Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 19 del 21 febbraio 2017


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 59 del 27 gennaio 2017

Prosecuzione del Progetto Regionale "Interventi a favore della persona e della famiglia: sviluppo dei Consultori Familiari Pubblici", in attuazione del Decreto Interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze del 10 ottobre 2016 relativo alla ripartizione delle risorse finanziarie afferenti il Fondo Nazionale Politiche Sociali (FNPS) per l'anno 2016.

Note per la trasparenza

Con il presente atto, si intende dare prosecuzione al Progetto Regionale "Interventi a favore della persona e della famiglia: sviluppo dei Consultori Familiari Pubblici" ex DGR n. 1496 del 12 agosto 2014, all'interno degli interventi previsti dal Fondo Nazionale per le Politiche Sociali di cui al Decreto Interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze del 10 ottobre 2016.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto, allo scopo di realizzare il servizio di consulenza e di assistenza al singolo, alla coppia ed alla famiglia, in atto o in via di formazione, secondo le finalità indicate nell'art. 1 della Legge 29 luglio 1975 n. 405, ha disciplinato l'istituzione dei Consultori Familiari Pubblici e Privati nel proprio territorio, con la Legge Regionale 28 marzo 1977 n. 28.

La Legge Regionale n. 22 del 16 agosto 2002 ha approvato i criteri relativi all'autorizzazione all'esercizio e all'accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie socio-sanitarie e sociali, compresi i Consultori Familiari, che devono concorrere al miglioramento della qualità dei servizi, garantendo ai cittadini adeguati livelli quantitativi e qualitativi delle prestazioni erogate.

La DGR n. 3972 del 30 dicembre 2002 ha definito i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sanitaria e sociosanitaria rivolti alle donne, ai minori, alle coppie ed alle famiglie, nell'Area Materno-Infantile, facendo riferimento alle attività dei Consultori Familiari.

Il provvedimento della Giunta Regionale n. 215 del 3 febbraio 2010 ha approvato le Linee Guida per il Servizio di Consultorio Familiare, specificandone finalità, funzioni e collocazione nella programmazione territoriale in un'ottica di "servizio relazionale".

La Legge Regionale 29 giugno 2012 n. 23 "Norme in materia di programmazione Socio Sanitaria e approvazione del Piano socio-sanitario Regionale 2012-2016", prevede l'istituzione da parte delle Aziende ULSS nel Distretto socio-sanitario, di un'unità operativa Infanzia, Adolescenza e Famiglia che include il Consultorio Familiare, quale servizio rivolto al singolo, alla coppia ed alla famiglia, accanto al servizio di età evolutiva/neuropsichiatria infantile ed ai servizi per la protezione e la tutela dei minori.

Negli anni, la Regione del Veneto ha promosso la realizzazione di importanti progettualità volte alla promozione/prevenzione e sostegno a favore della famiglia, a cura dei Consultori Familiari Pubblici delle Aziende UU.LL.SS.SS. rispondendo ad una richiesta, sempre più in aumento, di interventi da parte delle famiglie, soprattutto in alcune aree cosiddette "emergenti" legate ai continui e rapidi cambiamenti di ordine sociale che hanno investito la società.

La DGR n. 1496/2014 ha approvato il Progetto Regionale " Interventi a favore della persona e della famiglia: sviluppo dei Consultori Familiari Pubblici" determinando lo sviluppo/potenziamento di tre specifiche linee di intervento, da concludersi entro il 30 settembre 2015:

-   potenziamento degli interventi di sostegno alla genitorialità in situazioni di difficoltà relazionali e/o sociali, in particolare nelle situazioni che vedono coinvolte le autorità giudiziarie, al fine di sostenere il ruolo genitoriale e di prevenire forme di abuso e maltrattamento, di comportamenti a rischio e fenomeni di esclusione sociale, secondo un approccio multidimensionale ed integrato;
-   potenziamento di interventi di educazione alla relazionalità, all'affettività ed alla sessualità, soprattutto nelle Scuole con particolare riferimento alla prevenzione della discriminazione di genere;
-   potenziamento di interventi di prevenzione e di sostegno in riferimento alla violenza contro la donna.

La medesima Delibera ha disposto l'impegno ed il riparto della somma complessiva di € 1.000.000,00 fra le 21 Aziende UU.LL.SS.SS. (FNPS - anno 2014) in base ai dati riferiti alla popolazione residente.

