Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 56 del 10 giugno 2016


Materia: Turismo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 779 del 27 maggio 2016

Ampliamento della delimitazione territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi. Articolo 3, comma 5 del Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, in legge 12 luglio 2011, n. 106.

Note per la trasparenza

Ai fini dell'istituzione da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo MIBACT del distretto turistico, si approva l'ampliamento dell'ambito territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi al territorio di tutti i Comuni della Provincia di Belluno.

L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.

Il comma 4 dell'articolo 3 del Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, in legge 12 luglio 2011, n. 106, prevede la possibilità di istituire, con decreto del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, i Distretti turistici, su richiesta delle imprese del settore che operano nei territori interessati.

I Distretti turistici, ai sensi del citato comma 4 dell'articolo 3, hanno i seguenti obiettivi: riqualificare e rilanciare l'offerta turistica a livello nazionale e internazionale, accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori del Distretto, migliorare l'efficienza nell'organizzazione e nella produzione dei servizi, assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano con particolare riferimento alle opportunità di investimento, di accesso al credito, di semplificazione e celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni.

La delimitazione dei Distretti turistici, ai sensi del comma 5 dell'articolo 3 citato, è effettuata dalle Regioni d'intesa con il suddetto Ministero e con i Comuni interessati, previa Conferenza di servizi, che è obbligatoriamente indetta se richiesta da imprese del settore turistico che operano nei medesimi territori. Il procedimento di delimitazione del Distretto si intende concluso favorevolmente per gli interessati se l'amministrazione competente non comunica all'interessato, nel termine di novanta giorni dall'avvio del procedimento, il provvedimento di diniego.

La Giunta regionale ha approvato con delibera n. 2029 del 23 dicembre 2015 la delimitazione territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi prevedendo, così come richiesto i territori dei Comuni di Cortina d'Ampezzo, Calalzo di Cadore, San Vito di Cadore e Pieve di Cadore.

Successivamente, il Presidente dell'Associazione Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi, con nota in data 1 febbraio 2016 ha chiesto l'ampliamento dell'ambito territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi, ad altri Comuni del territorio bellunese fra loro non contigui, ove operano imprenditori della citata Associazione, così individuati:Alleghe, Calalzo di Cadore, Canale d'Agordo, Comelico Superiore, Cortina d'Ampezzo, Falcade, Forno di Zoldo, Lamon, Limana, Livinallongo del Col di Lana, Pieve di Cadore, Ponte nelle Alpi, Rocca Pietore, San Vito di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Zoldo Alto.

L'articolo 5 del Decreto Legge n. 210 del 30 dicembre 2015, convertito in Legge n. 21 del 25 febbraio 2016, ha modificato l'articolo 3 del D.L. n. 70/2011 sostituendo la data del 31 dicembre 2015 quale termine finale per la delimitazione dei Distretti Turistici con la data del 30 giugno 2016.

Conseguentemente alla richiesta, la competente struttura regionale ha comunicato, con nota in data 1 aprile 2016 prot. n. 126927, al Presidente dell'Associazione distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi, alla Provincia di Belluno, alla DMO Dolomiti c/o Consorzio Dolomiti, ai Comuni della Provincia di Belluno e al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo l'avvio del procedimento di conferenza di servizi per l'ampliamento territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi.

Nella citata comunicazione, vista l'importanza economica ed amministrativa che l'istituzione del Distretto Turistico riveste nel territorio in cui è inserito, ha proposto di estendere tale possibilità non solo ai Comuni per i quali la citata Associazione di operatori turistici ha presentato richiesta, ma anche a tutti gli altri Comuni del territorio della Provincia bellunese, e ciò sia sia per garantire la continuità territoriale tra tutti i Comuni del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi, sia per esigenze di opportunità economica e turistica per la coincidenza del territorio del Distretto Turistico anche con il territorio del Sistema Turistico Tematico delle Dolomiti, sistema definito dall'articolo 11 della legge regionale n. 11/2013 come ambito omogeneo in termini di tipologie turistiche e specializzato in termini di presenza di risorse turistiche.

Si dà atto che non sono pervenute alla Sezione regionale Turismo manifestazioni di volontà contrarie alla suddetta proposta regionale di ampliamento del Distretto turistico, mentre sono pervenute le manifestazioni favorevoli del Comune di Gosaldo con nota in data 8 aprile 2016 e della Provincia di Belluno con nota in data 21 aprile 2016.

Con Decreto del Direttore della Sezione regionale Turismo n.15 del 29 aprile 2016 è stata indetta per il giorno 16 maggio 2016 alle ore 11.15 presso la sede della Provincia di Belluno la riunione della Conferenza di servizi decisoria ai sensi del comma 2 dell'art.14 della legge n. 241/1990, per l'ampliamento della delimitazione del Distretto turistico delle Dolomiti Bellunesi al territorio di tutti i Comuni della Provincia di Belluno, convocando alla suddetta Conferenza: il rappresentante del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nonché i rappresentanti di tutti i Comuni della Provincia di Belluno.

In conformità agli articoli 14 e seguenti della legge n. 241/1990, la Conferenza dei servizi è stata tenuta il 16 maggio 2016 a Belluno nell'orario e nella sede di convocazione e, come risulta dal verbale della Conferenza agli atti della Sezione Turismo, erano presenti, oltre al rappresentante regionale, i rappresentanti dei Comuni di San Vito di Cadore, Auronzo, Santo Stefano di Cadore, Agordo, Quero Vas, Alano di Piave, Limana, Cortina, nonché il rappresentante del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, identificati nell'elenco allegato al verbale della Conferenza.

