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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 76 del 09 agosto 2016


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1151 del 12 luglio 2016

Progetto di percorsi formativi per addetti all'assistenza alla famiglia - Edizione anno 2016. Incarico tramite convenzione all'ULSS 13 - Dolo Mirano - L.R. n. 3/2009, art. 30.

Note per la trasparenza

Il provvedimento consente la realizzazione di un programma di iniziative di informazione e formazione nel settore dell'assistenza alla famiglia e alla persona, tramite l'organizzazione di corsi rivolti agli assistenti familiari, a contenuto culturale - pedagogico - relazionale - socio-sanitario, nonché di attività complementare, con l'inserimento delle tecniche di primo soccorso.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
Progetto, prot. n. 249873/70.06.03 del 28 giugno 2016;
L.R. n. 3 del 13 marzo 2009, art. 30.

L'Assessore Elena Donazzan, di concerto con l'Assessore Manuela Lanzarin, riferisce quanto segue.

L'aumento della sopravvivenza in caso di malattia e il calo delle nascite hanno reso l'Italia uno dei Paesi con il più elevato livello di invecchiamento, confermando come questo aspetto ormai strutturale della società vada considerato attentamente per i suoi evidenti effetti sulla crescita e sulla composizione della spesa previdenziale, sanitaria e assistenziale; in Italia sono circa 12 milioni i residenti di età superiore a 65 anni di cui circa 3,6 milioni con più di 80 anni (rapporto ISTAT 2013); oggi gli anziani rappresentano circa il 21% della popolazione, ma fra 20 anni si stima che arriveranno a essere più del 30%.

In Veneto, secondo l'ultimo report dell'INPS sul lavoro domestico, i lavoratori occupati nell'assistenza domiciliare sono oltre 68 mila; negli anni della crisi (periodo 2008 - 2013) il lavoro domestico è stato uno dei pochi ambiti in cui è cresciuta l'occupazione, vedendo peraltro ridursi percentualmente in maniera considerevole il numero di stranieri impegnati nel settore, a favore di lavoratori italiani.

L'addetto all'assistenza, il c.d. "badante", non è una figura professionale normata e regolamentata (non c'è un titolo di studio che certifichi la figura di assistente domiciliare); vi è pertanto l'esigenza di prevedere una formazione per le persone che intendano svolgere la professione di badante o desiderino approfondire le competenze esercitate. Le famiglie - che sono i datori di lavoro delle badanti, a cui affidano l'accudimento dei propri cari non più autosufficienti - devono poter contare su persone specializzate, adeguatamente formate. L'assistenza domiciliare, inoltre, può rappresentare una giusta alternativa a servizi che altrimenti ricadrebbero sul Servizio Sanitario Nazionale.

L'ULSS 13 Dolo Mirano, presso la quale dal 2004 è presente il Centro Regionale Migranti (CRM), in collaborazione con gli enti istituzionali, si è fatta promotrice di un'iniziativa progettuale volta a realizzare sul territorio percorsi formativi personalizzati mirati a rispondere alla suddetta esigenza. Ai cittadini è stata offerta in questi anni, attraverso il CRM, la possibilità di accedere a percorsi formativi gratuiti, per preparare le persone a svolgere le funzioni di assistenza domiciliare. Nei 12 anni di attività del CRM, il 70% degli addetti all'assistenza formati ha trovato una collocazione in ambito familiare, in case di riposo o in cooperative del settore.

Il progetto per addetti all'assistenza ha l'obiettivo di formare persone che siano in grado di svolgere i compiti di assistente domiciliare con competenze sia relazionali sia socio-sanitarie, con l'eventuale di impiego in orari ridotti o parziali a seconda delle necessità così da non gravare eccessivamente sui bilanci famigliari.

Il progetto si propone l'obiettivo dello sviluppo di un programma di iniziative di informazione e formazione nel settore dell'assistenza alla famiglia e alla persona organizzando corsi a contenuto culturale (cultura ed educazione civica) - pedagogico - relazionale (relazioni familiari, comunicazione nella relazione di aiuto) - socio-sanitario (conduzione domestica, igiene della persona, alimentazione, elementi di geriatria, pronto intervento, caratteristiche dei farmaci).

Il progetto prevede inoltre un'attività complementare con l'inserimento delle tecniche di Basic Life Support con defibrillatore, in quanto sempre più frequentemente ci si trova nelle condizioni di dover affrontare situazioni di emergenza che necessitano di interventi di primo soccorso, rapidi, efficaci e qualificati.

Negli ambiti di intervento sopra definiti, va rilevato da un lato che l'ULSS 13 - Dolo Mirano, nel corso di questi anni, ha dimostrato competenza e maturato un'importante esperienza nell'organizzazione e gestione dei progetti formativi, conseguendo ottimi risultati e, dall'altro, che continuano a essere numerose le richieste, da parte del territorio veneto, di erogazione di percorsi formativi specifici rivolti a tutti coloro che vogliano operare nell'ambito dell'assistenza alla famiglia. L'intervento, che nel tempo è stato rimodulato e aggiornato, è stato finanziato dal 2004 al 2015 per dieci volte, coinvolgendo complessivamente oltre 5.000 persone.

