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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 36 del 19 aprile 2016


Materia: Referendum

Deliberazione della Giunta Regionale n. 371 del 24 marzo 2016

Iniziativa, ai sensi della legge regionale 19 giugno 2014, n. 15, per il negoziato con il Governo al fine del referendum regionale per il riconoscimento di ulteriori forme di autonomia alla Regione del Veneto. Costituzione di un Comitato Strategico (Advisory board).

Note per la trasparenza

Con la presente deliberazione si intende costituire un Comitato Strategico (Advisory board), composto da esperti costituzionalisti, al fine di assicurare supporto alla Regione del Veneto ed al suo Presidente nell'avviato percorso per l'autonomia del Veneto.

Il Presidente, dott. Luca Zaia, riferisce quanto segue.

Da lungo tempo il Veneto esprime istanze volte al riconoscimento di una più ampia autonomia e di una maggiore giustizia fiscale: sono infatti evidenti gli squilibri esistenti tra Regioni a Statuto ordinario e Regioni a Statuto speciale, sia con riferimento alle più ampie competenze riconosciute a queste ultime, sia all'impossibilità, per le Regioni a Statuto ordinario, di mantenere a beneficio dei propri cittadini una quota significativa della ricchezza e delle risorse prodotte nel territorio.

Al riguardo, vanno ricordate le molteplici determinazioni assunte formalmente dalla Regione del Veneto al fine di attivare il percorso previsto dall'articolo 116, terzo comma, della Costituzione volte ad una maggiore autonomia (DGR n. 3255 del 2006; Deliberazione del Consiglio regionale n. 98 del 2007; DGR/DDL n. 25 del 2012; DGR/DDL n. 26 del 2012; DGR/DDL n. 27 del 2012) e le formali istanze di avvio del negoziato presentate al Governo a partire dal 2008; istanze a cui il Governo non ha mai dato seguito, tanto è vero che la succitata disposizione costituzionale risulta, ad oggi, del tutto priva di applicazione.

Vero è, infatti, che nella scorsa legislatura per l'elaborazione delle succitate proposte di attuazione per il "federalismo a geometria variabile" e per il "federalismo fiscale" si era proceduto con DGR n. 2097 del 2010 a costituire un gruppo di lavoro composto da costituzionalisti massimi esperti in materia.

Con la legge regionale 19 giugno 2014, n. 15, la Regione del Veneto ha inteso dare nuovo impulso e rafforzare il processo volto ad ottenere il riconoscimento di ulteriori forme di autonomia, in linea con gli intenti già manifestati negli anni passati, autorizzando il Presidente della Giunta regionale "ad instaurare con il Governo un negoziato volto a definire il contenuto di un referendum consultivo finalizzato a conoscere la volontà degli elettori del Veneto circa il conseguimento di ulteriori forme di autonomia della Regione del Veneto". La disposizione normativa in parola consente peraltro al Presidente medesimo, nel caso in cui il negoziato non dovesse giungere a buon fine, di procedere comunque con l'indizione del referendum consultivo.

Considerata la particolare velocità con cui si sta trasformando l'assetto istituzionale del nostro Paese e la conseguente necessità di approntare dei validi strumenti di natura non solo giuridica, ma anche economico-finanziaria, che consentano alla nostra Regione di realizzare al meglio le potenzialità e le competenze che le spettano per dettato costituzionale, l'organo di governo veneto ha ritenuto di dar seguito a quanto previsto dalla sopra citata legge regionale 19 giugno 2014, n. 15.

Con DGR n. 315 del 15 marzo 2016, la Giunta regionale ha approvato una proposta al fine di avviare il negoziato con il Governo, individuando i settori nei quali il Veneto ritiene di poter esplicare con efficacia e responsabilità la propria autonomia, assicurando la rispondenza della propria azione alle esigenze dei cittadini e delle imprese venete.

Conseguentemente il Presidente con lettera prot. n. 105924 del 17 marzo 2016, ha formalmente dato avvio al negoziato previsto dalla legge regionale 19 giugno 2014, n. 15, impegnando in tal modo il Governo ad attivarsi per un confronto sulle tematiche de qua.

Ciò posto, data la peculiarità dell'iniziativa intrapresa, si può certamente affermare di aver dato avvio ad un percorso istituzionale per l'autonomia del Veneto dal carattere del tutto innovativo, che non ha precedenti nella storia della Repubblica italiana, peraltro confermato anche dalla decisione assunta dalla Corte Costituzionale, che con sentenza n. 118 del 2015 si è pronunciata per la legittimità in parte qua, della legge regionale 19 giugno 2014, n. 15, consentendo in tal modo la percorribilità sia di quanto disposto dalla legge regionale in parola, sia del procedimento previsto dall'articolo 116, terzo comma, della Costituzione per il riconoscimento della cd. "autonomia differenziata" alle Regioni a Statuto Ordinario. In altri termini, il referendum consultivo si collocherebbe, sempre a dire della Consulta, in una fase anteriore e non sovrapponibile con quella di cui al precitato articolo 116.

