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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 59 del 21 giugno 2016


Materia: Foreste ed economia montana

Deliberazione della Giunta Regionale n. 820 del 31 maggio 2016

Attivazione programmi di orientamento e percorsi formativi e informativi in ambito lavorativo e programmi di inserimento sociale e lavorativo rivolti a target vulnerabili. Affidamento incarico e approvazione schema Convenzione.

Note per la trasparenza

Nelle more dell'approvazione dei documenti programmatici di settore, Piano Triennale di massima 2016-2018 di iniziative ed interventi nel settore dell'immigrazione e Programma annuale 2016 in materia di immigrazione presentati alla Consulta regionale per l'immigrazione in data 04.05.2016, si propone l'attivazione di programmi di orientamento e percorsi formativi e informativi in ambito lavorativo e programmi di inserimento sociale e lavorativo rivolti a target vulnerabili, affidandone l'attuazione alle 21 Conferenze dei Sindaci del Veneto. Si affidano inoltre in convenzione all'Ente regionale Veneto Lavoro le attività di assistenza tecnica alle azioni di cui sopra.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
Proposte di Piano Triennale di massima 2016-2018 di iniziative ed interventi nel settore dell'immigrazione e Programma annuale 2016,in relazione ai quali la Consulta regionale per l'immigrazione in data 04.05.2016 ha espresso parere favorevole all'unanimità.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

In data 04.05.2016 sono stati presentati, alla Consulta regionale per l'Immigrazione, nella sua seduta di insediamento, le proposte di documenti programmatici in materia di immigrazione, così come previsto dall'art. 3 della L.R. 9 del 30.01.1990. In particolare sono stati presentati la proposte di Piano Triennale di massima 2016-2018 di iniziative ed interventi nel settore dell'immigrazione nonché quella del Programma annuale 2016 in materia di immigrazione. In merito agli stessi la Consulta ha espresso il proprio parere positivo all'unanimità.

La proposta di Piano Triennale di massima 2016-2018 di iniziative ed interventi nel settore dell'immigrazione è stata inviata al Consiglio Regionale per l'approvazione ai sensi dell'articolo 3, comma 1, della citata L.R. 9/1990. Successivamente, sulla base del piano triennale verrà approvato dalla Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, il programma annuale attuativo.

Nelle more dell'approvazione di tali atti programmatici, occorre dare tuttavia immediata attuazione sul territorio, al fine di rispondere con tempestività alle esigenze espresse dal territorio stesso, ad alcuni interventi di integrazione rivolti alla popolazione immigrata regolarmente residente, interventi delineati nelle proposte programmatiche citate e pienamente condivisi dalla Consulta regionale.

Prima di illustrare gli interventi dei quali si propone con il presente provvedimento l'attuazione, al fine di comprendere appieno la ratio degli stessi, intesa come non solo come pronta risposta al fabbisogno ma anche come motivazione strategica di realizzazione, appare necessario dare illustrazione, seppur sintetica, dei principi e della logica che hanno sotteso l'elaborazione degli atti programmatici a cui si è fatto innanzi cenno.

Occorre dunque evidenziare che entrambi i documenti programmatici citati sono costruiti in base ad una logica plurifondo, che consente di ottimizzare i risultati delle politiche utilizzando in modo integrato le diverse fonti di finanziamento, regionali da una parte e europee dall'altro e multiattore, che mira a coinvolgere i vari attori istituzionali e non del territorio, consentendo, anche in tale ipotesi, interventi complementari e sinergici.

Per ciò che concerne l'integrazione plurifondo delle risorse, assume centralità strategica e finanziaria il nuovo Fondo dell'Unione Europea denominato Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI), la cui Autorità Responsabile a livello nazionale è il Ministero dell'Interno, Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione e la cui Autorità delegata allo svolgimento delle funzioni di gestione ed attuazione di interventi relativi all'OS 2 Integrazione/Migrazione legale - ON2 Integrazione, a sostegno diretto e in complementarietà con i Piani d'intervento regionali, è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Entrambe le autorità citate hanno emanato degli avvisi riservati alle Regioni per la realizzazione di una serie di iniziative vertenti, rispettivamente, sull'insegnamento della lingua italiana e dei principi di educazione civica agli adulti nonchè interventi finalizzati alla qualificazione del sistema scolastico, alla promozione dell'accesso ai servizi per l'integrazione, alla realizzazione di servizi di informazione qualificata, attraverso canali regionali e territoriali di comunicazione, alla partecipazione attiva dei migranti alla vita economica, sociale, culturale anche attraverso la valorizzazione delle associazioni.

