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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 70 del 25 luglio 2017


Materia: Trasporti e viabilità

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1044 del 04 luglio 2017

Approvazione ed autorizzazione alla stipula del Protocollo di Intesa tra Regione del Veneto e Fiab - Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus per l'inserimento della "Ciclovia Adriatica Bicitalia 6" nella rete ciclabile europea Eurovelo e nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche.

Note per la trasparenza

Con la presente Delibera si approva lo schema di Protocollo di Intesa fra Regione del Veneto e Fiab – Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus, per l’inserimento della “Ciclovia Adriatica Bicitalia 6” nella rete ciclabile europea Eurovelo e nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche.
Con la stessa deliberazione si autorizza il Presidente della Giunta regionale o suo delegato alla sottoscrizione dell’accordo.

Estremi documenti principali:
L. n. 208/2015 (Legge di stabilità 2016) – Legge n. 232/2016 (Legge di stabilità 2017) - DGR n. 1792/2014 “Master Plan Regionale delle piste ciclabili”.

L'Assessore Elisa De Berti di concerto con l'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.

La mobilità ciclistica, modalità di spostamento ecosostenibile, costituisce uno degli elementi caratterizzanti lo sviluppo turistico sia delle zone interne, di minore attrattività per il turismo di massa, sia delle aree di maggiore interesse storico-culturale, attraverso la valorizzazione delle identità e delle eccellenze dei territori.

La creazione di un sistema di ciclovie turistiche, nel contesto nazionale, può rappresentare un ulteriore elemento di sviluppo e valorizzazione turistica del nostro Paese, soprattutto se tale sistema risulta interconnesso con la altre modalità di trasporto.

La realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche deve tendere ad una rete di direttrici principali ed un insieme di itinerari cicloturistici extraurbani interconnessi con le reti ciclabili in ambito urbano.

La promozione del patrimonio storico-artistico può essere perseguita anche con la messa a punto di nuove strategie di mobilità e di crescita sostenibile che valorizzano le peculiarità caratterizzanti il tessuto dei differenti territori e che sono in grado di innescare processi di miglioramento economico, generando opportunità di crescita diffusa e durevole nel tempo, in armonia con il paesaggio e l’ambiente.

Lo sviluppo di una forma di mobilità ciclabile del territorio, ecosostenibile per il territorio, è anche direttamente connesso alla rivalutazione e all’insediamento di imprese locali, di piccola e media dimensione, che traggono dal contesto agricolo, dalle tradizioni enogastronomiche, dal patrimonio storico-culturale e ambientale gli elementi a base del loro radicamento e della loro stabilità nel tempo.

La messa a sistema delle potenzialità dell’imprenditoria turistica, del valore del paesaggio e del patrimonio storico-artistico per mezzo di una offerta turistico-culturale competitiva, adeguatamente sostenuta da infrastrutture capillari quali le ciclovie turistiche, può costituire un unicum strategico per lo sviluppo e la crescita economica.

Nell’ambito dell’attuale indirizzo politico-amministrativo, il perseguimento di tali finalità costituisce uno degli obiettivi prioritari per il rilancio economico del Paese, da favorire attraverso l’applicazione della disciplina normativa di cui all’articolo 1, comma 640, della Legge n. 208/2015 (Legge di stabilità 2016) e di cui all’articolo 1, comma 144, della Legge n. 232/2016 (Legge di stabilità 2017) con i quali il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), in coerenza con il Programma di Governo che richiede in tutti i settori rinnovate strategie, si adopera per un rilancio organico delle diverse tipologie di infrastrutture di trasporto, anche a servizio delle specifiche vocazioni dei territori, e in grado di attivare nuove economie.

L’articolo 1, comma 640, della Legge n. 208/2015 (Legge di stabilità 2016) ha previsto lo stanziamento di specifiche risorse - per gli anni 2016, 2017 e 2018 - per interventi finalizzati allo sviluppo della mobilità ciclistica ed in particolare per la progettazione e la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, con priorità per i percorsi Verona-Firenze (Ciclovia del Sole), Venezia-Torino (Ciclovia  VENTO), da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE) attraverso la  Campania, la Basilicata e la Puglia (Ciclovia  dell'acquedotto  pugliese) e Grande raccordo anulare delle biciclette (GRAB di Roma).

