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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 6 del 13 gennaio 2017


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2135 del 23 dicembre 2016

DGR n.764/2015. Approvazione modello standard per l'analisi e la valutazione dei rischi amministrativi. Rilascio del modello procedurale standard applicato ai processi di attività di ispezione di igiene e sanità pubblica e veterinaria e di acquisto di prestazioni di residenzialità e semi-residenzialità per anziani.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si procede a formalizzare i contenuti del modello procedurale standard di processo. Contestualmente a questo si rilasciano i modelli standard riferiti ai processi di igiene e sanità pubblica e veterinaria (sotto-processo spisal) e di acquisto di prestazioni di residenzialità e semi-residenzialità per anziani.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Tutte le organizzazioni si trovano ad affrontare molteplici tipologie di rischio derivanti sia da fattori endogeni che esogeni all'azienda, questi devono essere conosciuti, analizzati, monitorati e gestiti in quanto, se trascurati o affrontati inadeguatamente, possono impattare sul grado di raggiungimento degli obiettivi istituzionali e possono essere fonte di notevoli perdite economiche.

In ragione di questo, da tempo, la Regione del Veneto - Area Sanità Sociale - ha definito un percorso per l'implementazione del Sistema di Controllo Interno (d'ora in avanti SCI) nelle Aziende del Servizio Sanitario Regionale (d'ora in avanti SSR), mettendo appunto strumenti idonei alla valutazione e al contenimento del rischio. Nelle Aziende del SSR, la necessità di assicurare ai cittadini un adeguato livello qualitativo dei servizi, garantendo allo stesso tempo l'equilibrio economico-finanziario, richiede una ricerca di criteri di efficienza, efficacia ed economicità in ogni aspetto gestionale ed organizzativo del sistema. In questa ottica, la costituzione e l'implementazione del SCI, quale elemento della gestione per il governo dei rischi amministrativo-contabili,dei rischi di compliance e dei rischi di frode, è un obiettivo di fondamentale importanza per l'intero SSR. Il raggiungimento di questo risultato porterà il sistema sanitario regionale a dotarsi di un processo di controllo del rischio adeguato, il cui fine è da un lato quello di garantire il soddisfacimento del bisogno di salute costituzionalmente garantito ai cittadini e dall'altro quello di contenere ed efficientare la spesa sanitaria pubblica.

Di seguito, si dà rappresentazione dell'iter deliberativo regionale in materia:

  • D.G.R. n. 2369/2011 "Integrazione obiettivi per l'anno 2012 alle Aziende ULSS del Veneto, all'Azienda Ospedaliera di Padova, all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e all'IRCCS "Istituto Oncologico Veneto", con la quale si è iniziato a delineare il percorso di creazione e gestione del Sistema di Controllo Interno nelle Aziende ed Istituti del SSR e nell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie;
     
  • D.G.R. n. 995/2012 "Sviluppo della funzione di internal auditing finalizzata alla creazione ed alla gestione di u n Sistema di Controllo Interno nelle Aziende del SSR. DGR 2369 del 29/12/2011" con cui si è provveduto a tracciare il percorso del Sistema di Controllo Interno regionale, mettendo in atto tutte le iniziative necessarie ad avviare e consolidare il programma finalizzato alla creazione ed alla gestione di un Sistema dei Controlli Interni al fine di governare i rischi amministrativi-contabili;
     
  • D.G.R. n. 501/2013 "Sviluppo della funzione di Internal Auditing finalizzata alla creazione ed alla gestione di un Sistema di Controllo Interno nelle Aziende del SSR e dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie: rendicontazione delle attività 2012 e definizioni del Piano delle attività del 2013" attraverso cui si è provveduto a presentare i risultati conseguiti nell'anno 2012 e a indicare gli obiettivi alle Aziende/Istituti per il 2013;
     
