Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 43 del 05 maggio 2017


Materia: Trasporti e viabilità

Deliberazione della Giunta Regionale n. 510 del 14 aprile 2017

Riparto delle risorse di cui al decreto interministeriale n. 345 del 28/10/2016, destinate al rinnovo dei parchi automobilistici adibiti al trasporto pubblico locale regionale e interregionale.

Note per la trasparenza

Con il presente atto vengono approvati due piani di investimento a valere sulle risorse assegnate alla Regione del Veneto con decreto interministeriale n. 345 del 28/10/2016. Tali risorse vengono assegnate ai Comuni e alle Province affidanti i servizi di traporto pubblico locale su gomma, con vincolo di destinazione alle aziende affidatarie dei servizi stessi.

L'Assessore Elisa De Berti riferisce quanto segue.

Con decreto interministeriale n. 345 del 28/10/2016 il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, ha approvato il riparto nazionale delle risorse di cui all'art. 1, comma 83, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 e s.m.i., destinate al rinnovo dei parchi automobilistici adibiti al trasporto pubblico locale regionale e interregionale.

Nell'ambito di tale riparto, sono state assegnate alla Regione del Veneto risorse per un ammontare complessivo di € 25.041.711,18, riferite alle due annualità 2015 e 2016. In particolare, per l'annualità 2015 sono stati assegnati € 14.470.836,85 mentre, per l'annualità 2016, € 10.570.874,33. Il presente provvedimento definisce le modalità di riparto e di utilizzo di tali risorse in due programmi di investimento, che di seguito saranno chiamati "Piano di investimento 2015" e "Piano di investimento 2016".

Lo stesso decreto interministeriale impone alla Regione del Veneto di assicurare un cofinanziamento non inferiore al 40% della spesa complessiva. Sotto lo stretto vincolo della destinazione all'uso per servizi di traporto pubblico locale (TPL) e della reversibilità della proprietà - meglio specificati negli allegati al presente atto - si ritiene di destinare le risorse in questione alle aziende affidatarie dei servizi di TPL, per il tramite degli enti affidanti. Si ritiene quindi di vincolare le aziende destinatarie dei contributi ad assumersi l'onere di cofinanziamento, in aggiunta al pagamento dell'IVA, così come disposto anche negli ultimi programmi di investimento.

L'attuale parco veicolare destinato al trasporto pubblico locale regionale, su un totale di circa 3.100 autobus, conta ancora circa 250 mezzi con classe di emissione EURO 0 (ovvero immatricolati prima del 01/01/1993) e altri 700 mezzi circa con classe di emissione EURO 1 o EURO 2 (ovvero immatricolati tra il 01/01/1993 e il 31/12/2000). Al fine di conseguire risultati in merito alla riduzione delle emissioni inquinanti, si ritiene prioritaria la dismissione di autobus di classe di emissione più bassa e pertanto è data particolare enfasi, nei criteri di riparto delle risorse anzidette, al numero di mezzi immatricolati prima del 01/01/1993, nonché, in misura minore, al numero di mezzi immatricolati tra il 01/01/1993 e il 31/12/2000.

Si ritiene di finalizzare i fondi all'acquisto di veicoli di categoria M2 o M3 appartenenti alla più recente classe di emissione di gas di scarico o privi di emissioni, vincolando l'acquisto degli stessi alla sostituzione di altrettanti mezzi già impiegati nel servizio di trasporto pubblico locale. L'avvio di una tale iniziativa risulta coerente anche con gli obiettivi delle azioni programmate nel periodo 2013-2020 dal Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera (P.R.T.R.A.), con particolare riferimento alle linee programmatiche di intervento nell'area A7 "Interventi sul trasporto passeggeri" (azione 3c: "Svecchiamento parco mezzi mobilità collettiva").

Gli autobus da sostituire dovranno essere radiati dal pubblico registro automobilistico (P.R.A.), secondo le seguenti prescrizioni:

-          qualora il parco mezzi abbia autobus di classe EURO 0, EURO 1 o EURO 2, l'azienda radierà gli autobus a partire da quelli appartenenti alla classe di emissione più bassa;
-          qualora il parco mezzi non abbia autobus EURO 0, EURO 1 o EURO 2, l'azienda radierà gli autobus a partire dai più vecchi, in termini di anno di immatricolazione;
-          in ogni caso, gli autobus radiati avranno data di radiazione successiva a quella della presente deliberazione.

