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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 88 del 13 settembre 2016


Materia: Urbanistica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1343 del 29 agosto 2016

Pianificazione regionale per il governo del territorio: determinazioni in merito ai piani territoriali adottati. L.R. 11/2004 art. 25.

Note per la trasparenza

Il Consiglio Regionale, con l'avvio della X Legislatura, ha chiesto alla Giunta Regionale, ai sensi dell'art. 133 del Regolamento del Consiglio Regionale, l'eventuale formale riassunzione delle proposte di provvedimenti trasmesse e non perfezionate per la fine della IX Legislatura. Con il presente provvedimento si analizzano i contenuti degli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica dell'attività svolta nelle precedenti legislature e si forniscono considerazioni e valutazioni per i successivi provvedimenti di riassunzione delle proposte al Consiglio per l'approvazione definitiva, ai sensi dell'art. 25 della L.R. 11/2004.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
L.R. 11/2004;
D.Lgs. 42/2004;
DGR n. 372 del 17/02/2009;
DGR n. 427 del 10/04/2013;
DGR n. 169/CR del 27/11/2014;
Nota del Presidente del Consiglio Regionale n. 12447 del 30/06/2015;
Nota del Segretario della Giunta Regionale n. 281383 del 08/07/2015.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

La pianificazione territoriale ha sempre svolto un ruolo fondamentale nella gestione e nel governo del territorio della Regione del Veneto, configurandosi in un lungo e articolato percorso che, parallelamente alle modifiche legislative nel tempo intervenute, ha comportato riforme e aggiornamenti delle strategie e delle politiche territoriali del Veneto.

In tale contesto, nel corso delle precedenti legislature la Giunta Regionale, in coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo, ha elaborato gli strumenti per il governo del territorio e per la tutela del paesaggio, fornendo e delineando gli obiettivi e le strategie per il monitoraggio, la tutela e l'assetto del territorio regionale.

In attuazione delle norme previste dal procedimento di formazione ed efficacia degli strumenti territoriali, ai sensi della L.R. 11/2004, "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio", la Giunta Regionale ha trasmesso al Consiglio Regionale, per la loro approvazione, i seguenti piani corredati della relativa proposta di controdeduzioni alle osservazioni:

  • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) adottato con DGR n. 372 del 17/02/2009 (trasmesso con DGR n. 118/CR del 04/09/2009 e DGR n. 136/CR del 06/10/2009);
  • Variante al PTRC con attribuzione della valenza paesaggistica adottata con DGR n. 427 del 10/04/2013 (trasmessa nella scorsa legislatura con DGR n. 108/CR del 28/07/2014);
  • Piano di Area delle "Lagune e dell'Area Litorale del Veneto Orientale (PALALVO)" adottato con DGR n. 4057 del 3/11/1998 (già trasmesso nelle precedenti legislature e confermato nella scorsa con DGR n. 169/CR del 27/11/2014);
  • Piano di Area "Area del Sandonatese" adottato con DGR n. 2807 del 19/10/2001 (già trasmesso nelle precedenti legislature e confermato nella scorsa con DGR n. 169/CR del 27/11/2014);
  • Piano di Area "Altopiano dei Sette comuni dei Costi e delle Colline Pedemontane Vicentine" adottato con DGR n. 792 del 9/04/2002 (già trasmesso nelle precedenti legislature e confermato nella scorsa con DGR n. 169/CR del 27/11/2014);
  • Piano di Area "Valle del Biois e di Gares" adottato con DGR n. 3667 del 29/11/2005 (già trasmesso nell'VIII Legislatura e confermato nella scorsa con DGR n. 169/CR del 27/11/2014);
  • Piano di Area "Prealpi Vittoriesi ed Alta Marca" adottato con DGR n. 3855 del 13/12/2005 (già trasmesso nell'VIII Legislatura e confermato nella scorsa con DGR n. 169/CR del 27/11/2014);
  • Piano di Area "Medio Corso del Piave" adottato con DGR n. 826 del 15/03/2010 (trasmesso nella scorsa legislatura con DGR n. 150/CR del 30/12/2010);
  • Piano di Area "Garda-Baldo" adottato con DGR n. 827 del 15/03/2010 (trasmesso nella scorsa legislatura con DGR n. 118/CR del 03/09/2013).

