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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 92 del 16 agosto 2019


Materia: Caccia e pesca

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1135 del 30 luglio 2019

Proposta di Piano Faunistico-Venatorio Regionale 2019-2024 (DGR n. 1943 del 21.12.2018). Osservazioni pervenute nell'ambito della fase di consultazione con il pubblico prevista dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Approvazione delle modalità di recepimento ai fini dell'acquisizione del Parere Motivato da parte della Commissione Regionale VAS, ai sensi della DGR n. 791/2009.

Note per la trasparenza

Nell'ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che accompagna l'iter di approvazione del Piano faunistico-venatorio regionale 2019-2024 (PFVR 2019-2024), vengono in questa sede approvate, ai fini dell'acquisizione del prescritto parere motivato da parte della Commissione regionale VAS, le modalità di recepimento delle osservazioni alla proposta di PFVR adottata con DGR n. 1943 del 21 dicembre 2018, osservazioni pervenute nell'ambito della fase di consultazione con il pubblico (Fase 5-consultazione e partecipazione della procedura VAS, di cui all’Allegato A «Procedura di Vas per piani e programmi di competenza regionale» alla DGR n. 791 del 31 marzo 2009).

L'Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

Con DGR n. 46 del 19 gennaio 2018 avente ad oggetto «Proposta di nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale (articolo 8 della L. R. n. 50/1993). Presa d’atto del riordino normativo nazionale e regionale e contestuale adeguamento del percorso procedurale, ridefinizione delle linee guida e degli obiettivi generali e adozione del programma operativo. Parziale riformulazione della DGR n. 1716/2017 e approvazione del Documento Preliminare di Indirizzo e del Rapporto Ambientale Preliminare relativo alla procedura VAS (Valutazione Ambientale Strategica).», si è, tra l’altro, disposto:

  • di approvare gli Obiettivi Prioritari (OP) della proposta di Piano Faunistico-Venatorio Regionale 2019-2024 (PFVR 2019-2024) dando atto che gli stessi costituiscono, in riferimento ai correlati criteri di sostenibilità nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), il quadro generale e di dettaglio all’interno del quale si andrà a strutturare la redazione della proposta di Piano Faunistico-Venatorio Regionale (PFVR);
  • di avviare, ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 «Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio.», il procedimento complessivo finalizzato alla redazione della proposta di Piano Faunistico Venatorio Regionale 2019-2024 (PFVR 2019-2024);
  • di dare atto che, nell’ambito di tale procedimento pianificatorio, trovano attuazione le disposizioni transitorie di cui all’articolo 11 della L. R. n. 27/2017;
  • di dare atto che, in riferimento alla procedura di VAS, trova applicazione, per le parti di specifica pertinenza, la DGR n. 791/2009, fatto particolare riferimento all’Allegato A – procedura di VAS per piani e programmi di competenza regionale;

Con il medesimo provvedimento sono stati altresì approvati i documenti di seguito indicati:

  • «Documento Preliminare di Indirizzo «Linee guida, criteri per l’elaborazione e contenuti del PFVR – Piano Faunistico-Venatorio Regionale» (DPI)»;
  • «Rapporto Ambientale Preliminare per la Valutazione Ambientale Strategica del PFVR – Piano Faunistico-Venatorio Regionale (RAP)».

In attuazione del citato provvedimento, la competente Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca, che ha assunto il ruolo, ai fini della procedura di VAS, di Struttura regionale procedente, ha provveduto:

  • con nota prot. n. 42894 del 2 febbraio 2018 al deposito, presso la Commissione regionale VAS, dei predetti documenti - Obiettivi Prioritari (OP), Documento Preliminare di Indirizzo «Linee guida, criteri per l’elaborazione e contenuti del PFVR – Piano Faunistico-Venatorio Regionale» (DPI) e «Rapporto Ambientale Preliminare per la Valutazione Ambientale Strategica del PFVR – Piano Faunistico Venatorio Regionale» (RAP), con contestuale richiesta formale di avvio della procedura VAS sulla proposta di PFVR 2019-2024;
  • con note prot. n. 58773 del 15 febbraio 2018, n. 77664 del 28 febbraio 2018 e n. 89133 del 8 marzo 2018 al deposito, presso i soggetti competenti in materia ambientale ed ai sensi dell’Allegato A alla DGR n. 791/2009, dei medesimi documenti di cui alla DGR n. 46/2018, con contestuale richiesta formale di avvio della procedura di consultazione e concertazione;
  • in esito a complessivi n. 9 riscontri da parte di altrettanti soggetti competenti in materia ambientale, con note prot. n. 117800 del 28 marzo 2018 e n. 145631 del 18 aprile 2018, al deposito dei medesimi contributi presso la Commissione Regionale VAS.