E' ammessa la deroga alla sostituzione - e quindi la possibilità di acquisto di mezzi nuovi senza procedere alla radiazione di mezzi esistenti - in caso di potenziamento dell'offerta di servizio (che implichi ad esempio un incremento di percorrenze), previa presentazione di motivata istanza da parte dell'azienda affidataria. Su tale istanza deciderà il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica, acquisito l'assenso dell'ente affidante.

Non sono ammissibili al finanziamento gli autobus la cui data di ordine sia anteriore alla presente deliberazione.

Sulla base dei dati circa i costi degli autobus, raccolti nel corso degli ultimi programmi di investimento (DGR 1606/2014, DGR 534/2015, DGR 684/2016), si sono individuati i seguenti contributi di riferimento per ciascuna categoria di autobus, pari al 60% del costo medio al netto dell'IVA, ovvero:

-          contributo di riferimento per un autobus urbano: 155.000 €;
-          contributo di riferimento per un autobus extraurbano: 140.000 €.

Per una maggiore efficacia di spesa si ritiene di ripartire le risorse disponibili in termini di multipli interi delle due quantità appena definite.

Si ritiene di procedere ad una prima suddivisione di risorse tra ambito urbano e ambito extraurbano, utilizzando i seguenti criteri di riparto:

  1. Percorrenze chilometriche programmate per l'anno 2016, come da DGR n. 783/2016: peso pari al 40%.
  2. Numero di autobus immatricolati prima del 01/01/1993: peso pari al 40%.
  3. Numero di autobus immatricolati tra il 01/01/1993 e il 31/12/2000: peso pari al 20%.

La tabella relativa al riparto tra ambito urbano ed ambito extraurbano è riportata, con tutti i dettagli sulla procedura di calcolo, in Allegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento. La tabella definisce il numero di autobus complessivo da finanziare nell'ambito del Piano di investimento 2015 e del Piano di investimento 2016, suddividendo tra autobus urbani ed extraurbani.

Ai fini di quanto previsto dall'art. 19 del decreto interministeriale n. 345/2016, si ritiene di incaricare la U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica alla comunicazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell'istanza di rimodulazione dei Piani di investimento, così come individuati in Allegato A.

In ciascun ambito (urbano ed extraurbano), per procedere alla distribuzione delle risorse tra i contratti di servizio, si ritiene di usare i seguenti criteri di riparto:

  1. Percorrenze chilometriche programmate per l'anno 2016, come da DGR 783/2016: peso pari al 35%.
  2. Numero di autobus immatricolati prima del 01/01/1993: peso pari al 35%.
  3. Numero di autobus immatricolati tra il 01/01/1993 e il 31/12/2000: peso pari al 20%.
  4. Numero di autobus nuovi acquistati in autofinanziamento e non considerati nei precedenti programmi di investimento: peso pari al 10%.

Le tabelle relative ai riparti tra enti affidanti in ambito urbano ed extraurbano sono riportate rispettivamente in Allegato B (ambito urbano) e in Allegato C (ambito extraurbano), con tutti i dettagli sulla procedura di calcolo. Entrambi gli allegati fanno parte integrante del presente provvedimento. Le tabelle assegnano a ciascun contratto di servizio un certo numero di autobus finanziabili attraverso il Piano di investimento 2015 e il Piano di investimento 2016.

Il metodo di calcolo adottato prevede di assegnare, in prima battuta, un numero di autobus finanziabili arrotondato per difetto. Successivamente, una volta calcolata la differenza tra il numero arrotondato e il numero esatto di autobus finanziabili, viene assegnato un ulteriore autobus a partire dal contratto di servizio che ha avuto l'arrotondamento più sfavorevole, fino ad esaurimento risorse. L'ultima quota assegnata è inferiore al contributo di riferimento, poiché costituisce il residuo del totale delle risorse ministeriali rispetto a quanto già assegnato.

