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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 64 del 05 luglio 2016


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 924 del 22 giugno 2016

Assemblea ordinaria della società Veneto Sviluppo S.p.A. del 24 giugno 2016 alle ore 9.00.

Note per la trasparenza

Partecipazione all'assemblea ordinaria dei soci della Veneto Sviluppo S.p.A., convocata per il giorno 24 giugno 2016 alle ore 9.00, in prima convocazione, e avente all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, l'informativa circa la necessità di ricomposizione degli organi sociali nel rispetto delle previsioni della Circolare n. 288/15 e dello Statuto Sociale approvato il 28/09/2015 nell'ambito del procedimento di istanza di iscrizione all'Albo Unico ex art. 106 TUB, nonché l'informativa in merito all'azione di responsabilità deliberata dall'Assemblea del 20 gennaio 2016.

Il Vice Presidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

Con nota n. 18474/16 del 6 giugno 2016, la società Veneto Sviluppo S.p.A., partecipata al 51% dalla Regione del Veneto, ha comunicato la convocazione dell'Assemblea ordinaria dei soci per il giorno 24 giugno 2016 alle ore 9.00, presso la sede della Società in Venezia - Marghera, Parco Scientifico Tecnologico Vega - Edificio Lybra - Via delle Industrie 19/D, in prima convocazione, e, occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 30 giugno 2016, stessi ora e luogo, per deliberare sul seguente:

ORDINE DEL GIORNO

  1. Comunicazione del Presidente;
  2. Approvazione del Bilancio al 31/12/2015;
  3. Informativa circa la necessità di ricomposizione degli organi sociali nel rispetto delle previsioni della Circolare n. 288/15 e dello Statuto Sociale approvato il 28/09/2015 nell'ambito del procedimento di istanza di iscrizione all'Albo Unico ex art. 106 TUB;
  4. Informativa in merito all'azione di responsabilità deliberata dall'Assemblea del 20 gennaio 2016.

Considerato che il secondo punto all'ordine del giorno è l'approvazione del bilancio di esercizio 2015, si rappresenta che, secondo quanto previsto dalla lett. H-I della DGR 2951/2010 come modificata dalla DGR n. 258 del 5 marzo 2013 ed infine dalla DGR n. 2101 del 10 novembre 2014 avente ad oggetto "Modifiche e integrazioni alle direttive indirizzate alle società partecipate con la DGR n. 258/2013", l'organo amministrativo della società è tenuto ad illustrare in modo dettagliato, all'interno della relazione al bilancio consuntivo, l'applicazione e il rispetto di una serie di direttive fornite dalla Giunta regionale del Veneto.

Al fine di agevolare tale adempimento, gli uffici regionali hanno trasmesso a tutte le società partecipate apposita tabella da compilare.

La lettera citata prevede, inoltre, che nel provvedimento della Giunta regionale regolante la partecipazione del rappresentante regionale all'assemblea societaria di approvazione del bilancio venga riportata la situazione della società rispetto alle direttive impartite e vengano formulate le opportune osservazioni.

Da quanto rappresentato nella relazione sulla gestione e nella tabella compilata inserite nella documentazione di bilancio (Allegato A), emerge quanto segue.

Veneto Sviluppo S.p.A. in materia di acquisizione di lavori, forniture e servizi osserva i principi fondamentali della normativa in materia di appalti, che sono stati formalmente adottati nel "Regolamento acquisti e gestione contrattualistica di interesse societario" con delibera del consiglio di amministrazione del 16 gennaio 2014. L'applicazione di tale regolamento è cominciata a far data dal 27/10/2014. La Società non ha invece adottato un regolamento per le acquisizioni in economia e, in proposito, si ripete quanto già rappresentato con la DGR n. 815 del 14/5/2015 in occasione dell'approvazione del bilancio al 31/12/2014, e cioè che, in riscontro ai rilievi sul rispetto delle direttive formulati con il DPGR n. 69/2014, la società aveva risposto che "non vi sono previsioni di disciplina dei lavori in economia, in quanto non ci sono ipotesi di questa natura. Si è peraltro preferito ragionare, in ossequio al D. Lgs n. 163/2006 in materia di appalti con la disciplina del solo cottimo fiduciario e delle deleghe di spesa, in un'ottica di semplificazione, data anche la snellezza della struttura." Tale spiegazione era stata riportata nell'Allegato B della DGR 1212 del 15/7/2014. La medesima DGR nel prendere atto di questo e di altri chiarimenti ribadiva "nel contempo la necessità di attenersi a quanto prescritto nel citato provvedimento giuntale (la DGR 258/2013), dalla L.R. 39/2013 e dalla L.R. 47/2012". Ad ogni modo la Società ha dichiarato, per quanto concerne il 2015, di non aver effettuato alcuna acquisizione di lavori, servizi e forniture in economia.

Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16/1/2014, la Società ha adottato anche un proprio regolamento per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi dirigenziali, nonché un regolamento per l'affidamento di incarichi di diversa natura, come precisato dalla Società con nota prot.n. 30281 del 10/9/2015 in relazione ai rilievi di cui alla citata DGR n. 815/2015.

