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Materia: Foreste ed economia montana
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1983 del 30 dicembre 2019
Sviluppo congiunto delle attività di partecipazione ai programmi di finanziamento europei e internazionali ai quali la Regione del Veneto ha accesso per il periodo 2020 - 2022. Accordo di collaborazione con Veneto Lavoro. Legge Regionale n. 3 del 13 marzo 2009.
Con il presente atto si approva l’Accordo di collaborazione tra Regione del Veneto e Veneto Lavoro per lo sviluppo congiunto delle attività di partecipazione a programmi europei a gestione diretta e indiretta della Commissione europea e di altri organismi europei ed internazionali.
Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.
La Sede regionale di Bruxelles è operativa dal 1997, in attuazione della Legge Regionale n. 30 del 6 settembre 1996 “Norme generali sulla partecipazione della Regione Veneto al processo normativo comunitario e sulle procedure di informazione e di attuazione dei programmi comunitari”. Tale legge è stata abrogata dalla Legge Regionale n. 26 del 25 novembre 2011 “Norme sulla partecipazione della Regione del Veneto al processo normativo e all’attuazione del diritto e delle politiche dell’Unione europea”, che specifica – all’art. 14, comma II – come la Giunta ed il Consiglio regionale si avvalgano della Sede “al fine di assicurare un efficace sistema di relazioni con le Istituzioni e gli organismi dell’Unione Europea”.
Dal 2010 la Sede ha assunto il nome di Ca’ Veneto a Bruxelles. Un mutamento non solo di forma: avendo come ospiti presso i propri uffici diversi altri attori del sistema regionale, Ca’ Veneto rappresenta il front office dell’intero sistema regionale veneto in difesa degli interessi del territorio e delle imprese presso l’Unione Europea.
La collaborazione tra la Sede di Bruxelles della Regione del Veneto e l’Ente Veneto Lavoro, risalente agli anni 2005-2008 nell’ambito della cooperazione transfrontaliera (INTERREG 3A), di interventi finanziati con fondi FAS, si è ristabilita nel 2013 attraverso un accordo di collaborazione che prevedeva l’attivazione di un Desk operativo per le attività internazionali successivamente rinnovato fino al mese di giugno 2016.
La Sede di Bruxelles ha avviato, quindi, in esecuzione della D.G.R. n. 885 del 14 giugno 2016 e del conseguente Accordo con Veneto Lavoro del 22 giugno 2016, un percorso di riorganizzazione finalizzato alla crescita nella partecipazione a programmi europei a gestione diretta e indiretta della Commissione e di altri organismi europei ed internazionali ai quali la Regione ha accesso. L’Accordo, iniziato con l’approvazione del Piano Generale delle attività per il primo anno di convenzione (1° luglio 2016 – 30 giugno 2017, successivamente prorogato al 31 ottobre 2017), ha permesso di mettere a punto il nuovo assetto di collaborazione che è stato alla base dell’Accordo “Bruxelles 2017-2019” siglato in esecuzione della D.G.R. n. 1595 del 12 ottobre 2017.
Le intense attività di rete in Veneto hanno portato ad allargare, nel primo anno, l’Accordo di collaborazione con altri Enti strumentali della Regione del Veneto (Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario - Veneto Agricoltura, Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura – AVEPA e Veneto Innovazione) attraverso una sinergia di attività e di professionalità nel campo delle progettualità.
Il lavoro svolto dalle professionalità di “raccordo” sul territorio veneto ha permesso un maggiore allineamento fra le opportunità offerte da Bruxelles e le istanze e gli interessi degli attori territoriali, istituzionali, sia pubblici che privati e della società civile.
Il continuo presidio e la partecipazione alle Reti europee e istituzionali da parte del personale assegnato alla Sede di Bruxelles, nonché il coinvolgimento in nuove Reti, è stato fondamentale per lo sviluppo delle opportunità che gli attori sul territorio hanno indicato come di particolare interesse.
Gli aspetti della comunicazione verso gli attori del Veneto (attività di informazione) e di accoglienza delle delegazioni o di organizzazione di eventi hanno confermato l’importanza di avere una Sede che risponda e collabori adattandosi alle varie esigenze del territorio e degli stakeholder.
La suddivisione del lavoro per “desk tematici” è stata rivista, negli ultimi due anni, in ragione della riorganizzazione del personale e della necessità di concentrare l’attività su priorità di natura trasversale quali la raccolta di informazioni sulle tendenze delle politiche e le strategie in ambito europeo, la partecipazioni a tavoli di lavoro e a Infoday per incrementare le competenze e le conoscenze dell’Helpdesk Europrogettazione. Questo presidio diventa ancor più importante nel prossimo periodo di programmazione 2021-2027.
