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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 48 del 24 maggio 2016


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 637 del 11 maggio 2016

Recepimento dell'accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente la definizione di attività ed i requisiti basilari di funzionamento dei Centri Antiveleni (Rep. Atti n. 56/CSR del 28 febbraio 2008) e riconoscimento del Centro regionale specializzato Antiveleni presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona ad integrazione della DGR n. n. 2707 del 29 dicembre 2014.

Note per la trasparenza

Viene recepito l'accordo Stato-Regioni n. 56/CSR del 28.2.2008 che ha definito le regole per il funzionamento dei Centri Antiveleni e per il loro riconoscimento nelle sedi istituzionalmente competenti e viene riconosciuto il Centro regionale specializzato Antiveleni presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
 

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

L'Accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 28 febbraio 2008 (Rep. Atti n. 56/CSR/2008) ha definito le regole per il funzionamento dei Centri Antiveleni (CAV) e per il loro riconoscimento nelle sedi istituzionalmente competenti,con riferimento alle indicazioni del decreto legislativo del 14 marzo 2003, n. 65, ed in particolare dell'articolo 15 e dell'allegato XI, che indicano alcune caratteristiche minime dei Centri Antiveleniin Italia per l'accesso alla Banca Dati Preparati Pericolosi dell'Istituto Superiore di Sanità.

In sintesi, le attività previste dal citato Accordo per i CAV sono le seguenti:

  • consulenza specialistica medico-tossicologica a distanza
  • diagnosi ecura dei pazienti intossicati che afferiscono all'ospedale
  • attività nel settore della vigilanza e della prevenzione
  • attività nel settore delle emergenze chimiche convenzionali/non convenzionali e del rischio chimico industriale e ambientale
  • accesso alle banche dati tossicologiche ed epidemiologiche e altre fonti di informazioni
  • partecipazione all'approvvigionamento e gestione della disponibilità degli antidoti
  • documentazione, tracciabilità, controllo di qualità e reporting
  • sviluppo delle conoscenze diagnostico-terapeutiche in tossicologia clinica
  • attività didattica, di formazione e scientifica.

I Centri Antiveleni sono sorti in tutto il mondo in risposta all'esigenza di poter disporre di servizi dedicati alla cura ed alla prevenzione delle intossicazioni e degli effetti avversi delle sostanze chimiche, compreso quelle d'abuso. Secondo gli atti di indirizzo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, i Centri Antiveleni sono strutture specializzare nel fornire all'intera comunità informazioni e consulenza, oltre che nella gestione dei casi di intossicazione, nell'effettuazione di analisi tecnologiche, nelle attività di vigilanza ed allerta e nella formazione nelle aree della prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle intossicazioni.

L'esigenza di attivare un Centro Antiveleni è stata in più occasioni evidenziata, stante la necessità di dare una più completa ed organica strutturazione ai servizi offerti dalla rete dell'emergenza-urgenza, al fine di assicurare una risposta tempestiva ed adeguata ai casi di avvelenamento di varia natura che si presentano.

Deve a tale proposito essere evidenziato che nei Pronto Soccorso della regione si verificano ogni anno quasi cinquemila accessi dovuti ad intossicazione acuta, conseguenti ad ingestione accidentale, ad assunzione volontaria, ad incidenti in ambito lavorativo. In quest'ultimo ambito va rilevato che numerose attività produttive presenti sul territorio regionale utilizzano nei processi sostanze potenzialmente tossiche e che è presente un discreto numero di aziende classificate a rischio di incidente rilevante ai sensi del DPR 17 maggio 1988, n. 175 (c.d. Direttiva Seveso).

Le funzioni che maggiormente caratterizzano i Centri Antiveleni sono l'attività di consulenza medica per la diagnosi, la valutazione prognostica ed il trattamento dei casi di intossicazione; tali attività sono finalizzate ad una migliore presa in carico del paziente intossicato ed all'appropriatezza delle cure prestate, alla riduzione degli accessi impropri alle strutture ospedaliere ed al supporto specialistico alle strutture ed istituzioni che operano nel campo sanitario e della sicurezza.

Inoltre, la disponibilità di un Centro Antiveleni sul territorio regionale, oltre a migliorare la risposta clinica in caso di intossicazione acuta, consente anche di garantire un miglior assetto organizzativo del Servizio sanitario regionale. In particolare il Centro Antiveleni può fornire a tutte le Aziende sanitarie indirizzi uniformi per la dotazione di antidoti, identificando quelli che, dovendo essere somministrati in tempi brevissimi, devono essere disponibili in ogni struttura ospedaliera, quelli che possono essere centralizzati in ambito sovraziendale e quelli che possono essere resi disponibili in un'unica struttura regionale, identificata sulla base dei dati epidemiologici, avvalendosi del supporto tecnico scientifico del Coordinamento Regionale Unico del Farmaco (CRUF) istituito con DGR del 11 settembre 2012 n. 1820.