In virtù quindi dell'applicazione del principio plurifondo e quindi di un approccio integrato degli interventi, le risorse regionali verranno destinate ad iniziative non comprese nei progetti finanziabili a valere sul FAMI o complementari a quelle ivi previste.

Un altro dei principi fondamentali della proposta di Piano Triennale 2016-2018 e che pertanto qui si ribadisce rimane il rafforzamento delle reti di governance, realizzate attraverso appositi Tavoli territoriali a cui partecipano rappresentanti di Regione, Conferenze dei Sindaci e/o Comuni capoluogo, Ufficio Scolastico Regionale e Prefetture. Tali tavoli, realmente operativi, rimangono lo strumento principale per l' attuazione e la realizzazione degli interventi previsti dalla Programmazione di settore.

La concertazione e la collaborazione tra i soggetti istituzionalmente coinvolti sul tema dell'immigrazione si è rivelato infatti, alla luce dei risultati raggiunti e delle potenzialità espresse, il miglior strumento di governance ai fini dell'individuazione e della realizzazione delle priorità da perseguire in base alle specifiche esigenze espresse dal territorio, oltre che la miglior opzione per accrescere l'attenzione, la responsabilizzazione e la partecipazione organizzata e trasversale dei diversi attori.

In continuità con le annualità precedenti, verranno quindi attivati i Tavoli territoriali di coordinamento, a cui parteciperanno, come detto, le Conferenze dei Sindaci, le Prefetture e gli Uffici scolastici Provinciali e Regionale, quali momenti di confronto fondamentali a cui far riferimento per la definizione di interventi di integrazione efficaci. Tali interventi di integrazione, da realizzarsi attraverso piani operativi definiti dalle sunnominate Conferenze dei Sindaci nel rispetto delle priorità individuate, verranno attuati dalle stesse sempre coerentemente a quanto disposto per la precedente triennalità.

Sempre in continuità con le annualità precedenti, le 21 Conferenze dei Sindaci del Veneto vengono quindi individuate quali soggetti attuatori delle politiche regionali, con ruolo di coordinamento delle iniziative proposte da Comuni, ASL, Istituti scolastici, Enti e organismi attivi nel settore dell'integrazione sociale e scolastica. Le Conferenze faranno confluire le iniziative proposte in piani operativi, condivisi nei contenuti nell'ambito dei sopra citati Tavoli Provinciali di Coordinamento, da presentarsi per la successiva approvazione alla Regione.

Viene pertanto riconfermata anche per l'annualità 2016 la metodologia applicata in attuazione delle precedenti programmazioni di settore, a sostegno del coordinamento e della collaborazione interistituzionale tra i soggetti coinvolti nel processo programmatorio.

Come innanzi evidenziato, la logica seguita per delineare le politiche e gli interventi per l'integrazione dei cittadini immigrati, è quella di rendere complementare l'utilizzo delle risorse derivanti dalle diverse fonti, definendo quindi per le differenti fonti di finanziamento obiettivi e linee strategiche diverse.

Invero i citati documenti di programmazione triennale ed annuale prevedono il perseguimento di linee strategiche ed obiettivi realizzabili sia con le risorse regionali che con quelle europee, ma, in applicazione del nominato principio di addizionalità e non duplicazione delle risorse, hanno ritenuto di concentrare le iniziative e gli interventi da realizzarsi con le risorse regionali sulle misure non coperte o più marginalmente coperte dalle linee di intervento previste dalla programmazione europea.

La programmazione da realizzarsi con risorse finanziarie regionali prevede quindi obiettivi specifici finalizzati da un lato a favorire la partecipazione della popolazione immigrata regolarmente residente in Veneto alle politiche di integrazione sociale e dall'altro a promuovere programmi di inserimento sociale e lavorativo rivolti a target vulnerabili.

Tali risorse ammontano complessivamente ad euro 200.000, da destinarsi ad azioni di orientamento lavorativo e formazione e ad interventi di inserimento sociale e lavorativo rivolti a target vulnerabili. Tali azioni vengono articolate a loro volta nelle azioni attuative di seguito indicate azioni attuative nell'ambito delle quali i soggetti attuatori dovranno individuare quelle da realizzare mediante i propri Piani di intervento.