L’articolo 1, comma 144, della Legge n. 232/2016 (Legge di stabilità 2017) attribuisce ulteriori risorse – per gli anni 2017, 2018 e 2019-2024 - per la progettazione e la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, nonché per la progettazione e la realizzazione di ciclostazioni e di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, ad integrazione di quanto già stanziato ai sensi dell'articolo 1, comma 640, della legge n. 208 del 2015.

Con D.G.R. n. 1666 del 21 ottobre 2016 la Regione del Veneto ha approvato uno specifico accordo con la Regione Lombardia, la Regione Piemonte, la Regione Emilia Romagna ed il Politecnico di Milano per la progettazione e la realizzazione della ciclovia turistica Ven.To, in attuazione del Protocollo di Intesa sottoscritto con il MIT e il MIBACT in data 27 luglio 2016.

Con D.G.R. n. 2226 del 23 dicembre 2016 la Regione del Veneto ha approvato uno specifico accordo con la Regione Lombardia, la Regione Emilia Romagna, la Regione Toscana e la Città Metropolitana di Bologna per la progettazione e la realizzazione della ciclovia turistica del Sole, in attuazione del Protocollo di Intesa sottoscritto con il MIT e il MIBACT in data 27 luglio 2016.

Con D.G.R. n. 2227 del 23 dicembre 2016 la Regione del Veneto ha approvato uno schema di Protocollo di Intesa da proporre al MIT ed al MIBACT per l’inserimento dell’anello ciclabile del “Garda by bike” tra le ciclovie turistiche di cui all’articolo 1, comma 640, della Legge n. 208/2015 (Legge di stabilità 2016).

La Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB) onlus dal 15 novembre 2011 è diventata ufficialmente Centro nazionale di coordinamento per lo sviluppo della rete ciclabile europea "EuroVelo" in Italia quale garante dell'applicazione degli standard europei per la realizzazione degli itinerari e per la profonda conoscenza del territorio, costituendo di fatto un soggetto di supporto per l’individuazione degli itinerari stessi e delle relative interconnessioni con la restante rete nazionale.

Peraltro, la stessa FIAB da tempo svolge in molte Regioni (ed in particolare anche nel Veneto, Toscana, Lombardia ed Emilia-Romagna) un'attività di diffusione ed approfondimento del tema ciclopedonalità  anche nell'ottica di partecipazione della cittadinanza attiva, promuovendo e sostenendo presso le sopracitate Regioni - insieme all'Associazione Città d'Arte della Pianura Padana – diverse iniziative per sensibilizzare lungo i percorsi individuati i rappresentanti delle Istituzioni e cittadini sui temi delle infrastrutture di rete e dei servizi per la mobilità ciclistica e per il cicloturismo.

In particolare, l’edizione del 2015 e del 2016 della Bicistaffetta FIAB, importante manifestazione promossa ogni anno dalla Federazione, si è svolta lungo alcuni tratti del percorso denominato “Ciclovia Adriatica Bicitalia 6 – da Trieste a Santa Maria di Leuca” con l’obiettivo di inserire questo percorso nel grande circuito europeo EuroVelo.

La “Ciclovia Adriatica Bicitalia 6” ricalca gli antichi itinerari della "via dell'Ambra" (che dal Baltico scendeva all’Adriatico), oltre a tracciati religiosi e commerciali storici. Percorre sette regioni italiane (da Trieste a Santa Maria di Leuca: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia), lungo 1.300 km, con affiancamento della ferrovia adriatica che consente una perfetta integrazione intermodale bici-treno.

Inoltre, l'itinerario della ciclovia si connette a pettine con diverse ciclabili nella direttrice est-ovest, facilitando il raccordo costa-entroterra, con conseguenti ulteriori collegamenti realizzabili. La Ciclovia Adriatica è infatti l’unico caso nella rete Bicitalia che va al di là dalla semplice funzione cicloturistica: l’insieme dei centri abitati che attraversa costituiscono una conurbazione metropolitana sottile lunga centinaia di chilometri, con poche interruzioni e milioni di abitanti. Si tratta di un grande corridoio ciclabile utilizzato, nei tratti dove è già adeguatamente attrezzato, anche per la mobilità quotidiana. Una duplice funzione che merita di porre per Fiab la “Ciclovia Adriatica Bicitalia 6” al centro delle politiche nazionali e territoriali non solo di sviluppo turistico ma anche di mobilità sostenibile urbana.

