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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 54 del 01 giugno 2017


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 760 del 29 maggio 2017

Piano Annuale di Formazione Iniziale 2017/2018. Programmazione interventi formativi nei Centri di Formazione Professionale provinciali. Attivazione di una procedura di individuazione di Organismi di Formazione accreditati nell'obbligo formativo idonei a realizzare gli interventi di formazione iniziale programmati nei Centri di Formazione Professionale della Provincia di Treviso e della Città Metropolitana di Venezia.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti per interventi di formazione iniziale programmati nei Centri di Formazione Professionale provinciali di Lancenigo di Villorba (Provincia di Treviso) e  di Chioggia, Marghera, San Donà di Piave (Città Metropolitana di Venezia)  per garantire agli allievi, iscritti a percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale, l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere all’istruzione e formazione, nel rispetto delle norme sui livelli essenziali delle prestazioni, stabilite dal D.Lgs. n. 226/2005 e delle disposizioni sulle funzioni provinciali e della Città metropolitana previste dalle LL.RR  n. 19/2015 e n. 30/2016. Viene determinato inoltre l’importo massimo previsto delle conseguenti obbligazioni di spesa. La delibera non dispone impegno di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

La L.R. n. 19 del 29/10/2015 “Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali” ha previsto che le Province, quali enti di area vasta, oltre alle funzioni fondamentali di cui all’art. 1, comma 8, della L. n. 56 del 7/04/2014, continuino ad esercitare le funzioni già conferite dalla Regione del Veneto con il personale provinciale addetto alle stesse, e che la Regione stessa garantisca il finanziamento dei costi di tale personale, inquadrato nei ruoli regionali, nei limiti della dotazione finanziaria individuata dalla stessa L.R. 19/2015.

La  L.R. n. 30 del 30/12/2016  “Collegato alla legge di stabilità regionale” all’art. 1, comma 2, conferma alle Province le funzioni non fondamentali già conferite alla data di entrata in vigore della stessa, con l’esclusione di alcune funzioni individuate nell’allegato A di tale legge regionale, tra cui non risulta indicata la formazione professionale.

Le disposizioni sul riordino delle funzioni provinciali comportano pertanto che la funzione di formazione professionale, già svolta dai Centri di Formazione Professionale (CFP) provinciali alla data di entrata in vigore della L.R. n. 19/2015, debba continuare ad essere svolta con il personale ex provinciale inquadrato nel ruolo regionale e assegnato a tale funzione, e che la Regione del Veneto non possa aumentare tale personale se non modificando preventivamente la L.R. 19/2015 e ss.mm.ii., che stabilisce il vincolo sulla dotazione finanziaria.

Tra le attività precedentemente gestite dai CFP provinciali erano presenti anche percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), realizzati ai sensi della L. n. 53 del 28/03/2003, del D.Lgs. n. 226 del 17/10/2005 e dell’art. 1, cc. 622-624, della L. n. 296 del 27/12/2006, finalizzati all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere all’istruzione e formazione e destinati a studenti minorenni dopo la licenza media.

Già per la realizzazione dell’Anno Formativo 2016/2017 si era tuttavia  evidenziato che il personale docente in servizio presso i CFP provinciali era fortemente insufficiente a coprire tutte le aree di insegnamento richieste al fine di soddisfare i  livelli essenziali delle prestazioni stabiliti a livello nazionale per i percorsi di IeFP dal D.Lgs. n. 226/2005.

L’art. 18 del citato Decreto Legislativo prevede infatti, come livello essenziale dei percorsi di IeFP, l'acquisizione delle competenze linguistiche, matematiche, scientifiche, tecnologiche, storico-sociali ed economiche, e delle competenze professionali successivamente individuate dall’Accordo in Conferenza Stato Regioni del 27/7/2011, oltre all’insegnamento della religione cattolica e delle attività fisiche e motorie.

Il personale ex provinciale inquadrato nei ruoli regionali con mansioni di docente può ora coprire solo in parte le aree didattiche obbligatorie e ciò comporta che, nella programmazione dell’offerta di formazione iniziale, non sia possibile esercitare la funzione della formazione professionale avvalendosi del solo personale ex provinciale.