In particolare, la linea strategica di intervento "Orientamento e percorsi formativi e informativi in ambito lavorativo" è volta a favorire le condizioni di impiego, rafforzando i percorsi di sostegno all'inserimento lavorativo. Per favorire tali condizioni, senza cui non è possibile realizzare le condizioni di autonomia e benessere che ogni esperienza migratoria mira a realizzare, occorre rafforzare i servizi per il lavoro, accrescendone l'efficacia rispetto al target straniero. I percorsi di sostegno dovranno agire lungo tutto lo spettro delle politiche attive per il lavoro agendo sul superamento delle condizioni di svantaggio sostanziale strettamente connesse al background migratorio dei beneficiari. In particolare, occorre agire sul fronte dell'orientamento all'offerta formativa professionale e sulla qualificazione e certificazione delle competenze.

Le azioni attuative di tale linea strategica di intervento sono le seguenti:

-        Sostegno al rafforzamento delle competenze professionali e accompagnamento nei percorsi di inserimento lavorativo;

-        Rafforzamento delle attitudini imprenditoriali dei cittadini stranieri che intendono avviare attività d'impresa o dedicarsi a forme di autoimpiego;

-        Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro;

-        Percorsi formativi-informativi che favoriscano la conoscenza della cultura e della lingua veneta per gli stranieri che si occupano di cura alla persona;

-        Implementazione, sviluppo e valorizzazione del registro regionale degli operatori di cura ed assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti, al fine di favorire l'incontro tra domanda e offerta in condizioni di legalità e trasparenza;

-        Aggiornamento dei mediatori linguistico culturali.

La linea strategica di intervento "Supporto per la piena integrazione delle donne" rientra nell'obiettivo specifico "Supporto per la piena integrazione dei soggetti deboli, ai quali si possono ricondurre senz'altro le donne immigrate, in particolare le donne sole con prole. Tali soggetti vengono definiti "deboli" poiché per ragioni soggettive ed oggettive si trovano in condizioni di svantaggio rispetto alla normalità del contesto sociale di riferimento (cosiddetta discriminazione multipla).

Per quanto riguarda la collocazione delle donne nel mercato del lavoro, sembra prevalere ancora un modello di inserimento che corrisponde a una domanda di servizi di cura alla persona non soddisfatta dal welfare pubblico. In effetti, negli ultimi anni si è assistito allo sviluppo di una vera e propria domanda di manodopera femminile immigrata concentrata in alcuni settori specifici quali quelli del lavoro domestico e di cura alla persona oltre che dei settori produttivi a lavoro intensivo. La progressiva terziarizzazione dei sistemi economici, la crescita dei settori informali, l'aumento della flessibilità e la segmentazione dei mercati del lavoro, fenomeni, questi, accentuati dalla particolare situazione economica di crisi in cui versa il Paese, hanno portato alla creazione di nicchie del mercato riservate specificamente a donne immigrate, soprattutto nel settore dei servizi a bassa qualificazione. L'esercizio di lavori precari e a basso reddito, connotati da una componente significativa di lavoro irregolare e nero, con carichi pesanti in termini di orari e gestione del tempo libero, espone le donne e i loro figli a un forte rischio di esclusione, solitudine e marginalità.

Le azioni attuative di tale linea strategica di intervento sono le seguenti:

-        Realizzazione di percorsi che portino all'autoaffermazione e all'autonomia delle donne;

-        Percorsi formativi che qualifichino la donna consentendone l'entrata nel mercato del lavoro a condizioni eque;

-        Accesso ai servizi e alla partecipazione a percorsi di empowerment, attivati sul territorio, in sinergia con gli interventi previsti nell'ambito del progetto a valere sull'Avviso pubblico multiazione FAMI;

-        Creazione di uno strumento funzionale alla qualificazione dei soggetti che svolgono il lavoro di cura alla persona e nel contempo all'individuazione da parte delle famiglie di soggetti referenziati.

Le Conferenze potranno presentare un solo Piano ciascuna, e dovranno garantire una quota minima di compartecipazione pari al 20%. Le Conferenze dei Sindaci del Veneto elaboreranno i Piani relativi al proprio ambito territoriale di riferimento concertandoli con gli enti locali, con la rete territoriale del terzo settore e la rete socio-educativa del mondo scolastico.