Il progetto che l'Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria n. 13 ha trasmesso il 28 giugno 2016, prot. 249873/70.06.03, per posta certificata alla Direzione Lavoro della Regione, prevede la realizzazione di 5 corsi di addetto alla famiglia, ciascuno di 32 ore, in cui personale specializzato tratterà, per moduli, argomenti culturali, pedagogici, educativi, socio-sanitari. Al termine del percorso è previsto un esame valutativo con rilascio di un attestato di partecipazione. Ai partecipanti di tali percorsi è offerta inoltre la possibilità di frequentare un ulteriore corso di primo soccorso con uso del defibrillatore, in modo da formare una figura professionale di addetta/o all'assistenza il più possibile completa e rispondente ai bisogni delle famiglie.

I percorsi di assistente familiare, per essere avviati, devono prevedere un minimo di 20 iscritti, mentre date le caratteristiche dei percorsi di primo soccorso questi possono essere avviati con almeno 5 allievi.

Per la realizzazione dell'edizione 2016 - 4 corsi per assistente alla famiglia di 32 ore ciascuno (128 ore) e 30 corsi di primo soccorso di 5 ore ciascuno (150 ore) - il Centro Regionale Migranti ha richiesto alla Regione del Veneto un finanziamento di euro 50.000,00 per l'erogazione di complessive 278 ore di formazione.

Il finanziamento richiesto utilizza i parametri di costo recentemente definiti con la DGR n. 671 del 28/04/2015 secondo metodologie di calcolo delle unità di costo standard, applicate in ogni intervento finanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo.

Preliminarmente all'avvio delle attività, tra l'ULSS 13 e la Regione del Veneto verrà stipulata una apposita convenzione, di cui all'Allegato A,parte integrante della presente deliberazione, che regolerà l'esecuzione delle attività con particolare riferimento agli adempimenti per la realizzazione e la conclusione delle attività, nonché agli aspetti finanziari.

Il progetto avrà inizio dalla data di sottoscrizione della convenzione e si concluderà entro il 31 dicembre 2016, salvo eventuali differimenti stabiliti con decreto del Direttore della Direzione Lavoro.

Al termine del progetto, l'ULSS 13 presenterà, entro e non oltre 60 gg. dalla chiusura dell'attività programmata per il 2016, una relazione illustrativa sulla attività svolta, nonché dovrà consegnare i registri presenza delle attività debitamente compilati.

L'erogazione del contributo sarà subordinata alla realizzazione delle attività previste, anche in termini quantitativi, e dei termini per l'avvio e la conclusione delle attività. In caso di attività realizzata parzialmente il contributo verrà ridotto proporzionalmente.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l'art. 30 legge regionale 13/03/2009, n. 3;

RICHIAMATE le proprie deliberazioni DGR n. 2421 del 14 ottobre 2010, DGR n. 2014 del 3 luglio 2007, DGR n. 1655 del 5 giugno 2007, DGR n. 725 del 24 marzo 2009, DGR n. 3798 del 9 dicembre 2009, DGR n. 1812 del 28 dicembre 2012, DGR n. 2831 del 30 dicembre 2013;

VISTA la DGR n. 671 del 28 aprile 2015;

VISTA la richiesta di riedizione del progetto presentata dall'Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria n. 13 il 28 giugno 2016, prot. 249873/70.06.03;

VISTO l'art. 2, co. 2 lett. o), della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i..

delibera

1.      di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;

2.      di affidare all'ULSS 13 Dolo Mirano la realizzazione del progetto per la formazione di addetti all'assistenza familiare e di primo soccorso, mediante convenzione, secondo lo schema di cui all'Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;

3.      di stabilire che il progetto dovrà rispettare quanto indicato in premessa in materia di attività da realizzare, caratteristiche di attuazione e termini di realizzazione;

4.      di approvare lo schema di convenzione di cui all'Allegato A,parte integrante del presente provvedimento;

5.      di affidare al Direttore della Direzione Lavoro, competente per materia, l'esecuzione del presente provvedimento, ivi comprese:

  1. la stipula della convenzione con l'ULSS 13 Dolo Mirano;
  2. la valutazione delle eventuali modifiche da apportare al progetto in corso di realizzazione;
  3. l'adozione di eventuali provvedimenti per il differimento dei termini di esecuzione del progetto;

6.      di determinare in euro 50.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Lavoro, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 101313 "Azioni regionali per la promozione dell'occupazione (Art. 30, C. 1 Lett a), b), d), e), f), g), h), i), Artt. 33, 35, 36, L.R. 13/03/2009, n. 3)", codice SIOPE 1-05-03 - codice gestionale 1538, del bilancio 2016 che presenta sufficiente disponibilità;

7.      di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;

8.      di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;

9.      di pubblicare il presente provvedimento nel BUR della Regione Veneto.

(seguono allegati)

1151_AllegatoA_327192.pdf

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