In data 24 maggio 2018 la Commissione regionale VAS ha provveduto all’esame dei documenti ivi depositati e, a seguito di ciò, all’emissione del Parere Motivato n. 66 del 24 maggio 2018.

Il predetto parere, oltre a prescrizioni di carattere generale rispetto ai necessari livelli di analisi, dettaglio ed indirizzo a cui devono necessariamente essere ricondotti sia la proposta di PFVR 2019-2024 che i documenti valutativi alla stessa riferiti (in particolare, Rapporto Ambientale e Sintesi non Tecnica a fini VAS e Studio di Incidenza Ambientale ai fini della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale – VincA, ai sensi e per gli effetti della DGR n. 1400/2017), sottolinea anche la necessità di prestare adeguata attenzione agli obiettivi di sostenibilità economica e sociale riferiti alla proposta di PFVR, come indicato nel DPI, e che comprendono il tema del riparto e dell’organizzazione delle competenze, sia pianificatorie che gestionali e attuative tramite cui il predetto Piano andrà a trovare concreta ed efficace realizzazione sul territorio.

In tal senso, accanto alla puntuale e coerente applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 11 – Norme transitorie - della L. R. n. 27/2017, è stata evidente fin da subito la necessità di tenere in adeguata considerazione il fatto che questa proposta di PFVR si va ad inserire in una complessiva ed articolata fase di riordino e riallocazione di ruoli, compiti ed attribuzioni in materia di tutela dalla fauna selvatica e disciplina dell’esercizio venatorio, conseguente alla riforma del livello amministrativo di province e Città metropolitane in attuazione della L. n. 56/2014 (c. d. «legge Delrio»), e che si fonda e si articola sul quadro normativo regionale di seguito richiamato:

  • la legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 «Disposizioni per il riordino delle funzioni provinciali.», con cui si è delineato il quadro complessivo del riordino, che prevedeva tra l’altro la presa d’atto della necessità di prevedere percorsi separati per le attività gestionali ed amministrative in capo agli Uffici caccia rispetto alle attività di vigilanza, controllo e repressione dei reati in materia faunistico-venatoria;
  • la legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 «Collegato alla legge di stabilità regionale 2017.», con cui, previa individuazione delle materie e, nell’ambito di queste, delle funzioni ed attribuzioni oggetto di riordino, si sono definiti i puntuali passaggi di carattere normativo ed amministrativo, prevedendo, altresì e con l’articolo 6, la costituzione del Servizio regionale di vigilanza, nel quale dovrà transitare a regime il personale, ancora provinciale, connesso alle predette funzioni di vigilanza, controllo e repressione dei reati in materia faunistico-venatoria;
  • infine, la legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 «Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30, nonché conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25», con cui è stato completato il primo tassello – di carattere normativo – ovvero la riallocazione, all’interno dell’articolato della L. R. n. 50/1993, delle specifiche attribuzioni, dando atto che il definitivo avvio a regime del sistema oggetto di riordino è legato all’adozione di uno o più provvedimenti da parte della Giunta regionale, con i quali adottare un nuovo modello organizzativo, funzionale al riformato regime di attribuzioni e funzioni derivanti dal processo di riordino.

Parallelamente e, per certi versi, anticipatamente, al quadro normativo dianzi-richiamato, è stata approvata la legge regionale 8 agosto 2017, n. 27 «Adeguamento delle norme regionali in materia di pianificazione faunistico-venatoria: modifiche alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”», con cui si è proceduto ad un parziale e puntuale riordino (in questo caso di immediata attuazione) delle norme e disposizioni in materia di pianificazione faunistico-venatoria.

Il senso di tale percorso - parallelo ed anticipatore – si fondava sulla necessità di poter avviare la fase di redazione e predisposizione dei nuovi strumenti ed elaborati pianificatori in un contesto normativo pienamente e compiutamente assestato, anche in riferimento alla necessità di una piena sostenibilità – a partire proprio dai profili di carattere normativo – del predetto percorso pianificatorio nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

A seguito di un primo consolidamento della proposta pianificatoria, con DGR n. 1099 del 31 luglio 2018 avente ad oggetto «Adozione – in via preliminare – della proposta di Piano Faunistico-Venatorio Regionale 2019-2024 (articolo 8 della L. R. n. 50/1993, come modificato ed integrato dall’articolo 1 della L. R. n. 27/2017.», si è ritenuto, in via preliminare ed ai fini di dare evidenza ad una concreta condivisione alla medesima proposta, di adottare – in via preliminare – la proposte di Relazione, di Regolamento di Attuazione e di Cartografia del PFVR 2019-2024.