Con l'avvio della X Legislatura il Consiglio Regionale, con nota prot. n. 12447 del 30/06/2015, ha chiesto alla Giunta Regionale, ai sensi dell'art. 133 del Regolamento del Consiglio Regionale, l'eventuale formale riassunzione delle proposte di provvedimenti trasmesse e non perfezionate per la fine della IX Legislatura.

A tale proposito, a seguito della nota del Segretario della Giunta Regionale n. 281383 del 08/07/2015, appare opportuno fornire le seguenti considerazioni e valutazioni tenuto conto che l'attività di pianificazione territoriale paesaggistica costituisce, secondo i principi generali della L.R. 11/2004, il quadro di riferimento e di indirizzo per la pianificazione urbanistica, capace di dare risposte alla domanda dei cittadini e delle imprese preservando al contempo i valori culturali, identitari, paesaggistici e ambientali del territorio.

I Piani di Area (PdA) sono strumenti di pianificazione territoriale di area vasta e parti integranti del PTRC che hanno avuto un ruolo determinante per il governo del territorio regionale, avendo saputo cogliere e rispondere alle varie istanze espresse dal territorio confrontandosi, in tempi diversi, con il mutamento del contesto di riferimento.

Pur tuttavia si ritiene che per i PdA adottati tra la VI e l'VIII Legislatura, già trasmessi al Consiglio Regionale (e confermati con la DGR n. 169/CR del 27/11/2014), considerate le profonde trasformazioni che hanno interessato gli ultimi anni (trasformazioni sociali, economiche, territoriali, politiche e istituzionali, ma anche trasformazioni dei modelli di relazione e tecnologiche), cui in qualche modo si sono adeguate le politiche di assetto del territorio a livello territoriale ma anche locale, appaia inadeguato oggi confermare scelte e strategie territoriali che potrebbero contenere elementi non più rispondenti alle nuove richieste diqualità, di efficienza, di sostenibilità e di identità che vengono poste nel programma di governo della presente Legislatura.

Appare altresì opportuno evidenziare che i contenuti e i dati elaborati nella predisposizione di tali piani sono il risultato di puntuali e approfondite esperienze di pianificazione territoriale, e pertanto essi possono ritenersi, dopo le opportune e necessarie verifiche, un supporto di fondamentale importanza per il confronto, l'aggiornamento e la definizione delle tematiche relative alla pianificazione paesaggistica regionale, con l'obiettivo di coniugare la necessità di tutela dei beni paesaggistici, prescritta dal "Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio" di cui al D.Lgs. 42/2004, con le esigenze di cura e valorizzazione di tutti i paesaggi e le opportunità di trasformazioni territoriali sostenibili (alcune, peraltro, già delineate negli strumenti di pianificazione territoriale), per il cui conseguimento - come del resto indicato nel Protocollo d'Intesa sottoscritto tra il Ministero per i Beni Cultuali e il Paesaggio e la Regione del Veneto nel luglio 2009, per l'elaborazione del piano paesaggistico regionale -, è riconosciuta l'importanza dell'articolata attività di analisi e pianificazione territoriale svolta dalla Regione con l'esperienza dei Piani di Area.

Una considerazione diversa va fatta invece per il Piano di Area "Prealpi Vittoriesi ed Alta Marca per tale PdA, considerata la vigenza delle disposizioni legislative dettate dalla L.R. n.18 del 10/08/2006 che mantengono efficaci le norme di tutela del suddetto PdA "fino all'approvazione del Piano regionale dell'attività di cava (PRAC), al fine di salvaguardare la singolarità del paesaggio delle Prealpi trevigiane (...) nelle aree classificata dal Piano d'Area delle Prealpi trevigiane come zone di rilevante valenza ambientale ", si ritiene di dar corso alla riassunzione della precedente DGR/CR per l'approvazione del Piano da parte del Consiglio Regionale.