Il personale a tempo indeterminato al 31/12/2015 è di 29 unità, mentre al 1/1/2014 era di 32 unità.

Nel corso del 2015 è stata assunta una nuova unità di personale a tempo indeterminato con un RAL di euro 24.465,00, mentre il costo relativo al personale a tempo indeterminato cessato nel 2014 era pari a € 211.835,08.

Il costo del personale a tempo indeterminato nel 2015 è stato di € 2.078.891,27 in riduzione rispetto a quello dell'anno precedente che aveva fatto registrare un importo di € 2.396.698,52.

Per quanto riguarda il personale a tempo determinato, con convenzioni e Co.Co.Pro., il costo, comprensivo di quello relativo a contratti di lavoro interinale, è stato nel 2015 di € 216.186,49 (€ 92.917,49 il lavoro interinale come ricavabile da altra documentazione trasmessa dalla Società), mentre era pari ad € 63.997,00 nel 2009.

Si pone in evidenza che la Società per le assunzioni a tempo determinato, qualora fossero avvenute nel 2015, non ha chiesto il nulla osta previsto dal primo comma dell'art. 8 della LR 39/2013.

Il costo totale del personale, senza contare quello relativo al personale interinale, nel 2015 è stato di € 2.202.160,00, mentre il valore medio del costo del personale nel triennio 2011/2013 era pari a € 2.150.866,00, superando pertanto il limite previsto dalla DGR 447/2015.

In proposito, si rammenta però quanto già rappresentato nella precedente DGR n. 1877 del 23/12/2015 e cioè che la DGR 447/2015 ha stabilito che le società controllate devono assicurare il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio 2011/2013, ai sensi di quanto previsto dall'art. 1, comma 557 - quater della legge 296/2006 e successive modifiche ed integrazioni e dall'art. 18, comma 2 bis del DL 112/2008 e successive modifiche ed integrazioni. Considerato però che il vigente comma 2-bis dell'art. 18 del DL 112/2008 è stato introdotto dal comma 557 della legge 147/2013, la quale prevede, nel contempo, che i commi da 550 a 562 non si applichino agli intermediari finanziari, si ritiene di poter escludere l'obbligatorietà di tale limite nei confronti di Veneto Sviluppo S.p.A.. Tale è anche l'interpretazione data dalla Corte dei Conti nella Relazione di Parifica del Rendiconto Generale della Regione del Veneto per l'esercizio 2014 (pag. 477, Delibera n. 558/2015/PARI del 19 novembre 2015).

Il costo per studi ed incarichi di consulenza nel 2015 è stato di € 1.067.670,00, comprensivo dei costi per la revisione legale dei conti e gli emolumenti dei comitati tecnici dei fondi, mentre nel 2009 ammontava ad € 512.948,00, e pertanto, come per il 2014, la direttiva non è stata rispettata. Il mancato rispetto del limite previsto dalle direttive viene spiegato dalla Società con l'indicazione delle principali voci di costo che hanno portato a detto sforamento: contratto di advisory conferito a FVS SGR S.p.A., incarichi di consulenza straordinaria per istanza di iscrizione all'Albo ex art. 106 T.U.B., attività di strutturazione informatica per gestioni Fondo C.I.G. affidata dalla Regione.

Nella citata nota prot. n. 30281 del 10/9/2015, relativamente al piano previsionale per il riallineamento dei costi del personale a tempo determinato e dei costi per studi ed incarichi di consulenza, la Società aveva ribadito che la propria specificità impedisce di applicare tout court i provvedimenti volti ad una "spending review""dovendo mantenere una adeguata struttura rispetto ad attività per le quali deve dare riscontro delle tempistiche e della qualità dei servizi resi".

I costi per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza nel 2015 sono stati pari ad € 57.890,00, mentre nel 2009 erano pari a € 221.435,63 e pertanto la direttiva è stata rispettata, come anche quella che prevede il divieto di sponsorizzazioni.

La direttiva in merito ai doppi incarichi non è stata rispettata in quanto vari componenti del consiglio di amministrazione di Veneto Sviluppo S.p.A. del precedente mandato (2012-2015) sono stati nominati negli organi amministrativi di società partecipate dalla medesima.

Per quanto riguarda le spese per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi, esse nell'anno 2015 sono ammontate ad € 30.977,00 mentre nel 2011 erano pari a € 30.947,00. Le direttive sul punto prevedono che le società partecipate totalmente o in via maggioritaria dalla Regione, a partire dall'anno 2013, debbano ridurre tali spese del 50% rispetto a quelle effettuate nell'anno 2011. La possibilità di deroga ai limiti di cui alla direttiva è prevista in virtù di contratti pluriennali in essere. La Società, come per il 2014, ha segnalato la presenza in essere di contratti pluriennali di noleggio.

Per quanto riguarda il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, la Società dichiara che è stato aggiornato in seguito alle novità introdotte in materia dalla legge 190/2012.

La Società ha monitorato l'applicazione dei commi da 471 a 475 dell'art. 1 della legge 147/2013, senza riscontrare casi di superamento del limite di legge.