Le attività nel settore dell’europrogettazione hanno consentito alla Sede di Bruxelles il raggiungimento di significativi risultati, tra i quali l’approvazione, da parte della Commissione europea, di tre importanti Progetti, per un finanziamento complessivo di 858.534,26 euro (Progetto D.O.M.D.E. 246.489,26 euro, Progetto +Resilient: 398.875,00 euro e Progetto Cult Create: 213.170,00 euro), oltre ad ulteriori otto Progetti a valere sul Programma Erasmus+ con budget più contenuto (Fighting Loneliness, Social Engagement Framework for Adressing Chronic disease challenge, APPropriate CARE paths for frail elderly patients, Triade 2.0, Above – ABilities On the move, Cognition and inclusion, We Hear You e A way home). Tali Progetti sono in fase di realizzazione ed alcuni di questi si concluderanno oltre il 2022.
Si è quindi creato una sorta di “volano” che consente di incidere positivamente sul numero e sulla qualità dei Progetti approvati dalla Commissione europea e, conseguentemente, sulle ulteriori risorse economiche da destinare al Territorio, non escludendo quindi, per il proseguo, ulteriori significativi introiti per il bilancio regionale.
In tale contesto si inseriscono le professionalità da destinare alle attività di europrogettazione, con particolare riguardo ai profili dedicati alla gestione esecutiva del livello amministrativo e finanziario dei Progetti stessi.
Oltre ai menzionati positivi risultati nel settore dell’europrogettazione e dei conseguenti introiti a favore del bilancio dell’Amministrazione regionale, l’assetto organizzativo raggiunto dalla Sede di Bruxelles, anche grazie al qualificato supporto tecnico fornito in virtù dell’Accordo di Collaborazione sottoscritto con Veneto Lavoro, ha consentito di realizzare e consolidare i seguenti risultati nel trienno 2017 – 2019:
Lo stato dell’arte, basato sulle principali evidenze del primo triennio, ha permesso quindi di definire le priorità e le strategie per le prossime annualità descritte nel Programma generale delle attività, trasmesso da Veneto Lavoro con la Nota assunta a protocollo n. 540504 del 13 dicembre 2019 di cui all’Allegato A.
Con Decreto del Direttore dell’Area Programmazione e Sviluppo Strategico n. 36 del 25 settembre 2019, è stato nominato il Nucleo di valutazione del “Progetto di Sviluppo congiunto delle attività di partecipazione ai programmi di finanziamento europei e internazionali” che ha verificato l’efficienza e l’economicità dell’affidamento in house a Veneto Lavoro. Infatti, l’affidamento in house providing risulta essere economicamente più vantaggioso rispetto ad altre scelte del mercato in quanto produttiva di elevate economie nel triennio e permette comunque di mantenere elevati standard di efficienza e di qualità con un ottimale impiego delle risorse pubbliche. Inoltre, in ordine alla legittimità dell’affidamento a Veneto Lavoro (ex art. 5 e 192 del Decreto Legislativo n. 50/2016), è stato verificato che alla data del 31 ottobre 2019 l’Ente Veneto Lavoro risulta essere iscritto nell’elenco ANAC delle società in house e, pertanto, si può procedere all’affidamento diretto, in presenza dei presupposti legittimanti.
Il Verbale redatto dal menzionato Nucleo di Valutazione è conservato agli atti delle Strutture regionali di ciascun componente.
Invariate le finalità generali della collaborazione con Veneto Lavoro, gli obiettivi che si intendono perseguire nelle prossime annualità sono i seguenti:
Il principale risultato atteso è la maggiore rappresentatività della Regione e degli attori territoriali nei processi di relazione, creazione e partecipazione alle Reti, esistenti o di futura adesione, e di capacità di comunicare le esigenze territoriali e le progettualità presso gli attori – Istituzioni ed altri Enti – presenti a Bruxelles e di riflesso delle reti attivate sul territorio regionale.
In parallelo, l’altro risultato auspicato è la crescita del numero dei progetti approvati grazie a miglioramenti in termini di qualità, quantità e articolazione settoriale dei progetti presentati, anche attraverso il rafforzamento delle collaborazioni strategiche esistenti con gli altri Enti strumentali della Regione, che si sono costituite e rafforzate nel corso del primo triennio di attività. In questo senso, il tavolo di lavoro sul primario e i progetti sul tema dell’innovazione, inclusione e cooperazioni portati avanti dalla Sede di Bruxelles con il supporto di Veneto Lavoro e con la rete ENSA/ELISAN/ rappresentano punto di riferimento principale.
