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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 151 del 31 dicembre 2019


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1875 del 17 dicembre 2019

Protezione Civile. DGR n. 837 del 31 marzo 2009 e DGR n. 1373 del 28 luglio 2014. Aggiornamento delle modalità operative del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si intendono aggiornare le procedure di cui agli atti di Giunta regionale n. 837/2009 e n. 1373/2014, adeguando le soglie di allerta per rischio idraulico, introducendo il sistema integrato IMAGe (Interfaccia e Modello per l'Allerta e la Gestione delle piene) ed estendendo il principio di “trasmissione della criticità da monte verso valle”, tenuto anche conto delle procedure di emergenza attive.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Con la Delibera di Giunta Regionale n. 837 del 31 marzo 2009 è stato dichiarato attivo e operativo, a decorrere dal 2 aprile 2009, il Centro Funzionale Decentrato (CFD) della Regione del Veneto per i rischi idrogeologico e idraulico. Con lo stesso provvedimento è stato approvato il documento operativo che definisce l’assetto organizzativo e funzionale del sistema di allerta regionale e specifica le modalità di allertamento regionale ai fini di protezione civile. Successivamente, a cinque anni dall’avvio del CFD, si è rilevata la necessità di apportare un aggiornamento alle procedure per il funzionamento del CFD; in particolare si è provveduto con DGR n. 1373/2014 all’adozione di una nuova suddivisione del territorio regionale in aree di allerta per il rischio idrogeologico e idraulico, all’adozione di soglie idrometriche e alla modifica del sistema di allerta per il rischio valanghe e con Decreto del Direttore dell’ex-Sezione di Protezione Civile n. 110 del 24 ottobre 2014 venivano aggiornati e completati i contenuti della DGR n. 1373/2014.

Ora, a quasi 10 anni dall’attivazione del CFD, si rende necessario apportare degli aggiornamenti alle modalità di funzionamento del Centro.

Dal 2013 è stato intrapreso un rapporto di collaborazione tecnico-scientifica con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (ICEA) dell'Università di Padova in sinergia tra le parti, per ricerche e studi nel settore idraulico, per intraprendere strategie di controllo e mitigazione del rischio che hanno portato allo sviluppo del sistema integrato IMAGe - Interfaccia e Modello per l’Allerta e la Gestione delle piene.

Nel 2016 il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ha emesso le indicazioni operative recanti “Metodi e criteri per l'omogeneizzazione dei messaggi del sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile” contenenti  la “Tabella delle allerte e delle criticità meteo-idrogeologiche ed idrauliche” con indicazioni operative nazionali che individuano con chiarezza lo scenario e i danni attesi riferiti alle diverse criticità per tutto il territorio nazionale. Con Decreto del Direttore della Direzione Protezione Civile e Polizia Locale n. 284 del 28 dicembre 2017 si dà atto che il CFD della Regione del Veneto aveva già dato attuazione a quanto contenuto nelle indicazioni operative impartite dal Dipartimento e ne conferma il formale recepimento.

Inoltre, il personale del CFD, composto dalla Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, dalla Direzione Difesa del Suolo e da ARPAV – DRST, ha continuato a lavorare per aggiornare, integrare e rendere più fluide le proprie procedure operative.

Con il presente provvedimento, si propone pertanto di approvare il documento in Allegato A, redatto dalla Direzione Difesa del Suolo e da ARPAV – DRST, in collaborazione con la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, responsabile del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto che aggiorna, integra e modifica, il documento che illustra le modalità operative del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile approvato con la DGR n.837/2009, successivamente integrato con la DGR n. 1373/2014 e DDR n. 110/2014 e con il DDR n. 284/2017.

Si tratta principalmente di adeguamenti che riguardano::

  1. l’aggiornamento delle soglie idrometriche per l’allertamento del CFD, con l’introduzione di nuove sezioni idrauliche di riferimento, nuove soglie idrometriche, nonché qualche adeguamento delle soglie funzionali esistenti, i cui valori erano corrispondenti a livelli idrometrici specifici, individuati ai fini delle attività del genio civile regionale e non di Protezione Civile, al fine di introdurre nuove soglie da utilizzare in fase di previsione con l’impiego della nuova modellistica numerica;
  2. l’introduzione della nuova modellistica numerica idrologica-idraulica denominata IMAGe per il Sistema Brenta–Bacchiglione–Muson che sostituisce il modello AMICO (con riferimento al Bacchiglione fino a Padova), con la prospettiva di estenderla, poi, a tutti i corsi d’acqua principali del Veneto;
  3. l’aggiornamento del principio di “trasmissione della criticità da monte verso valle”, ad oggi limitato al caso della trasmissione della criticità idraulica da monte a valle e volto ad aggiornare i criteri applicati per l'identificazione della criticità sia in fase di previsione che in fase di monitoraggio e sorveglianza.. Da oltre un anno tale modello è testato presso il CFD con esito favorevole. Da oltre un anno tale modello è testato presso il CFD con esito favorevole

In riferimento al punto 1), si evidenzia che le soglie idrometriche così individuate risulteranno in alcuni casi diverse dai livelli di guardia utilizzati dagli uffici del Genio Civile per il Servizio di Piena, in virtù delle diverse finalità delle azioni e delle attività da porre in essere al loro superamento. Si sottolinea quindi che il presente provvedimento non modifica in alcun modo le soglie utilizzate nelle attività del Servizio di Piena, che dovrà pertanto essere garantito anche in assenza di allertamento da parte del CFD.

Si sottolinea inoltre l’intento di procedere al miglioramento del sistema di allertamento, secondo una prospettiva multi-rischio, partendo dallo studio di nuovi strumenti di allertamento per temporali forti a livello regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Direttiva del PCM del 27.02.2004 e s.m.i.

VISTA la D.G.R. n. 873 del 31.03.2009

VISTA la D.G.R. n. 1373 del 28.07.2014

VISTO il DDR n. 110 del 24.10.2014

VISTO il D.Lgs. 02.01.2018, n. 1 e s.m.i.;

VISTO l'art. 2 comma 2 della L.R. n. 54 del 31.12.2012

delibera

  1. di dare atto che le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare, quale modifica e integrazione della DGR n. 837/2009 e della DGR n. 1373/2014, il documento operativo in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, adottando le modalità operative del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile in esso contenute;
  3. di incaricare il Direttore della Direzione Protezione Civile e Polizia Locale ad assumere tutti gli atti necessari per l’attuazione del presente provvedimento;
  4. di incaricare il Direttore della Direzione Protezione Civile e Polizia Locale di trasmettere il presente provvedimento al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alle strutture regionali, all’ARPAV e alle altre Amministrazioni coinvolte nelle attività connesse a quelle del Centro Funzionale Decentrato;
  5. di incaricare il Direttore della Direzione Protezione Civile e Polizia Locale di informare tutti i destinatari e i fruitori delle informazioni diramate attraverso il sistema di allerta regionale, delle novità introdotte nel presente documento e tutti i comuni della Regione del Veneto;
  6. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1875_19_AllegatoA_410484.pdf

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