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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 15 del 07 febbraio 2017


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 23 del 17 gennaio 2017

L.267/1998, L. 365/2000, D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione denominato PAI 4 bacini. Art. 5 e Art. 6 delle Norme di Attuazione. Proposta di attribuzione di pericolosità geologica e idraulica in aree di attenzione (0250385000 e 0250385100) in Comune di Vodo di Cadore (BL). Parere regionale ai sensi della DGR 2803 del 04.10.2005.

Note per la trasparenza

Ai sensi dell'Art. 6 delle Norme di Attuazione del Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione, denominato PAI 4 bacini, la Giunta Regionale è tenuta ad esprimere parere all'Autorità di Bacino sulle istanze presentate per l'aggiornamento della pericolosità geologica e idraulica.

L'Assessore Gianpaolo Bottacin riferisce quanto segue.

Come è noto in materia di difesa del suolo e in particolare di pianificazione di bacino, il Fiume Piave e il territorio appartenente al rispettivo bacino idrografico sono compresi nel Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI) dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione predisposto dall'Autorità di Bacino Nazionale dei Fiumi dell'Alto Adriatico.

Il PAI si configura come uno strumento che attraverso criteri, indirizzi e norme consente una riduzione del dissesto idrogeologico e del rischio connesso e che, proprio in quanto "piano stralcio", si inserisce in maniera organica e funzionale nel processo di formazione del Piano di Bacino di cui alla D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.

Con delibera n. 3 del 09/11/2012 il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino dei fiumi dell'Alto Adriatico ha adottato il "Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione, denominato PAI 4 bacini, e le corrispondenti misure di salvaguardia. Il provvedimento di adozione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2012 e dunque il piano è divenuto vigente dal 1° dicembre 2012. Il Piano è stato approvato con DPCM 21 novembre 2013 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.97 del 28 aprile 2014.

Il quadro conoscitivo del PAI può comunque essere aggiornato ed integrato in conseguenza degli esiti di appositi studi e indagini di dettaglio, alla realizzazione degli interventi di eliminazione o mitigazione dei rischi e dei pericoli esistenti al momento dell'adozione del Piano previsti dal Piano stesso, ovvero di altri interventi.

A tale riguardo la Giunta Regionale, già con delibera n. 2803 del 4.10.2005, aveva stabilito che il parere regionale previsto dai Piani di Assetto Idrogeologico per il loro aggiornamento a seguito dell'attuazione di interventi di mitigazione del rischio o di analisi e studi di dettaglio fosse espresso con provvedimento di Giunta Regionale e di incaricare della relativa istruttoria la Direzione regionale competente in materia di Difesa del Suolo che opererà sentite le strutture periferiche di Difesa del Suolo competenti per territorio e le ulteriori strutture regionali eventualmente interessate.

Il Comune di Vodo di Cadore nell'ambito degli studi realizzati per la redazione dello strumento urbanistico del PAT ha incaricato lo Studio Mastella di S. Pietro Cariano (VR) di effettuare uno studio al fine di ottemperare alla procedura prevista dall'art. 5 c. 4 delle N.d.A.. Gli esiti dello studio hanno evidenziato la presenza di aree di pericolosità per cui risulta necessario avviare le procedure di cui all'art.6 per l'associazione del livello di pericolosità.

Con nota prot. n. 2137 del 28/05/2014, assunta agli atti con prot. n. 231546 del 10/06/2014, il Comune di Vodo di Cadore ha inviato una relazione tecnica con la verifica richiesta dall'art.5 c.4 delle N.T.A. del Piano di Assetto Idrogeologico del Fiume Piave.

Con nota prot. n. 359523 del 27/08/2014 la Sezione Difesa del Suolo ha inviato una richiesta di integrazione alla documentazione inviata, precisando le corrette modalità di presentazione dell'istanza e accompagnando la richiesta con puntuali osservazioni sulla documentazione da produrre.

Con nota prot. 487 del 12/02/2015, assunta agli atti con prot. n. 92571 del 03/03/2015, il Comune ha inviato una relazione integrativa. Ad una prima valutazione dei dati prodotti è seguito uno scambio di informazioni con il professionista incaricato e l'invio di dati mancanti che, tuttavia, non hanno reso possibile la definizione del parere regionale.

Quindi, con nota prot. n. 508704 del 15/12/2015 la Sezione Difesa del Suolo, ha ritenuto necessario fare il punto dell'attività in corso con puntuali osservazioni, peraltro già condivise a mezzo mail e per le vie brevi con l'Amministrazione comunale ed il professionista incaricato, finalizzate al completamento delle conoscenze necessarie per il perfezionamento dell'istruttoria in corso. Con la medesima nota veniva inoltre chiesto al Comune se intendeva procedere o meno con l'istanza in oggetto e di indicarne le modalità.

Con nota prot. n. 3907 del 04/10/2016, registrata con protocollo regionale n. 387613 del 11/10/2016, il Comune di Vodo di Cadore ha inviato una relazione tecnica con la proposta di attribuzione di pericolosità geologica delle aree di attenzione geologica 0250385000 e 0250385100 e una valutazione ed attribuzione di pericolosità idraulica di una possibile area allagabile.

La Direzione Difesa del Suolo, che cura l'istruttoria regionale, ha valutato la non applicabilità della DGR n. 691 del 24.5.2011, che consente l'espressione del parere regionale con decreto del dirigente della Direzione medesima in alternativa alla deliberazione di Giunta Regionale (D.G.R. n. 2803 del 4.10.2005), in quanto modifica di non limitata entità.

Sulla base della documentazione pervenuta e delle analisi effettuate, si ritiene di esprimere il parere regionale sull'istanza in oggetto, riportato nell'Allegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI il D.Lgs. n. 152/2006, il D.Lgs. n. 284/2006 e il D.Lgs. n. 4/2008;

VISTO il Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta - Bacchiglione (PAI 4 bacini), approvato con DPCM 21 novembre 2013;

VISTE la DGR n. 2803 del 4 ottobre 2005, la DGR n. 3475 del 30 dicembre 2010 e la DGR n. 691 del 24 maggio 2011;

VISTO l'art. 2 comma 2 della L.R.54/2012;

delibera

1.   di esprimere parere, così come riportato nell'Allegato A che costituisce parte integrante del presente provvedimento, sulla richiesta presentata dal Comune di Vodo di Cadore (BL) per l'attribuzione di pericolosità geologica delle aree di attenzione geologica 0250385000 e 0250385100 e la valutazione ed attribuzione di pericolosità idraulica di una possibile area allagabile, ai sensi dell'art. 6 delle Norme di Attuazione del "Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione", descritta in premessa;

2.   di incaricare la Direzione Difesa del Suolo di trasmettere il presente parere all'Autorità di Bacino dei Fiumi dell'Alto Adriatico nonché al Comune di Vodo di Cadore (BL) e alla Provincia di Belluno per gli adempimenti di competenza di cui al suddetto art. 6 delle Norme di Attuazione del PAI;

3.   di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

4.   di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

23_AllegatoA_338264.pdf

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