Come si evince da quanto fin qui rappresentato e dalla documentazione sottostante, a cui si rimanda per ogni dettaglio, la Società anche nel 2015 non ha rispettato alcune delle direttive contenute nella LR 39/2013 e nella DGR n. 2101/2014, in particolare quella relativa alla necessaria autorizzazione anche per il tempo determinato, quella che stabilisce il limite al costo per studi ed incarichi di consulenza e quella che prevede il divieto dei doppi incarichi. In proposito con nota prot. n. 45101 del 16/12/2015 la Società ha trasmesso un parere legale in materia di applicabilità dei c.d. vincoli di spending review posti dalla Regione Veneto alle società partecipate, in particolare con riferimento a Veneto Sviluppo S.p.A..

Per quanto rappresentato si propone di incaricare gli uffici regionali competenti di valutare quanto rappresentato in detto parere per un'eventuale revisione delle direttive regionali da sottoporre alla Giunta Regionale, tra cui il tema dei doppi incarichi, considerata anche una richiesta di deroga pervenuta da Veneto Sviluppo S.p.A. con nota prot. n. 14445 del 3/5/2016, anche distinguendo tra particolari categorie di società. L'eventuale revisione non potrà comunque che essere successiva all'emanando testo unico sulle società a partecipazione pubblica, di cui si dovrà naturalmente tener conto.

Si propone, inoltre, di ribadire alla Società la necessità di chiedere il nulla osta alla Giunta regionale anche per le assunzioni a tempo determinato, stante la previsione dell'art. 8 della LR 39/2013 e di chiedere al Presidente della Società di convocare entro 30 giorni dall'assemblea in questione una nuova assemblea in cui venga presentata un'informativa ai Soci descrittiva della situazione del personale a tempo determinato ed interinale e una relazione sullo stato di attuazione e sugli aggiornamenti effettuati al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001.

Inoltre, considerate le valutazioni effettuate in merito alle perdite registrate nel bilancio 2012 della Società inerenti le rettifiche di valore relative agli investimenti in CIS S.p.A. dal Nucleo Polizia Tributaria di Venezia della Guardia di Finanza, la cui relazione è stata trasmessa all'Amministrazione regionale dalla Procura Generale presso la Sezione Giurisdizionale per il Veneto della Corte dei Conti con nota prot. n. 2934 del 19/4/2016, si chiede al Presidente della Società di inserire all'ordine del giorno della medesima assemblea il seguente argomento: "Deliberazione in merito al promovimento di azione di responsabilità ex art. 2393 del codice civile nei confronti degli amministratori di Veneto Sviluppo S.p.A. e degli altri eventuali soggetti che hanno approvato il prestito obbligazionario convertibile per circa 5 milioni di euro deliberato dal CdA del 11 giugno 2010 e di quelli che hanno approvato la partecipazione all'aumento del capitale di CIS con un investimento massimo di euro 300 mila deliberato dal CdA del 24 giugno 2011."

Si ricorda infine che, ai sensi dell'art. 2 della legge regionale 39/2013, contestualmente all'esame del bilancio delle società, la Regione deve esaminare la proposta volta al contenimento delle spese di funzionamento presentata dagli amministratori, la cui condivisione è condizione per l'erogazione di finanziamenti e di contributi alla Società.

La proposta era stata trasmessa con la nota prot. n. 30281 del 10/9/2015 relativamente agli anni 2015 e 2016.

In merito alla proposta di contenimento delle spese di funzionamento la Società ritiene di agire nei due anni sui costi relativi alla struttura dirigenziale e alle collaborazioni professionali esterne. Per quanto concerne la dirigenza viene prevista una riduzione dei costi dai circa 624.500,00 euro del 2014 ai 494.100,00 euro nel 2015 ed € 418.000,00 nel 2016. Per le collaborazioni i costi dovrebbero addirittura azzerarsi in quanto è terminato lo start up delle nuove misure agevolative che avevano richiesto l'integrazione della struttura con competenze specialistiche esterne.

Sul contenimento delle spese la Società ha trasmesso una successiva nota, prot. n. 9449 del 17 marzo 2016, in cui informa della riduzione del costo dell'auto aziendale e dei rimborsi spese per gli organi sociali e i dipendenti.

Si propone di approvare la proposta di contenimento delle spese di funzionamento, ma nel contempo di chiedere alla Società di trasmettere alla Giunta regionale entro 30 giorni una relazione descrittiva dello stato di attuazione di tali previsioni, con le eventuali revisioni alle stesse, alla luce di quanto rappresentato con nota n. 9449 del 17/3/2016.

In relazione al secondo punto all'ordine del giorno, dalla documentazione trasmessa dalla Società, composta di bilancio al 31 dicembre 2015 e relativa nota integrativa, relazioni del Consiglio di Amministrazione sulla gestione, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione (Allegato A), si evince che Veneto Sviluppo S.p.A. ha chiuso l'esercizio con un utile d'esercizio di € 1.800.660,00, di cui € 104.068,00 inerenti al Patrimonio Destinato 04/06/09, registrando un peggioramento delle prestazioni economiche aziendali rispetto all'esercizio precedente, quando la Società aveva conseguito un utile pari ad € 4.503.053,00.

