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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 38 del 26 aprile 2016


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 388 del 07 aprile 2016

ANAC. Piano Nazionale Anticorruzione 2013. Aggiornamento 2015. Sanità. Indirizzi per Aziende ed Enti del SSR ai fini dell'adeguamento dei piani aziendali in materia di anticorruzione ai contenuti dell'aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione.

Note per la trasparenza

La deliberazione assume l'indirizzo per il quale le Aziende ed Enti del SSR sono chiamati a valutare la coerenza dei piani aziendali in materia di trasparenza e anticorruzione con i contenuti dell'aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione e a procedere all'eventuale adeguamento dei piani stessi alle indicazioni dell'ANAC di cui alla determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015, nonché alle indicazioni delle Deliberazioni della Giunta Regionale n. 1905/23.12.2015 e n. 129/16.02.2016.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Con determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha adottato l'aggiornamento al Piano Nazionale Anticorruzione approvato da CIVIT con delibera 11 settembre 2013, n. 72 (PNA).

In via generale, l'Autorità ha deciso di predisporre l'Aggiornamento, secondo quanto si legge nell'atto approvativo, muovendo, da una parte, dalle risultanze della valutazione condotta sui Piani di prevenzione della corruzione (PTPC) di un campione di 1911 amministrazioni e conclusasi a luglio 2015; dall'altra, dall'opportunità di dare risposte unitarie alle richieste di chiarimenti pervenute dagli operatori del settore ed, in particolare, dai Responsabili della prevenzione della corruzione (RPC) con i quali l'Autorità ha avuto un importante confronto il 14 luglio del 2015 nella "Giornata nazionale di incontro con i Responsabili della prevenzione della corruzione in servizio presso le pubbliche amministrazioni". L'Aggiornamento si è reso inoltre necessario, sempre secondo l'ANAC, in virtù degli interventi normativi che hanno fortemente inciso sul sistema di prevenzione della corruzione a livello istituzionale e che hanno, tra l'altro, visto il trasferimento completo, disposto con D.L. 90/14, delle competenze sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza dal Dipartimento della Funzione Pubblica all'ANAC, nonché la rilevante riorganizzazione dell'ANAC e l'assunzione delle funzioni e delle competenze della soppressa Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (AVCP).

Per quanto riguarda, poi, specificamente, la tematica della trasparenza e anticorruzione nel campo della sanità e degli enti pubblici ad essa afferenti, l'Aggiornamento si distingue dal PNA del 2013 dal momento che mentre quest'ultimo, pur dichiarandosi espressamente rivolto anche agli enti del SSN, non dedica alcuna analisi puntuale a tale ambito, l'Aggiornamento 2015 rivolge un dettagliato approfondimento alla tematica, sia in termini di rilevazioni, sia in termini di indicazioni operative riguardanti la elaborazione e l'attuazione dei piani aziendali. Il documento ANAC rileva che "la specificità del settore sanitario, rispetto ad altri settori della pubblica amministrazione, risente di alcuni fattori i cui effetti sono maggiormente percepiti dalla collettività, in ragione della peculiarità del bene salute da tutelare. Alcuni di questi fattori possono interferire nel rapporto tra la domanda sanitaria (come ad esempio, l'asimmetria informativa fra utenti e SSN, l'elevata parcellizzazione della domanda sanitaria, la fragilità della domanda di servizi di cura) e l'offerta (come, ad esempio, l'asimmetria informativa tra sistema sanitario e fornitori privati) e costituire potenziali elementi di condizionamento". A fronte di tali considerazioni, l'Aggiornamento assume l'obiettivo di "fornire ai Soggetti che interagiscono nel Sistema Sanitario specifiche raccomandazioni per contrastare i suddetti potenziali fattori di condizionamento, da osservare per la redazione ed attuazione dei rispettivi PTPC, tenendo conto del particolare ambito di applicazione, del contesto ambientale, della tipologia e del livello di complessità dell'organizzazione sanitaria e del sistema di relazioni in essa esistenti".

L'ANAC sottolinea che l'esame dei piani aziendali, oggetto di analisi da parte dell'Autorità medesima, ha evidenziato ricorrenti e comuni lacune, evidenziando che "La valutazione condotta dall'ANAC su un campione di 247 PTPC di ASL, Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere Universitarie e IRCCS ha fatto rilevare una generale carenza nell'analisi del contesto esterno che spesso è risultata del tutto assente. La mappatura dei processi e delle attività non sempre è stata sviluppata in modo esaustivo e anche l'individuazione delle specifiche misure in relazione agli eventi rischiosi è risultata inadeguata. Non tutte le aziende hanno indicato ulteriori aree di rischio, 'cd. aree di rischio specifiche', omettendo quindi un approfondimento che è, invece, di particolare rilievo ove si consideri la peculiarità del settore in cui le stesse operano. A fronte di un'enunciazione formale di collegamento dei PTPC con gli altri documenti di programmazione (in particolare con il piano della performance), non risultano indicazioni in merito alle modalità operative per la effettiva realizzazione del coordinamento e dell'attività di monitoraggio".

