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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 554 del 28 aprile 2017
Protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana della Regione Veneto - Estate 2017.
La presente deliberazione propone per l'approvazione il protocollo operativo contenente le azioni che la Regione Veneto intende porre in essere al fine di fronteggiare il disagio fisico, specialmente riferito alla popolazione anziana, determinato dalle elevate temperature estive, per l'anno 2017.
L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.
Tra le situazioni di emergenza, la cui gestione deve avvenire attraverso un'attività di coordinamento delle strutture di volta in volta interessate, rientrano le ondate di calore e gli effetti sulla salute della popolazione. Sia a livello internazionale, che a livello nazionale e regionale, è riconosciuta la criticità dell'effetto delle condizioni climatiche estive estreme sulla mortalità, in particolar modo, della popolazione ultrasettantacinquenne. Negli ultimi decenni e nelle varie zone del mondo, le ondate di calore, un tempo considerate eccezionali, sono divenute più frequenti, anche a causa del progressivo riscaldamento cui va incontro il nostro pianeta. Alla luce di ciò e al fine di prevenire e contenere eventuali danni alla salute, è necessario predisporre adeguate linee d'azione.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile attiva, ogni anno, le Amministrazioni regionali e locali al fine di organizzare un sistema di comunicazione con il Centro di Competenza Nazionale per il monitoraggio delle condizioni climatiche e la previsione e prevenzione degli effetti delle ondate di calore. Le modalità operative che possono essere adottate nelle varie aree prevedono due opzioni:
La Regione del Veneto si è impegnata, fin dall'anno 2004, a rispondere a tale necessità attraverso l'elaborazione di un "Protocollo Sanitario Operativo" per la prevenzione della mortalità causata da elevate temperature nella popolazione anziana al di sopra dei 75 anni o ultrasessantacinquenne con patologie croniche invalidanti, e con l'attivazione di piani operativi sociali al fine di intervenire prontamente negli stati di rischio e "fragilità". In particolare, nell'anno 2005, la Giunta regionale con DGR n. 1826 del 12/07/2005 ha approvato ed attuato un protocollo operativo che contempla il coinvolgimento di diversi attori. Visti i risultati positivi conseguiti, la Giunta regionale annualmente ha provveduto ad adottare il protocollo specifico, riadeguandolo opportunamente.
In ottica di continuità con quanto già realizzato,si propone:
Anche per il corrente anno, pertanto:
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
- UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto.
- Vista la L.R. n. 39 del 29 novembre 2001.
- Vista la DGR n. 1826 del 12/07/2005.
- VISTA la DGR n. 636 del 11/5/2016.
- VISTA la L.R. 19/2016.
- Visto l'art. 2, c. 2,lett. o) della L.R. 54/2012
delibera
1. di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente atto;
2. di approvare il "Protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature climatiche nella popolazione anziana della Regione Veneto - estate 2017", di cui all'Allegato A), che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
3. di attivare le procedure descritte in premessa con i soggetti/strutture, con le modalità e con le tempistiche stabilite lo scorso anno ai sensi della DGR n. 636 dell' 11/5/2016, riadeguate all'organizzazione delle Aziende ULSS approvata con L.R. n. 19/2016;
4. di disporre, in particolare, che ogni Azienda ULSS elabori uno specifico Piano di emergenza caldo per il territorio di competenza, la cui attuazione è responsabilità del Direttore Sanitario e del Direttore dei Servizi Socio Sanitari, come descritto nell'Allegato A). Detto Piano dovrà contenere la procedura di attivazione che comprenda le modalità con cui è assicurata la ricezione dell'allarme h24 e 7 giorni su 7, nonché le conseguenti modalità di allerta delle strutture interessate;
5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
6. di incaricare l'U.O. Cure primarie e LEA, afferente la Direzione Programmazione Sanitaria dell'esecuzione del presente provvedimento;
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
(seguono allegati)
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