Il risultato positivo conseguito nell'esercizio 2015 è la risultante del contributo economico delle diverse aree operative rappresentate da: gestione dei fondi di agevolazione destinati dalla Regione del Veneto alle Piccole e Medie Imprese (PMI), rilascio di garanzie agevolate a valere su Fondi Rischi Regionali, assunzione e gestione di partecipazioni e gestione di strumenti di intervento sul capitale di rischio delle PMI.

Nel corso del 2015, la Società è riuscita a realizzare una soddisfacente remunerazione dei propri asset finanziari, pur in un contesto generale non favorevole sotto il profilo delle performance potenziali per gli impieghi temporanei degli attivi liquidi. Inoltre, il 31 dicembre 2015 si è concluso il periodo di investimento del Fondo di Capitale di Rischio e sono stati quindi perfezionati gli ultimi interventi a valere sullo stesso. Ancora, è proseguita l'attività di gestione delle partecipazioni in portafoglio, anche attraverso la dismissione di alcuni investimenti, che ha portato benefici economici e finanziari sul bilancio in esame. In particolare, nel 2015 si è perfezionata la dismissione della partecipazione in Galilei Refrigerazione S.p.a., ed è stato alienato presso il segmento AIM del mercato azionario gestito da Borsa Italina S.p.a. un ulteriore blocco di azioni della partecipata TBS Group S.p.a..

L'evento più rilevante del 2015 ha riguardato la partecipata APVS S.r.l.; in particolare, nel mese di dicembre APV Investimenti S.p.A. ha, infatti, avviato una procedura finalizzata alla alienazione di una quota pari al 65,98% di APVS S.r.l., fissando un prezzo a base d'asta che implica una valorizzazione del 100,00% di APVS S.r.l. e quindi anche della partecipazione posseduta da Veneto Sviluppo S.p.a.

Ancora, si evidenzia che nei primi mesi del 2015 la Società ha sottoscritto quote del "Fondo Sviluppo PMI" per un importo pari al 41% dell'ammontare complessivo del nuovo fondo di investimento gestito dalla partecipata FVS S.G.R. S.p.A. nel settore professionale del private equity, che ha raggiunto un ammontare di circa euro 48,550 milioni nel 2015.

Infatti, anche in attuazione delle direttive emanate dalla Giunta Regionale con DGR n. 1931/2013 e con DGR n. 447/2015, la strategia di allocazione e gestione degli investimenti partecipativi della Società prevede la progressiva dismissione degli attivi ritenuti non più strategici, a cui si affianca un crescente impiego delle risorse sugli strumenti che presentano portafogli di investimento nel capitale di rischio di PMI ed altre imprese, localizzate nel territorio del Veneto e/o del Friuli-Venezia- Giulia.

Con riferimento alle principali operazioni di finanza agevolata condotte nel 2015, la Finanziaria Regionale segnala l'operazione di sostegno alle aziende colpite dagli eventi atmosferici dell'8 luglio 2015, con un piano straordinario a sostegno delle PMI venete colpite dalla calamità, delineando una misura agevolativa ad hoc che consiste in un finanziamento a tasso zero rimborsabile a 5 anni.

Per quanto riguarda la gestione del Fondo Regionale di Garanzia, la Società segnala la regolare prosecuzione dell'operatività nelle diverse forme tecniche di impiego dello stesso, finalizzate ad agevolare l'accesso al credito da parte delle PMI venete, anche attraverso la stretta collaborazione e sinergia con gli intermediari creditizi ed i consorzi di garanzia fidi, entrambi partner privilegiati nell'operatività ordinaria della stessa.

Con riferimento alla Finanza Agevolata, la Veneto Sviluppo s.p.a. ha proseguito nell'attività di sviluppo dell'operatività di gestione dei Fondi Agevolativi e per Contributi, nonché all'affinamento delle soluzioni più idonee per rendere uniforme ed efficiente l'accesso e l'istruttoria delle istanze formulate dalle PMI venete.

Al 31 Dicembre 2015, la Società gestiva n. 14 strumenti di agevolazione attivi e n. 14 strumenti di agevolazione non operativi o in fase di chiusura, per un ammontare complessivo pari a circa 630 milioni di Euro in termini di massa amministrata.

Gli strumenti di agevolazione attivi sono rappresentati da: n. 11 Fondi di Rotazione di cui n. 7 destinati all'erogazione di finanziamenti agevolati e n. 4 per interventi misti (finanziamento agevolato e contributo in conto capitale); n. 3 Fondi Rischi e di Garanzia per l'erogazione di garanzie agevolate.

Ancora, nel corso dell'esercizio, la Società evidenzia la chiusura definitiva della misura del POR - Azione 1.2.3 (Bando per investimenti Innovativi), dopo la parziale riapertura intervenuta nel terzo trimestre dell'anno, e la chiusura definitiva della misura del POR - Azione 2.1.3 (Bando Energia) dopo la sospensione della presentazione di nuove istanze, intervenuta all'inizio dell'anno per pieno impiego delle risorse.

