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Materia: Servizi sociali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1759 del 07 novembre 2017
Interventi in materia di contrasto alla violenza contro le donne. Destinazione dei fondi statali di cui al DPCM 25 novembre 2016 "Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità", paragrafo 4 del Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere di cui all'art. 5 del decreto legge 14 agosto 2013, n. 93.
Con il presente provvedimento vengono destinate le risorse riguardanti il “Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle Pari opportunità”, assegnate alla Regione del Veneto con DCPM 25 novembre 2016, e individuate le modalità organizzative per la realizzazione della formazione del personale sanitario e socio sanitario regionale prevista dal Piano d’azione straordinario per contrastare la violenza sessuale e di genere.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
Il decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”, convertito con modifiche nella legge 15 ottobre 2013, n. 119, prevede una serie di misure per contrastare il fenomeno della violenza quali l’adozione di un “Piano d’azione straordinario per contrastare la violenza sessuale e di genere” (articolo 5) e l’incremento del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (articolo 5 bis). In particolare, l’articolo 5 prevede in capo al Ministro delegato per le pari opportunità l’elaborazione e l’adozione di un “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”.
Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 luglio 2015 è stato adottato il citato Piano d’azione straordinario per contrastare la violenza sessuale e di genere che prevede al paragrafo 4 l’importo di Euro 13 milioni, a valere sulle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, da ripartire, in sede di Conferenza Stato – Regioni, tra le Regioni e le Province Autonome per le seguenti linee di azione:
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 novembre 2016 recante “Ripartizione delle Risorse relative al Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità paragrafo 4 del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere di cui all’art 5 del decreto legge 14 agosto 2013, n. 93” - pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 25 gennaio 2017 – ha provveduto a ripartire tra ciascuna Regione e Provincia Autonoma, applicando i criteri utilizzati per la ripartizione del Fondo nazionale per le politiche sociali, le risorse pari a Euro 13 milioni per le linee di azione citate in precedenza, assegnando alla Regione del Veneto l’importo di Euro 946.400,00. La gestione e il monitoraggio delle risorse del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere di cui all’art 5 del decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 sono incardinate a livello nazionale presso il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A seguito del trasferimento statale disposto per l’importo di Euro 946.400,00 con la DGR n. 1174 del 01 agosto 2017 “Variazione al Bilancio di previsione 2017-2019 al Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2017-2019 ai sensi dell’articolo 51 comma 2 lett. a) del D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118. (Provvedimento di variazione n. BIL046)// VINCOLATE” sono stati implementati per l’importo complessivo di Euro 946.400,00 gli stanziamenti di competenza e di cassa con riferimento all’esercizio finanziario 2017, del capitolo di spesa 102214 “Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14.08.2013, n. 93)” e del capitolo di entrata 100738 “Assegnazione statale per Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)”.
In materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, la Regione del Veneto ha approvato la legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne”, che promuove interventi di sostegno a favore delle donne vittime di violenza in collaborazione con Enti pubblici e privati che abbiano tra i loro scopi prioritari la lotta e la prevenzione alla violenza contro le donne, ponendo in essere azioni volte alla tutela e al recupero di condizioni di vita normali per le donne vittime di violenza, nonché attività di divulgazione, sensibilizzazione ed educazione mirate al contrasto del fenomeno. La competenza in materia è assegnata all’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale incardinata presso la Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR.
Nel rispetto della normativa regionale e sentito il parere del “Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne” (L.R. n. 5/2013, articolo 8), riunitosi in data 26 gennaio 2017 e in data 15 marzo 2017, si propone di ripartire i citati fondi nazionali per l’implementazione della prima linea di azione: “formazione, anche avvalendosi della professionalità delle operatrici dei centri antiviolenza, del personale sanitario e socio-sanitario che presta servizio presso i Dipartimenti di emergenza e i Pronto soccorso degli ospedali, anche al fine di promuovere modelli di soccorso e assistenza di cui all'Allegato E del Piano” .
La Regione del Veneto ha sempre ritenuto di collocare il settore della formazione sanitaria tra le aree prioritarie di intervento, ed in particolare il Piano Socio Sanitario (L.R. 29/06/2012, n. 23) pone la formazione tra le risorse del Servizio Socio Sanitario regionale per il raggiungimento degli obiettivi di salute e per la realizzazione dei nuovi modelli organizzativi proposti, per il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza dell'assistenza, per una adeguata capacità manageriale che favorisca la sostenibilità del sistema.
Al fine di realizzare gli obiettivi di cui sopra ed allo scopo di razionalizzare, potenziare ed uniformare le attività in materia delle singole Aziende sanitarie, la Regione ha istituito la "Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, Management delle aziende socio-sanitarie e per l'incremento dei trapianti d'organo e tessuti in precedenza "Fondazione per l'Incremento dei Trapianti d'Organo", Ente con personalità giuridica di diritto privato, secondo Deliberazione di Giunta Regionale n. 5508 del 15.11.1994 e successivi provvedimenti.
Con Deliberazione n. 437 del 4 aprile 2014 la Giunta regionale ha poi preso atto delle modifiche, approvate dal Consiglio di Amministrazione, consistenti nella variazione della denominazione dell'Ente nella citata "Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, Management delle aziende socio-sanitarie e per l'incremento dei trapianti d'organo e tessuti" (di seguito Fondazione S.S.P.), in una più compiuta articolazione degli scopi, nell'eliminazione di parti dello Statuto, nonché nella puntualizzazione di alcuni aspetti organizzativi, ed infine ne ha approvato lo Statuto. La Fondazione per il proprio ambito di intervento di seguito specificato, coadiuva gli uffici regionali afferenti all'Area Sanità e Sociale nella progettazione, organizzazione ed erogazione delle iniziative formative destinate ai dipendenti del S.S.R.