D’altro canto gli stessi vincoli finanziari contenuti nella L.R. n. 19/2015 e successivamente nella L.R. n. 30/2016,  non consentivano e non consentono alla Regione/Province di assumere i docenti mancanti, indispensabili a realizzare percorsi di IeFP rispettosi dei livelli essenziali degli stessi, né di aumentare allo stesso scopo la dotazione finanziaria delle Province/Città metropolitana.

Le Amministrazioni provinciali dovranno quindi, all’interno della programmazione regionale, collaborare con la Regione del Veneto per garantire priorità alla programmazione dei percorsi triennali finalizzati all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere all’istruzione e formazione in carico ai propri CFP, trattandosi di attività trasferite con una specifica finalità istituzionale.

La Regione del Veneto si è già  impegnata con la DGR n. 68 del  27/1/2016 a far fronte nell’ambito della programmazione regionale degli interventi di formazione iniziale, nei casi in cui non sia possibile erogare i percorsi di IeFP avvalendosi del solo personale ex provinciale.

Gli interventi programmati devono essere il frutto di un’accurata analisi dei fabbisogni occupazionali dei settori produttivi esplicitati nel piano provinciale.

La Giunta regionale ritiene pertanto opportuno non impegnare personale regionale per l’erogazione di attività formative volte alla realizzazione di corsi di formazione superiore o continua e procederà a:

  • consentire ai docenti, che operano in CFP dove non sia erogata formazione IeFP, in un’ottica di salvaguardia della professionalità, processi di mobilità volontaria verso i CFP che erogano formazione iniziale, tramite l’adesione a un pubblico avviso ove ciò sia possibile e compatibile con le cattedre scoperte e con la professionalità posseduta;
  • individuare interventi di riorganizzazione e ricollocazione del personale non docente (e docente ove non ricollocato con mobilità) dei CFP che non erogano IeFP, anche con percorsi condivisi di formazione specifica, che ne salvaguardino, ove possibile, la professionalità e la competenza, e pertanto prioritariamente verso la funzione del mercato del lavoro svolta dai Centri per l’Impiego (CPI). 

A seguito di quanto sopra le Province dovranno adottare gli atti conseguenti alla chiusura delle attività formative attualmente in corso.

Nell’Anno Formativo 2016/2017, al fine di salvaguardare la continuità didattica e il diritto allo studio delle centinaia di minori che frequentano i percorsi triennali programmati presso i CFP provinciali,  la cui programmazione ricade tra le competenze istituzionali della Regione ai sensi dell’art. 117 della Costituzione, è risultato necessario individuare, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, Organismi di Formazione (OdF) accreditati idonei a gestire i medesimi percorsi. Il collegamento con le Province è stato salvaguardato attraverso partenariati operativi degli OdF con la Provincia/Città metropolitana di riferimento.

Per l’Anno Formativo 2017/2018 la DGR n. 1936 del 29/11/2016 avente ad oggetto “Approvazione della nuova Offerta Formativa per l’Anno Scolastico 2017-2018 negli Istituti scolastici del secondo ciclo, ai sensi del D.Lgs. n. 112 del 31/03/1998 e dell’Offerta di istruzione e formazione professionale negli Organismi di Formazione accreditati e in sussidiarietà complementare negli Istituti professionali di Stato” ha testualmente precisato che, in attuazione degli indirizzi già assunti con la DGR n. 68/2016 per “la conservazione dell’offerta di percorsi di formazione iniziale curata dai CFP ex provinciali nei contesti territoriali in cui questa tipologia di offerta formativa è ancora esistente”, la raccolta delle iscrizioni per l’Anno Formativo 2017/2018 ai percorsi triennali di IeFP nei CFP in questione fosse “curata dagli OdF che nell’Anno Formativo in corso stanno erogando i percorsi di formazione iniziale, fatta salva ogni successiva determinazione relativa all’affidamento della gestione dei percorsi da realizzare”.