Infine, per quanto concerne l'assunzione e la gestione delle partecipazioni, si segnala che Veneto Sviluppo S.p.a. deteneva al 31 dicembre 2015 n. 34 partecipate per un valore complessivo iscritto in bilancio di circa 33,4 milioni di Euro. In particolare, si distinguono n. 16 società acquisite nell'ambito dello strumento del Fondo di Capitale di Rischio ex POR 2007-2013 (FESR), n. 1 acquisita nell'ambito dello strumento del Patrimonio Destinato e n. 17 detenute in via diretta. Inoltre, si segnalano n. 2 partecipazioni gestite su mandato della Regione del Veneto e n. 3 partecipazioni acquisite come gestore del "Fondo per la partecipazione minoritaria e temporanea al capitale di rischio di PMI Cooperative. Legge Regionale 18 Novembre 2005, n. 17 art. 13, comma 2 lett. A".

Passando alla trattazione del bilancio, da un'analisi dei prospetti, si evidenzia che gli "Interessi attivi e proventi assimilati" pari a € 2.076.914,00 sono diminuiti del 35,26 % rispetto al 2014, mentre rimangono pressoché costanti le "Commissioni attive" passate da € 4.044.987,00 a € 4.162.139.

Il "Margine di intermediazione", determinato dalla sommatoria degli "Interessi attivi", delle "Commissioni nette" e dei "Proventi delle attività finanziarie", ha raggiunto l'importo di € 6.566.591,00, con un significativo decremento rispetto al 2014, quando si era attestato al valore di € 11.088.627,00.

Tale variazione va individuata principalmente nel peggioramento della posta contabile "utile/perdita da cessione o riacquisto di attività finanziarie" pari ad € 124.671,00 (nel 2014 era pari a € 3.504.868,00).

Per quanto concerne, invece, le altre voci di costo, si rileva una netta flessione della posta contabile "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie e altre operazioni finanziarie" passata da € 8.006,00 nel 2014 a € - 581.579,00 nel 2015.

Nel dettaglio, si precisa che nel corso del 2015 è stata ceduta la partecipazione rappresentativa del 34,783 % del capitale sociale di Galilei Refrigerazione S.p.a. per complessivi € 490.588,00, realizzando una plusvalenza di € 90.588,00 rispetto al valore di carico iniziale (€ 400.000,00); inoltre, sono state iscritte a conto economico le seguenti rettifiche di valore:

  • € 270.000 relativa a Nuove Energie S.r.l.;
  • € 1.042.000 relativa a SI14 S.p.A.;
  • € 310.000 relativa a Walking Pipe S.p.A.;
  • € 380.000 relativa a Xeptagen S.p.A.;
  • € 197.835 relativa a FVS SGR S.p.A..

Ancora, è stato iscritto a conto economico il seguente ripristino di valore, nel limite del costo di rilevazione iniziale, pari a € 2.016.199 relativa ad APVS S.r.l..

Anche le "Spese per il personale" sono diminuite del 12,72 % rispetto al 2014, registrando a bilancio la somma di € 2.527.693,00; contrariamente le "Altre spese amministrative" sono aumentate del 35,93 % rispetto al 2014 e risultano pari a € 2.070.012,00.

Si segnala, inoltre, l'azzeramento degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (€ 150.000,00 nel 2014).

Le "Rettifiche/riprese di valore netto su attività materiali" registrano un valore in lieve diminuzione e pari a € - 95.867,00, mentre le "Rettifiche/riprese di valore netto su attività immateriali" sono aumentante passando da € -99.865,00 a € -108.981,00.

Gli "Altri proventi e oneri di gestione" sono notevolmente incrementati da € 43.889,00 nel 2014 a € 1.187.355,00 nel 2015; in particolare, la posta contabile comprende "Utili al netto di imposta c/Regione Fondo Capitale di rischio POR 2007/2013" per € 919.523,00 (posta nulla nel 2014) e "Proventi da consulenze tecniche diverse" per € 100.236,00 (posta nulla nel 2014).

Il "Risultato della gestione operativa" conseguito risulta essere positivo e pari a € 2.369.814,00 (nel 2014 era pari a € 6.372.639,00). La voce "Utile/Perdita delle partecipazioni" registra un valore negativo pari a € - 93.048,00 (nel 2014 era di € - 452.537,00). L' "Utile dell'attività corrente al lordo delle imposte" è pari a € 2.276.766,00 (€ 5.920.102,00 nel 2014) e le "Imposte dell'esercizio" sono state di € 476.106,00.

Passando a considerare l'andamento patrimoniale - finanziario della Veneto Sviluppo S.p.A., dal lato delle Attività, si evince principalmente un incremento delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" del 15,98 %, attestandosi ad un importo di € 16.271.385,00; contrariamente, si segnala una flessione delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" del 22,89 %, con una somma a bilancio di € 5.165.446,00 e dei "Crediti" del 25,28 %, con una somma a bilancio di € 97.723.743,00.

