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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 69 del 21 luglio 2017


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1094 del 13 luglio 2017

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità Approvazione dell'Avviso pubblico e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali - Anno 2017.

Note per la trasparenza

La presente deliberazione approva l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti formativi per tecnico del restauro nel settore dei beni culturali (progetti di tipologia 1) - Anno 2017 e di percorsi sperimentali di perfezionamento per tecnico del restauro di beni culturali con competenze settoriali –artigiano (progetti di tipologia 2). La delibera non prevede impegno di spesa, ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Nel contesto dell’offerta formativa finalizzata allo sviluppo di competenze nello specifico settore del restauro dei beni culturali la Regione del Veneto ha evidenziato la volontà di assicurare continuità al perseguimento di una strategia posta al centro delle proprie scelte programmatiche.

A tal proposito merita di essere richiamato come la conservazione del patrimonio storico artistico ed architettonico del territorio regionale veneto, che vanta eccellenze universalmente riconosciute, è stato da sempre al centro delle scelte regionali in materia di attuazione di un sistema formativo di eccellenza finalizzato al suo restauro e alla sua salvaguardia, con l’obiettivo di sviluppare figure professionali altamente qualificate.

Il tema fondamentale per tutti gli interventi di formazione professionale rivolta in particolare all’utenza disoccupata, è rappresentato dall’analisi dell’impatto, ovvero la trasformazione dello status occupazionale e, in definitiva, la possibilità di costruire un inserimento nel mondo del lavoro a partire dalle competenze sviluppate anche grazie al percorso formativo. La verifica degli esiti occupazionali, pertanto, è stato uno degli elementi chiave anche della programmazione per Tecnici del restauro di beni culturali. A partire dal 2008-2009 e nelle annualità successive, il progressivo grave deterioramento della situazione economica e la contestuale riduzione degli investimenti pubblici e privati, in particolare nel settore del restauro dei beni culturali, ha comportato una drastica contrazione degli inserimenti.

L’ormai strutturato modello di rilevazione di placement, adottato per tutte le iniziative di offerta di formazione professionale regionale ed effettuato sulla base dei dati del sistema informativo delle comunicazioni obbligatorie depositato presso Veneto Lavoro, evidenzia nel caso di specie una difficile applicazione in ragione sia dell’elevato tasso di mobilità professionale di queste figure che devono operare necessariamente nelle sedi dei beni culturali soggetti ad intervento di restauro, ma anche per la propensione all’avvio di impresa, prevalentemente artigiana.

Per questo oltre ad un monitoraggio di tipo telefonico realizzato per alcune delle precedenti annualità, che ha comunque evidenziato esiti non negativi, si è ritenuto di avviare un confronto con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, che consentirà di verificare l’effettiva ricaduta occupazionale con la maggiore precisione possibile.

Il confronto con le associazioni di categoria, anche sulla base di studi e ricerche svolte negli anni scorsi a livello interregionale, ha portato alla progettazione di uno strumento di programmazione che oltre a consolidare l’offerta regionale per tecnico del restauro dei beni culturali già esistente, consentirà l’avvio di un’offerta sperimentale volta all’implementazione dello sviluppo di competenze di profili per attività complementari al restauro o altre attività di conservazione, sia per i beni immobili che per i beni mobili.

Va infatti richiamato che il Decreto Ministeriale 26 maggio 2009, n. 86 concernente il Regolamento per la definizione dei profili di competenza nel settore, descrive oltre alla figura del restauratore di beni culturali e del tecnico del restauro di beni culturali, anche quella del tecnico del restauro di beni culturali con competenze settoriali, figura di formazione tecnico-professionale ovvero artigianale che concorre all’esecuzione dell’intervento conservativo, eseguendo varie fasi di lavorazione di supporto per tecniche e attività definite, con autonomia decisionale limitata alle operazioni di tipo esecutivo e sotto la direzione ed il controllo del restauratore di beni culturali. Quest’ultima figura non è ancora stata sviluppata a livello nazionale.