Nel corso della citata Conferenza di servizi, considerato l'interesse turistico della proposta formulata si è acquisito l'assenso regionale alla citata proposta di delimitazione territoriale e la Regione stessa ha acquisito, ai sensi del comma 6 dell'articolo 14 ter della legge n. 241/1990, l'intesa delle Amministrazioni presenti, nonché, ai sensi del comma 7 dell'articolo 14 ter della legge n. 241/1990, l'intesa delle Amministrazioni convocate alla Conferenza ma assenti.

Per quanto sopra indicato, si propone pertanto di prendere atto dell'intesa acquisita in sede della citata Conferenza di servizi, per l'ampliamento della delimitazione del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi al territorio di tutti i Comuni della Provincia di Belluno, come risulta dal relativo verbale agli atti della Sezione regionale Turismo.

Conseguentemente si propone, ai sensi del comma 5 dell'articolo 3 del Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, in legge 12 luglio 2011, n. 106, di approvare la proposta di ampliamento della delimitazione territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti bellunesi comprendente il territorio di tutti i Comuni della Provincia di Belluno così elencati: Agordo, Alano di Piave, Alleghe, Alpago, Arsié, Auronzo di Cadore, Belluno, Borca di Cadore, Calalzo di Cadore, Canale d'Agordo, Cencenighe Agordino, Cesiomaggiore, Chies d'Alpago, Cibiana di Cadore, Colle Santa Lucia, Comelico Superiore, Cortina d'Ampezzo, Danta di Cadore, Domegge di Cadore, Falcade, Feltre, Fonzaso, Gosaldo, La Valle Agordina, Lamon, Lentiai, Limana, Livinallongo del Col di Lana, Longarone, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Mel, Ospitale di Cadore, Pedavena, Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore, Ponte nelle Alpi, Quero Vas, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Gregorio nelle Alpi, San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore, San Tomaso Agordino, San Vito di Cadore, Santa Giustina, Santo Stefano di Cadore, Sappada, Sedico, Selva di Cadore, Seren del Grappa, Sospirolo, Soverzene, Sovramonte, Taibon Agordino, Tambre, Trichiana, Val di Zoldo, Vallada Agordina, Valle di Cadore, Vigo di Cadore, Vodo di Cadore, Voltago Agordino, Zoppé di Cadore.

Si propone di incaricare la Sezione Turismo per l'esecuzione del presente atto, al fine di trasmetterlo al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, unitamente alla copia del verbale della citata Conferenza di servizi, per l'adozione del conseguente Decreto ministeriale di istituzione del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI il Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, in legge 12 luglio 2011, n. 106; la legge n. 241 del 7 agosto 1990; la legge regionale n.11 del 2013;

VISTO il Decreto del Direttore della Sezione Turismo n. 15 del 29 aprile 2016;

VISTO l'art. 2, comma 2 della legge regionale 54 del 31 dicembre 2012 "Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta Regionale in attuazione della Legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto";

delibera

  1. di prendere atto dell'intesa acquisita in sede di Conferenza di servizi, tenutasi a Belluno il 16 maggio 2016, per l'ampliamento dell'ambito territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi al territorio di tutti i Comuni della Provincia di Belluno, come risulta dal relativo verbale agli atti della Sezione regionale Turismo;
  1. di approvare la proposta di ampliamento della delimitazione territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi, ai sensi del comma 5 dell'articolo 3 del Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, in legge 12 luglio 2011, n. 106, comprendente il territorio di tutti i Comuni della Provincia di Belluno così elencati: Agordo, Alano di Piave, Alleghe, Alpago, Arsié, Auronzo di Cadore, Belluno, Borca di Cadore, Calalzo di Cadore, Canale d'Agordo, Cencenighe Agordino, Cesiomaggiore, Chies d'Alpago, Cibiana di Cadore, Colle Santa Lucia, Comelico Superiore, Cortina d'Ampezzo, Danta di Cadore, Domegge di Cadore, Falcade, Feltre, Fonzaso, Gosaldo, La Valle Agordina, Lamon, Lentiai, Limana, Livinallongo del Col di Lana, Longarone, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Mel, Ospitale di Cadore, Pedavena, Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore, Ponte nelle Alpi, Quero Vas, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Gregorio nelle Alpi, San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore, San Tomaso Agordino, San Vito di Cadore, Santa Giustina, Santo Stefano di Cadore, Sappada, Sedico, Selva di Cadore, Seren del Grappa, Sospirolo, Soverzene, Sovramonte, Taibon Agordino, Tambre, Trichiana, Val di Zoldo, Vallada Agordina, Valle di Cadore, Vigo di Cadore, Vodo di Cadore, Voltago Agordino, Zoppé di Cadore;
  1. di trasmettere al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - MIBACT - il presente atto, unitamente alla copia del verbale della Conferenza di servizi, per l'adozione del conseguente Decreto ministeriale di istituzione del Distretto turistico delle Dolomiti Bellunesi;
  1. di dare atto che la presente deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio regionale;
  1. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché nel portale www.regione.veneto.it.

Torna indietro