Tra le voci che registrano invece un incremento si segnalano le "Partecipazioni" passate da € 15.659.776,00 ad € 19.582.753,00 e le "Altre Attività" passate da € 9.263.259,00 ad € 13.337.459,00.

Le "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" sono rimaste costanti al valore di € 1.000.002,00.

In relazione alle poste del passivo dello stato patrimoniale, i "Debiti" sono notevolmente diminuiti rispetto al 2014, e risultano pari ad € 4.420.394,00 (nel 2014 erano pari a € 24.420.394,00), e sono relativi al debito residuo nei confronti della Banca Europea degli Investimenti.

Sono diminuite le "Passività fiscali" attestatesi ad € 378.483,00 (€ 412.489,00 nel 2014), così come le "Altre passività" si sono ridotte del 19,91 % registrando un valore di € 20.671.464,00.

La posta contabile "Fondi per rischi e oneri" è rimasta invariata rispetto al 2014 e pari a € 150.000,00.

Per quanto riguarda la composizione del "Patrimonio Netto" (€ 131.874.553,00) si evidenzia un valore costante del "Capitale sociale" di € 112.407.840,00, un aumento del valore delle "Riserve", il cui importo è passato da € 12.766.395,00 a € 16.729.773,00 e una diminuzione della voce "Riserve da valutazione" passata da € 1.232.007,00 a € 936.280,00.

Per ogni ulteriore dettaglio si rinvia alla documentazione allegata (Allegato A).

In considerazione di quanto su esposto, il bilancio dell'esercizio al 31/12/2015 si chiude con un utile di € 1.800.660,49. Tale utile è il risultato algebrico dell'utile d'esercizio di spettanza della Veneto Sviluppo S.p.a., quale "società gemmante", pari a Euro 1.696.592,64, e dell'utile d'esercizio del Patrimonio Destinato della stessa, pari a Euro 104.067,85, dopo l'attribuzione del risultato di spettanza agli Associati in partecipazione dello stesso.

La proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione è di provvedere alla destinazione dell'utile d'esercizio di € 1.800.660,49 per l'importo di € 84.829,63 a "Riserva legale" e per l'importo di € 339.318,53 a "Riserva Straordinaria"; inoltre, lo stesso propone altresì di destinare la residua quota di € 1.272.444,48 alla "riserva utili a nuovo" in funzione di un'adeguata patrimonializzazione correlata ad un incremento delle masse gestite.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione propone di accantonare l'utile dell'esercizio di € 104.067,85 di competenza del Patrimonio Destinato della Società alla riserva "utili del Patrimonio Destinato 4 giugno 2009 portati a nuovo".

Si propone di approvare il bilancio d'esercizio al 31/12/2015 e la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio, fatto salvo prevedere la distribuzione di un dividendo complessivamente pari a € 585.000,00 in relazione alle azioni possedute da ciascun socio, riducendo conseguentemente l'accantonamento alla "Riserva utili a nuovo", in ossequio alle direttive regionali ex DGR n. 2101/2014.

Tale importo viene determinato in considerazione delle previsioni di entrata a valere sul bilancio di previsione regionale.

Sempre con riferimento al medesimo punto, si propone di incaricare il rappresentante regionale in assemblea, in ragione delle rettifiche operate sul valore delle partecipazioni possedute, di fare richiesta al Consiglio di Amministrazione, coinvolgendo l'organo di controllo, di valutare le cause che hanno determinato detti risultati e di riferire e fare eventuali proposte alla prossima assemblea precedentemente richiesta, nel caso si riscontrasse la necessità o l'opportunità di intraprendere apposite azioni.

In merito al punto 3) dell'ordine del giorno la Società con prot. n. 18840 del 9/6/2016 ha trasmesso una breve nota illustrativa (Allegato B).

Come emerge da quanto rappresentato dalla Società, la Banca d'Italia ha sospeso i termini riferiti all'istanza di iscrizione all'Albo Unico ex art. 106 TUB presentata dalla Società lo scorso 9 ottobre 2015.

L'Authority bancaria ha rappresentato alla Società la necessità di allineare la composizione dell'organo amministrativo al nuovo statuto approvato dall'assemblea straordinaria del 28/9/2015 e ad oggi non ancora iscritto nei pubblici registri e non ancora efficace, quanto al numero dei suoi membri e alla composizione del comitato esecutivo.

Si ricorda in proposito che, come risulta anche dal verbale dell'assemblea del 28/9/2015 redatto dal notaio incaricato, l'efficacia della delibera assembleare di approvazione dello statuto "è subordinata al rilascio da parte di Banca d'Italia dell'autorizzazione disciplinata dalla Circolare di Banca d'Italia n. 288 del 3 aprile 2015 - "Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari", Titolo I, Capitolo I, Sezione VI."