A fronte delle rilevate carenze, l'Aggiornamento fornisce indicazioni dettagliate sulle aree di rischio generale e specifico su cui i Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione (PTPC) devono focalizzare le analisi e le determinazioni operative, specificando che vanno considerate aree di rischio "generale", per quanto connotate da peculiarità connesse al mondo della sanità, quelle afferenti ai contratti pubblici, alla gestione del personale, alla gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio ed infine ai controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni.

Infine, si richiama il "Rapporto sullo stato di attuazione e la qualità dei piani triennali di prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche 2015-2017", pubblicato il 16 dicembre 2015 dall'ANAC, con il quale l'Autorità, supportata da dati analitici e puntuali, sottolinea, con specifico riguardo alle aziende sanitarie ed ospedaliere, "l'assenza o l'inadeguatezza dell'analisi del contesto esterno già evidenziata a livello di analisi generale complessiva delle amministrazioni. Anche in questo caso infatti solo un'esigua percentuale del comparto, il 13,98%, ha condotto nei propri Piani un'analisi del contesto esterno sufficiente o buona".

Tutti i descritti elementi critici impongono, in considerazione dell'estrema delicatezza della tematica della prevenzione dei fenomeni di corruzione, rispetto ai quali la Regione ritiene di aderire alle indicazioni dell'ANAC, di richiamare aziende ed enti del SSR alla necessità di un tempestivo riesame dei Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione adottati e di provvedere, in caso di riscontro delle problematicità evidenziate dall'ANAC, ad una integrazione e revisione dei piani stessi in adeguamento alle indicazioni dell'ANAC.

Peraltro, con riferimento all'area di rischio afferente all'area della gestione del personale, come individuata dall'Aggiornamento dell'Autorità, già con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1905 del 23 dicembre 2015 contenente "Disposizioni per l'anno 2016 in materia di personale del SSR, specialistica ambulatoriale interna e finanziamento dei contratti di formazione specialistica", sono state richiamate le Aziende sanitarie regionali all'adozione di misure organizzative, in sede di gestione del personale, che si concordino con le soluzioni da adottarsi e adottate agli effetti della normativa anticorruttiva più volte richiamata, in relazione ai seguenti ambiti: individuazione del responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) e dei relativi requisiti soggettivi; incarichi e nomine, con riguardo particolare alle nomine a responsabile di strutture complesse; attività libero professionale.

Anche con riferimento all'area di rischio afferente ai contratti pubblici, la Giunta Regionale con la deliberazione n. 129 del 16 febbraio 2016 ad oggetto "Approvazione del programma relativo alle procedure di gara centralizzate di acquisizione di beni e servizi in carico al Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità (CRAS) per il biennio 2016-2017", tenuto conto della rilevantissima entità della contrattazione da effettuarsi da parte del Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità in forza della programmazione approvata dalla medesima DGR, nonché dagli enti del SSR ai quali la deliberazione è destinata ai fini del coordinamento delle rispettive attività di acquisizione, ha richiamato il Coordinamento e gli enti medesimi alla considerazione delle suddette indicazioni ANAC nell'attuazione del programma approvato con la deliberazione medesima e, con riguardo agli enti del SSR, nell'attività di contrattazione.

Si invitano, pertanto, le Aziende ad integrare e revisionare i propri Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione tenendo conto, altresì, delle indicazioni fornite dalla Giunta Regionale con le precitate DD.G.R. n. 1905/23.12.2015 e n. 129/16.02.2016.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-        UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

-        VISTA la Legge Regionale 10 gennaio 1997, n. 1;

-        VISTO il Piano Nazionale Anticorruzione approvato da CIVIT con delibera 11 settembre 2013, n. 72;

-        VISTA la Determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015 dell'Autorità Nazionale Anticorruzione;

-        VISTO il "Rapporto sullo stato di attuazione e la qualità dei piani triennali di prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche 2015-2017", pubblicato da ANAC il 16 dicembre 2015;

-        VISTE le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 1905 del 23 dicembre 2015, n. 129 del 16 febbraio 2016;

-        VISTO l'art. 2, comma2, lett. o) della legge regionale n 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.   di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente provvedimento;

2.   di assumere l'indirizzo per il quale le Aziende e gli Enti del Servizio Sanitario Regione devono procedere ad un riesame dei contenuti dei piani triennali per la prevenzione della corruzione e dei connessi atti in vigore presso i singoli enti e, in caso di riscontrata sussistenza delle carenze evidenziate dall'ANAC nei documenti di cui in premessa, alla revisione degli atti aziendali medesimi ai fini della conformazione degli stessi alle indicazioni ANAC, dando informazione all'Area Sanità e Sociale dell'attività di riesame e di eventuale revisione posta in essere;

3.   di delegare l'Area Sanità e Sociale alla trasmissione della presente deliberazione alle Aziende e agli Enti del SSR;

4.   di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

5.   di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione, ai sensi dell'art. 23 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;

6.   di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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