Lo scopo e le finalità di tale adozione a carattere preliminare si concretizzavano con la necessità di dare condivisa evidenza – in prima istanza interna alla stessa Amministrazione regionale – all’evoluzione del percorso procedurale complessivo, dai meri principi informatori preliminari ai primi concreti elementi caratterizzanti la proposta pianificatoria in parola, con particolare riferimento alla delimitazione della Zona Faunistica delle Alpi ed alla sua ripartizione in Comprensori Alpini di Caccia, alla ripartizione del restante territorio in Ambiti Territoriali di Caccia ed alle modalità per la costituzione degli organismi di gestione di Ambiti e Comprensori.

A tal fine, è evidente che, in sede di adozione della predetta DGR n. 1099/2018, mentre il quadro complessivo (sia normativo che amministrativo) delle funzioni connesse alla predisposizione della proposta pianificatoria era (ed è tuttora) compiutamente definito, le restanti funzioni, ovvero quelle connesse al complessivo processo di riordino della materia tra il livello centrale ed il livello territoriale (in riferimento al quadro normativo, amministrativo ed organizzativo) avrebbero trovato di lì a poco una primo approdo – limitato all’ambito normativo – con l’approvazione della L. R. n. 30/2018.

Uno specifico ambito operativo di tale riordino complessivo è sicuramente rappresentato dalle specifiche disposizioni legate al regime di specialità riconosciuto alla Provincia di Belluno, in applicazione della L. R. n. 25/2014, che hanno assunto, con l’articolo 8 della L. R. n. 30/2018, forma e struttura di individuazione di specifiche attribuzioni, alcune con puntuale rilevanza rispetto al contesto pianificatorio.

In applicazione delle disposizioni di cui al predetto articolo 8 della L. R. n. 30/2018, l’Amministrazione Provinciale di Belluno può concorrere attivamente, attraverso la formulazione di specifiche proposte, con valenza e ruolo di tipo sia pianificatorio che gestionale, le quali, ove valutate meritevoli di accoglimento da parte dell’Amministrazione Regionale oltre che compatibili con i limiti di carattere normativo ed i vincoli connessi alle valutazioni di carattere ambientale operanti in ambito faunistico-venatorio, possono concretizzarsi, nel caso del PFVR, con l’implementazione di specifiche misure e previsioni operative, avuto riguardo al contesto territoriale omogeneo della Zona Faunistica delle Alpi in cui ricade, per intero, il territorio amministrativo della Provincia di Belluno.

E’ evidente come per uno strumento di pianificazione di medio periodo quale è il PFVR, l’onere e l’impegno di maggior rilievo è quello connesso alla sua concreta ed efficace attuazione nel territorio nel corso dell’arco temporale di vigenza dello stesso, con le evidenti ricadute di ciò rispetto a procedimenti e procedure di carattere gestionale ed autorizzativo che coprono l’intero periodo di vigenza di ciascun PFVR, ma che concentrano una quota ben rilevante di processi e procedimenti proprio in sede di avvio della nuova fase pianificatoria, con un parallelo onere connesso all’esercizio della vigilanza e del controllo sul concreto rispetto delle prescrizioni pianificatorie.

Pertanto, in ragione di tali considerazioni, tra gli Obiettivi Prioritari (OP) della proposta pianificatoria in parola, oggetto di approvazione con DGR n. 46/2018, è compreso l’OP n. 11 «Definire, anche in riferimento all’attuale fase di riordino conseguente alla riforma del livello amministrativo provinciale a seguito della L. n. 56/2014, una proposta di modello organizzativo e gestionale che tenga conto delle specificità di processi e procedimenti gestionali ed amministrativi che devono trovare collocazione ad un livello (centrale o periferico) adeguato in termini di efficienza ed efficacia, anche in riferimento ad un orizzonte temporale di attività quale è quello che caratterizza il PFVR che consente, ove necessario, l’adozione di integrazioni e miglioramenti, sia puntuali che complessivi, nell’ambito di quanto prevede il comma 6 dell’articolo 8 della L. R. n. 50/1993; in tal senso, la individuazione di un idoneo riferimento gestionale, centrale o allocato sul territorio di riferimento, assume ruolo e rilevanza in riferimento agli aspetti sociali connessi all’attività di gestione faunistica di prelievo venatorio, in risposta alle attese che provengono dal territorio stesso, perseguendo l’attenuazione o la rimozione di possibili conflittualità a livello locale (RICONDUCIBILE AI CRITERI 4, 5, 6 E 10 DI SOSTENIBILITA’).».

E’ evidente, quindi, che, parallelamente all’evoluzione dei documenti e degli elaborati di piano costituenti il PFVR in parola, è necessariamente proseguito un intenso lavoro finalizzato alla puntuale definizione di un nuovo modello organizzativo, nell’ambito del quale anche le attese ed i vincoli connessi all’efficace attuazione della proposta pianificatoria devono trovare adeguate risposte, anche in ragione della rilevanza che assumono tali aspetti – confluiti in un vero e proprio Obiettivo Prioritario - all’interno della complessiva procedura di analisi e valutazione a fini VAS.