Va inoltre richiamato il precedente Avviso pubblico per la presentazione di progetti formativi nel settore restauro – anno 2016, approvato dalla Giunta regionale con provvedimento n. 949 del 22 giugno 2016, in diretta prosecuzione del quale si pone il presente provvedimento per la parte riguardante i percorsi formativi di secondo e terzo anno che saranno finanziati esclusivamente in continuità ai percorsi di primo e secondo anno con l’obiettivo di assicurare il ciclo triennale.

Al fine di garantire la contestualizzazione del presente provvedimento nel panorama nazionale, va richiamato che le Regioni e le Province Autonome al termine di un lungo lavoro di approfondimento congiunto svolto dal Coordinamento Tecnico della Commissione “Beni culturali” e dal Coordinamento Tecnico Professioni della Commissione “Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca”, hanno redatto un documento contenente gli elementi minimi comuni per l’organizzazione dei percorsi abilitanti di tecnico del restauro dei beni culturali.

Il documento è stato adottato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 27 ottobre 2011 e successivamente trasmesso al Governo ai fini dell’istruttoria per l’adozione dell’Accordo in seno alla Conferenza Stato-Regioni, raggiunto in data 25 luglio 2012.

In quella sede la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il documento definitivo dell’intesa tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la definizione dello standard professionale e formativo del tecnico del restauro di beni culturali di cui all’art.2, comma 2, del Decreto Ministeriale del 26 maggio 2009, n. 86; il documento tecnico “Standard formativo e professionale del tecnico del restauro” descrive il profilo professionale del tecnico del restauro in termini di abilità e conoscenze, definisce gli elementi minimi condivisi per l’organizzazione dei corsi di formazione svolti dalle Regioni per l’acquisizione della qualifica abilitante nonché le caratteristiche del corpo docente per le discipline tecniche di restauro teorico e di laboratorio/cantiere, nonché i requisiti per le dotazioni dei laboratori di restauro.

Si riportano di seguito gli schemi relativi agli ambiti di riferimento del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020:

 

Progetti di tipologia 1

Asse

1 – Occupabilità

Obiettivo tematico

8. - Promuovere  l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori.

Priorità di investimento

8.i - Accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro anche attraverso iniziative locali per l’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale.

Obiettivo specifico POR

1. Favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo, nonché il sostegno delle persone a rischio di disoccupazione di lunga durata.

Risultato atteso Accordo di Partenariato

RA 8.5 - Ridurre il numero dei disoccupati di lunga durata e sostenere adeguatamente le persone a rischio di disoccupazione di lunga durata, anticipando anche le opportunità di occupazione di lungo termine.

Risultati attesi

Incrementare il tasso di occupazione e il numero di inserimenti lavorativi relativo a disoccupati non giovani, offrendo misure di politica attiva per il lavoro realmente rispondenti alle esigenze e alle caratteristiche degli individui, connesse con i fabbisogni del territorio e condivise con il sistema produttivo e il mercato del lavoro di riferimento.

Indicatori di risultato

CR04 - Partecipanti che trovano un lavoro, anche autonomo, alla fine della loro partecipazione all’intervento.

CR06 - Partecipanti che hanno un lavoro, anche autonomo, entro i 6 mesi successivi alla fine della loro partecipazione all'intervento.

Indicatori di  realizzazione

CO01 - I disoccupati, compresi i disoccupati di lunga durata.

 

Progetti di tipologia 2

Asse

I – Occupabilità

Obiettivo tematico

8 - Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori.

Priorità di investimento

8.v Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti.

Obiettivo specifico POR

4 - Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.

Risultato atteso Accordo di Partenariato

RA 8.6 - Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.

Risultati attesi

Aumentare il livello di qualificazione del personale delle imprese e del livello di innovazione e competitività delle stesse con particolare attenzione all’avvio di progetti e interventi di restyling, di ricerca e sviluppo su nuovi prodotti, di processi di internazionalizzazione, di riqualificazione del personale in funzione di nuove tecnicalità e efficientamento dei processi di produzione e di vendita.

Diminuire il numero di lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e il numero delle imprese in crisi aziendale accertata o prevista con particolare attenzione alla individuazione e promozione di nuovi prodotti/servizi, all’adozione di nuove tecnologie, allo sviluppo di nuove competenze e alla ristrutturazione di processi e sistemi produttivi.