  • D.G.R. n. 2271/2013 "Nuove disposizioni in tema di "Organizzazione delle aziende UU.LL.SS.SS. e Ospedaliere. Linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale, per l'organizzazione del Dipartimento di Prevenzione e per l'organizzazione del Distretto socio sanitario. Articolo 3, comma 1 bis e articolo 7 bis, comma 1 del D.Lgs. 502/1992 e s.m.e i.. L.R. 29 giugno 2012, n. 23" - Allegato A (Punto 5. Controlli Interni) - in cui si definiscono i compiti del Sistema di Controllo Interno (SCI), allocando la funzione in staff alla Direzione Strategica;
     
  • D.G.R. n.777/2014 "Sviluppo della funzione di Internal Auditing finalizzata alla creazione ed alla gestione di un Sistema di Controllo Interno nelle Aziende del SSR e nell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie: rendicontazione delle attività 2013 e definizioni del Piano delle attività del 2014" attraverso cui si è provveduto a presentare i risultati conseguiti nell'anno 2013 e a indicare gli obiettivi alle Aziende/Istituti per il 2014;
     
  • D.G.R. n. 764/2015 "Sistema di Controllo Interno del SSR Veneto. Sintesi del percorso del triennio 2011-2014 e Piano di Sviluppo 2015-2017" in cui si provveduto a dare una sintetica evidenza delle attività di sviluppo del SCI realizzate nel triennio 2011-2014 e rappresentare le linee programmatiche di sviluppo da attivare nel triennio 2015-2017. Nello specifico:

a. analisi, studio e standardizzazione delle procedure a più alto rischio;

b. prosecuzione della formazione del personale, con particolare riferimento ai referenti della Funzione di Controllo Interno e su metodi e tecniche di auditing attraverso l'attivazione di un percorso formativo mirato, che ha visto l'impegno della Fondazione SSP, l'Università degli Studi di Verona e l'Università Cà Foscari di Venezia;

c. avvio del sistema di internal auditing regionale secondo gli indirizzi di cui alla D.G.R. n. 777/2014 anche mediante le risorse professionali di cui al punto b) a seguito della necessaria formazione e in ragione degli standard emergenti dall'attività di cui al punto a).

Tutte queste attività sono state poste in essere al fine di assicurare alle Aziende del SSR un supporto affinché si possano porre le basi per uno sviluppo di un SCI omogeneo, in grado di garantire con ragionevole sicurezza, la realizzazione degli obiettivi di:

-   efficacia ed efficienza delle attività operative;
-   attendibilità delle informazioni e dei bilanci;
-   conformità alle leggi e ai regolamenti;
-   salvaguardia del patrimonio aziendale.

Si sottolinea il fatto che il percorso di sviluppo del SCI e il percorso formativo fornito agli addetti della funzione di Internal Auditing sono stati ispirati ai principali framework di riferimento per la gestione del rischio e agli standard internazionali di internal auditing. Quest'ultimi, con riferimento alla gestione del rischio, specificano che l'attività di internal auditing deve valutare l'esposizione al rischio che attiene alla governance, all'operatività e ai sistemi informativi dell'organizzazione e deve valutare inoltre la potenziale presenza di casi di frode e come l'organizzazione gestisce tali rischi.

Nel prendere atto del parere favorevole dato dal Board regionale per sviluppo del Sistema di internal Audit (istituito con decreto del Direttore dell'Area Sanità e Sociale n. 33 del 11 Aprile 2016), in relazione al modello procedurale standard progettato, si dà rappresentazione del fatto che questo strumento metodologico identifica e valuta attraverso apposite scale di valutazione legate alla probabilità e all'impatto d'accadimento, il livello del rischio inerente di processo con riferimento ai rischi di frode, amministrativo contabili e di compliance (Allegato A). In capo alle singole aziende del SSR ricadono, oltre che l'identificazione dei controlli in essere avendo cura di individuare i vari responsabili, la verifica degli stessi, la determinazione e la gestione del rischio residuo e validazione del rischio inerente, sulla base delle singole peculiarità organizzative. Si sottolinea che tale strumento rappresenta un livello "minimo" di gestione, ogni azienda dovrà, anche grazie al lavoro svolto dalla propria funzione di Internal Audit e dagli owner di processo, contestualizzarlo all'interno della propria realtà aziendale, avendo cura, laddove se ne evidenzi il bisogno, di allineare il proprio processo agli standard regionali indicati. Sarà poi, competenza della struttura Regionale Area Sanità e Sociale per mezzo della Direzione Programmazione Economica SSR, avviare un processo di audit, mirato alla verifica dell'effettivo recepimento del modello standard nelle singole aziende del Sistema Sanitario Regionale.

