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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 34 del 12 aprile 2016


Materia: Informatica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 319 del 24 marzo 2016

Recepimento dell'Accordo quadro, ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281 e della delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 65 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020, rep. atti n. 20/CSR del giorno 11 febbraio 2016. Accordo di programma con il Ministero dello sviluppo economico per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio regionale: approvazione dello schema di Accordo.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si recepisce l’Accordo quadro, ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281 e della delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 65 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020, rep. atti n. 20/CSR del giorno 11 febbraio 2016. Ai fini della sua attuazione si approva lo schema di Accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
-  Accordo quadro per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020, rep. atti n. 20/CSR del giorno 11 febbraio 2016,
-  Legge n. 241 del 1990, in particolare art. 15,
-  Decreto legislativo n. 267 del 2000, in particolare l’art. 34.

Il relatore riferisce quanto segue.

L’Agenda Digitale Europea 2020 sul tema di “Internet veloce e superveloce” prevede il raggiungimento dei seguenti futuri obiettivi specifici:

- Banda larga veloce: entro il 2020, copertura con banda larga pari o superiore a 30 Mbps per il 100% dei cittadini dell’UE;
- Banda larga ultraveloce: entro il 2020, copertura con banda larga superiore a 100 Mbps per il 50% degli utenti domestici.

La “Strategia italiana per la banda Ultra Larga”, approvata dal Governo Italiano il 3 marzo 2015, indirizza l’operato dello stesso e delle Regioni verso il nuovo e ambizioso obiettivo “ di raggiungere entro il 2020 la copertura fino all’85% della popolazione con una connettività ad almeno 100 Mbps, che è l’unica a poter essere definita ultra fast broadband nell’accezione dell’Agenda Digitale Europea. Per il restante 15% della popolazione, invece, l’obiettivo è di garantire servizi con velocità pari ad almeno 30 Mbps in download (fast broadband, nell’accezione dell’Agenda Digitale Europea)”. La strategia italiana affida al Ministero dello Sviluppo Economico l’attuazione delle misure, anche avvalendosi della società in house Infratel Italia spa, coordinando le attività di tutti gli attori pubblici e privati coinvolti.

La Strategia italiana ha classificato le aree del Paese secondo quattro tipologie di cluster (denominati A, B, C, D), in linea con le definizioni europea di aree nere, grigie e bianche, sulla base di caratteristiche tecniche legate all'esistenza o meno dell'infrastruttura e dell'interesse del mercato a investire nell'area; e che, in particolare, il Cluster A corrisponde alle cd. aree nere NGA (Next Generation Access), il Cluster B corrisponde alle cd. aree grigie, e i Cluster C e D alle aree bianche, intendendo, specificamente, che nel Cluster C rientrano le aree nelle quali è prevedibile o è previsto un co-investimento dei privati solo a fronte della concessione di incentivi; e che nel Cluster D rientrano le aree nelle quali non vi sono le condizioni per investimenti privati neanche a fronte della concessione di incentivi.

La Strategia italiana ha stimato per la realizzazione dei suoi obiettivi la necessità di investimenti complessivi fino a circa 12 miliardi di euro e che tali investimenti dovrebbero essere realizzati per circa 5 miliardi di euro con l'apporto degli operatori privati ed i restanti 7 miliardi di euro circa con fondi pubblici.

La politica di coesione europea, con riferimento ai fondi pubblici, ha messo a disposizione risorse nell'ambito della programmazione dei Fondi strutturali comunitari.

La delibera CIPE n. 65 del 6 agosto 2015, registrata alla Corte dei Conti il 2 ottobre 2015 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 239 del 14 ottobre 2015, ha previsto, al fine di attuare la Strategia Italiana per la banda ultra larga, la stipula di opportuni accordi con le Regioni. Tali accordi prevedono un accordo di livello politico tra il Mise e le Regioni, nel quale stabilire obiettivi, strumenti, modalità e risorse necessarie, seguito da una o più convenzioni operative per la realizzazione degli interventi.

Facendo seguito a tali indicazioni il giorno 11 febbraio 2016, rep atti n. 20/CSR il Governo, le Regioni e le Province autonome hanno siglato, ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281 e della delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 65, un Accordo quadro (Allegato A) per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020.

Con tale Accordo, che si propone di recepire con il presente atto, il Ministero dello Sviluppo Economico, che garantisce l’attuazione degli interventi operativi per il tramite della società in-house Infratel S.p.A., si è impegnato a utilizzare le risorse già destinate dalla delibera CIPE n. 65 del 6 agosto 2015 ad interventi di immediata attivazione per la diffusione della banda ultra larga nelle aree bianche, Cluster C e D della Strategia per la banda Ultra Larga per 2,2 miliardi di Euro; le Regioni si sono impegnate a destinare le risorse, previste nell’ambito della programmazione dei Fondi strutturali comunitari, individuate nei rispettivi POR (Programmi Operativi Regionali) e PSR (Programmi di Sviluppo Rurale) per la diffusione della Banda Ultra larga.