Pertanto l'assemblea ordinaria del 20 gennaio 2016 ha nominato l'attuale consiglio di amministrazione composto da tredici componenti sulla base delle designazioni effettuate dai soci privati e dalle nomine effettuate dal Consiglio regionale con propria Deliberazione n. 14 del 19/1/2016 e in accordo con le previsioni del vigente statuto, anche a seguito dei solleciti pervenuti all'Amministrazione regionale dall'allora Presidente della Società che, con le note prot. n. 41046 del 19/11/2015 e prot. n. 43910 del 4/12/2015, rappresentava che il mancato rinnovo dell'organo amministrativo stava determinando "rilevanti problemi al processo decisionale della Società".

Considerato che il numero massimo dei componenti l'organo amministrativo previsto dallo statuto approvato in data 28/9/2015 è nove, di cui cinque di nomina del Consiglio regionale, la richiesta formulata dalla Banca d'Italia comporta una riduzione del numero dei suoi membri.

La necessità che la ricomposizione dell'organo amministrativo secondo le previsioni dello statuto approvato nell'assemblea del 28/9/2015 debba precedere l'iscrizione all'Albo è stata resa nota a Veneto Sviluppo S.p.A. da Banca d'Italia con comunicazione informale avvenuta solo recentemente, come precisato dalla Società con nota prot. n. 19059 del 13/6/2016.

Ciò considerato, si propone di incaricare l'organo amministrativo di Veneto Sviluppo S.p.A. di domandare all'Authority bancaria se tale necessità comporta un'automatica decadenza dell'organo o di una sua parte.

In caso di decadenza dell'intero organo, naturalmente dovrà essere avviato il procedimento previsto dalla LR 27/1997 con la pubblicazione di un avviso che preveda un congruo termine per la presentazione delle candidature e con anche la possibilità da parte dell'assemblea convocata per il rinnovo dell'organo di ridurne il numero dei componenti ad un numero inferiore a nove.

In caso non venga prospettata una decadenza automatica, si propone di chiedere alla Banca d'Italia, se non sia possibile effettuare la riduzione del numero dei componenti successivamente all'iscrizione nell'Albo, con il rinnovo dell'organo al momento della scadenza naturale di quello attuale, prevista con l'assemblea di approvazione del bilancio al 31/12/2017, tenuto conto, da una parte che il testo unico sulle società a partecipazione pubblica di prossima emanazione potrebbe in via ipotetica richiedere ulteriori modifiche alla composizione del consiglio di amministrazione e dall'altra parte che la revoca dei componenti in eccesso, che per i componenti regionali dovrebbe essere deliberata dal Consiglio regionale, esporrebbe i soci ad eventuali azioni di risarcimento del danno.

Per quanto riguarda la composizione del Comitato Esecutivo, come rappresentato nella nota illustrativa, la competenza spetta al Consiglio di Amministrazione, per cui si auspica una delibera di tale organo volta a soddisfare la richiesta della Banca d'Italia.

Anche con riferimento al quarto punto all'ordine del giorno la Società ha trasmesso con prot. n. 18799 del 9/6/2016 una breve nota illustrativa (Allegato C).

Come noto, l'assemblea del 20 gennaio 2016, sulla base della DGR n. 4 del 12/1/2016, ha stabilito di modificare quanto stabilito dall'assemblea di Veneto Sviluppo S.p.A. tenutasi in data 16/10/2014, nel senso di confinare l'azione sociale di responsabilità per la vicenda Bain & Company all'allora Presidente della Società, dott.ssa Irene Gemmo.

In proposito la Società comunica di aver conferito in data 13 aprile 2016 al prof. Avv. Maggiolo l'incarico di avviare la suddetta azione e che in data 3 maggio 2016 è stata comunicata la diffida alla dott.ssa Irene Gemmo.

Si propone pertanto di prendere atto di quanto rappresentato nella nota allegata e di quant'altro verrà rappresentato sul punto in assemblea.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la LR 47/1975;
VISTO l'art. 2 comma 2 della L.R. 54 del 31/12/2012;
VISTA la LR 39/2013;
VISTE, la DGR 2101/2014 e la DGR 447/2015;
VISTO lo statuto di Veneto Sviluppo S.p.A.;
VISTA la nota di convocazione dell'assemblea ordinaria di Veneto Sviluppo S.p.A.;

CONSIDERATO che ai sensi dell'articolo 61, comma 3 dello Statuto del Veneto, il Presidente della Giunta Regionale o suo delegato, parteciperà all'assemblea;

VISTO il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 e relativa nota integrativa, le relazioni del Consiglio di Amministrazione sulla gestione, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione ed il modulo compilato relativo al rispetto delle direttive regionali (Allegato A);

VISTA la documentazione trasmessa dalla Società in merito al terzo e quarto punto all'ordine del giorno dell'assemblea(Allegato B), (Allegato C);

VISTE le note di Veneto Sviluppo S.p.A. agli atti dell'Amministrazione regionale prot. n. 30281 del 10/9/2015, n. 41046 del 19/11/2015, n. 43910 del 4/12/2015, n. 45101 del 16/12/2015, n. 9449 del 17/3/2016, n. 14445 del 3/5/2016, n. 19059 del 13/6/2016;

delibera

1.    di incaricare gli uffici regionali competenti di valutare quanto rappresentato nel parere legale fornito da Veneto Sviluppo S.p.A. in materia di applicabilità dei c.d. vincoli di spending review posti dalla Regione Veneto alle società partecipate per un’eventuale revisione delle direttive regionali da sottoporre alla Giunta Regionale, tra cui il tema dei doppi incarichi, anche distinguendo tra particolari categorie di società, considerato ad ogni modo che l’eventuale revisione non potrà comunque che essere successiva all’emanando testo unico sulle società a partecipazione pubblica, di cui si dovrà naturalmente tener conto;