Pertanto, anche in riferimento alla prospettiva dianzi-evidenziata, è proseguito, a seguito della DGR n. 1099/2018, un articolato lavoro di definizione e consolidamento della proposta di PFVR 2019-2024, attraverso l’implementazione e lo sviluppo dei contenuti degli elaborati tecnici, cartografici e regolamentari che ne costituiscono, ai sensi dell’articolo 8 della L. R. n. 50/1993, la struttura complessiva, a cui si aggiungono, con un percorso parallelo e coordinato, le valutazioni di carattere ambientale che accompagnano la medesima proposta, ovvero lo Studio di Incidenza Ambientale ai fini della Valutazione di Incidenza Ambientale ed il Rapporto Ambientale e la Sintesi non Tecnica ai fini del percorso valutativo previsto dalla VAS.

In esito di tale fase del procedimento complessivo, con DGR n. 1943 del 21 dicembre 2018 avente ad oggetto «DGR n. 791 del 31 marzo 2009: adozione della proposta di PFVR 2019-2024 – Piano Faunistico-Venatorio Regionale 2019-2024 (articolo 8, L. R. n. 50/1993) ai fini dell’avvio delle consultazioni previste dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).», si è disposto, ai fini e secondo quanto previsto dalla Fase 4 - adozione dell’Allegato A alla DGR n. 791/2009:

  • di adottare gli elaborati costituenti la proposta di Piano Faunistico-Venatorio Regionale 2019-2024 (PFVR 2019-2024), ovvero le proposte di Relazione al Piano Faunistico-Venatorio 2019-2024, di Regolamento di Attuazione del Piano Faunistico-Venatorio 2019-2024 (che comprende anche lo schema di Statuto degli Ambiti Territoriali di Caccia e dei Comprensori Alpini) e quelle relative alla Cartografia del Piano Faunistico-Venatorio Regionale 2019-2024, articolata nelle sezioni relative al territorio delle Province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza e della Città Metropolitana di Venezia;
  • di adottare, altresì, lo Studio di Incidenza Ambientale del Piano Faunistico-Venatorio Regionale 2019-2024, redatto ai sensi del D. P. R. n. 120/2003 e della DGR n. 1400/2017, il Rapporto Ambientale, comprensivo anche della Sintesi non Tecnica, redatti ai sensi del D. Lgs. n. 152/2006 e della DGR n. 791/2009;
  • di autorizzare il Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca ad adottare eventuali modifiche ed integrazioni - di mero dettaglio e non incidenti sulla struttura e sull’assetto complessivo della proposta di PFVR 2019-2024 – agli elaborati in parola, ai fini del successivo percorso di VAS;
  • di avviare, ai fini e secondo quanto previsto dalla Fase 5 - consultazione e partecipazione dell’Allegato A alla DGR n. 791/2009, le attività di consultazione sulla proposta di Piano Faunistico/Venatorio 2019-2024, dando atto che la medesima documentazione dovrà essere pubblicata per le necessarie consultazioni, secondo le modalità previste dalla predetta Fase 5, rendendola disponibile ai fini della presentazione di eventuali osservazioni per almeno 60 (sessanta) giorni dalla data di avvenuta pubblicazione;
  • infine, di incaricare la Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca di pubblicare e depositare, ai fini della pubblica consultazione, gli elaborati di piano e le relative valutazioni di carattere ambientale nei modi e nei tempi indicati nella DGR n. 791/2009, dandone apposito avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione, con indicazione delle modalità di accesso agli stessi oltre che delle modalità e formalità e dei termini per la presentazione di eventuali osservazioni.

I predetti documenti, in attuazione di quanto prevede la Fase 5 dell’Allegato A alla DGR n. 791/2009, sono stati quindi resi disponibili in modalità digitale all’interno di una apposita sezione del sito web istituzionale dell’Amministrazione regionale ed in formato cartaceo presso la Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca – Unità Organizzativa Caccia Pesca e FEAMP, presso la Direzione Commissioni Valutazioni – Unità Organizzativa VAS VINCA NUVV oltre che presso gli Uffici Caccia allocati presso le province e la Città metropolitana di Venezia, per la durata di giorni 60 (sessanta) a decorrere dal 8 febbraio 2019.

In pari data è stato pubblicato, a pagina 255 del Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 14, apposito avviso in ordine all’avvio della procedura di consultazione pubblica in parola, con individuazione dei termini temporali della pubblicazione in parola e delle modalità per la presentazione di osservazioni.

A tal fine, oltre che per meglio organizzare e strutturare le osservazioni, con Decreto del Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca, n. 14 del 13 febbraio 2019, si è provveduto ad adottare un apposito «Modulo per la presentazione di osservazioni», reso parimenti disponibile con le predette modalità di accesso e consultazione (digitale e cartacea) degli elaborati di piano e delle valutazioni ambientali.

