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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 19 del 21 febbraio 2017


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 53 del 27 gennaio 2017

Progetto Life-Ghost (LIFE 12 BIO/IT/000556 GHOST) realizzato con il contributo della Commissione Europea nell'ambito del Programma LIFE+. Costituzione di un gruppo tecnico di lavoro finalizzato al recepimento delle Raccomandazioni operative elaborate dal progetto.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, si provvede a prendere atto e dare opportuno seguito alle Raccomandazioni operative proposte in sede di conclusione del Progetto Life-Ghost (LIFE 12 BIO/IT/000556 GHOST) co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+ Biodiversità (programmazione 2012), volte a definire “Una gestione efficace di reti e attrezzi da pesca abbandonati e persi in mare”.

L'Assessore Giuseppe Pan di concerto con Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Il decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 182, recante disposizioni in ordine alla “Attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico", prevede l’attuazione di specifici piani per la gestione dei rifiuti nelle aree portuali. In particolare, si provvede a dar seguito alle disposizioni europee in tema di riduzione dell’inquinamento marino mediante il contenimento degli scarichi in mare dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che utilizzano le strutture portuali afferenti i territori dei singoli Stati Membri, nonché il miglioramento della disponibilità e dell'utilizzo degli impianti portuali di raccolta per i suddetti rifiuti e residui, altresì severamente perseguendo, in tale contesto, gli illeciti eventualmente commessi.

All’interno del predetto quadro normativo europeo e nazionale, la Regione Veneto era intervenuta nell’ambito del progetto “Gestione integrata dei rifiuti recuperati dalle attività di pesca e nautica da di-porto per la tutela dell’ambiente marino”, progetto finanziato con la Legge regionale 15/2007, il quale ha consentito l’adozione di specifici “Piani per la gestione dei rifiuti nell’area portuale”. Tuttavia, il successo di detti piani è stato condizionato dalla particolare carenza di strutture adeguate per il conferimento dei rifiuti generati dall’attività di pesca, nonché il difficile coordinamento tra gli operatori della pesca ed i soggetti deputati alla gestione delle aree portuali, mancando di fatto modalità operative idonee a garantire un costante e fattivo stoccaggio dei rifiuti.

Successivamente la Commissione Europea, sensibilizzata in merito alla diffusa problematica della contaminazione globale dei mari provocata dallo sversamento di rifiuti solidi, ha promosso l’avvio del Progetto Life-Ghost (LIFE 12 BIO/IT/000556 GHOST), finalizzato a definire le migliori “Tecniche per ridurre gli impatti delle reti fantasma e aumentare la biodiversità nelle aree costiere Nord Adriatiche”, progetto co-finanziato nell’ambito del Programma LIFE+ Biodiversità (programmazione 2012). Il progetto, conclusosi lo scorso mese di novembre 2016, ha realizzato particolari attività di ricerca concentrate nell’ambito marino prospicente la fascia costiera veneta, focalizzando la propria attenzione sulla valutazione degli impatti nell’ambiente cagionati dalle attività di pesca. Sostanzialmente il progetto ha verificato la presenza di attrezzature di pesca, e non solo, accidentalmente disperse o abbandonate nel mare, valutando la gravità degli eventuali danni provocati sull’ecosistema acquatico, sia in termini biologici, sia in termini economici, e promuovendo la definizione di misure concrete per la preservazione di tali ambienti attraverso l’elaborazione di opportune strategie gestionali.

A conclusione del progetto GHOST, sono state elaborate delle Raccomandazioni operative, indirizzate soprattutto al mondo della pesca professionale e dell’acquacoltura ma non solo, con le quali vengono indicati, per punti, le più importanti azioni da mettere in atto per una gestione efficace di reti e attrezzi da pesca abbandonati e persi in mare.

Pertanto, considerata la fondamentale rilevanza della filiera produttiva ittica veneta per l’intera economia regionale, soprattutto alla luce di quanto emerso dal lavoro svolto dalla partnership scientifica promotrice dell’iniziativa progettuale in argomento e preso atto del documento di sintesi dal titolo ”Raccomandazioni operative per una gestione efficace di reti e attrezzi da pesca abbandonati e persi in mare”, riportato nell’Allegato A al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante, si ritiene opportuno costituire un “Gruppo di Lavoro Tecnico” composto dalle rappresentanze degli operatori del settore pesca del Veneto, dagli esperti scientifici dell’Università IUAV di Venezia, dell’ISPRA di Chioggia, dell’Arpa Veneto e dell’istituto CNR – ISMAR, unitamente ad un rappresentante della struttura tecnica regionale competente per le materie della pesca e dell’acquacoltura (Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca) e della Direzione regionale Ambiente, finalizzato a dar seguito alle sopra citate raccomandazioni operative, mediante l’individuazione delle migliori e più opportune prassi da adottarsi sia da parte degli operatori della pesca, sia da parte delle amministrazioni locali e degli operatori portuali, auspicando in tale maniera una concreta riduzione dell’inquinamento marino ed una effettiva raccolta – smaltimento dei rifiuti solidi prodotti dalle attività di pesca svolte nelle acque prospicenti il litorale veneto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’art. 2, comma 2 della L.R. 31 dicembre 2012 n. 54;