La quota complessiva di € 200.000,00 verrà ripartita fra le stesse nelle quote di cui alla tabella sottoriportata, predisposta, in continuità con le annualità precedenti, sulla base della media degli indicatori forniti dall'Osservatorio Regionale Immigrazione e di seguito indicati, che contemplano: distribuzione territoriale sul totale regionale degli stranieri residenti; distribuzione territoriale sul totale regionale degli alunni stranieri; distribuzione territoriale sul totale regionale degli occupati stranieri; distribuzione territoriale sul totale regionale dei disponibili stranieri:

CONFERENZA DEI SINDACI

1.BELLUNO

€ 6.391,40

2.FELTRE

€ 6.118,42

3.BASSANO DEL GRAPPA

€ 7.837,88

4.ALTO VICENTINO

€ 8.403,18

5.OVEST VICENTINO

€ 9.763,54

6.VICENZA

€ 11.602,56

7.PIEVE DI SOLIGO

€ 9.761,11

8.ASOLO

€ 10.941,34

9.TREVISO

€ 13.763,12

10.VENETO ORIENTALE

€ 9.157,19

12.VENEZIANA

€ 11.434,71

13.MIRANO

€ 8.624,20

14.CHIOGGIA

€ 5.573,06

15.ALTA PADOVANA

€ 9.838,59

16.PADOVA

€ 15.363,29

17.ESTE

€ 7.340,60

18.ROVIGO

€ 7.655,02

19.ADRIA

€ 5.653,46

20.VERONA

€ 16.423,21

21.LEGNAGO

€ 7.760,10

22.BUSSOLENGO

€ 10.594,02

TOTALE

€ 200.000,00

 

Ai fini dell'attivazione dei tavoli, dell'emanazione degli avvisi per la presentazione dei piani e comunque per l'attuazione delle attività correlate alla realizzazione, gestione e rendicontazione degli interventi previsti dai piani territoriali, ci si avvarrà, come per la precedente programmazione, della collaborazione dell'ente strumentale regionale Veneto lavoro, per un importo complessivo di € 30.000,00. Tale attività di assistenza tecnica si estenderà anche alle azioni necessarie e connesse alla realizzazione della fase di co-progettazione del progetto da presentarsi a valere sull'avviso FAMI emanato dal Ministero del Lavoro, cui dianzi si è fatto cenno.

Si ritiene pertanto di affidare in continuità con la precedente programmazione, all'Ente regionale Veneto Lavoro, Ente strumentale della Regione e già gestore dell'Osservatorio Regionale Immigrazione, le suddette attività di assistenza tecnica. Le attività di Veneto Lavoro e i rapporti tra quest'ultimo e la Regione del Veneto saranno disciplinati da apposita Convenzione che avrà durata sino al 31.12.2016, il cui schema è allegato come parte integrante e sostanziale al presente provvedimento (Allegato A). Le attività dell'Ente strumentale saranno finalizzate all'assistenza tecnica alla progettazione, realizzazione, monitoraggio e rendicontazione relative agli interventi sopra riportati, anche con riferimento all'integrazione sinergica con le attività previste nell'ambito dei progetti europei a cui innanzi si è fatto cenno.

Si fa obbligo all'Ente Veneto Lavoro di trasmettere alla competente Struttura il piano operativo delle attività comprensivo delle risorse umane impiegate e delle modalità di utilizzo delle risorse finanziate assegnate, nonché degli avvisi per la presentazione dei Piani da parte delle Conferenze dei Sindaci, entro il 30.06.2016, che sarà sottoposto all'approvazione del Direttore della Sezione Flussi Migratori. Veneto Lavoro dovrà inoltre trasmettere entro il 31.12.2016 la relazione sulle attività svolte e la rendicontazione delle spese sostenute.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge Regionale n. 9/90;

VISTA la Legge Regionale n. 39/2001;

VISTO il D.Lgs 118/2011 e successive modifiche e integrazioni;

VISTA la Legge Regionale n. 1/2011;

VISTA la Legge regionale n. 8/2016;

VISTO l'art.23 del D.Lgs n. 33 del 14 novembre 2013;

VISTO il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 4 del 09.03.2016;

VISTI il Piano Triennale di massima 2016-2018 di iniziative ed interventi nel settore dell'immigrazione e il Programma annuale 2016, presentati alla Consulta regionale per l'immigrazione in data 04.05.2016.