La Struttura regionale procedente a fini VAS ha quindi provveduto, dalla data di pubblicazione dell’avviso sul BUR e di messa a disposizione degli elaborati di piano e delle valutazioni di carattere ambientale, a porre in essere tutte le attività – anche di carattere informativo – connesse a favorire e promuovere la consultazione pubblica, della durata di 60 giorni, riguardo agli elaborati costituenti la proposta di PFVR ed alle valutazioni di carattere ambientale, come previsto dagli articoli 13 e 14 del D. Lgs. n. 152/2006 e dalla DGR n. 791/2009, dando in tal modo piena ed efficace esecuzione alla predetta Fase 5 - Consultazione e partecipazione della complessiva procedura di VAS.

Entro il termine di 60 giorni dalla data di pubblicazione, e quindi sino al 9 aprile 2019, è stato possibile, da parte di tutti i portatori di interesse e, in generale, di tutti i soggetti interessati, presentare alla Struttura regionale procedente proprie osservazioni e valutazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori contributi conoscitivi e valutativi.

A tal proposito, si evidenzia che, al fine di concorrere attivamente a dare ulteriore valore, ruolo e rilevanza alla fase di consultazione in parola, si è ritenuto di tenere in considerazione anche osservazioni pervenute oltre il predetto termine del 9 aprile 2019, e sino successivo 13 maggio 2019, data oltre la quale non risulta più alcun deposito di osservazioni.

In particolare, sino alla data del 9 aprile 2019 risultano essere state depositate presso la Struttura regionale proponente complessivamente n. 89 (ottantanove) osservazioni; molte di queste, articolandosi a loro volta in sub-osservazioni a carattere puntuale, danno luogo ad una consistenza effettiva finale di n. 181 (centoottantuno) osservazioni puntuali.

Entro il successivo termine del 13 maggio 2019 sono state complessivamente n. 108 le osservazioni utilmente depositate presso la medesima Struttura regionale; anche per queste l’articolazione e lo sviluppo in sub-osservazioni si concretizza con una consistenza effettiva complessiva finale di n. 236 (duecentotrentasei) osservazioni puntuali.

Si rileva che, a livello complessivo, le osservazioni presentate provengono e fanno riferimento ad un ampio e variegato novero di soggetti, quali Associazioni venatorie, agricole ed ambientali, Amministrazioni pubbliche a livello locale quali Comuni, imprese agricole ed agroalimentari singole ed associate, comitati locali legati alla tutela del territorio, Ambiti Territoriali di Caccia e Comprensori Alpini di Caccia ma anche, e in numero significativo, da parte di singoli cittadini.

In tal senso, si ha motivo di ritenere che, accanto al dato quantitativo del numero complessivo di osservazioni depositate, il dato qualitativo riferito alla rappresentatività dei soggetti che hanno ritenuto di proporre osservazioni costituisce elemento significativo e positivo ai fini di una valutazione circa l’efficacia e la penetrazione dell’azione di informazione e comunicazione posta in essere dalla Struttura regionale procedente.

In ordine a quanto prevede la medesima Fase 5 dell’Allegato A alla DGR n. 791/2009, la predetta Struttura ha provveduto ad estrapolare, dal novero complessivo delle 236 osservazioni e sub-osservazioni depositate, quelle aventi carattere ambientale, in quanto per queste la medesima DGR n. 791/2009 prevede anche l’espressione di un puntuale parere da parte del valutatore ambientale, ovvero del soggetto incaricato, con Decreti del Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca n. 129 del 27 luglio 2018 e n. 140 del 20 agosto 2018, del supporto tecnico in riferimento alla procedura di VAS complessiva.

Si tratta complessivamente di n. 73 (settantatre) osservazioni puntuali; a queste si vanno ad aggiungere n. 3 (tre) osservazioni proposte dalla predetta Struttura regionale procedente in riferimento – ed in riscontro - ad altrettante tematiche prioritarie aventi particolare rilievo ai fini della VAS cui è sottoposto il PFVR 2019-2024, per un totale quindi di n. 76 (settantasei) osservazioni aventi rilevanza di carattere ambientale.

Tra le osservazioni integrative proposte dalla predetta Struttura, la prima fa riferimento ad una puntuale ed efficace applicazione delle disposizioni recate dall’articolo 11 della L. R. n. 27/2017: in tal senso, si è provveduto ad un ulteriore supplemento di verifica ed analisi dei contenuti dei PFVP adottati dalle province e dalla Città metropolitana di Venezia, al fine di implementare, ove valutato necessario e/o opportuno, eventuali integrazioni o modifiche introdotte successivamente alla fase di coordinamento degli stessi PFVP nella precedente proposta di PFVR (ovvero di quella oggetto di adozione con DGR/CR n. 133/2014).