La Fondazione S.S.P. opera tramite il Consiglio di Amministrazione composto da quattro membri nominati dalla Giunta regionale, ovvero dal Presidente individuato tra personalità di alto livello in campo scientifico, culturale, sociale, manageriale o imprenditoriale, dal Direttore generale dell'Area Sanità e Sociale della Regione del Veneto, con funzioni di Vice Presidente, dai due Direttori generali dell'Azienda ospedaliera di Padova e dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Nell'organismo della Fondazione è dunque presente la componente della Regione e delle Aziende Sanitarie.
In sintesi, la Fondazione S.S.P. persegue l'implementazione ed il miglioramento dei livelli qualitativi dei servizi sanitari offerti e per raggiungere tale obiettivo è impegnata nella formazione del personale dell'area socio-sanitaria, al fine di accrescere le competenze di chi è direttamente chiamato ad operare all'interno dei servizi ed è altresì riconosciuta come provider accreditato ECM regionale.
In sinergia con la Fondazione S.S.P. opera il Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza – CREU, istituito con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1511 del 23 maggio 2003 e successive modifiche e integrazioni. I compiti assegnati al CREU sono:
Nel corso degli anni le prerogative del CREU sono state notevolmente ampliate con riferimento in particolare alle seguenti progettualità:
I compiti assegnati e le competenze acquisite rendono il CREU competente in materia di formazione sanitaria di emergenza ed è stato individuato dall’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale quale Struttura esperta nell’organizzazione e gestione scientifica della formazione di cui alla sopra indicata prima linea di azione del Piano d’azione straordinario per contrastare la violenza sessuale e di genere.
L’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale, in collaborazione con il CREU e a seguito di un’analisi da questo condotta nei Dipartimenti di Emergenza del Veneto sullo stato dell’arte sulla formazione in materia di violenza di genere, ha elaborato un progetto di formazione con i seguenti obiettivi generali:
Il progetto di formazione è stato suddiviso in due fasi:
Fase 1: la prima fase, già avviata per la progettazione a maggio 2017 e prevista in conclusione ad aprile 2018, prevede il coinvolgimento diretto del Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza con il compito di:
Fase 2: prende avvio dopo la conclusione della prima fase e durerà fino a dicembre 2018 con la realizzazione di corsi di formazione a livello locale nelle 9 Aziende ULSS del Veneto e nelle 2 Aziende ospedaliere con il coinvolgimento dei formatori preparati durante la prima fase. Le attività formative dovranno prevedere la partecipazione, oltre che dei medici e degli infermieri che lavorano nell'urgenza, anche dei Medici di Medicina Generale e delle seguenti figure professionali operanti nell'azienda e nel territorio: ginecologi, pediatri, medici-legali, assistenti sociali, operatori dei centri anti-violenza, psicologi, avvocati, forze dell'ordine.
L’intero progetto formativo, elaborato e condiviso con gli Uffici regionali dell'Area Sanità e Sociale, prevede la collaborazione del CREU sotto il profilo scientifico e per la verifica della progettazione e realizzazione dei corsi; attività di monitoraggio da parte dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale; il supporto organizzativo da parte della Fondazione S.S.P. Pertanto, con il presente provvedimento, si individua la Fondazione S.S.P. come Responsabile organizzativo, il CREU come Responsabile scientifico e l’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale come Responsabile amministrativo e referente nei confronti del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e i tre Soggetti operano in un Comitato di gestione dell’intero progetto attraverso propri delegati.
Relativamente all’importo di Euro 946.400,00 attribuito alla Regione del Veneto con DPCM del 25 novembre 2016 si propone di approvare l’assegnazione dell’intero finanziamento alla Fondazione S.S.P. in quanto Responsabile organizzativo del progetto di formazione e di approvare l’allegato schema di Convenzione (Allegato A), parte integrante del presente provvedimento, che disciplina i reciproci rapporti tra la Fondazione stessa e l’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale. Formano parte integrante della Convenzione l’Allegato A1 (“Il progetto di formazione”) che riporta il dettaglio dell’organizzazione del progetto formativo, del programma e dei risultati attesi e l’Allegato A2 (“Fase 2”) che individua, relativamente alla seconda fase del percorso formativo, il numero minimo di corsi e numero minimo di partecipanti per le 9 Aziende ULSS del Veneto e le 2 Aziende ospedaliere, elaborati sulla base del numero di presidi di Pronto soccorso e del numero di accessi agli stessi. Gli Allegati A1 e A2 sono parte integrante altresì del presente provvedimento.
L’esecutività del progetto di formazione e i suoi dettagli, oltre a quanto stabilito con la Convenzione (Allegato A) e i suoi Allegati A1 e A2, saranno definiti previe comunicazioni formali tra i tre soggetti sopra individuati e successivi provvedimenti del Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale.
L’importo di Euro 946.400,00 assegnato alla Fondazione S.S.P. sarà liquidato con successivi provvedimenti dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale previa presentazione della specificata documentazione, su modulistica predisposta da parte della citata Unità e con le seguenti modalità:
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il Decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito con modifiche nella legge 15 ottobre 2013, n. 119;
VISTA la L.R. del 23 aprile 2013, n. 5;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 novembre 2016;
VISTA la L.R. 29 novembre 2001, n. 39 e ss.mm. e ii.;
VISTO il D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 e ss.mm. e ii.;
VISTA la L.R. 7 gennaio 2011, n. 1;
VISTO il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm. e ii.;
VISTA la DGR 7 febbraio 2017, n. 108 “Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2017-2019”;
VISTA la DGR n. 1174 del 01 agosto 2017;
VISTO l’articolo, 2, comma 2, della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54 e ss.mm. e ii;
delibera
(seguono allegati)
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