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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 51 del 27 maggio 2016


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 636 del 11 maggio 2016

Protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana della Regione Veneto - Estate 2016.

Note per la trasparenza

La presente deliberazione propone per l'approvazione il protocollo operativo contenente le azioni che la Regione Veneto intende porre in essere al fine di fronteggiare il disagio fisico, specialmente riferito alla popolazione anziana, determinato dalle elevate temperature estive, per l'anno 2016.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Tra le situazioni di emergenza, la cui gestione deve avvenire attraverso un'attività di coordinamento delle strutture di volta in volta interessate, rientrano le ondate di calore e gli effetti sulla salute della popolazione. Sia a livello internazionale, che a livello nazionale e regionale è riconosciuta la criticità dell'effetto delle condizioni climatiche estive estreme sulla mortalità, in particolar modo, della popolazione ultrasettantacinquenne. Negli ultimi decenni e nelle varie zone del mondo, le ondate di calore, un tempo considerate eccezionali, sono divenute più frequenti, anche a causa del progressivo riscaldamento cui va incontro il nostro pianeta. Alla luce di ciò e al fine di prevenire e contenere eventuali danni alla salute è necessario predisporre adeguate linee d'azione.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile attiva, ogni anno, le Amministrazioni regionali e locali al fine di organizzare un sistema di comunicazione con il Centro di Competenza Nazionale per il monitoraggio delle condizioni climatiche e la previsione e prevenzione degli effetti delle ondate di calore. Le modalità operative che possono essere adottate nelle varie aree prevedono due opzioni:

1.      L'amministrazione regionale/locale si avvale del sistema di prevenzione nazionale.
2.      L'amministrazione regionale/locale si avvale di un sistema di allarme sviluppato localmente - (il bollettino nazionale verrà comunque reso disponibile alla lettura).

La Regione del Veneto si è impegnata, fin dall'anno 2004, a rispondere a tale necessità attraverso l'elaborazione di un "Protocollo Sanitario Operativo" per la prevenzione della mortalità causata da elevate temperature nella popolazione anziana al di sopra dei 75 anni o ultrasessantacinquenne con patologie croniche invalidanti, e con l'attivazione di piani operativi sociali al fine di intervenire prontamente negli stati di rischio e "fragilità". In particolare, nell'anno 2005, la Giunta regionale con DGRV n. 1826 del 12/07/2005 ha approvato ed attuato un protocollo operativo che contempla il coinvolgimento di diversi attori, quali: l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto - ARPAV, il Sistema Regionale della Prevenzione, i Distretti e i Medici di Medicina Generale, i Servizi Sociali e le Amministrazioni Comunali, i Servizi Ospedalieri e il Sistema dell'Urgenza/Emergenza, le Centrali Operative Territoriali, il Sistema Epidemiologico Regionale - SER e le Aziende sanitarie. Visti i risultati positivi conseguiti, la Giunta regionale annualmente provvede ad adottare il protocollo specifico.

In ottica di continuità con quanto già realizzatosi propone:

a) di adottare il "Protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana della Regione Veneto - estate 2016", che si riporta nell'Allegato A) quale parte integrante del presente provvedimento, avvalendosi, quindi, di un sistema di allarme sviluppato localmente;

b) di implementare l'interfaccia operativa del Protocollo medesimo;

c) di procedere dal punto di vista operativo con le modalità seguite l'anno scorso, così come descritte nella DGR 571 del 21.4.2015 cui si rinvia.

Anche per il corrente anno, pertanto:

-        la sala operativa di protezione civile - COREM - Coordinamento regionale in emergenza, invierà l'allarme presso le strutture deputate a porre in essere gli interventi di contrasto agli effetti dell'ondata di calore;

-        l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto - ARPAV provvederà all'emissione di un bollettino sullo stato climatico delle aree geografiche e all'implementazione dell'interfaccia operativa del Protocollo di cui all'Allegato A), e svilupperà anche per quest'anno, un sistema integrato al fine di fornire al Servizio Sanitario Regionale uno strumento di "allarme climatico" in grado di far scattare a cascata i provvedimenti previsti dal citato protocollo;

-       il Centro Meteorologico di Teolo formulerà, quotidianamente, una previsione sul disagio fisico e sulla qualità dell'aria, articolato sulle quattro aree sub-regionali individuate nel Protocollo. Il bollettino previsionale sarà trasmesso ai soggetti/strutture econ le modalità e tempistiche stabiliti nella DGR 571/2015;

-        la Sala operativa di protezione civile - COREM - Coordinamento regionale in emergenza, qualora il Bollettino ARPAV indicasse una previsione di disagio intenso prolungato, sentito il medico reperibile, invierà in tempo reale l'avviso di allarme climatico come schematizzato nella Tabella A dell'Allegato A). A questo scopo il Responsabile del Coordinamento Regionale Emergenza ed Urgenza individuerà i medici reperibili e ne definirà i turni di reperibilità;

-        l'ARPAV, a conclusione delle attività predette, produrrà un elaborato relativo alle attività svolte, completo di tutte le rilevazioni effettuate;

-        ogni Azienda ULSS elaborerà uno specifico Piano di emergenza caldo per il territorio di competenza, (la cui attuazione è responsabilità del Direttore Sanitario e del Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale, come descritto nell'Allegato A) con i contenuti indicati nella DGR 571/2015;

-        il Sistema Epidemiologico Regionale - SER continuerà anche quest'anno il monitoraggio dei decessi nei Comuni capoluogo di provincia e nei Comuni non capoluogo con più di 25.000 abitanti per il periodo dal 1° giugno al 15 settembre. Il monitoraggio in questione consentirà di valutare l'effetto di eventuali condizioni climatiche estreme sulla mortalità generale delle aree metropolitane.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

 LA GIUNTA REGIONALE

-          UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto.

-        Vista la L.R. n. 39 del 29 novembre 2001.

-        Vista la D.G.R.V. n. 1826 del 12/07/2005.

-        VISTA la D.G.R.V. n. 571 del 21/4/2015.

-        Visto l'art. 2, c. 2 lett. o) della L.R. 54/2012

delibera

1.      di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente atto;

2.      di approvare il "Protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature climatiche nella popolazione anziana della Regione Veneto - estate 2016", di cui all'Allegato A), che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

3.      di attivare le procedure descritte in premessa con i soggetti/strutture, con le modalità e con le tempistiche indicati nella DGRV n. 571 del 21/4/2015;

4.      di disporre in particolare che ogni Azienda ULSS elabori uno specifico Piano di emergenza caldo per il territorio di competenza, la cui attuazione è responsabilità del Direttore Sanitario e del Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale, come descritto nell'Allegato A). Detto Piano dovrà contenere la procedura di attivazione che comprenda le modalità con cui è assicurata la ricezione dell'allarme h24 e 7 giorni su 7, nonché le conseguenti modalità di allerta delle strutture interessate;

5.      di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

6.      di incaricare la Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria-Settore Assistenza Distrettuale e Cure primarie dell'esecuzione del presente provvedimento;

7.      di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

636_AllegatoA_322722.pdf

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