L’Allegato B alla citata DGR n. 1936/2016 ha pertanto approvato e individuato l’elenco delle qualifiche su cui ciascun CFP ha raccolto le iscrizioni ai percorsi triennali di istruzione e formazione da attuare nel 2017/2018, e più precisamente, per i CFP provinciali della provincia di Treviso e della Città metropolitana di Venezia:

 

SEDE FORMATIVA

PROVINCIA

FIGURE

LANCENIGO di VILLORBA

TV

Operatore del legno

LANCENIGO di VILLORBA

TV

Operatore del benessere: indirizzo estetica

LANCENIGO di VILLORBA

TV

Operatore del benessere: indirizzo acconciatura

LANCENIGO di VILLORBA

TV

Operatore grafico: indirizzo stampa e allestimento

LANCENIGO di VILLORBA

TV

Operatore della trasformazione agroalimentare

LANCENIGO di VILLORBA

TV

Operatore delle lavorazioni artistiche

SAN DONA’ DI PIAVE

VE

Operatore alla riparazione dei veicoli a motore: indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici del veicolo a motore

SAN DONA’ DI PIAVE

VE

Operatore di impianti termoidraulici

CHIOGGIA

VE

Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione pasti

CHIOGGIA

VE

Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala bar

MARGHERA

VE

Operatore del benessere: indirizzo acconciatura

 

Conseguentemente è necessario assicurare continuità agli interventi formativi di primo e di secondo anno del corrente Anno Formativo 2016/2017, che proseguiranno  nel 2017/2018 in interventi di secondo e di terzo anno, e dare avvio ai primi anni del nuovo triennio 2017/2020, per i quali sono state già raccolte iscrizioni attraverso l’applicativo “Iscrizioni on line” messo a disposizione dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR),  riproponendo anche per l’Anno Formativo 2017/2018 la soluzione gestionale già sperimentata con successo nel corrente Anno Formativo 2016/2017.

Si informa che nel frattempo la Provincia di Vicenza e la Provincia di Verona hanno rinunciato all’accreditamento regionale, e pertanto le attività formative programmate nei CFP ex provinciali di  Chiampo e Zevio, gestiti in passato dalle Province stesse, sono state inserite nei bandi delle recenti DDGR n. 575 e n. 576 del 28/4/2017.

L’eventuale copertura finanziaria di costi già considerati nella determinazione delle Unità di Costo Standard (UCS) di riferimento, sarà ritenuta entrata generata dal progetto e conseguentemente da portare in diminuzione, in sede di verifica rendicontale, al contributo pubblico assegnato con il presente Avviso.

Analogamente verrà  considerata entrata generata dal progetto qualsiasi somma erogata dalla Regione del Veneto per il personale inquadrato nei ruoli regionali e impiegato nella realizzazione dei percorsi di IeFP o per l’esercizio della funzione di formazione riferita ai percorsi di IeFP,  anche se erogata sotto forma di trasferimento alle Province/Città Metropolitana ai sensi della L.R. n. 19/2015 e ss.mm.ii., e come tale da portare in diminuzione al contributo pubblico.

Si precisa inoltre che il costo delle sedi di realizzazione degli interventi, anche in caso di utilizzo di sedi di proprietà della Regione del Veneto, è sempre a carico del soggetto proponente, in quanto coperto da contributo pubblico.

Ferma restando la premialità per la localizzazione dell’attività formativa (Parametro 8 della Scheda di valutazione: Prossimità e accessibilità delle sedi formative proposte alle sedi di realizzazione degli interventi originariamente previste) prevista nella Direttiva di cu all’Allegato B al presente provvedimento, per la valutazione dei progetti, limitatamente agli interventi da realizzare relativi al CFP di San Donà di Piave, si prevede che l’attività dovrà comunque essere svolta presso la sede formativa dell’ente proponente, considerato che la nota della Direzione Acquisti AA.GG. e Patrimonio del 7/9/2016 prot. n. 336954  concedeva, solo per l’Anno Formativo 2016/2017, agli aggiudicatari del bando regionale approvato con DGR n. 678 del 17/5/2016 l’utilizzo degli immobili regionali in uso ai CFP della Città metropolitana di Venezia.

Conseguentemente, considerato che il Liceo Eugenio Montale di San Donà di Piave, con nota del 17/5/2017 prot. n. 193937, ha evidenziato la necessità di disporre di idonei spazi didattici per le proprie attività formative, si ritiene che, in un’ottica di razionalizzazione degli immobili pubblici destinati ad attività formative e di istruzione, gli immobili di proprietà regionale siti in Via Pralungo 10 a San Donà di Piave siano utilizzati da parte del citato Liceo per l’attività didattica della sezione linguistica.