RICHIAMATA la L. 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modificazioni ed integrazioni, recante disposizioni in ordine alla disciplina del procedimento amministrativo;

RICHIAMATA la Direttiva 27 novembre 2000, n. 2000/59/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni in ordine agli “Impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico”;

RICHIAMATO il D.Lgs. 24 giugno 2003, n. 182, recante disposizioni in ordine alla “Attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico"

RICHIAMATA L.R. 12 luglio 2007, n. 15 recante disposizioni in ordine agli “Interventi per la tutela, la promozione e lo sviluppo della zona costiera del Veneto e per la creazione di zone di tutela biologica marina”;

PRESO ATTO delle risultanze scientifiche emerse in sede di conclusione del Progetto Life-Ghost (LIFE 12 BIO/IT/000556 GHOST), ed in particolare di quanto contenuto nel documento finale di sintesi dal titolo ”Raccomandazioni operative per una gestione efficace di reti e attrezzi da pesca abbandonati e persi in mare”, che si allega al presente provvedimento e ne costituisce parte integrante quale Allegato A;

ATTESA la necessità di procedere alla costituzione di un “Gruppo di Lavoro Tecnico”, insediato presso la Giunta regionale del Veneto e composto dalle rappresentanze degli operatori del settore pesca del Veneto, dagli esperti scientifici dell’Università IUAV di Venezia, dell’ISPRA di Chioggia, dell’Arpa Veneto e dell’istituto CNR – ISMAR, unitamente ad un rappresentante della Direzione regionale Agroambiente, Caccia e Pesca e della Direzione regionale Ambiente, per le motivazioni sopra evidenziate;

RICHIAMATO le valutazioni di opportunità rappresentate in premessa;

delibera

  1. di approvare le premesse che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
     
  2. di prendere atto delle risultanze scientifiche emerse in sede di conclusione del Progetto Life-Ghost (LIFE 12 BIO/IT/000556 GHOST), ed in particolare di quanto contenuto nel documento finale di sintesi dal titolo ”Raccomandazioni operative per una gestione efficace di reti e attrezzi da pesca abbandonati e persi in mare”, che si allega al presente provvedimento e ne costituisce parte integrante quale Allegato A;
     
  3. di costituire il “Gruppo di Lavoro Tecnico”, composto dal Direttore della struttura tecnica regionale competente per le materie della pesca e dell’acquacoltura (Direzione regionale Agroambiente, Caccia e Pesca), ovvero da suo delegato, dalle rappresentanze degli operatori del settore pesca del Veneto, dagli esperti scientifici dell’Università IUAV di Venezia, dell’ISPRA di Chioggia, dell’Arpa Veneto e dell’istituto CNR – ISMAR, unitamente ad un funzionario della competente Direzione regionale Ambiente. Il Direttore della struttura tecnica regionale competente per le materie della pesca e dell’acquacoltura potrà chiamare a far parte, su segnalazione di alcuno dei membri del “Gruppo di Lavoro Tecnico”, altro rappresentante di autorità o amministrazione pubblica che si rendesse opportuno sentire in ragione del ruolo o dell’interesse rispetto al mandato del “Gruppo di Lavoro Tecnico”;
     
  4. di affidare al citato “Gruppo Tecnico di Lavoro” il mandato di dar seguito alle sopra citate raccomandazioni, individuando le migliori e più opportune prassi operative al fine di consentire la concreta riduzione dell’inquinamento marino e l’effettiva raccolta – smaltimento dei rifiuti solidi prodotti dalle attività di pesca svolte nelle acque prospicenti il litorale veneto, altresì mediante l’elaborazione di un eventuale vademecum rivolto sia agli operatori della pesca, sia alle amministrazioni locali e agli operatori portuali;
     
  5. di disporre che il “Gruppo Tecnico di Lavoro” svolga i propri compiti senza oneri a carico del bilancio regionale;
     
  6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
     
  7. di incaricare la Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca dell’esecuzione del presente atto;
     
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale del Regione.

(seguono allegati)

53_AllegatoA_339275.pdf

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