Il contributo massimo riconoscibile per ciascun mezzo acquistato sarà pari al minor valore tra:

-          il 60% del costo dell'autobus, al netto dell'IVA;
-          il contributo di riferimento, ovvero:

o   155.000 € per gli autobus urbani di lunghezza standard;
o   140.000 € per gli autobus extraurbani di lunghezza standard.

Il contributo di riferimento da considerare per gli autobus autosnodati o a doppio piano è pari a 1,5 volte il contributo di riferimento per gli autobus di lunghezza standard.

L'importo del contributo riconosciuto sarà pari al minor valore tra:

-          il contributo massimo assegnato, così come indicato in Allegato B o in Allegato C;
-          la somma dei contributi massimi riconoscibili per ciascun mezzo acquistato, calcolata come sopra.

L'Allegato D (relativo al Piano di investimento 2015) e l'Allegato E (relativo al Piano di investimento 2016), che fanno parte integrante del presente provvedimento, riportano lo schema di accordo di programma da stipulare tra Regione del Veneto ed Enti affidanti, in applicazione di quanto previsto dagli artt. 17 e 18 della L.R. n. 25/1998. A tal proposito si ritiene di autorizzare il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica ad apportare le eventuali ed opportune modifiche qualora i Comuni non capoluogo intendano delegare la sottoscrizione dell'accordo ad altro Ente, nonché per ogni altra modifica non sostanziale. In questa sede è opportuno precisare che l'Allegato D differisce dall'Allegato E solamente per i riferimenti al Piano di investimento e al cronoprogramma.

I fondi saranno assegnati e liquidati agli Enti affidanti, con vincolo di destinazione alle aziende affidatarie dei servizi di TPL. Gli Enti affidanti provvederanno alla erogazione dei contributi secondo le modalità e le prescrizioni contenute, per il Piano di investimento 2015, in Allegato D e, per il Piano di investimento 2016, in Allegato E.

A fronte delle tempistiche fissate dal citato decreto interministeriale n. 345/2016 agli artt. 8 e 9, si stabiliscono le seguenti scadenze per il Piano di investimento 2015:

a)  30 settembre 2017: termine entro il quale le aziende beneficiarie dovranno stipulare i contratti di fornitura degli autobus relativi al Piano di investimento 2015 e comunicare alla Regione l'avvenuta stipula dei contratti, dichiarando l'eventuale quota di contributo che non sarà riconosciuta, valutata a fronte dell'effettiva spesa ammissibile, così come risultante dai contratti di fornitura.

b)  30 giugno 2018: termine entro il quale le aziende beneficiarie dovranno completare le operazioni di acquisto dei mezzi e inoltrare al competente Ente affidante l'istanza di erogazione del contributo, corredata dalla documentazione prevista in Allegato D.

c)   30 settembre 2018: termine entro il quale gli Enti affidanti dovranno presentare alla Regione il proprio atto amministrativo con il quale viene accertata l'acquisizione della documentazione comprovante l'acquisto dei veicoli oggetto del finanziamento, secondo le modalità descritte in Allegato D.

Quanto al Piano di investimento 2016, si stabiliscono le seguenti scadenze:

d)   31 dicembre 2017: termine entro il quale le aziende beneficiarie dovranno stipulare i contratti di fornitura degli autobus relativi al Piano di investimento 2016 e comunicare alla Regione l'avvenuta stipula dei contratti, dichiarando l'eventuale quota di contributo che non sarà riconosciuta, valutata a fronte dell'effettiva spesa ammissibile, così come risultante dai contratti di fornitura.

e)   30 settembre 2018: termine entro il quale le aziende beneficiarie dovranno completare le operazioni di acquisto dei mezzi e inoltrare al competente Ente affidante l'istanza di erogazione del contributo, corredata dalla documentazione prevista in Allegato E.

f)    31 dicembre 2018: termine entro il quale gli Enti affidanti dovranno presentare alla Regione il proprio atto amministrativo con il quale viene accertata l'acquisizione della documentazione comprovante l'acquisto dei veicoli oggetto del finanziamento, secondo le modalità descritte in Allegato E.

