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Materia: Referendum
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1722 del 02 novembre 2016
Costituzione di un Gruppo di Lavoro intersettoriale per l'analisi e gli approfondimenti della proposta autonomistica del Veneto.
Con la presente deliberazione si provvede a costituire un Gruppo di Lavoro Tecnico, al fine di consentire gli approfondimenti necessari nei diversi ambiti di competenza in relazione ai quali il Veneto intende acquisire maggiore autonomia.
Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.
Con la legge regionale 19 giugno 2014, n. 15, la Regione del Veneto, in linea con le iniziative già intraprese nelle passate legislature, ha inteso dare nuovo impulso e rafforzare il processo volto ad ottenere il riconoscimento di ulteriori forme di autonomia, previsto dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione. L’articolo 1 della citata legge regionale autorizza il Presidente della Giunta ad indire un referendum consultivo “finalizzato a conoscere la volontà degli elettori del Veneto circa il conseguimento di ulteriori forme di autonomia della Regione del Veneto”, previo negoziato con il Governo in ordine ai contenuti del referendum stesso; prevedendo la possibilità di procedere comunque all’indizione dello stesso anche nel caso di esito negativo del negoziato.
Con DGR n. 315 del 15 marzo 2016, la Giunta regionale ha approvato una dettagliata proposta contenente le proposte di autonomia avanzate dal Veneto, e con lettera prot. n. 105924 del 17 marzo 2016 a firma del Presidente della Regione, è stata formalmente presentata al Governo la richiesta di avvio delle trattative previste dalla LR n. 15/2014, al fine di definire il contenuto del referendum consultivo.
In considerazione delle peculiarità dell’iniziativa intrapresa, di carattere fortemente innovativo e notevolmente complesso, la Giunta regionale ha poi disposto, con provvedimento n. 371 del 24 marzo 2016, la costituzione di un Comitato Strategico, composto da tecnici accademici di chiara fama, con il compito di supportare la Regione e, conseguentemente, assistere e consigliare il suo Presidente nel percorso intrapreso. Il Comitato, grazie alle esperienze e competenze professionali delle singole personalità che lo compongono, potrà consentire l’acquisizione della prospettiva strategica indispensabile per guidare i propri passi verso la realizzazione di una nuova fase della storia istituzionale del Veneto.
Con nota prot. n. 8717 del 16 maggio 2016, il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, riscontrando la richiesta del 17 marzo, ha manifestato una disponibilità di massima ad avviare una procedura di carattere concertativo “finalizzata ad individuare/delimitare i confini delle materie nell’ambito delle quali la differenziazione regionale sarebbe abilitata ad operare”. Tuttavia, con riferimento al referendum consultivo regionale, il Governo ha indicato quale unico quesito ammesso dalla Corte Costituzionale quello già indicato dall’articolo 2, comma 1, numero 1, della legge regionale di cui trattasi (“Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?”).
Assicurata, mediante la costituzione del Comitato Strategico, la regia dell’innovativo processo avviato nelle sue linee essenziali, si rende ora necessario prevedere ed organizzare, sul piano tecnico-amministrativo più concretamente operativo, la costituzione e il funzionamento di un Gruppo di Lavoro intersettoriale interno all’Amministrazione, formato dalle Strutture regionali ritenute interessate in ragione dei settori affidati alla rispettiva competenza, con il compito di procedere all’analisi ed all’approfondimento delle problematiche e delle esigenze connesse alle funzioni che, settore per settore, la Regione intenderebbe rivendicare.
Quanto sopra, anche in considerazione della recente nota, inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri il 21 settembre u.s., con la quale il Presidente Zaia, da un lato, ha comunicato al Governo che procederà autonomamente all’indizione del referendum, stante il mancato accoglimento da parte dello Stato delle ripetute proposte regionali volte ad abbinare al referendum approvativo della riforma costituzionale quello veneto sull’autonomia (ai fini di un contenimento della spesa pubblica), d’altro lato ha comunque confermato la disponibilità da parte della Regione ad aprire un fattivo e positivo confronto dialettico con lo Stato, in un'ottica di leale collaborazione, in ordine alle ulteriori funzioni e alle correlate risorse finanziarie da accordare al Veneto.
Allo scopo, il Presidente ha proposto, quale base del dialogo istituzionale, il documento, già inviato con nota del 17 marzo u.s. (prot. n. 105924), che potrà essere accompagnato da successive indicazioni.
A tal proposito si ricorda come le tematiche principali in cui si articola la proposta sottoposta al Governo attengano a settori di rilevante impatto, non solo economico ma anche istituzionale e sociale, quali, tra gli altri, la salute, l’istruzione, il governo del territorio, la tutela dell’ambiente e dei beni culturali, la ricerca scientifica, la protezione civile.
Detto Gruppo di Lavoro avrà una composizione flessibile: ad esso parteciperanno alcune Strutture in via permanente ed altre a seconda della materia oggetto di analisi.
Ne faranno parte in veste di componenti permanenti del Gruppo:
Ne faranno parte in veste di componenti variabili a seconda della rispettiva materia di afferenza:
I Direttori potranno, all’occorrenza, farsi sostituire da Dirigenti o funzionari appartenenti per competenza alla propria Area o Direzione.
Il Gruppo potrà inoltre essere integrato dai Direttori delle Direzioni specificamente interessate dagli argomenti oggetti di approfondimento e sarà altresì aperto alla collaborazione e all’apporto costruttivo di enti ed istituzioni cha abbiano una consolidata competenza ed esperienza in ordine alle tematiche di volta in volta affrontate o istituzionalmente deputati allo studio delle stesse.
L'Unità Organizzativa Riforme istituzionali e processi di delega è individuata quale struttura di supporto tecnico del Gruppo.
Compito principale del Gruppo di lavoro sarà quello di occuparsi della disamina e valutazione, da un punto di vista tecnico, delle diverse specificità e problematiche connesse alle richieste autonomistiche contenute nella proposta avanzata al Governo con la citata nota del Presidente della Giunta regionale del 17 marzo u.s., garantendo altresì i necessari approfondimenti giuridici, anche in relazione ai possibili sviluppi che discenderanno da un eventuale confronto con gli Uffici governativi.
La costituzione, così come l’operatività, del Gruppo di Lavoro non comporterà alcun onere aggiuntivo per il bilancio regionale.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la legge regionale n. 15 del 19 giugno 2014; VISTA la DGR n. 315 del 15 marzo 2016; VISTA la nota del Presidente della Giunta regionale prot. n. 105924 del 17 marzo 2016; VISTA la DGR n. 371 del 24 marzo 2016; VISTA la nota del Presidente della Giunta regionale prot. n. 356364 del 21 settembre 2016; VISTO l’articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
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