Con DGR n. 2011 del 23 dicembre 2015 è stata data prosecuzione al Progetto Regionale "Interventi a favore della persona e della famiglia: sviluppo dei Consultori Familiari Pubblici", confermando l'impegno e il riparto della somma di € 1.000.000,00 fra le 21 Aziende UU.LL.SS.SS. in base ai dati riferiti alla popolazione residente, in attuazione del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 4 maggio 2015 relativo alla ripartizione delle risorse finanziarie afferenti il Fondo Nazionale Politiche Sociali (FNPS) per l'anno 2015, prevedendo tra l'altro:

-   l'avvio del processo di revisione delle Linee Guida regionali per il Servizio di Consultorio Familiare approvate con DGR 215/2010, alla luce delle più recenti normative nazionali e regionali nell'ambito specifico e in ordine ai rapidi cambiamenti sociali, forieri di nuove problematiche emergenti, attraverso la nomina di un gruppo di studio regionale rappresentativo delle realtà consultoriali pubbliche e private, in corso di programmazione;
-   l'avvio, nel corso dell'anno 2016 , di un percorso di studio sulla sperimentazione dello "Sportello Famiglia", cui è stata data applicazione con DGR n.1247 del 1 agosto 2016 (non necessariamente uno sportello fisico, quanto un luogo virtuale, un help desk, a cui le famiglie possono accedere per avere informazioni relative a tutte le agevolazioni, le opportunità, le iniziative, i bandi, le scadenze fiscali, i servizi sanitari e sociali, la scuola, la formazione e l'università, in linea con le progettualità regionali già avviate).

Il Decreto Interministeriale 10 ottobre 2016 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha approvato la ripartizione delle risorse finanziarie afferenti il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS) per l'anno 2016, destinando la somma pari ad € 20.556.462,07 alla Regione del Veneto.

Il citato Decreto, all'art. 3, comma 1, specifica che le Regioni si impegnano a programmare gli impieghi delle risorse loro destinate per le aree di utenza, secondo i Macro-livelli e gli obiettivi indicati nell'Allegato 1.

Con il presente atto, si intende porre il focus sull'impegno a sviluppare azioni inerenti il Macro livello n. 1 denominato "Servizi per l'accesso e la presa in carico da parte della rete assistenziale", proponendo lo sviluppo/potenziamento delle attività di promozione/prevenzione e di sostegno a favore delle famiglie del Veneto, valorizzando quanto già avviato e apprezzato sul territorio, con particolare riferimento alla prosecuzione del Progetto Regionale "Interventi a favore della persona e della famiglia: sviluppo dei Consultori Familiari Pubblici" così come articolato dalla succitata DGR n. 1496/2014, includendo la possibilità di realizzare anche attività a sostegno della neo-genitorialità e della genitorialità, in termini di valorizzazione delle risorse, delle competenze genitoriali, di supporto nella costruzione di reti, di accompagnamento alla crescita, di attivazione di spazi di riflessione e di confronto.

Si propone, pertanto, di confermare il riparto della somma di € 1.000.000,00 a favore dei Consultori Familiari Pubblici delle ex 21 Aziende UU.LL.SS.SS. - ora 9 come da L.R. n. 19/2016 - così come definito dalla DGR n. 1496 del 12 agosto 2014 e così come riportato nell'Allegato A, parte integrante del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

-     viste le LL.RR. n. 28/1977, n. 11/2001, n. 39/2001, n. 22/2002;

-    visto l'art. 2, comma 2, della L.R. n. 54/2012;

-    visto il D. Lgs. n. 126/2014 integrativo e correttivo del D. Lgs. n. 118/2011;

-    vista la L.R. n. 19/2016;

-    vista la L.R. n. 32 del 30/12/2016 "Bilancio di previsione 2017-2019";

-    visto il Decreto Interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze del 10 ottobre 2016;

-    vista la DGR n. 1496/2014;

-    vista la DGR n. 2661/2014;

-    vista la DGR n. 245/2015;

-    vista la DGR n. 2011/2015;

delibera

1.      di ritenere le premesse parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

2.      di approvare la prosecuzione del Progetto Regionale "Interventi a favore della persona e della famiglia: sviluppo dei Consultori Familiari Pubblici", in attuazione del Decreto Interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze del 10 ottobre 2016 relativo alla ripartizione delle risorse finanziarie afferenti il Fondo Nazionale Politiche Sociali (FNPS) per l'anno 2016;

3.      di approvare, per quanto espresso in parte motiva, l'Allegato A , parte integrante del presente atto, che riporta le 21 Aziende UU.LL.SS.SS. ed i relativi importi assegnati;

4.      di confermare che gli importi a favore delle 21 Aziende UU.LL.SS.SS., ora 9 ai sensi della L.R. 19/2016, di cui all' Allegato A, fanno riferimento alFondo Nazionale per le Politiche Sociali (art. 20, L. 08/11/2000, n.328; art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n. 388), anno 2016;

5.      di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n.1/2011 e non ha natura di debito commerciale;

6.      di incaricare il Direttore della Direzione Servizi Sociali ad assumere ogni atto conseguente in attuazione del presente provvedimento, compresi gli impegni di spesa;

7.      di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) del Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dall'avvenuta conoscenza;

8.      di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

59_AllegatoA_339248.pdf

Torna indietro