Il Centro Antiveleni può, altresì, curare l'aggiornamento della mappatura degli antidoti ad alto costo e/o di difficile approvvigionamento. La disponibilità in tempo reale di una mappatura degli antidoti ad alto costo e/o di difficile approvvigionamento consente di garantire la somministrazione in tempo utile, limitando nel contempo i costi derivanti dallo stoccaggio e dalla scadenza dei farmaci inutilizzati: è stato dimostrato al proposito che una organizzazione efficace e una mappatura precisa degli antidoti ad alto costo e delle relative scadenze consentono di ridurre al minimo la quota di scaduti.

Occorre a questo punto evidenziare che ladeliberazione n.646 del 28 aprile 2015 ha stabilito tra l'altro che,all'interno della rete del Servizio Urgenza Emergenza Medica della Provincia di Verona, presso la centrale operativa SUEM 118 della sede di Verona, allocata presso l'Azienda Ospedaliera Integrata di Verona venga svoltaun'attività diCentroAntiveleni gestitacon ilPronto Soccorso aziendale.

A ciò si aggiunge che con la deliberazione n. 14 del 11 gennaio 2011, dopo aver avviato un percorso di riordino e procedendo nell'ottica di riorganizzazione e razionalizzazione, la Giunta Regionale ha individuato le strutture a supporto della programmazione regionale e delle reti cliniche che costituiscono il "sistema centri" e che risulta così articolato:

  1. Coordinamenti e Programmi regionali;
  2. Sistema Epidemiologico Regionale (S.E.R.);
  3. Registro Regionale della Patologia Cardio-Cerebro-Vascolare;
  4. Centri regionali specializzati.

In particolare la DGR n. 14/2011, cui si fa rinvio, ha definito i centri regionali specializzati "come strutture che svolgono attività di rilevanza clinica, di ricerca e di supporto alle reti cliniche definite nel Piano SSR, collocati all'interno di strutture Aziendali (Az. ULSS, Ospedaliere, sperimentazioni gestionali o IRCCS) ma non finanziati dalla Regione.".

I centri garantiscono, sulla base degli indirizzi formulati dalla Regione, supporto alle reti clinico/assistenziali; concorrono al raggiungimento degli obiettivi di programmazione sanitaria; svolgono attività formativa e di aggiornamento rivolta al personale sanitario interno alla propria azienda ovvero di altre aziende sanitarie al fine di sviluppare conoscenze e competenze, garantendo nel tempo la continuità e la qualità delle attività svolte.

A seguito della definizione della nuova dotazione ospedaliera delle strutture, di cui alla DGR n. 2122 del 9 novembre 2013, con la deliberazione n. 2707 del 29 dicembre 2014 sono stati individuati i Centri specializzati afferenti alle strutture identificate come hub dalla DGR n. 2122/2013. Tale provvedimento ha stabilito che per dare "garanzia di continuità e di integrazione il Direttore della struttura complessa, cui è incardinato il centro, è individuato come responsabile "strutturale" del centro e deve garantire il necessario supporto al funzionamento del Centro specializzato. Spetta all'Azienda Ulss, all'Azienda Ospedaliera ed IRCCS di riferimento individuare, per ogni Centro specializzato, un responsabile "funzionale" del Centro stesso, il cui nominativo deve essere comunicato alla Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria entro tre mesi dal provvedimento di istituzione da parte della Giunta Regionale". Il riconoscimento dei centri ha validità triennale e può essere rinnovato previa verifica del mantenimento dei requisiti di riferimento e della pubblicazione dei parametri di attività.

Ciò premesso, si evidenzia che:

  • presso la sede di Borgo Trento dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) di Verona è presente dal 2008 una Unità Operativa Semplice (UOS)di Tossicologia Clinica, che svolge già da anni l'attività di consulenza tossicologica ed attività didattica formativa nei confronti di studenti dell'Università di Medicina e Chirurgia, di medici in formazione specialistica di Medicina d'Emergenza e Medicina Generale, infermieri dell'AOUI ed esterni, studenti di scuole medie e superiori;
  • il responsabile dell'UOSdi Tossicologia Clinica è autore di numerose pubblicazioni scientifiche sull'argomento;
  • l'attività di consulenza tossicologica specialistica è attivamezzo telefono 24 ore al giorno, 7 giorni su 7;
  • la linea telefonica dedicata al servizio di consulenza è disponibile alla centrale operativa del SUEM 118, alle Aziende Ospedaliere, alle Aziende ULSS, ai medici di medicinagenerale,ai pediatri di libera scelta e infine alla popolazione generale;
  • l'attività svolta comprende visite specialistiche pressoi reparti dell'AOUI e presso un ambulatorio delPronto Soccorsodi Borgo Trento e di Borgo Roma (strutture ospedaliere dell'AUOI);
  • è presente nell'AOUI l'Unità Operativa Complessa di Medicina Legale che svolgeancheattività di analisifarmaco-tossicologica clinica e forense e che possiede una dotazione strumentaledi eccellenza.

