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Materia: Istruzione scolastica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 686 del 16 maggio 2017
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Atelier aziendali. Il patrimonio d'impresa quale strategia competitiva aziendale e territoriale. Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva.
Il provvedimento approva, nell’ambito del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale, l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti volti alla valorizzazione del patrimonio aziendale delle principali eccellenze del made in Veneto che prevedano la realizzazione di percorsi complessi di potenziamento e integrazione delle reciproche competenze delle imprese, degli operatori del campo culturale e dell’hospitality, nonché dei destinatari che a vario titolo sono interessati alla tematica, con l’obiettivo di recuperare l’eredità imprenditoriale e culturale del sistema produttivo veneto e valorizzarne le differenti risorse, materiali e immateriali, sia a fini turistico-culturali che per migliorare la competitività delle imprese del territorio, nonché per porre le basi di stimolo per la creazione di nuova impresa e per la promozione dell’innovazione sociale e tecnologica. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.
L'assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Lo sviluppo economico di un territorio si basa non solo sulla sua capacità produttiva, ma anche sull’identità dei suoi attori socio-economici, che, partendo proprio dal territorio e dalle sue peculiarità, hanno ideato impresa e creato valore che si è poi diffuso nella comunità di riferimento.
Promuovere il territorio e le sue peculiarità storiche, artistiche e paesaggistiche è stata sempre una priorità delle politiche pubbliche. Ma la storia di un territorio non è fatta solo dalle sue ricchezze naturali e culturali. La storia di un territorio si caratterizza anche per quell’enorme patrimonio che deriva dal suo sistema produttivo, che nel tempo lo ha modificato, ma contemporaneamente lo ha innovato, rendendolo attrattivo dal punto di vista imprenditoriale e della qualità della vita, e quindi sempre più conosciuto all’esterno.
Con l’obiettivo di fornire al nostro territorio sempre nuovi ingredienti per competere in un’ottica innovativa, sia per attrarre nuovi investimenti e creare occupazione di qualità per l’intera comunità, che per stimolare il formarsi di modelli di cooperazione sempre più sostenibili tra pubblico, privato e privato sociale, attenti al benessere del territorio e della cittadinanza, risulta strategico investire nella valorizzazione del patrimonio aziendale del nostro sistema produttivo.
Per patrimonio aziendale si intende quell’insieme di risorse, materiali e immateriali, che giocano spesso un ruolo fondamentale per la competitività di un’impresa, ma che, altrettanto spesso, sono difficili da misurare, quantificare e valutare.
L’iniziativa di cui si propone l’approvazione, intende intrecciare attività di recupero della memoria aziendale con interventi innovativi d’interazione, in ottica di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), tra imprese, operatori del campo culturale e dell’hospitality (pubblici e privati) e i destinatari che a vario titolo sono interessati alla tematica della valorizzazione del patrimonio aziendale, mediante il finanziamento di percorsi complessi volti a favorire lo scambio e l’integrazione delle reciproche conoscenze e competenze dei destinatari sul tema, con il fine di far loro acquisire competenze specialistiche per valorizzare, divulgare e diffondere al più vasto pubblico l’enorme patrimonio aziendale delle eccellenze del made in Veneto.
Il recupero della memoria aziendale e la sua valorizzazione come bene culturale di una comunità, infatti, può contribuire allo sviluppo territoriale in modo del tutto innovativo, essendo il patrimonio aziendale espressione delle valenze etiche ed estetiche del sistema produttivo che lo caratterizza, nonché immagine della capacità di innovazione dei suoi attori socio-economici, che dal passato si trasmette al presente e si prospetta nel futuro.
Portare fuori dall’azienda il bagaglio di conoscenze acquisite nel tempo, ma anche documenti, foto, video, materiali iconografici, macchinari e prototipi, testimonianze di storia industriale e dei suoi protagonisti, può risultare una strategia vincente, non solo per fini turistico-culturali, ma anche per trasformare l’esperienza industriale in ispirazione per la realizzazione di nuove idee imprenditoriali e la creazione di nuovi modelli produttivi più sostenibili ed attenti ai bisogni della comunità di riferimento.
Risulta pertanto prioritario collegare il recupero della storia produttiva, culturale e progettuale delle aziende del territorio con l’esperienza museale. Il museo, infatti, rappresenta l’istituzione culturale che maggiormente può trasferire alla società testimonianze del suo sviluppo, che oggi, grazie all’esperienza maturata nella ricerca, acquisizione e conservazione di reperti, oggetti, beni, ecc., e alla disponibilità delle nuove tecnologie e metodologie di comunicazione, può fornire al grande pubblico non solo memoria ma anche differenti forme di lettura e interpretazione dello sviluppo di un territorio, fungendo da elemento di sintesi delle mission pubbliche e private evolutesi nel tempo, nonché luogo per avvicinare istituzioni ed imprese, formare capitale umano, progettare nuove idee, promuovere ricerca e sviluppo tecnologico.
Il museo d’impresa, quindi, può rappresentare un innovativo strumento di sviluppo territoriale e di coesione sociale, in quanto esso può svolgere la triplice funzione di vetrina, laboratorio e comunità.
Investire su questo innovativo modello d’interazione tra pubblico e imprese, sistemi produttivi e turismo, patrimonio culturale e innovazione, è a beneficio dell’intera comunità territoriale e crea innovative condizioni per fare business, produrre nuovi posti di lavoro e rafforzare i legami tra i differenti attori sociali.
Con il presente Avviso quindi, la Regione del Veneto, intende promuovere la valorizzazione del patrimonio aziendale delle principali eccellenze del made in Veneto attraverso il finanziamento di percorsi che integrando e potenziando le reciproche competenze dei destinatari forniscano a quest’ultimi strumenti per:
Possono presentare candidatura i soggetti iscritti nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 ("Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati") per l'ambito della Formazione Continua, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito ai sensi della Deliberazione della Giunta regionale n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015.
Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014-2020.
La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9v – Obiettivo Specifico 9. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 1.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione pluriennale 2017/2019, approvato con L.R. 32 del 30/12/2016, nei seguenti termini massimi:
Esercizio di imputazione 2017 - Euro 500.000,00 di cui:
Esercizio di imputazione 2018 - Euro 500.000,00 di cui:
Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d'impegno di spesa non siano compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.
Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 50% anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.
In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parti integranti e sostanziali, vengono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Atelier aziendali. Il patrimonio aziendale quale strategia competitiva d’impresa” (Allegato A) per un importo complessivo di Euro 1.000.000,00 a valere sull’Asse II – Inclusione Sociale – POR FSE 2014-2020 e la Direttiva di riferimento (Allegato B).
Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere inviate esclusivamente tramite PEC con le modalità e nei termini indicati dalla citata Direttiva - Allegato B - alla Giunta regionale del Veneto − Direzione Formazione e Istruzione, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto: formazioneistruzione@pec.regione.veneto.it pena l’esclusione, entro e non oltre il quarantesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincidesse con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.
La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.
Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 250.000,00;
quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 175.000,00;
quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 75.000,00;
(seguono allegati)
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