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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 112 del 20 novembre 2017


Materia: Veterinaria e zootecnia

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1746 del 07 novembre 2017

Progetto LIFE 13 NAT/SI/000550 LIFE DINALP BEAR (Gestione e conservazione della popolazione di orso bruno nel nord dei Monti Dinarici e nelle Alpi). DGR n. 311 del 18.05.2015. Approvazione dello schema di accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto, la Regione Lombardia, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Bolzano e l'ISPRA ai fini del monitoraggio genetico dell'orso bruno sull'arco alpino.

Note per la trasparenza

Nell’ambito del Progetto LIFE Dinalp Bear in materia di gestione e conservazione dell’orso bruno nel nord dei Monti Dinarici e nelle Alpi, di cui alla DGR 311 del 18.03.2015, si approva lo schema di accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto, la Regione Lombardia, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Bolzano e l’ISPRA ai fini del monitoraggio genetico dell’orso bruno sull’arco alpino nel biennio 2017-2018.

L'Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

In materia faunistica si è andato sviluppando negli ultimi anni un dibattito ed un confronto sulle problematiche poste dal ritorno, sull’arco alpino, dei grandi carnivori ed in particolare dell’orso bruno e del lupo. Trattasi di una dinamica che deve essere opportunamente assecondata nel rispetto dei regimi di protezione sanciti a livello comunitario e nazionale per dette specie, in un contesto gestionale connotato:

  • da trasparenza conoscitiva a beneficio della collettività (che deve essere sensibilizzata sul significato ecologico di detta presenza e sulla sussistenza, accanto alle problematiche gestionali, di opportunità di valorizzazione dell’immagine dei territori che ospitano le specie in questione);
  • dall’apprestamento di idonee strategie amministrative ed operative atte a prevenire/risolvere gli impatti che possono derivare dalla presenza di detti carnivori, che si connotano per una dinamica di espansione numerica e territoriale destinata a consolidarsi nel medio-lungo periodo.

Per quanto riguarda l’orso, le presenze in Veneto sono attualmente rappresentate da individui maschi in fase di dispersione dalla vicina popolazione stabile del trentino, che si stima essere composta da circa 40 soggetti e che origina dal progetto di ripopolamento LIFE Ursus -1997/2001 messo in atto per dare continuità alla relitta popolazione alpina di orso bruno, e da quella della Slovenia, dove è presente una popolazione stabile in continuità con quella dinarico-balcanica stimata in diverse migliaia di individui. Fin dalla fine degli anni ’90 il territorio regionale veneto era stato sporadicamente interessato dalla presenza di alcuni soggetti, presenze che con gli anni si sono fatte sempre più frequenti e prolungate, pur trattandosi comunque di singoli esemplari (per lo più maschi giovani) in fase di dispersione, che possono frequentare per periodi più o meno lunghi, anche di alcuni anni, un territorio senza peraltro stabilirvisi permanentemente. Mai è stata documentata la presenza di femmine, la cui dispersione dal territorio di origine è invece molto limitata, come parimenti non sono mai stati registrati eventi di riproduzione. 

A livello gestionale, la Regione del Veneto ha avviato fin dal 2007, in stretta collaborazione con Provincie e Corpo Forestale dello Stato (CFS, ora confluito nell’Arma dei Carabinieri, di seguito “Carabinieri Forestali”), la strategia assunta a livello nazionale avuto riguardo alla specie orso con l’approvazione del Piano d’Azione per la Conservazione dell’Orso Bruno nelle Alpi Centro-orientali (PACOBACE), ratificato con DGR n. 2131 del 29.07.2008 e approvato con Decreto del Direttore generale della Direzione per la Protezione della natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare n. 1810 del 5 novembre 2008. A tale proposito, spiccano senza dubbio, tra le misure previste da detto Piano d’Azione,  il sistema di monitoraggio/allerta e la “corsia preferenziale” riservata al pagamento sollecito ed integrale dei danni arrecati alle produzioni agro-zootecniche.