Per quanto riguarda invece il "Piano di Area del Medio Corso del Piave" e il "Piano di Area del Garda-Baldo", considerato il permanere dei loro criteri informatori, si ritiene di poter procedere alla riassunzione delle precedenti deliberazioni n. 105/CR del 30/12/2010, avente ad oggetto "Piano di Area del Medio Corso del Piave, controdeduzioni alle osservazioni prodotte. Proposta per il Consiglio Regionale", e DGR/CR n. 118/CR del 03/09/2014, avente ad oggetto "Piano di Area del Garda-Baldo, controdeduzioni alle osservazioni prodotte. Proposta per il Consiglio Regionale" formulate ai sensi dell'art. 25 della L.R. 11/2004 per l'approvazione dei piani da parte del Consiglio Regionale.

Per quanto riguarda infine il nuovo PTRC, si ritiene utile anticipare innanzitutto alcune considerazioni.

Il nuovo PTRC è stato adottato - a seguito della riforma sul governo del territorio avvenuta con la L.R. 11/2004 -, dalla Giunta Regionale nel febbraio 2009, a quasi vent'anni dall'approvazione del PTRC vigente, e dunque alla luce delle mutate esigenze e dei fenomeni che hanno contrassegnato lo sviluppo del territorio veneto nell'ultimo periodo quali l'alto consumo di suolo, la generale criticità del sistema della mobilità, la cattiva organizzazione funzionale degli insediamenti (già individuati del resto nel PRS), disciplinando l'assetto del territorio, attraverso la tutela e la valorizzazione paesaggistica, oltre che attraverso l'apertura verso lo spazio europeo, l'individuazione delle linee e delle strategie di sviluppo, la protezione dell'equilibrio ecologico e la difesa dal rischio idrogeologico e sismico.

Successivamente, nell'aprile 2013, è stata adottata la Variante al PTRC 2009 con attribuzione della valenza paesaggistica, la quale rappresenta il risultato di un articolato e complesso percorso di condivisione con tutti i soggetti interessati e la comunità. Con tale Variante si è provveduto a confermare, all'interno del nuovo quadro normativo delineato dal D.Lgs. 42/04, Codice dei beni culturali e del paesaggio, la scelta di un "piano urbanistico territoriale con specifica considerazione dei valori paesaggistici", coerentemente all'avvenuta sottoscrizione, nel luglio 2009, dell'Intesa Stato-Regione per "la redazione congiunta (...) del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (...) per quanto necessario ad attribuire al PTRC la qualità di piano urbanistico territoriale con specifica considerazione dei valori paesaggistici", nonché ad aggiornare i contenuti urbanistico-territoriali dello strumento di pianificazione regionale, a seguito delle mutate condizioni dei comparti dell'economia, della produttività, dei servizi di eccellenza, della sicurezza idrogeologica e sismica.

Il nuovo PTRC, integrato e aggiornato con i contenuti della Variante, si pone quindi come un quadro di riferimento generale su cui impostare in modo coordinato la gestione territoriale dei prossimi anni, in raccordo con la pluralità delle azioni locali e nella consapevolezza che il territorio veneto non è solo l'esito di cinquant'anni di un accelerato processo di sviluppo produttivo e insediativo, ma della stratificazione di valori culturali legati al suo utilizzo nel tempo, dove dunque alla ricerca della qualità delle trasformazioni si deve affiancare la valorizzazione di quegli elementi peculiari che ne costruiscono l'identità.

In questo senso il Piano viene a svolgere una funzione di regia e di coordinamento nei confronti dei vari soggetti a diverso titolo impegnati sul territorio e proprio in quest'ottica appare opportuno, pur confermando il disegno generale dello stesso, dar corso, in questa fase procedurale non ancora conclusa, e solo relativamente alla proposta di controdeduzioni alle osservazioni pervenute, ad alcuni approfondimenti e verifiche finalizzate ad eventuali aggiornamenti ritenuti opportuni per l'adeguamento alle politiche regionali di questa legislatura, che trovano riscontro nel "Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2016-2018", adottato con DGR 88/CR del 29/10/2015.

A tal fine si ritiene opportuno incaricare la Unità Organizzativa Pianificazione territoriale strategica e cartografia della Direzione Pianificazione Territoriale, struttura che ha seguito le diverse fasi di redazione del nuovo PTRC (2009) e della Variante al PTRC (2013), nonché la valutazione e l'istruttoria delle proposte di controdeduzione alle osservazioni, a provvedere a una verifica delle tematiche interessate dalle stesse osservazioni pervenute in merito alla Variante al PTRC al fine di addivenire a una lettura aggiornata della proposta di controdeduzione ritenuta necessaria per verificare le finalità e gli obiettivi del progetto di Piano, conformemente al principio di semplificazione assunto come prioritario nelle nuove linee programmatiche regionali, maggiormente "flessibile e adattabile alla necessità di perseguire uno sviluppo sostenibile e durevole" e "la cui sostenibilità e le cui dinamiche possano essere efficacemente monitorate e misurate" come specificato dal DEFR 2016-2018, senza che ciò incida sulle caratteristiche essenziali e sul disegno generale.