Il mancato rispetto dei termini a) o d), concernenti le stipule dei contratti di fornitura, comporterà la revoca del contributo, fermo restando che si ritiene opportuno conferire al Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica la facoltà di concedere, nei limiti massimi del cronoprogramma previsto dagli artt. 8 e 9 del decreto interministeriale n. 345/2016, eventuali proroghe ad hoc, da valutarsi caso per caso su specifica istanza motivata che dovrà essere presentata dall'azienda affidataria perentoriamente prima della scadenza del termine che si chiede di prorogare.

Il mancato rispetto dei termini b), c), e) o f) comporterà la revoca del contributo, fatte salve le seguenti disposizioni. Qualora venga presentata dall'azienda affidataria, perentoriamente prima della scadenza del termine, un'istanza motivata di proroga del termine stesso, è data facoltà al Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica di concedere la proroga, fissando nuovi termini.

Nel caso in cui vengano concesse proroghe, qualora si verifichino le condizioni di cui al comma 2 dell'art. 11 del decreto interministeriale n. 345/2016, che comportino una riduzione delle risorse complessive assegnate alla Regione del Veneto, il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica, contestualmente alla concessione della proroga, applicherà una decurtazione del contributo del 20%, pari alla riduzione di risorse applicata alla Regione.

Le economie rilevate alle date dei termini previsti per la stipula dei contratti di fornitura, al netto di eventuali proroghe, saranno riassegnate con decreto del Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica, secondo le seguenti modalità:

-       Le economie derivate dal Piano di investimento 2015 saranno tenute distinte da quelle derivate dal Piano di investimento 2016.
-       Le economie rilevate in ambito urbano saranno sommate alle economie rilevate in ambito extraurbano.
-       Le economie saranno assegnate come unità di contributo di riferimento (155.000 € per autobus urbani; 140.000 € per autobus extraurbani). L'ultima quota assegnata sarà necessariamente inferiore al contributo di riferimento, costituendo un residuo.
-       Verrà considerata la graduatoria in Allegato F, ove i contratti di servizio sono ordinati in modo decrescente rispetto alla quantità "numero esatto di autobus finanziabili meno numero di autobus finanziabili assegnato". La graduatoria comprende sia i contratti di servizio in ambito urbano sia quelli in ambito extraurbano. L'Allegato F fa parte integrante del presente provvedimento.
-       Dalla graduatoria in Allegato F saranno eliminati quei contratti di servizio da cui si sono originate economie di spesa di importo superiore al 10% del contributo massimo assegnato per lo specifico Piano di investimento.
-       La graduatoria verrà scorsa assegnando un contributo di riferimento ad ogni contratto di servizio, fino a esaurimento risorse.
-       Rimarranno invariate le percentuali massime di contribuzione, nonché tutti gli aspetti legati alle modalità di erogazione del contributo, riportate in Allegato D per il Piano di investimenti 2015 e in Allegato E per il Piano di investimenti 2016.
-       Saranno individuati dei termini temporali per l'utilizzo delle economie, compatibili con le scadenze fissate dal citato decreto interministeriale n. 345 del 28/10/2016.

Le eventuali economie connesse a decurtazioni o revoche dei contributi a seguito del mancato rispetto dei termini previsti alle precedenti lettere b), c), e) ed f) dei cronoprogrammi, potranno essere impiegate con le stesse modalità sopraindicate, qualora le tempistiche dettate dal decreto interministeriale n. 345/2016 e s.m.i. lo dovessero consentire.

In considerazione delle tempistiche previste dal decreto interministeriale n. 345 del 28/10/2016 per l'erogazione dei finanziamenti alle regioni, si dispone che i fondi saranno liquidati subordinatamente alle effettive disponibilità di cassa stanziate sul relativo capitolo di spesa del bilancio regionale. Nessuna somma a titolo di interessi per ritardati pagamenti potrà essere richiesta alla Regione del Veneto da parte degli Enti affidanti e delle Aziende beneficiarie.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la L.R. n. 25/1998;

VISTO il decreto interministeriale n. 345 del 28/10/2016;

