneristico;
  • Concorso pubblico per n. 1 posto di Dirigente Tecnico Ambientale;
  • Concorso pubblico per n. 2 posti di Dirigente Tecnico Agroforestale;
  • Concorso pubblico per n. 2 posti di Dirigente Economico Statistico
  • Concorso pubblico per n. 1 posto di Dirigente Informatico
  • Concorso pubblico per n. 4 posti di Dirigente Amministrativo
  • Concorso pubblico per n. 2 posti di Dirigente Finanziamenti comunitari

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visti:
l’art. 6, 6-bis, 6-ter e 33, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001;
l’art. 1, commi 148 e 149 della L. n. 160/2019;
l’art. 28 della L.R. n. 44/2019;
l’art. 2, comma 4, della L.R. n. 31/1997 e l’art. 2, comma 2, lett. a) della L.R. n. 54/2012.
Viste la DGR n. 1442/2018, la DGR n. 642/2019 e la DGR n. 1514/2019;

delibera

  1. di dare atto che le premesse sono parte integrante del presente provvedimento;
  2. di approvare l’integrazione al Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2019/2021 dettate dall’entrata in vigore della legge n. 160 del 27 dicembre 2019 ed in particolar modo all’art. 1, commi 148 e 149;
  3. di autorizzare l’indizione dei concorsi pubblici per:
    • n. 5 posti di Dirigente Tecnico Ingegneristico;
    • n. 1 posto di Dirigente Tecnico Ambientale;
    • n. 2 posti di Dirigente Tecnico Agroforestale;
    • n. 2 posti di Dirigente Economico Statistico
    • n. 1 posto di Dirigente Informatico
    • n. 4 posti di Dirigente Amministrativo
    • n. 2 posti di Dirigente Finanziamenti comunitari
  4. di demandare alla Direzione Organizzazione e Personale l’esecuzione del presente provvedimento, dando mandato alla stessa di dare avvio ai concorsi pubblici di cui al precedente punto, nonché ogni altro adempimento conseguente;
  5. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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