Una seconda tematica riguarda l’attivazione di uno specifico approfondimento in ordine alla coerenza della delimitazione del TASP (Territorio Agro-Silvo-Pastorale) rispetto ad alcuni interventi infrastrutturali che hanno riguardato di recente il territorio veneto, e che ora possono essere oggetto di una definizione di maggiore dettaglio grazie alla recente disponibilità di significativi aggiornamenti di basi dati cartografiche legate a progetti e cantieri in corso di realizzazione oltre che dal recente rilascio di aggiornamenti rispetto alla copertura del medesimo territorio tramite ortofoto.

Infine, la terza tematica oggetto di osservazioni da parte della Struttura regionale procedente attiene alle tematiche connesse al predetto OP n. 11, ovvero alla definizione di un modello organizzativo, ripartito tra un livello periferico ed un livello centrale, capace di garantire l’efficace ed efficiente realizzazione di compiti di gestione, di vigilanza e di erogazione di servizi all’utenza anche in ordine ad un ulteriore onere operativo, ovvero l’efficace attuazione delle previsioni pianificatorie - secondo uno stringente cronoprogramma connesso alla fase di impianto e prima attuazione di un PFVR - a partire dalla definitiva approvazione dello stesso da parte del Consiglio regionale.

Poiché alcune problematiche non ancora risolte rispetto alla piena ed efficace istituzione ed operatività del Servizio regionale di vigilanza di cui all’articolo 6 della L. R. n. 30/2016 potevano ripercuotersi negativamente rispetto all’operatività complessiva del sistema, inteso come insieme di attività gestionali e di attività riferite al controllo ed alla vigilanza, si è reso necessario individuare uno specifico percorso operativo, che si andrà a realizzare grazie a due provvedimenti, oggetto di adozione da parte della Giunta regionale in data odierna, che riguardano l’attivazione di un nuovo modello organizzativo centrale e periferico e l’avvio di un regime convenzionale per collegare funzionalmente l’attività di vigilanza e controllo (ancora allocata a livello di province e Città metropolitana di Venezia) rispetto al predetto modello organizzativo. In attuazione del provvedimento concernente il nuovo modello organizzativo, la Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca assumerà la nova denominazione di Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria.

Si tratta, è di tutta evidenza, di tre aspetti fondamentali rispetto alla piena sostenibilità ed operatività delle previsioni pianificatorie di cui trattasi, rispetto alle quali il percorso di VAS costituisce un elemento puntuale di verifica, controllo e, ove necessario, anche di eventuale re-indirizzo.

In ordine ai criteri generali su cui si è fondata l’attività di riscontro, puntuale e generale, delle osservazioni, un primo elemento fa ancora riferimento alle disposizioni di cui all’articolo 11 della L. R. n. 27/2017, ovvero alla coerenza delle osservazioni rispetto alle previsioni del PFVP di riferimento.

In tale ottica, riferimenti ulteriori sono stati individuati, rispetto alle puntuali modifiche proposte, a contesti in cui fosse possibile individuare una coerenza tra proposte provenienti da soggetti diversi (un esempio, la coerenza tra proposte avanzate da imprese agricole, Ass. venatorie ed altri soggetti riferite ad un determinato contesto territoriale e proposte promosse, per lo stesso territorio, da organismi gestionali di ATC e CA).

Ulteriore elemento e criterio univoco, a volte dirimente rispetto alla decisione finale in ordine alla singola osservazione, la necessità di rispettare il vincolo che modifiche a carico delle superfici destinate a tutela e protezione della fauna (Zone di Ripopolamento e Cattura e Oasi di Protezione) avessero sempre carattere conservativo, anche in forma compensativa, se non incrementativo rispetto alla complessiva superficie di tutela e protezione della fauna selvatica a livello prima comprensoriale (ATC oppure CA), poi provinciale e infine regionale.

Sulla base di tali presupposti, principi informatori e vincoli, la Struttura regionale procedente ha provveduto alla puntuale verifica in ordine a ciascuna osservazione e sub-osservazione presentata, concretizzandosi con il riscontro, rispetto a ciascuna osservazione e sub-osservazione, di una puntuale, specifica e motivata controdeduzione.

Gli esiti di tale attività di analisi, verifica e riscontro sono stati raccolti in prospetti riepilogativi, come di seguito riportato:

  • una tabella riepilogativa concernente le osservazioni e sub-osservazioni aventi carattere ambientale, per un totale di n. 76 (settantasei) osservazioni e sub-osservazioni, rispetto alle quali al riscontro dell’osservazione proposta si va ad aggiungere il parere del soggetto valutatore a fini VAS;
  • una tabella riepilogativa concernente le restanti osservazioni e sub-osservazioni, ovvero quelle per le quali non sono ravvisabili connotazioni di carattere ambientale, per un totale di n. 164 (centonosessanta) osservazioni e sub-osservazioni oggetto di riscontro,

che si allegano, rispettivamente quale Allegato A e Allegato B, al presente provvedimento e che si ritiene di approvare.