Per il Piano Annuale di Formazione Iniziale l’introduzione delle UCS, avvenuta con la DGR n. 698 del 24/05/2011 e successive, è stata una innovazione importantissima in termini di gestione delle attività finanziate a sovvenzione, perché ha consentito di azzerare quasi completamente la gestione della documentazione di spesa, con conseguente grande riduzione degli oneri amministrativi e burocratici in capo al soggetto beneficiario, e dei tempi di verifica da parte della Regione del Veneto.

Le risorse finanziarie necessarie a finanziare gli interventi sopra elencati, utilizzando le UCS previste per gli interventi dei comparti vari e servizi del benessere, ammontano complessivamente ad € 3.204.655,00 a carico del capitolo 072019 “Trasferimenti per il finanziamento delle iniziative in materia di obbligo di frequenza delle attività formative (art. 68, c. 1, lett. b, c, art. 68, c. 4,  della legge 17/5/1999, n. 144 - D.Lgs. 15/4/2005, n. 76)”, di cui € 2.422.420,00 destinati ai progetti  della sezione comparti vari ed € 782.235,00 destinati ai progetti della sezione servizi del benessere.

La copertura finanziaria è assicurata dalle disponibilità residue presenti a valere sui fondi statali assegnati con il Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) n. 417\I\2015 del 17/12/2015.

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 3.204.655,00, saranno assunte sul Bilancio regionale di previsione 2017/2019 approvato con legge regionale 30 dicembre 2016, n.32, nei seguenti termini massimi:

  • Esercizio di imputazione 2017: € 1.602.327,50 sul capitolo 072019;
  • Esercizio di imputazione 2018: € 1.153.675,80 sul capitolo 072019 tramite utilizzo del fondo pluriennale vincolato;
  • Esercizio di imputazione 2019: € 448.651,70 sul capitolo 072019 tramite utilizzo del fondo pluriennale vincolato.

Si ricorda che con DGR n. 670 del 28/04/2015 è stato approvato il documento “Testo Unico dei Beneficiari”, che definisce le principali disposizioni in materia di modalità di selezione, attuazione e rendicontazione degli interventi, da utilizzare nei progetti finanziati con il Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020.

Per ragioni di semplificazione amministrativa, considerato che si tratta di interventi formativi della medesima tipologia, si ritiene importante utilizzare il medesimo Testo Unico anche nella regolamentazione dei progetti per interventi di formazione iniziale finanziati con i fondi regionali e statali, fatte salve le eventuali variazioni o integrazioni inserite nella Direttiva. 

In particolare, a modifica delle disposizioni sulla presentazione dei rendiconti contenute nel Testo Unico per i Beneficiari, per gli interventi oggetto del presente provvedimento il rendiconto delle attività realizzate e/o delle spese sostenute, separatamente per ogni singolo progetto approvato, dovrà essere presentato dal beneficiario alla Regione, unitamente a tutta la documentazione richiesta, entro 60 giorni dal termine ultimo indicato nella Direttiva, Allegato B.

Ciò premesso si propone di approvare, come parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:

  • l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti formativi volti alla realizzazione di percorsi triennali di istruzione e formazione programmati nei CFP  provinciali di Lancenigo di Villorba (Provincia di Treviso) e Chioggia, Marghera, San Donà di Piave (Città Metropolitana di Venezia), Allegato A;
  • la Direttiva per la presentazione di progetti formativi, Allegato B.

La presentazione dei progetti da parte degli OdF interessati non vincola in alcun modo l’Amministrazione regionale all’approvazione dei progetti e ai conseguenti impegni di spesa.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere spediti esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo formazioneistruzione@pec.regione.veneto.it con le modalità e nei termini previsti dalla citata Direttiva - Allegato B - alla Giunta regionale del Veneto - Direzione Formazione e Istruzione, Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio, 23 − 30121 Venezia, pena l’esclusione.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la L. 845/78 “Legge quadro in materia di formazione professionale”;

VISTA la L. n. 53 del 28/3/2003: “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”;

VISTO il Decreto Legislativo n. 76 del 15/04/ 2005: “Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettera c) della legge 28 marzo 2003, n. 53”;