Ritornando ad un esame della fattispecie da un punto di vista prettamente tecnico, si sottolinea che la particolare complessità degli argomenti da trattare - sia dal punto di vista procedurale, essendo l'iter del tutto nuovo e volto a modificare l'assetto istituzionale del Veneto, sia dal punto di vista sostanziale, per le molteplici sfaccettature che ogni singolo ambito di autonomia racchiude in sé e per il diverso impatto che ognuno dei suddetti ambiti potrebbe avere sul territorio in termini di equo soddisfacimento dei servizi a garanzia dei cittadini veneti - richiede la costituzione di un gruppo di lavoro interno di natura intersettoriale, da individuarsi con successivo provvedimento da parte della Giunta regionale, con la funzione di disamina e valutazione delle diverse problematiche connesse alle singole specificità autonomistiche.

Ma non solo. La particolarità della questione come sopra rappresentata, richiede altresì un ulteriore e diverso livello di trattazione che dall'interno sia necessariamente proiettato in una dimensione esterna, attraverso una visione strategica di medio e lungo termine, tesa a sviluppare e realizzare un nuovo modello "Veneto" configurabile in un assetto istituzionale improntato all'autodeterminazione.

Per il raggiungimento di un obiettivo tanto ambizioso quanto complicato nella sua realizzazione appare, pertanto, fondamentale anche la costituzione di un Comitato Strategico (c.d. Advisory board), composto da tecnici accademici di chiara fama, con il compito di supportare la Regione del Veneto e conseguentemente assistere e consigliare il suo Presidente nel percorso che si è intrapreso. Comitato che, portando la propria esperienza e competenza nelle specifica materia, creerà quel fondamentale anello di congiunzione e interazione tra la macchina amministrativa regionale e la realtà territoriale, che consentirà all'Ente di avere quella prospettiva strategica d'insieme indispensabile a dare vita ad una possibile nuova fase della storia istituzionale della nostra Regione.

Il suddetto Comitato sarà composto da n. 3 membri, così individuati in virtù del loro elevato livello di prestigio e professionalità come risulta dai rispettivi curricula acquisiti agli atti: il Prof. Mario Bertolissi ordinario di Diritto Costituzionale, il Prof. Luca Antonini ordinario di diritto Costituzionale e il Prof. Carlo Buratti ordinario di Scienze delle Finanze, tutti presso l'Università degli Studi di Padova. Questi ultimi, qualora lo ritengano necessario, potranno anche avvalersi di eventuali collaboratori.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l'articolo 116, terzo comma, della Costituzione;

VISTA la sentenza della Corte Costituzionale n. 118 del 25 giugno 2015;

VISTA la legge regionale n. 15 del 19 giugno 2014;

VISTO l'articolo 25 della legge regionale n. 7 del 23 febbraio 2016;

VISTA la DGR n. 1330 del 28 luglio 2014;

VISTA la DGR n. 315 del 15 marzo 2016;

VISTA la lettera del Presidente prot. n. 105924 del 17 marzo 2016;

VISTO l'articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di costituire il Comitato Strategico (Advisoryboard) a supporto del percorso istituzionale per l'autonomia del Veneto per la durata dello stesso e comunque non oltre il termine previsto dall'articolo 1, comma 2, della legge regionale 19 giugno 2014, n. 15, individuando quali componenti del Comitato medesimo, in ragione della loro specifica qualificazione professionale e dell'alto prestigio di cui godono in ambito nazionale, il Prof. Mario Bertolissi ordinario di Diritto Costituzionale, il Prof. Luca Antonini ordinario di diritto Costituzionale e il Prof. Carlo Buratti ordinario di Scienze delle Finanze, tutti presso l'Università degli Studi di Padova. Questi ultimi, qualora lo ritengano necessario, potranno anche avvalersi di eventuali collaboratori;
  2. di demandare al Comitato il ruolo e le finalità come meglio argomentate in premessa, che costituisce parte integrante del presente atto;
  3. di prevedere che ai componenti del Comitato sia assicurato il solo rimborso delle spese di missione sostenute per supportare la Regione del Veneto e conseguentemente assistere il suo Presidente nel percorso che si è intrapreso, previa documentazione giustificativa, secondo le disposizioni vigenti previste per i trattamenti di missione dei dirigenti regionali, demandando al Direttore della Sezione Riforme Istituzionali e Processi di delega gli adempimenti necessari per dare esecuzione al presente provvedimento;
  4. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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