Indicatori di risultato

CR07 – partecipanti che godono di una migliore situazione sul mercato del lavoro entro i sei mesi successivi ala fine della loro partecipazione all’intervento.

Indicatori di realizzazione

CO05 – I lavoratori, compresi i lavoratori autonomi.

CO23 – Numero di micro, piccole e medie imprese finanziate (incluse società cooperative e imprese dell’economia sociale).

 

Possono presentare progetti i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) per l’ambito della formazione superiore (Tipologia 1) e formazione continua (Tipologia 2) e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per l’ambito di riferimento ai sensi della DGR n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015.

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.

Si propone di procedere all’approvazione dell’Avviso “POR FSE 2014-2020 – settore restauro – Anno 2017”, per un importo complessivo di € 2.500.000,00 relativi all’Asse 1 Occupabilità POR FSE 2014-2020.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento dovrà essere assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse 1 – Occupabilità – Obiettivo Tematico 8:

  • Per i progetti di tipologia 1 – Priorità d’investimento 8i – Obiettivo specifico 1;
  • Per i progetti di tipologia 2 – Priorità d’investimento 8v – Obiettivo specifico 4. 

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 2.500.000,00 saranno assunte a carico dei capitoli nn. 102367, 102368, 102375, sul Bilancio regionale di previsione 2017/2019 approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2017 - € 1.250.000,00 di cui:

quota FSE € 625.000,00, quota FDR  € 437.500,00, quota Reg.le € 187.500,00;

Esercizio di imputazione 2018 - € 1.125.000.00 di cui:

quota FSE € 562.500,00, quota FDR € 393.750,00, quota Reg.le € 168.750,00;

Esercizio di imputazione 2019 - € 125.000,00 di cui:

quota FSE € 62.500,00, quota FDR € 43.750,00, quota Reg.le € 18.750,00.

Per quanto riguarda la gestione finanziaria dei progetti si prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 50% anziché del 40% coerentemente a quanto previsto al punto D “Aspetti finanziari” – procedure per l’erogazione dei contributi – DGR n. 670/2015 “Testo Unico beneficiari”.

Si ricorda che con DGR n. 670 del 28/04/2015 è stato approvato il documento “Testo Unico dei Beneficiari” che definisce le principali disposizioni in materia di modalità di selezione, attuazione e rendicontazione degli interventi, da utilizzare nei progetti  finanziati con il POR FSE 2014-2020.

Tale documento costituisce il fondamento della Direttiva per la presentazione dei progetti formativi (Allegato B), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Si propongono ora all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico (Allegato A) e la Direttiva (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti formativi per il settore restauro, Anno 2017, alla luce della normativa regionale, nazionale e comunitaria attualmente vigente.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre il 15 settembre 2017, pena l’esclusione.