VISTO il Decreto Legislativo n. 226 del 17/10/2005: “Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53”;

VISTO il Decreto Legislativo n. 118 del 23/06/2011: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e s.m.i.;

VISTA la L. n. 296 del 27/12/2006, art. 1, commi 622-624: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)”;

VISTA la L. n. 56 del 7/4/ 2014: “Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e Fusioni di Comuni.”;

VISTO il Decreto del Ministero Pubblica Istruzione n. 139 del 22/08/2007: “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296”;

VISTO il Decreto Interministeriale del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 29 novembre 2007 sull’accreditamento delle strutture formative per accedere ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di durata triennale e le correlate “Linee guida per le agenzie formative accreditate ai sensi del Decreto interministeriale del 29.1.2007 (MPI/MLPS) definite in Conferenza delle Regioni in data 14.2.2008;

VISTO l’Accordo tra Regioni e Province Autonome per l’adozione delle metodologie e degli strumenti condivisi, quale riferimento per l’offerta di istruzione e formazione professionale a livello regionale, siglato in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 25/2/2010;

VISTO il Decreto Interministeriale 15 giugno 2010 che recepisce l’Accordo 29 aprile 2010 tra il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante il primo anno di attuazione 2010-2011 dei percorsi di IeFP, a norma dell’articolo 27, comma 2, del D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226;

VISTO il Decreto Interministeriale 11 novembre 2011 che recepisce l’Accordo 27 luglio 2011 tra il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante gli atti necessari per il passaggio a nuovo ordinamento dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di cui al D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226;

VISTO il Decreto MIUR 23 aprile 2012 che recepisce l’Accordo 19 gennaio 2012 tra il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante l’integrazione del Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con l’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011;

VISTO l’Accordo fra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in tema di esami a conclusione dei percorsi di istruzione e formazione professionale sui riferimenti ed elementi minimi comuni per gli esami in esito ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP), siglato in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 20/2/2014;

VISTA la L.R. n. 39 del 29/11/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;

VISTA la L.R. n. 19 del 9 agosto 2002, “Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”;

VISTA la L.R. n. 19 del 29/10/2015: “Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali” così come modificata e integrata dalla L.R. n. 30/2016;

VISTA la L.R. n. 30 del 30/12/2016 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”;

VISTA la L.R. n. 31 del 30/12/2016 “Legge di stabilità regionale 2017”;

VISTA la L.R. n. 32 del 30/12/2016  “Bilancio di previsione 2017-2019”;

VISTA la L.R. n. 8 del 31 marzo 2017 “ Il sistema educativo della Regione Veneto”;

VISTA la DGR n. 1 del 10/01/2017 di approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2017-2019;

VISTO il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 13/01/2017 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2017-2019;

VISTA la DGR n. 108 del 07/02/2017 di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2017-2019;

RICHIAMATA la DGR n. 2120 del 30/12/2015: “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e ss.mm.ii.”;

RICHIAMATA la DGR n. 68 del 27/1/2016 “Determinazioni in ordine alla raccolta delle iscrizioni per gli interventi di formazione iniziale programmati dalle Amministrazioni provinciali”;

RICHIAMATA la DGR 1936 del 29/11/2016: “Approvazione della nuova Offerta formativa per l’anno scolastico 2017-2018 negli Istituti scolastici del secondo ciclo, ai sensi del D.Lgs. n. 112 del 31/03/1998 e dell’ offerta di istruzione e formazione professionale negli Organismi di Formazione accreditati e in sussidiarietà complementare negli Istituti Professionali di Stato”;

RICHIAMATE le DDGR n. 2891 del 28/12/2012 e n. 1368 del 30/07/2013;

RICHIAMATA la DGR n. 670 del 28/4/2015: “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;

RICHIAMATA la DGR n. 671 del 28/4/2015:“Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;