VISTA la Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e successive modifiche ed integrazioni.

delibera

1.     Di approvare le premesse quali parte integrante del presente provvedimento;

2.     Di individuare le 21 Conferenze dei Sindaci del Veneto quali soggetti attuatori degli obiettivi specifici e delle linee strategiche di cui alle premesse, condivisi nell'ambito della Consulta per l'Immigrazione;

3.     Di prevedere per l'attuazione delle iniziative di cui alle premesse, che si danno qui per integralmente riportate, la destinazione di fondi alle Conferenze dei Sindaci del Veneto a fianco di ciascuna indicati, per complessivi € 200.000,00, come da seguente tabella:

 

Conferenze dei Sindaci

Importo

CDS A. ULSS N. 1 Belluno

€ 6.391,40

CDS A. ULSS N. 2 Feltre

€ 6.118,42

CDS A. ULSS N. 3 Bassano del Grappa

€ 7.837,88

CDS A. ULSS N. 4 Alto Vicentino

€ 8.403,18

CDS A. ULSS N. 5 Ovest Vicentino

€ 9.763,54

CDS A. ULSS N. 6 Vicenza

€ 11.602,56

CDS A. ULSS N. 7 Pieve di Soligo

€ 9.761,11

CDS A. ULSS N. 8 Asolo

€ 10.941,34

CDS A. ULSS N. 9 Treviso

€ 13.763,12

CDS A. ULSS N. 10 Veneto Orientale

€ 9.157,19

CDS A. ULSS N. 12 Veneziana

€ 11.434,71

CDS A. ULSS N. 13 Mirano

€ 8.624,20

CDS A. ULSS N. 14 Chioggia

€ 5.573,06

CDS A. ULSS N. 15 Alta Padovana

€ 9.838,59

CDS A. ULSS N. 16 Padova

€ 15.363,29

CDS A. ULSS N. 17 Este

€ 7.340,60

CDS A. ULSS N. 18 Rovigo

€ 7.655,02

CDS A. ULSS N. 19 Adria

€ 5.653,46

CDS A. ULSS N. 20 Verona

€ 16.423,21

CDS A. ULSS N. 21 Legnago

€ 7.760,10

CDS A. ULSS N. 22 Bussolengo

€ 10.594,02

TOTALE

€ 200.000,00

 

4.     Di affidare all'Ente regionale Veneto Lavoro, già gestore dell'Osservatorio regionale Immigrazione, e in continuità con la precedente programmazione le attività di assistenza tecnica di cui alle premesse, per un finanziamento complessivo di € 30.000,00 omnicomprensivi;

5.     Di approvare la stipula della Convenzione con Veneto Lavoro, con sede in Mestre - Venezia, Via Ca' Marcello 67/B, che regola i rapporti tra Regione e Veneto Lavoro per le attività di gestione di cui al precedente punto 2, nel testo allegato alla presente deliberazione (Allegato A) incaricando alla sottoscrizione, per conto della Regione del Veneto, il Direttore della Sezione Flussi Migratori;

6.     Di far obbligo all'Ente Veneto Lavoro di trasmettere alla competente Struttura il piano operativo delle attività comprensivo delle risorse umane impiegate e delle modalità di utilizzo delle risorse finanziate assegnate, nonché degli avvisi per la presentazione dei Piani da parte delle Conferenze dei Sindaci, entro il 30.06.2016, che sarà sottoposto all'approvazione del Direttore della Sezione Flussi Migratori. Veneto Lavoro dovrà inoltre trasmettere entro il 31.12.2016 la relazione sulle attività svolte e la rendicontazione delle spese sostenute.

7.     Di determinare in € 230.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Sezione Flussi Migratori, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 061355 "Iniziative ed interventi concernenti l'immigrazione (L.R. 30/01/1990, n. 9 - art. 45, D. Lgs. 25/07/1998, n. 286 - art. 80, c. 17, lett. m, L. 23/12/2000, n. 388").

8.     Di dare atto che il Direttore della Sezione Flussi Migratori, struttura a cui è assegnato il capitolo di spesa n. 061355 di cui al precedente punto 5, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza.

9.     Di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011.

10.  Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.

11.  Di incaricare il Direttore della Sezione Flussi Migratori dell'adozione di tutti i necessari provvedimenti attuativi, in particolare della sottoscrizione della convenzione che regola i rapporti tra Regione e Veneto Lavoro, secondo lo schema del testo allegato alla presente deliberazione (Allegato A);

12.  Di incaricare il Direttore della Sezione Flussi Migratori dell'esecuzione del presente atto;

13.  Di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

820_AllegatoA_324494.pdf

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