Per tali motivi sopra esposti, si propone di recepire l'Accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 28 febbraio 2008, rep. Atti n. 56/CSR/2008, di cui all'Allegato A parte integrante del presente atto, e di riconoscere presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, il Centro regionale specializzato Antiveleni, incardinato nell'Unità Operativa Complessa di Pronto Soccorso dell'ospedale di Borgo Trento.

Si propone di affidare al Centro regionale specializzato Antiveleni il compito di fornire, in sinergia con il Coordinamento Regionale Unico del Farmaco (CRUF), a tutte le Aziende sanitarie indirizzi uniformi per la dotazione di antidoti, identificando quelli che, dovendo essere somministrati in tempi rapidissimi, devono essere disponibili in ogni struttura ospedaliera, e quelli che possono invece essere centralizzati in ambito sovra provinciale o in un'unica struttura regionale; il Centro regionale specializzato Antiveleni deve altresì curare l'aggiornamento della mappatura degli antidoti ad alto costo e/o di difficile approvvigionamento.

Come previsto dalla DGR n. 2707/2014, si incarica il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera universitaria Integrata di Verona di trasmettere al Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale, entro 3 mesi dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, il modello organizzativo aziendale ed il nominativo del responsabile funzionale del Centro.

Si conferma inoltre, come previsto dalla DGR n. 2707/2014, che il riconoscimento del Centro regionale specializzato Antiveleni ha la durata di un triennio dalla data di pubblicazione del presente provvedimento e può essere rinnovato previa verifica del mantenimento dei requisiti di riferimento e della pubblicazione dei parametri di attività.

Si conferma, infine, che il centro regionale specializzato, secondo quanto previsto dalla deliberazione n. 14 dell'11 gennaio 2011, non è finanziato dalla Regione.

Pertanto, si dà atto che quanto disposto con il presente atto non comporta spesa a carico del bilancio regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTOl'Accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 28 febbraio 2008 (Rep. Atti n. 56/CSR/2008);

VISTO il Decreto 27 marzo 1992, "Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria in emergenza";

VISTA la deliberazione n. 14 del 11 gennaio 2011;

VISTA la deliberazione n. 1820 del 11 settembre 2012;

VISTA la deliberazione n. 2122 del1 9 novembre 2013;

VISTA la deliberazione n. 2707 del 29 dicembre 2014;

VISTA la deliberazione n. 646 del 28.04.2015;

VISTO l'art. 2 comma 2, lett. o) della L.R. 54/2012

delibera

1.    di recepire l'Accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 28 febbraio 2008, rep. Atti n. 56/CSR/2008, di cui all'Allegato A parte integrante del presente atto;

2.    di riconoscere, per le motivazioni espresse in premessa, il Centro Regionale Specializzato Antiveleni, collocatopresso l'Azienda Universitaria Ospedaliera di Verona ed incardinato presso l'Unità Operativa Complessa di Pronto Soccorso dell'Ospedale di Borgo Trento, incaricando il Direttore Generale dell'Azienda di trasmettere al Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale, entro 3 mesi dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, il modello organizzativo aziendale e ed il nominativo del responsabile funzionale del Centro;

3.    di affidare al Centro regionale specializzato Antiveleni il compito di fornire, in sinergia con il Coordinamento Regionale Unico del Farmaco (CRUF), a tutte le Aziende sanitarie, indirizzi uniformi per la dotazione di antidoti, identificando quelli che, dovendo essere somministrati in tempi rapidissimi, devono essere disponibili in ogni struttura ospedaliera, e quelli che possono invece essere centralizzati in ambito sovra provinciale o in un'unica struttura regionale; il Centro regionale specializzato Antiveleni deve altresì curare l'aggiornamento della mappatura degli antidoti ad alto costo e/o di difficile approvvigionamento;

4.    di dare atto che il riconoscimento ha la durata di un triennio dalla data di pubblicazione del presente provvedimento e può essere rinnovato previa verifica del mantenimento dei requisiti di riferimento e della pubblicazione dei parametri di attività;

5.    di dare atto che quanto previsto ai precedenti punti 2, 3 e 4 si intende integrativo di quanto disposto dalla DGR n. 2707 del 29 dicembre 2014;

6.    di approvare le disposizioni ed i principi contenuti in premessa e non richiamati espressamente nel presente dispositivo;

7.    di incaricare il Settore Assistenza Ospedaliera Pubblica e Privata della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria dell'esecuzione della presente deliberazione;

8.    di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;

9.    di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

637_AllegatoA_322695.pdf

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