Nel periodo 2020-2022, il rafforzamento delle progettualità e delle sinergie con le altre Reti sarà articolato su tre linee di azione:
I molteplici settori di interesse del territorio sono accuratamente descritti nel citato Allegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento.
Le attività necessarie per le diverse aree sono anch’esse descritte nel dettaglio nel suddetto Allegato A e comportano l’utilizzo di un multidisciplinare mix di professionalità nel numero massimo di n. 10 unità per le quali si propone la relativa autorizzazione ai sensi della D.G.R. n. 1841 dell’8 novembre 2011 e s.m.i. e nel rispetto dell’art. 13 comma 2 bis della Legge Regionale n. 3 del 13 marzo 2009 che recita che “la Giunta regionale può attribuire all’Ente ulteriori attività di supporto e assistenza tecnica, rispetto a quelle svolte ai sensi della predetta Legge”.
Si propone, pertanto, di procedere con apposito Accordo di Collaborazione con Veneto Lavoro, ai sensi dell’articolo 15 della Legge 241/90 e s.m.i., per la realizzazione delle attività riferite alla suddetta Proposta di programma generale e correlate ad un interesse pubblico comune alle parti, come sopra esplicitato.
Lo schema di accordo di collaborazione, di cui all'Allegato B al presente provvedimento, disciplina i tempi e le modalità di svolgimento delle attività, nonché le modalità di erogazione delle risorse da parte della Regione del Veneto a Veneto Lavoro, quale esclusivo ristoro delle spese sostenute. L’Accordo di collaborazione ha durata sino al 31 dicembre 2022, salvo proroga debitamente motivata e preventivamente autorizzata dal Direttore competente all’esecuzione del provvedimento. Le risorse destinabili all’eventuale proroga non potranno superare annualmente la quota massima prevista nel presente provvedimento quale imputazione annua del finanziamento pubblico assegnato.
All’Ente strumentale Veneto Lavoro si fa richiesta di:
Le risorse necessarie alla realizzazione delle attività svolte si quantificano nella somma massima di euro 1.350.000,00 (unmilionetrecentocinquantamila/00).
Le somme saranno erogate a Veneto Lavoro mediante liquidazioni annuali, entro il 31 dicembre 2020 per un importo massimo di euro 450.000,00 (quattrocentocinquantamila/00), entro il 31 dicembre 2021 per un importo massimo di euro 450.000,00 (quattrocentocinquantamila/00) ed entro il 31 dicembre 2022 quale saldo l’importo massimo di euro 450.000,00 (quattrocentocinquantamila/00), sulla base di idonea documentazione contabile, corredata da una relazione descrittiva delle attività svolte e dei relativi costi sostenuti, specificando, in particolare, il numero di risorse umane impiegate e, di ciascuna, il livello professionale, l’impegno lavorativo espresso in ore/persona e i relativi costi. In particolare, dovranno essere presentati piani di attività dettagliati e dovranno essere disposti un sistema contabile separato e una codificazione appropriata dei costi correlati alla contabilità generale. Al fine di valutarne l’ammissibilità, tutti i costi dovranno essere documentati, trasparenti e suddivisi per voci, nel rispetto dei criteri di pertinenza, congruità e coerenza, così come previsto per la rendicontazione a costo reale.
I provvedimenti necessari per dare attuazione alla presente deliberazione, ivi compresi l’assunzione dei relativi impegni di spesa e la sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione, saranno di competenza del Direttore dell’U.O. Rapporti UE e Stato.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Legge Regionale n. 3 del 13 marzo 2009;
VISTA la Legge Regionale n. 39 del 29 novembre 2001;
VISTA la Legge Regionale n. 26 del 25 novembre 2011;
VISTE la Nota dell’U.O. Rapporti UE e Stato n. 308352 di prot. dell’11 luglio 2019 e la Nota di Veneto Lavoro assunta a protocollo n. 540504 del 13 dicembre 2019 di cui all’“Allegato A”;
VISTA la Legge Regionale n. 46 del 25 novembre 2019 di approvazione del Bilancio di previsione 2020-2022;
VISTO il Decreto n. 10 del 16 dicembre 2019 del Segretario Generale della Programmazione di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2020-2022;
VISTA la D.G.R. n. 1841 dell’8 novembre 2011 e ss.;
VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
VISTO l’art. 15 della Legge n. 241/1990;
Considerate le motivazioni e le proposte esposte in premessa dal Relatore;
delibera
(seguono allegati)
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