VISTO l’articolo 2, comma 2, della L.R. del 31/12/2012, n. 54, come modificata con L.R. n. 14/2016;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;
  2. di approvare, per i motivi indicati in premessa e nell’ambito del Piano Annuale di Formazione Iniziale 2017/2018, l’Avviso pubblico, Allegato A, per la presentazione di progetti formativi volti alla realizzazione degli interventi di formazione iniziale programmati per l’Anno Formativo 2017/2018  nei CFP provinciali di  Lancenigo di Villorba (Provincia di Treviso), e Chioggia, Marghera, San Donà di Piave (Città Metropolitana di Venezia), e la Direttiva di riferimento, Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  3. di determinare in €  3.204.655,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa che saranno assunte sul capitolo 072019 “Trasferimenti per il finanziamento delle iniziative in materia di obbligo di frequenza delle attività formative (art. 68, c. 1, lett. b, c, art. 68, c. 4,  della legge 17/5/1999, n. 144 - D.Lgs. 15/4/2005, n. 76)” del Bilancio regionale di previsione 2017/2019, approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016, nei seguenti termini massimi:
  • Esercizio di imputazione 2017: € 1.602.327,50;
  • Esercizio di imputazione 2018: € 1.153.675,80 tramite utilizzo del fondo pluriennale vincolato;
  • Esercizio di imputazione 2019: € 448.651,70 tramite utilizzo del fondo pluriennale vincolato;
  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza;
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  3. di prendere atto che, con riferimento agli adempimenti per la gestione e rendicontazione delle attività, sono applicabili le disposizioni contenute nel “Testo Unico dei Beneficiari” approvato con DGR n. 670 del 28/04/2015, fatte salve le disposizioni riportate nella citata Direttiva Allegato B;
  4. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere spediti esclusivamente a mezzo PEC, con firma digitale del Legale Rappresentante dell’Organismo richiedente, entro i termini e con le modalità previste dalla citata Direttiva - Allegato B, pena l’esclusione;
  5. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento;
  6. di dare atto che, per le motivazioni esposte in premessa, le attività formative programmate nei CFP ex provinciali di Chiampo e Zevio, gestiti in passato dalle province di Vicenza e Verona, risultano oggetto di un diverso provvedimento;
  7. di dare atto che la presentazione dei progetti da parte degli Odf interessati non vincola in alcun modo l’Amministrazione regionale all’approvazione dei progetti e ai conseguenti impegni di spesa;
  8. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata, ai sensi del punto 3.6, lett. c, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., in relazione al credito determinato dalla programmazione della correlata spesa, da assumersi a carico delle risorse vincolate di cui al capitolo 072019;
  9. di dare atto che l’eventuale copertura finanziaria di costi già considerati nella determinazione delle Unità di Costo Standard di riferimento sarà ritenuta quale entrata generata dal progetto, e conseguentemente da portare in diminuzione, in sede di verifica rendicontale, al contributo pubblico assegnato con il presente Avviso; analogamente verrà  considerata entrata generata dal progetto qualsiasi somma erogata dalla Regione del Veneto per il personale inquadrato nei ruoli regionali e impiegato nella realizzazione dei percorsi di IeFP o per l’esercizio della funzione di formazione riferita ai percorsi di IeFP - anche  se erogata  sotto forma di trasferimento alle Province ai sensi della L.R. n. 19 del 29/10/2015 e ss.mm.ii.-  e come tale da portare in diminuzione al contributo pubblico;
  10. di dare atto che il costo delle sedi di realizzazione degli interventi, anche in caso di utilizzo di sedi di proprietà della Regione del Veneto, è sempre a carico del soggetto proponente, in quanto coperto da contributo pubblico;
  11. di precisare, che limitatamente agli interventi da realizzare relativi al CFP di San Donà, l’attività deve essere prevista presso la sede formativa dell’ente proponente;
  12. di dare atto che, a modifica delle disposizioni sulla presentazione dei rendiconti contenute nel Testo Unico per i Beneficiari, per gli interventi oggetto del presente provvedimento il rendiconto delle attività realizzate e/o delle spese sostenute, separatamente per ogni singolo progetto approvato, dovrà essere presentato dal beneficiario alla Regione del Veneto, unitamente a tutta la documentazione richiesta, entro 60 giorni dal termine ultimo indicato nella Direttiva - Allegato B;
  13. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione ed Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma dei pagamenti e delle fonti di finanziamento;
  14. di dare atto che il presente provvedimento, è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  15. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

760_AllegatoA_346469.pdf
760_AllegatoB_346469.pdf

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