A conclusione dell'attività svolta, faranno seguito gli adempimenti necessari per l'approvazione del Piano secondo le procedure previste dall'art. 25 della L.R. 11/2004.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l'art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la DGR n. 17/CR del 4/03/2008, "Piano di Area Prealpi Vittoriesi e Alta Marca, controdeduzioni alle osservazioni prodotte. Proposta per il Consiglio Regionale";

VISTA la DGR n. 105/CR del 30/12/2010, "Piano di Area del Medio Corso del Piave, controdeduzioni alle osservazioni prodotte. Proposta per il Consiglio Regionale";

VISTA la DGR n. 118/CR del 3/09/2014, "Piano di Area del Garda-Baldo, controdeduzioni alle osservazioni prodotte. Proposta per il Consiglio Regionale";

VISTA la DGR n. 372 del 17/02/2009, "Adozione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento";

VISTA la DGR n. 118/CR del 4/09/2009, "Controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. Proposta per il Consiglio Regionale";

VISTA la DGR n. 136/CR del 6/10/2009, "Specificazioni ed integrazioni alla DGR n.118/CR del 4/08/2009. Controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento";

VISTA la DGR n. 427 del 10/04/2013, "Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC 2009). Adozione variante parziale con attribuzione della valenza paesaggistica";

VISTA la DGR n. 108/CR del 28/07/2014, "Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC 2009). Variante con attribuzione della valenza paesaggistica, controdeduzioni alle osservazioni prodotte. Proposta per il Consiglio Regionale";

VISTA la DGR n. 169/CR del 27/11/2014, "Piano Territoriale Regionale di Coordinamento / Piano di Area. Conferma delle proposte di deliberazione inviate al Consiglio regionale. Proposta per il Consiglio regionale";

VISTO l'articolo 25 della L.R. n. 11/2004 e successive modifiche ed integrazioni;

delibera

1.   di assumere le premesse che formano parte sostanziale e integrante del presente provvedimento;

2.   di incaricare la Unità Organizzativa Pianificazione territoriale strategica e cartografia della Direzione Pianificazione Territoriale, nelle more di una revisione organica del sistema pianificatorio, della verifica delle osservazioni pervenute in merito alla Variante PTRC 2013 e della relativa nuova eventuale proposta di controdeduzione, al fine di giungere ad uno strumento aggiornato coerente con le attuali politiche regionali quali la semplificazione, la sostenibilità, l'efficienza, il contenimento del consumo del suolo, senza che ciò determini alcuna modifica sostanziale al Piano, affinché il PTRC 2009 e la relativa variante PTRC 2013 con valenza paesaggistica, possano essere trasmessi al Consiglio regionale ai sensi dell'art. 25, co. 6, L.R. 11/2004;

3.   di dar corso, con successivi provvedimenti, alla riassunzione delle seguenti precedenti deliberazioni:

  • DGR/105/CR del 30/12/2010, avente ad oggetto "Piano di Area del Medio Corso del Piave, controdeduzioni alle osservazioni prodotte. Proposta per il Consiglio Regionale";
  • DGR/118/CR del 3/09/2014, avente ad oggetto "Piano di Area del Garda-Baldo, controdeduzioni alle osservazioni prodotte. Proposta per il Consiglio Regionale";
  • DGR/17/CR del 4/03/2008, "Piano di Area Prealpi Vittoriesi e Alta Marca, controdeduzioni alle osservazioni prodotte. Proposta per il Consiglio Regionale" (confermata nella precedente legislatura con DGR n. 169/CR del 27/11/2014, "Piano Territoriale Regionale di Coordinamento / Piano di Area. Conferma delle proposte di deliberazione inviate al Consiglio regionale. Proposta per il Consiglio regionale");

4.   di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale;

5.   di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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