2.    di ribadire alla Società la necessità di chiedere il nulla osta alla Giunta regionale anche per le assunzioni a tempo determinato, stante la previsione dell’art. 8 della LR 39/2013 e di chiedere al Presidente della Società di convocare entro 30 giorni dall’assemblea in questione una nuova assemblea in cui venga presentata un’informativa ai Soci descrittiva della situazione del personale a tempo determinato ed interinale e una relazione sullo stato di attuazione e sugli aggiornamenti effettuati al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001;

3.    di chiedere, per le motivazioni indicate in premessa, al Presidente della Società di inserire all’ordine del giorno della assemblea di cui al precedente punto il seguente argomento: “Deliberazione in merito al promovimento di azione di responsabilità ex art. 2393 del codice civile nei confronti degli amministratori di Veneto Sviluppo S.p.A. e degli altri eventuali soggetti che hanno approvato il prestito obbligazionario convertibile per circa 5 milioni di euro deliberato dal CdA del 11 giugno 2010 e di quelli che hanno approvato la partecipazione all’aumento del capitale di CIS con un investimento massimo di euro 300 mila deliberato dal CdA del 24 giugno 2011”;

4.    di approvare la proposta di contenimento delle spese di funzionamento per il 2016 presentata dalla Società con nota prot. n. 30281 del 10/9/2015, ma nel contempo di chiedere alla medesima di trasmettere alla Giunta regionale entro 30 giorni una relazione descrittiva dello stato di attuazione di tali previsioni, considerato che concernevano anche il 2015, con le eventuali revisioni alle stesse, alla luce di quanto rappresentato con nota n. 9449 del 17/3/2016;

5.    in relazione al secondo punto all’ordine del giorno, di approvare il bilancio d’esercizio al 31/12/2015 e parzialmente la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione di provvedere alla destinazione dell’utile d’esercizio di € 1.800.660,49: per l’importo di € 84.829,63 a “Riserva legale” e per l’importo di € 339.318,53 a “Riserva Straordinaria”, prevedendo di destinare l’importo di € 585.000,00 a dividendo da corrispondere in relazione alle azioni possedute da ciascun socio, e conseguentemente di accantonare l’importo di € 687.444,48 alla “riserva utili a nuovo” in funzione di un’adeguata patrimonializzazione correlata ad un incremento delle masse gestite, in ossequio alle direttive regionali ex DGR n. 2101/2014;

6.    sempre in relazione al medesimo punto di approvare la proposta del Consiglio di Amministrazione di accantonare l’utile dell’esercizio di € 104.067,85 di competenza del Patrimonio Destinato della Società alla riserva “utili del Patrimonio Destinato 4 giugno 2009 portati a nuovo”;

7.    sempre con riferimento al medesimo punto, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea, in ragione delle rettifiche operate sul valore delle partecipazioni possedute, di fare richiesta al Consiglio di Amministrazione, coinvolgendo l’organo di controllo, di valutare le cause che hanno determinato detti risultati e di riferire e fare eventuali proposte alla prossima assemblea di cui al precedente punto 2., nel caso si riscontrasse la necessità o l’opportunità di intraprendere apposite azioni;

8.    in merito al terzo punto all’ordine del giorno, di incaricare il Consiglio di Amministrazione di Veneto Sviluppo S.p.A. di chiedere alla Banca d’Italia se la necessità di allineare la composizione dell’organo amministrativo al nuovo statuto approvato dall’assemblea straordinaria del 28/9/2015 comporta un’automatica decadenza dell’organo o di una sua parte o, in caso negativo, se non sia possibile iscrivere comunque la Società all’Albo Unico ex art. 106 TUB ed effettuare la riduzione del numero dei componenti con il rinnovo dell’organo al momento della scadenza naturale di quello attuale, prevista con l’assemblea di approvazione del bilancio al 31/12/2017, tenuto conto, da una parte che il testo unico sulle società a partecipazione pubblica di prossima emanazione potrebbe in via ipotetica richiedere ulteriori modifiche alla composizione del consiglio di amministrazione e dall’altra parte che la revoca dei componenti in eccesso, che per i componenti regionali dovrebbe essere deliberata dal Consiglio regionale, esporrebbe i soci ad eventuali azioni di risarcimento del danno;

9.    in riferimento al quarto punto all’ordine del giorno dell’assemblea, di prendere atto di quanto rappresentato nella relativa nota illustrativa allegata e di quant’altro verrà rappresentato sul punto in assemblea;

10.    di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

11.    di pubblicare il presente provvedimento ad esclusione degli allegati sul Bollettino Ufficiale e nel sito internet della Regione del Veneto.

Allegati (omissis)

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