Successivamente,  la Regione del Veneto è stata invitata dal CFS, dalla Regione Lombardia e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a collaborare alla realizzazione del Progetto LIFE Arctos (DGR n. 1362 del 3 agosto 2011 e successiva sottoscrizione di specifico protocollo d’intesa), in particolare per la realizzazione dell’azione C4 concernente la formazione di una squadra di emergenza per la gestione degli orsi problematici (interventi di dissuasione), a seguito della quale, con DGR n. 2236 del 3 dicembre 2013, sono stati approvati e attivati il protocollo operativo regionale per la definizione delle procedure della squadra di emergenza Orso e lo schema di protocollo d’intesa tra la Regione del Veneto, il Comando regionale del CFS e  le Province di Belluno, Treviso, Verona e Vicenza per l’attuazione del protocollo operativo medesimo, protocollo d’intesa formalmente sottoscritto in data 17 dicembre 2013.

Sul fronte del monitoraggio, fin dalla comparsa dei primi individui sporadici nel territorio regionale è stato garantito, grazie all’attività su campo del personale delle Polizie provinciali e Carabinieri Forestali, il monitoraggio dei segni di presenza e la raccolta opportunistica di campioni biologici finalizzati, attraverso l’analisi genetica, alla conferma di specie e all’individuazione genotipica, attraverso la quale è possibile risalire all’origine (trentina o slovena) di ciascun singolo individuo e l’identificazione univoca degli stessi. Fin dall’inizio del Progetto LIFE Ursus, come poi sancito anche nell’ambito del citato PACOBACE, l’indagine genetica della popolazione alpina di orso bruno è stata sempre garantita dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, confluito dal 2009 nell’ISPRA, presso il quale Istituto è detenuta pertanto la banca dati genetica che consente la ricostruzione del “pedigree” dei singoli individui campionati sul territorio alpino. Dopo i primi anni in cui, in relazione alla scarsità di campioni provenienti dal Veneto, gli stessi sono stati analizzati come facenti parte del molto più consistente campione della provincia Autonoma di Trento, a partire dal 2011 la Regione del Veneto ha annualmente provveduto alla copertura delle spese sostenute da ISPRA per l’effettuazione delle analisi genetiche dei campioni raccolti nel territorio regionale attivando una linea di finanziamento, sotto forma di contributo forfettario, a favore dell’ISPRA stesso (si richiamano, a tale proposito, le DDGR n. 2522 del 29.11.2011, n. 2964 del 28.12.2012, n. 2413 del 16.12.2013 e n. 2800 del 29.12.2014).

Con DGR n. 311 del 18.03.2015, la Giunta regionale ha autorizzato la partecipazione della Regione del Veneto al Progetto LIFE 13 NAT/SI/000550 LIFE DINALP BEAR “Population level management and conservation of brown bears in northern Dinaric Mountains and in the Alps” (Gestione e conservazione della popolazione di orso bruno nel nord dei Monti Dinarici e nelle Alpi), progetto promosso dal Servizio Foreste della Slovenia (Zavod za Gozdove Slovenjie) in qualità di beneficiario coordinatore e con la collaborazione in qualità di beneficiario associato, della Provincia Autonoma di Trento – Servizio Foreste e Fauna oltre ad altri partner italiani e stranieri. Il Progetto prevede la realizzazione di una serie di attività ritenute necessarie per la gestione dei conflitti che la presenza dell’orso può determinare, con particolare riferimento alle attività di monitoraggio e gestione degli orsi problematici e alle attività di prevenzione dei danni alle produzioni zootecniche ed agli impianti di apicoltura. Sono altresì previste attività di comunicazione, formazione ed attività di campo al fine di trarre vantaggio dalla grande esperienza maturata in questo settore dagli altri partner di progetto, in particolare dalla Provincia Autonoma di Trento e dai partner sloveni e croati.