La valutazione dei progetti pervenuti sarà affidata ad una commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio, che sostiene l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE)  n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • il Regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
  • il Regolamento delegato (UE)  n. 240 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento (UE) n. 184 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento (UE)  n. 288 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento (UE) n. 821/2014 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • la Decisione Comunitaria C(2014) 8021 final del 29 ottobre 2014 di esecuzione della Commissione che approva l’accordo di partenariato con l’Italia;
  • la Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12 dicembre 2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia;
  • il D.P.R. n. 196 del 3 ottobre 2008 come modificato dal Decreto n. 98 del 05/04/2012;
  • il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”;
  • gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
  • la Legge regionale n. 39/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;
  • il D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e s.m.i.;
  • la Legge del 24 giugno 1997 n. 196 “Norme in materia di promozione dell'occupazione”;
  • la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge regionale n. 3/2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21/2012;
  • la Legge regionale n. 19/2002 e s.m.i. “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”;
  • la Legge regionale n. 30 del 30/12/2016 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”;
  • la Legge regionale n. 31 del 30/12/2016 “Legge di stabilità regionale 2017”;
  • la Legge regionale n. 32 del 30/12/2016 “Bilancio di previsione 2017-2019”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1 del 10/01/2017 di approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2017-2019;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 13/01/2017 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2017-2019;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 108 del 07/02/2017 di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2017-2019;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2120 del 30 dicembre 2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 669 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 670 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 671 del 28 aprile 2015, “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la Comunicazione della Commissione Europea Europa 2020 - Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – Bruxelles, 3.3.2010 COM(2010)2020 Italia 2020 – Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro – 16 giugno 2010;
  • il D.M. 3 agosto 2000, n. 294 “Regolamento concernente individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici”;
  • il D.M. 24 ottobre 2001, n. 420 “Regolamento recante modificazioni e integrazioni al decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 3 agosto 2000, n. 294 concernente l’individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici”;
  • il D.Lgs 22 gennaio 2004 n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della L. 6 luglio 2002, n 137";
  • il D.M. 30 marzo 2009, n. 53 “Regolamento recante la disciplina delle modalità per lo svolgimento della prova di idoneità utile all’acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali, nonché della qualifica di “Collaboratore restauratore di beni culturali” in attuazione dell’art. 182, comma 1-quinquies del Codice”;
  • il D.M. 26 maggio 2009, n. 86. “Regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’art. 29, comma 7, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il codice dei beni culturali e del paesaggio”;
  • il D.M. 26 maggio 2009, n. 87 “Regolamento concernente la definizione dei criteri e livelli di qualità cui si adegua l’insegnamento del restauro, nonché delle modalità di accreditamento, dei requisiti minimi organizzativi e di funzionamento dei soggetti che impartiscono tale insegnamento, delle modalità della vigilanza sullo svolgimento delle attività didattiche e dell’esame finale, del titolo accademico rilasciato a seguito del superamento di detto esame, ai sensi dell'articolo 29, commi 8 e 9, del Codice dei beni culturali e del paesaggio”;
  • l’Intesa del 15 marzo 2007 in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano dello schema di Decreto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, recante il regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’art. 29, comma 7 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche;
  • i Decreti del Dirigente della Direzione Formazione n. 46/2011 “Approvazione del modello di valutazione delle competenze” e n. 250/2011 “Linee Guida esami per “Collaboratore restauratore dei beni culturali”;
  • l’Accordo tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la definizione dello standard professionale e formativo del Tecnico del restauro di beni culturali di cui all’art.2, comma 2, del DM del 26 maggio 2009, n. 86, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni in data 25 luglio 2012;
  • la Deliberazione di Giunta Regionale n. 949 del 22/06/2016 “Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità. Approvazione avviso pubblico per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali – anno 2016;
  • la Legge regionale n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”;
  • la Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012, art. 2, comma 2 come modificata con L.R. n. 14/2016;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;
  2. di approvare, nell’ambito del Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo 2014-2020, Asse 1 Occupabilità, l’Avviso pubblico (Allegato A) e la relativa Direttiva (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti formativi per il settore restauro – Anno 2017, per un importo complessivo di € 2.500.000,00;
  3. di prendere atto dell’approvazione del Testo unico dei beneficiari avvenuta con DGR n. 670 del 28 aprile 2015 e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
  4. di determinare in € 2.500.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, aventi natura non commerciale, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse 1 – Occupabilità – Obiettivo tematico 8 - Priorità d’investimento 8i – Obiettivo specifico 1 (progetti di tipologia 1) e Priorità d’investimento 8v – Obiettivo specifico 4 (progetti di tipologia 2);
  5. di prevedere, nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 2.500.000,00 saranno assunte sul Bilancio regionale di previsione 2017/2019, approvato con la L.R. n. 32 del 30/12/2016, nei seguenti termini massimi: 

      Esercizio di imputazione 2017 -  € 1.250.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 625.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 437.500,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 187.500,00; 

       Esercizio di imputazione 2018 - € 1.125.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 562.500,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 393.750,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 168.750,00; 

       Esercizio di imputazione 2019 - € 125.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 62.500,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 43.750,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 18.750,00;
  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto 5, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza;
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della LR n. 1/2011;
  3. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata in relazione al credito determinato dalla programmazione della correlata spesa, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e ss..mm.ii.;
  4. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B, alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione entro e non oltre il 15 settembre 2017, pena l’esclusione;
  5. di affidare la valutazione dei progetti pervenuti ad una commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento;
  6. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma dei pagamenti e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

1094_AllegatoA_350008.pdf
1094_AllegatoB_350008.pdf

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