Tutto ciò premesso, si ritiene, con il presente provvedimento:

  • di dichiarare l'avvenuta conclusione della fase di consultazione e partecipazione in ordine alla proposta di PFVR 2019-2024 prevista dalla Fase 5 della procedura VAS di cui all'Allegato A alla DGR n. 791/2009;
  • di approvare, ai fini della formulazione, da parte della Commissione regionale VAS, del prescritto parere motivato, i seguenti allegati facenti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
  • una tabella riepilogativa – Allegato A – relativa alle osservazioni e sub-osservazioni aventi carattere ambientale, per un totale di n. 76 (settantasei) osservazioni e sub-osservazioni oggetto di riscontro, rispetto alle quali al predetto riscontro proposto dalla Struttura regionale procedente si aggiunge anche il parere del soggetto valutatore;
  • una tabella riepilogativa – Allegato B – relativa alle osservazioni e sub-osservazioni prive di connotazioni di carattere ambientale, per un totale di n. 164 (centosessantaquattro) osservazioni e sub-osservazioni oggetto di riscontro,
  • di dare atto che l'accoglimento, nei termini di cui ai richiamati allegati, delle osservazioni complessivamente pervenute, fatto salvo il parere vincolante della Commissione regionale VAS, sarà oggetto di recepimento/implementazione in sede di adozione definitiva del PFVR 2019-2024 per l'inoltro al Consiglio regionale, ai fini della sua definitiva approvazione;
  • di dare atto che la preliminare adozione, in data odierna, dei due dianzi-richiamati provvedimenti di Giunta regionale concernenti il nuovo modello organizzativo ed il regime convenzionale per la gestione transitoria dell’attività di vigilanza e controllo in materia faunistico-venatoria costituisce condizione vincolante ai fini della piena ed efficace sostenibilità dei riscontri alle osservazioni e sub-osservazioni in parola, con particolare riferimento all’Osservazione n. 112, oltre che, in generale e rispetto al complessivo PFVR 2019-2024, in ordine al positivo riscontro dell’Obiettivo Prioritario n. 11 del medesimo PFVR, di cui alla DGR n. 46/2018;
  • infine, di autorizzare il Direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria ad adottare, con proprio provvedimento, eventuali modifiche ed integrazioni - di mero dettaglio e non incidenti sulla struttura e sull’assetto complessivo degli allegati di cui al precedente punto 3 - ai fini del successivo percorso di VAS.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la legge 11 febbraio 1992, n, 157 «Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.»;

VISTA la legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 «Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio.», come modificata ed integrata, da ultimo, con L. R. n. 27/2017;

VISTA la legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 «Disposizioni per il riordino delle funzioni provinciali.»;

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 «Collegato alla legge di stabilità regionale 2017.»;

VISTA la legge regionale 8 agosto 2017, n. 27 «Adeguamento delle norme regionali in materia di pianificazione faunistico-venatoria: modifiche alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”»;

VISTA la legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 «Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30, nonché conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25»;

VISTA la legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 «Statuto del Veneto»;

VISTA la legge regionale 8 agosto 2014, n. 25 «Interventi a favore dei territori montani e conferimento di forme e condizioni particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria alla Provincia di Belluno in attuazione dell'articolo 15 dello Statuto del Veneto»;

VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 c. d. «Codice Ambiente», fatto specifico riferimento alla parte seconda ed alle disposizioni in materia di VAS – Valutazione Ambientale Strategica, come modificate ed integrate con D. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4;

RICHIAMATA la DGR n. 791 del 31 marzo 2009, avente ad oggetto «Adeguamento delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica e seguito della modifica alla Parte Seconda del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, c. d. “Codice Ambiente”, apportata dal D. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4. Indicazioni metodologiche e procedurali.»;

RICHIAMATA la DGR n. 1400 del 29 agosto 2017 avente ad oggetto «Nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. Approvazione della nuova "Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative.", nonché di altri sussidi operativi e revoca della D.G.R. n. 2299 del 9.12.2014.»;

RICHIAMATA la DGR n. 46 del 19 gennaio 2018, avente ad oggetto «Proposta di nuovo Piano Faunistico-Venatorio Regionale (articolo 8 della L. R. n. 50/1993). Presa d’atto del riordino normativo nazionale e regionale e contestuale adeguamento del percorso procedurale, ridefinizione delle linee guida e degli obiettivi generali e adozione del programma operativo. Parziale riformulazione della DGR n. 1716/2017 e approvazione degli Obiettivi Prioritari del PFVR, del Documento Preliminare di Indirizzo e del Rapporto Ambientale Preliminare relativo alla procedura VAS (Valutazione Ambientale Strategica).»;