Data la lunghezza dell’itinerario ciclabile sono molti i collegamenti con altri itinerari cicloturistici che possono essere usati per raggiungere la ciclovia o per spingersi a esplorare l’interno delle regioni che si attraversano. In particolare, l’itinerario europeo Eurovelo 8 "Itinerario del Mediterraneo” coincide con la Ciclovia Adriatica nel tratto iniziale da Trieste al Po.

Inoltre, il tratto della Ciclovia Adriatica compreso nel Veneto coincide sostanzialmente con il tratto dell’itinerario ciclabile che dal confine regionale con l’Emilia Romagna sul Po risale la costa passando per Chioggia, Pellestrina, Lido, Cavallino, Jesolo e Caorle fino al confine regionale con il Friuli Venezia Giulia sul Tagliamento presso Bibione. L’importanza strategica di tale itinerario per la Regione del Veneto è stata da tempo sancita con il suo inserimento nella rete ciclabile regionale REV come itinerario I3 “Via del Mare”, inserito nel Master Plan delle piste ciclabili approvato con D.G.R. n. 1792 del 6 ottobre 2014.

Con D.G.R. n. 1801 del 31 ottobre 2016 la Regione Emilia Romagna ha approvato il Protocollo di Intesa da sottoscrivere con FIAB onlus per proporre alla Federazione Europea dei Ciclisti (ECF) l’inserimento della ciclovia Adriatica nella rete ciclabile Eurovelo.

Analogamente con D.G.R. n. 729 del 21 aprile 2017 la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato un identico Protocollo di Intesa da sottoscrivere con FIAB onlus per la candidatura della ciclovia Adriatica ad itinerario europeo della rete transnazionale Eurovelo.

In data 8 maggio 2017 la Regione Marche ha sottoscritto con FIAB onlus un analogo Protocollo di Intesa per promuovere l’adesione della ciclovia in argomento alla rete ciclabile europea Eurovelo, aggiungendosi così alla Regione Abruzzo che aveva già sottoscritto il medesimo Protocollo in data 12 settembre 2016.

Pertanto, si tratta ora di approvare il presente schema di Protocollo di Intesa, riportato nell'Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento – per promuovere l’inserimento della “Ciclovia Adriatica Bicitalia 6” nella rete cicloturistica europea Eurovelo e tra le ciclovie turistiche di interesse nazionale finanziabile con le disposizioni normative di cui alle Leggi di stabilità 2016 e 2017.

Lo schema di Protocollo di Intesa in approvazione, in linea con quanto già previsto dalle altre Regioni interessate, prevede, in sintesi, di collaborare con FIAB per:

  • inserire la “Ciclovia Adriatica Bicitalia 6” nella rete cicloturistica europea Eurovelo;
  • intraprendere in modo coordinato azioni presso il Governo nazionale al fine di ottenere l’inserimento della “Ciclovia Adriatica Bicitalia 6” nel nascente Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche;
  • promuovere ed incentivare in modo coordinato l’intermodalità bici-treno sia lungo la ferrovia adriatica sia nelle tratte che collegano l’adriatica con l’entroterra;
  • promuovere l’intermodalità bici-bus e bici-nave;
  • intraprendere e sostenere azioni di sensibilizzazione, formazione, informazione e sostegno al sistema ricettivo al fine di stimolare e sostenere la qualificazione delle strutture esistenti e il loro inserimento in marchi e circuiti commerciali specifici.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la L. n. 241/1990 e ss.ii.mm., recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documento amministrativi”;

VISTA la L. n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016), art. 1, comma 640;

VISTA la L. n. 232/2016 (Legge di stabilità 2017), art. 1, comma 144;

VISTA la L.R. statutaria n. 1/2012;

VISTA l’art. 2, c, 2, lett. a) e o) della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la D.G.R. n. 1792/2014;

delibera

1. di considerare le premesse parte integrante del presente provvedimento;
2. di approvare il testo del Protocollo di Intesa di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
3. di incaricare il Presidente della Giunta Regionale o suo delegato alla sottoscrizione del predetto Protocollo di Intesa;
4. di incaricare dell’esecuzione del presente atto la Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica;
5. di demandare l’esecuzione degli atti preliminari e successivi alla firma del Protocollo di Intesa, nonché l’esecuzione dello stesso, alla Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica;
6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio regionale;
7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione;
8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33.

(seguono allegati)

1044_AllegatoA_349267.pdf

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