VISTO l'art. 2 comma 2 lett. a) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.      di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.      di approvare il Piano di investimento 2015 e il Piano di investimento 2016, in applicazione dei criteri e degli obiettivi indicati in premessa, ripartendo le risorse a favore degli Enti affidanti, pari a 14.470.836,85 € per il Piano di investimento 2015 e a 10.570.874,33 € per il Piano di investimento 2016, con vincolo di destinazione alle aziende affidatarie dei servizi di trasporto pubblico locale, così come risultante dagli Allegati A, B e C, che formano parte integrante del presente provvedimento;

3.      di approvare gli schemi di accordo di programma da stipulare con gli Enti affidanti, così come riportati, per i Piani di investimento 2015 e 2016, rispettivamente in Allegato D e in Allegato E, entrambi parte integrante del presente provvedimento, autorizzando sin d'ora il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica ad apportare le eventuali ed opportune modifiche qualora i Comuni non capoluogo intendano delegare la sottoscrizione dell'accordo ad altro Ente, nonché per ogni altra modifica non sostanziale;

4.      di autorizzare la sottoscrizione degli accordi di programma di cui agli Allegati D ed E, incaricando per la sottoscrizione il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica.

5.      di subordinare l'erogazione dei fondi di cui trattasi alle modalità, prescrizioni e caratteristiche tecniche dei mezzi indicate negli schemi di accordo di programma, ovvero, per il Piano di investimento 2015, in Allegato D e, per il Piano di investimento 2016, in Allegato E;

6.      di determinare in € 25.041.711,18 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 103195 del bilancio di previsione 2017-2019 denominato: "Finanziamento del rinnovo dei parchi automobilistici destinati ai servizi di trasporto pubblico locale regionale e interregionale - contributi agli investimenti (art. 1, c. 1031, L. 27/12/2016, n. 296 - art. 1, c. 223, L. 23/12/2014, n. 190)";

7.      di dare atto che la Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica alla quale è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto 6 ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;

8.      di attestare che la spesa di € 25.041.711,18 si configura come un debito non commerciale;

9.      di incaricare la Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica - Unità Organizzativa Mobilità e Trasporti dell'esecuzione del presente atto e, in particolare, di far pervenire al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l'istanza di rimodulazione dei Piani di investimento così come individuati nella tabella in Allegato A;

10.  di conferire al Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica la facoltà di concedere con proprio atto, nei limiti massimi del cronoprogramma previsto dagli artt. 8 e 9 del decreto interministeriale n. 345/2016, eventuali proroghe ad hoc sulle scadenze relative alle lettere a) e d) del cronoprogramma descritto in premessa, proroghe che saranno da valutare caso per caso su specifica istanza motivata che dovrà essere presentata dall'azienda affidataria prima della scadenza del termine che si chiede di prorogare;

11.  di conferire al Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica la facoltà di concedere con proprio atto eventuali proroghe ad hoc sulle scadenze relative alle lettere b), c), e) ed f) del cronoprogramma descritto in premessa, proroghe che saranno da valutare caso per caso su specifica istanza motivata che dovrà essere presentata dall'azienda affidataria prima della scadenza del termine che si chiede di prorogare. Qualora, a seguito della concessione della proroga, si verifichino le condizioni di cui al comma 2 dell'art. 11 del decreto interministeriale n. 345/2016, che comportino una riduzione delle risorse complessive assegnate alla Regione del Veneto, il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica applicherà, contestualmente alla concessione della proroga, una decurtazione del contributo del 20%, pari alla riduzione di risorse applicata alla Regione;

12.  di delegare il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti della Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica ad assegnare, con proprio atto, le eventuali economie di spesa che si dovessero verificare nell'ambito dei due piani di investimento di cui trattasi, secondo le modalità indicate in premessa, utilizzando la graduatoria in Allegato F, che fa parte integrante del presente provvedimento;

13.  di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazione ai sensi della L.R. n. 1/2011;

14.  di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione;

15.  di informare che avverso il presente provvedimento può essere può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall'avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;

16.  di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi della lettera d) dell'art. 26, c.1 del D. Lgs. 33/2013.

(seguono allegati)

510_AllegatoA_344400.pdf
510_AllegatoB_344400.pdf
510_AllegatoC_344400.pdf
510_AllegatoD_344400.pdf
510_AllegatoE_344400.pdf
510_AllegatoF_344400.pdf

Torna indietro