Ciò detto, in collaborazione con l'Ulss 9 di Treviso, assegnataria del finanziamento regionale per la realizzazione dei modelli procedurali standard di processo (come indicato nella D.G.R. n. 1329/2015) e su precise indicazioni fornite sia dal gruppo tecnico operativo, nominato con decreto del Direttore dell'Area Sanità e Sociale n. 33 del 11 Aprile 2016, che da alcuni owner di processo attivi nelle aziende del SSR, è stato possibile sviluppare un modello procedurale standard relativo ai processi:

-   Attività di ispezione di igiene e sanità pubblica e veterinaria - sotto processo Spisal;
-   Acquisto di prestazioni di residenzialità e semi-residenzialità per anziani.

Per ciascuno di essi è stato prodotto un documento di procedura standard, dove sono state previste alcune informazioni tra le quali: il campo di applicazione, il dimensionamento, i riferimenti normativi, il flow-chart, gli indicatori, e la matrice delle responsabilità dei controlli presenti nel processo, e un modello di matrice dei rischi e dei controlli il cui obiettivo è individuare e quantificare, relativamente alle attività mappate, tre diverse tipologie di rischi:

1.   Amministrativo-Contabile;
2.   Compliance;
3.   Frode.

La Direzione Programmazione Economico Finanziaria SSR provvederà all'invio alle singole Aziende del SSR degli standard prodotti.

I modelli standard prodotti sono prodotti con modalità "working in progress", pertanto potranno essere disposte revisioni periodiche a cura della Direzione regionale competente, alla luce di eventuali esigenze che emergeranno in fase applicativa.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visto il D.Lgs 502/1992;

Visto il D.Lgs 266/1993;

Vista la DGR n. 2369/2011;

Vista la DGR n. 995/2012;

Vista la DGR n. 501/2013;

Vista la DGR n. 2271/2013;

Vista la DGR n. 777/2014;

Vista la DGR n. 764/2015;

Vista la DGR n. 1329/2015;

Visto il Decreto n. 33 del Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale del 11 Aprile 2016;

Visto l'articolo 2 comma 2 della Legge regionale n°54 del 31/12/2012.

delibera

1.  di prendere atto di quanto esposto nelle premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.  di prendere atto del parere favorevole espresso dal Board regionale, in merito al modello procedurale standard di processo progettato;

3.  di approvare la metodologia utilizzata nella elaborazione dei modelli procedurali standard di processo, valida per tutte le Aziende del SSR e contenuta nell'Allegato A al presente provvedimento, quale strumento per il governo del rischio di processo e dei controlli nelle Aziende del SSR;

4.  di demandare alle singole aziende del SSR , relativamente ai rischi di frode, amministrativo contabili e di compliance, la determinazione del rischio residuo e la validazione del rischio inerente, sulla base delle singole peculiarità organizzative;

5.  di rilasciare, premesso quanto suindicato, i primi due processi standard relativi a:

-  Attività di ispezione di igiene e sanità pubblica e veterinaria - Sotto-processo Spisal;
-  Acquisto di prestazioni di Residenzialità e semi-residenzialità per anziani;

6.  di incaricare la Direzione Programmazione Economico Finanziaria SSR all'invio alle singole Aziende del SSR degli standard relativi ai processi elencati nel punto 5). del presente provvedimento;

7.  di incaricare la Direzione Programmazione Economico Finanziaria SSR di dare esecutività alle operazioni di audit da eseguire nei processi rilasciati al punto 5) del presente provvedimento;

8.  di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo 26 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

9.  di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;

10.  di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

2135_AllegatoA_337111.pdf

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