Tra le azioni del progetto, descritte per esteso nel Technical e Financial application Form (rispettivamente  Parti C e F del Progetto Dinalp Bear) richiamati integralmente nella citata DGR n. 311 del 18.03.2015 e sintetizzate, unitamente ai rispettivi costi previsionali, nell’Allegato A alla stessa, l’azione C5 è finalizzata in particolare alla realizzazione del monitoraggio coordinato dello stato di conservazione dell’orso bruno a livello di popolazione, anche attraverso l’analisi genetica dei campioni biologici, attività, quest’ultima, per la quale è autorizzato un costo previsionale per l’intera durata del progetto, di € 15.000,00 a valere, ai sensi dell’Allegato A1 della stessa DGR n. 311/2015 sulla quota di cofinanziamento regionale autorizzata per l’attuazione del Progetto (UPB 0034, ora Missione 16).

Ciò premesso, al fine di realizzare una programmazione delle attività di monitoraggio genetico dell’Orso più organica e coordinata a livello alpino, gli Uffici tecnici del Dipartimento per il monitoraggio e la tutela dell’ambiente e per la conservazione della biodiversità dell’ISPRA hanno promosso già dalla fine del 2016 un confronto con i referenti tecnici delle Regioni Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, finalizzato alla condivisione di un documento tecnico -programmatico relativo alle attività da mettere in atto per il 2017 (incluse, per quanto riguarda il Veneto, anche le analisi genetiche dei campioni raccolti nel 2016) e 2018. Facendo seguito ad un primo incontro tecnico tenutosi ad Ozzano Emilia (BO) il 28.03.2017 e ai successivi contatti e scambi tenutisi a livello tecnico, si è quindi pervenuti ad uno schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto, la Regione Lombardia, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Bolzano e l’ISPRA, che l’ISPRA ha provveduto a sottoporre formalmente alla Regione del Veneto con nota prot. 50561 del 13.10.2017 nei termini riportati nell’Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento.

Detto accordo di collaborazione stabilisce, sulla base dei dati pregressi relativi agli ultimi anni, una stima previsionale dei fabbisogni di ciascuna singola Amministrazione in termini di campioni da analizzare nel biennio 2017/2018, e, conseguentemente, il contributo che le stesse Amministrazioni si impegnano a riconoscere a favore di ISPRA a parziale copertura delle spese per l’effettuazione delle analisi.

Per quanto concerne l’impegno da parte della Regione del Veneto, detto contributo ammonta a complessivi € 5.302,00 , di cui € 3.535,00 a copertura delle attività del primo anno (analisi campioni raccolti nel 2016 e 2017) e i rimanenti € 1.767,00 per il secondo anno, da erogarsi secondo le modalità dettagliate all’articolo 6 (Modalità e termini di pagamento) dell’accordo,  fatte salve le maggiorazioni previste nel caso di invio di un numero di campioni superiore al previsto, secondo quanto dettagliato nell’articolo 3 dell’accordo per un importo aggiuntivo massimo pari al 10%.

Tutto ciò premesso, valutata la legittimità dell’accordo proposto ai sensi dell’art. 15 comma 1 della Legge 7 agosto 1990 n. 241, concernente gli accordi tra Amministrazioni pubbliche per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune, e dell’articolo 5, commi 6, 7 e 8 del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 (Codice degli Appalti), nonché la congruenza degli oneri a carico della Regione del Veneto, in particolare rispetto ai limiti di spesa già autorizzati con la richiamata DGR n. 311/2015 per l’effettuazione delle analisi genetiche dei campioni di Orso bruno nell’ambito del progetto LIFE Dinalp Bear, con il presente provvedimento si approva lo schema di accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto, la Regione Lombardia, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Bolzano e l’ISPRA ai fini del monitoraggio genetico dell’orso bruno sull’arco alpino, nei termini di cui all’Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento, affidando al Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca ogni successivo adempimento in merito, e in particolare:

  • la sottoscrizione digitale dell’accordo per conto della Regione del Veneto, a pena nullità ai sensi dell’articolo 24 del D.lgs 82/2005, secondo il programma di raccolta delle firme digitali delle Amministrazioni facenti parte dell’accordo proposta dall’ISPRA con nota prot. 50948 del 16.10.2017;
  • l’assunzione degli impegni contabili e le pertinenti liquidazioni, secondo le previsioni dettagliate all’art. 5 dell’accordo di cui al precedente punto, dando atto che dalla sottoscrizione dello stesso accordo deriva a carico della Regione del Veneto un impegno finanziario pluriennale massimo a carico del Bilancio regionale, annualmente condizionato all’approvazione della legge di Bilancio, di € 5.832,20 (pari ad € 5.302,00 più il 10% di importo aggiuntivo massimo) di cui € 3.888,50 a valere sull’annualità 2018 ed € 1.943,70 a valere sull’annualità 2019 della Missione 16;
  • l’attuazione delle parti di competenza della Regione del Veneto dell’accordo, secondo le tempistiche e le modalità specificate nello stesso, tutti i necessari correlati procedimenti amministrativi e l’adozione dei necessari decreti dirigenziali.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

RICHIAMATO il Regolamento CE n. 614/2007 del 23 maggio 2007;

RICHIAMATA la Legge 157/1992;

RICHIAMATO l’art. 1 comma 2 della L. R. 50/1993;

VISTA la DGR n. 2131 del 29.07.2008 di ratifica da parte della Regione del veneto del  Piano d’Azione per la Conservazione dell’Orso Bruno nelle Alpi Centro-orientali (PACOBACE);

VISTA la DGR n. 311 del 18.03.2015 concernente l’autorizzazione alla partecipazione della Regione del Veneto al Progetto LIFE 13 NAT/SI/000550 LIFE DINALP BEAR “Population level management and conservation of brown bears in northern Dinaric Mountains and in the Alps”;

RICHIAMATE le DDGR n. 2522 del 29.11.2011, n. 2964 del 28.12.2012, n. 2413 del 16.12.2013 e n. 2800 del 29.12.2014;

VISTO l’art. 15 c. 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241;

VISTO l’art. 5, c. 6, 7 e 8 del Decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 (Codice degli Appalti);

VISTO l’art. 2, c. 2 della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area, nominato con DGR n. 1405 del 29.08.2017, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima;

RIASSUNTE le valutazioni di cui alla premessa, facente parte integrante del presente provvedimento,

delibera

  1. di approvare, per le motivazioni di cui alla premessa, facente parte integrante del presente provvedimento, lo schema di accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto, la Regione Lombardia, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Bolzano e l’ISPRA ai fini del monitoraggio genetico dell’orso bruno sull’arco alpino, nei termini di cui all’Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento;
  2. di affidare al Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca ogni successivo adempimento ai fini dell’attuazione dell’accordo di cui al punto 1, e in particolare:
    1. la sottoscrizione digitale dell’accordo per conto della Regione del Veneto;
    2. l’assunzione degli impegni contabili e le pertinenti liquidazioni, secondo le previsioni dettagliate all’art. 5 dell’accordo di cui al precedente punto 1;
    3. l’attuazione delle parti di competenza della Regione del Veneto dell’accordo, secondo le tempistiche e le modalità specificate nello stesso, tutti i necessari correlati procedimenti amministrativi e l’adozione dei necessari decreti dirigenziali;
  3. di dare atto che dalla sottoscrizione dello stesso accordo deriva a carico del Bilancio della Regione del Veneto un impegno finanziario pluriennale massimo, annualmente condizionato all’approvazione della legge di Bilancio, di € 5.832,20, di cui € 3.888,50 a valere sull’annualità 2018 ed € 1.943,70 a valere sull’annualità 2019 della Missione 16;
  4. di dare atto che le spese di cui si prevedono gli impegni con il presente provvedimento non rientrano nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  5. di incaricare la Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca dell’esecuzione del presente atto;
  6. di dare atto che il presente atto è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23, comma 1 lett. d) del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33;
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1746_AllegatoA_356738.pdf

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