VISTO il Parere Motivato n. 66 del 24 maggio 2018 della Commissione Regionale VAS – Autorità Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica;

RICHIAMATA la DGR n. 1099 del 31 luglio 2018 avente ad oggetto «Adozione - in via preliminare - della proposta di Piano Faunistico-Venatorio regionale 2019-2024 (articolo 8 della L. R. n. 50/1993, come modificato ed integrato dall'articolo 1 della L. R. n. 27/2017).»;

RICHIAMATA la DGR n. 1943 del 21 dicembre 2018 avente ad oggetto «DGR n. 791 del 31 marzo 2009: adozione della proposta di PFVR 2019-2024 – Piano Faunistico-Venatorio Regionale 2019-2024 (articolo 8, L. R. n. 50/1993) ai fini dell’avvio delle consultazioni previste dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).»;

VISTO il Regolamento di Attuazione del PFVR 2007/2012, approvato (allegato A) con legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1 «Piano Faunistico-Venatorio Regionale (2007-2012).»;

VISTA la Legge regionale 31.12.2012, n. 54 «Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della Legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 Statuto del Veneto»;

RICHIAMATO l’articolo 2, comma 2 della L. R. n. 54/2012;

RITENUTO, pertanto, di far proprie le risultanze dell'istruttoria svolta dalla Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca - Unità Organizzativa Caccia, Pesca e FEAMP in qualità di Struttura regionale procedente a fini VAS rispetto al PFVR 2019-2024;

DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area Sviluppo Economico, nominato con DGR n. 1138 del 31 luglio 2018, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima;

RIASSUNTE le valutazioni di cui in premessa, facente parte integrante del presente provvedimento;

delibera

1. di approvare le premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di dichiarare l'avvenuta conclusione della fase di consultazione e partecipazione in ordine alla proposta di PFVR 2019-2024 prevista dalla Fase 5 - Consultazione e partecipazione della procedura VAS di cui all'Allegato A alla DGR n. 791/2009;

3. di approvare, ai fini della formulazione, da parte della Commissione regionale VAS, del prescritto parere motivato in riferimento alla procedura di VAS di cui al precedente punto 2, i seguenti allegati facenti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:

  • una tabella riepilogativa – Allegato A – relativa alle osservazioni e sub-osservazioni aventi carattere ambientale, per un totale di n. 76 (settantasei) osservazioni e sub-osservazioni oggetto di riscontro, che comprende anche, per ciascuna di esse, il parere del soggetto valutatore a fini VAS;
  • una tabella riepilogativa – Allegato B – relativa alle osservazioni e sub-osservazioni prive di connotazioni di carattere ambientale, per un totale di n. 164 (centosessantaquattro) osservazioni e sub-osservazioni oggetto di riscontro;

4. di dare atto che l'accoglimento, nei termini di quanto riportato con l’Allegato A e l’Allegato B di cui al precedente punto 3, delle osservazioni complessivamente pervenute, fatto salvo il parere vincolante della Commissione regionale VAS, sarà oggetto di recepimento/implementazione in sede di adozione definitiva del PFVR 2019-2024 per l'inoltro al Consiglio regionale, ai fini della sua definitiva approvazione;

5. di dare atto che la preliminare adozione, in data odierna, dei due provvedimenti di Giunta regionale richiamati in premessa e concernenti il nuovo modello organizzativo ed il regime convenzionale per la gestione transitoria dell’attività di vigilanza e controllo in materia faunistico-venatoria costituisce condizione vincolante ai fini della piena ed efficace sostenibilità dei riscontri alle osservazioni e sub-osservazioni in parola, con particolare riferimento all’Osservazione n. 112, oltre che, in generale e rispetto al complessivo PFVR 2019-2024, in ordine al positivo riscontro dell’Obiettivo Prioritario n. 11 del medesimo PFVR, di cui alla DGR n. 46/2018;

6. di autorizzare il Direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria ad adottare, con proprio provvedimento, eventuali modifiche ed integrazioni - di mero dettaglio e non incidenti sulla struttura e sull’assetto complessivo degli allegati di cui al precedente punto 3 - ai fini del successivo percorso di VAS;

7. di dare atto che la presente Deliberazione non comporta spese a carico del Bilancio regionale;

8. di incaricare la Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, anche in qualità di Struttura regionale procedente in riferimento alla procedura di VAS della proposta di PFVR 2019-2024, dell’esecuzione del presente atto;

9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1135_19_AllegatoA_400119.pdf
Dgr_1135_19_AllegatoB_400119.pdf

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