L’Accordo, ai fini di meglio regolamentare il processo di attuazione, rinvia all’art. 4 alla stipula di accordi di programma quadro, da formalizzare tra le singole Regioni e il Ministero, che definiranno il piano operativo degli interventi pubblici, in coerenza con gli obiettivi specifici da raggiungere per ogni Regione, e le modalità di impiego delle risorse finanziare disponibili nell’arco del periodo 2016 -2020.

L’Accordo di programma quadro (Allegato B) da sottoscrivere tra Regione del Veneto e Ministero dello Sviluppo Economico, che si intende sottoporre all’approvazione della Giunta, prevede la realizzazione di interventi infrastrutturali:

1) nelle Aree Bianche (totali o parziali) del Cluster C di NGN (rete di nuova generazione) abilitanti servizi oltre i 100 Mbps per almeno il 70% delle Unità Immobiliari e di NGN abilitante servizi ad almeno 30 Mbps per il 100% delle Unità Immobiliari;
2) nelle Aree Bianche (totali o parziali) del Cluster D di NGN abilitante servizi ad almeno 30 Mbps per il 100% delle Unità Immobiliari (tabella 2) particolare in Regione del Veneto.

Nelle aree bianche, indipendentemente dal Cluster di appartenenza, in coerenza con la Strategia nazionale banda ultra larga verrà realizzata una copertura ad almeno 100 Mbps di sedi ed edifici pubblici (scuole e ospedali in particolare), delle aree di maggior interesse economico e concentrazione demografica, delle aree industriali, delle principali località turistiche e degli snodi logistici.

La dotazione finanziaria di tale Accordo quadro è pari ad complessivi Euro 399.431.499,88 e precisamente:

  1. fino ad Euro 315.810.955,00 individuati per Regione del Veneto a valere sui fondi FSC 2014/2020, di cui alla delibera CIPE n. 65/2015;
  2. Euro 40.000.000, 00 a valere sui fondi POR FESR Veneto programmazione 2014/2020;
  3. Euro 43.620.544,88 a valere sui fondi PSR FEASR Veneto programmazione 2014/2020.

In particolare il Programma Operativo regionale Fesr, approvato dalla Commissione europea il 17 agosto 2015 con decisione (CE) C(2015) 5903 e approvato dalla Giunta regionale con D.G.R.1148 del giorno 01/09/2015, prevede nell’ambito dell’Asse n. 2 “Agenda Digitale” (migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime) l’azione 2.1. per la diffusione della Banda Ultra Larga con una dotazione finanziaria pari ad Euro 40.000.000,00.

Il particolare il Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020, approvato con decisione della Commissione Europea n. 3482 del 26 maggio 2015 e ratificato dalla Regione del Veneto con la deliberazione della Giunta Regionale n. 947 del 28 luglio 2015 prevede l’intervento 7.3.1 “Accessibilità alla banda larga” con una dotazione finanziaria pari ad Euro 43.620.544,88.

Gli interventi infrastrutturali saranno attuati nell’arco temporale 2016-2020 mediante il modello di intervento diretto, previsto dal documento di prenotifica del regime di aiuto inviato dal Governo italiano in data 5 febbraio 2016 alla Commissione Europea, che prevede l’individuazione tramite procedura di selezione su base competitiva, in conformità alla normativa nazionale e comunitaria in materia di contratti pubblici, di uno o più soggetti cui assegnare le attività di costruzione (previa progettazione), manutenzione dell’infrastruttura passiva e gestione dei servizi wholesale passivi.

La validità dell’Accordo è peraltro vincolata all’approvazione del sopra citato regime di aiuto.

Le infrastrutture in banda ultra larga realizzate sul territorio della Regione, finanziate a valere su fondi dell’Amministrazione regionale saranno di proprietà della Regione.

A seguito della stipula dell’Accordo di Programma quadro verrà costituito un Comitato di coordinamento della realizzazione degli interventi previsti in attuazione dell’Accordo.

L’Accordo di programma Quadro, che avrà una durata di 25 anni, sarà seguito dalla sottoscrizione, per ognuno dei Fondi utilizzati, di una o più specifiche convenzioni operative, al fine di meglio disciplinare le modalità operative utili per la rendicontazione, la corretta gestione dei finanziamenti, la gestione e la manutenzione delle infrastrutture. In tali convenzioni sarà dettagliatamente descritto l’elenco delle aree comunali oggetto d’intervento, nel rispetto dei vincoli derivanti dalle risorse impiegate.

Si precisa infine che le spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientrano nelle tipologie soggette a limitazioni di cui alla L.R. 1/2011.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visto il decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281;

Vista la delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 65;

Vista la Legge del 7 agosto 1990 n. 241 ed in particolare l’art. 15;

Visto il Decreto legislativo n. 267 del 2000, in particolare l’art. 34;

Visto il Programma Operativo regionale Fesr, approvato dalla Commissione europea il 17 agosto 2015 con decisione (CE) C(2015) 5903 e approvato dalla Giunta regionale con D.G.R.1148 del giorno 01/09/2015, dell’Asse n. 2 “Agenda Digitale”;

Visto il Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020, approvato con decisione della Commissione Europea n. 3482 del 26 maggio 2015 e ratificato dalla Regione del Veneto con la deliberazione della Giunta Regionale n. 947 del 28 luglio 2015, intervento 7.3.1 “Accessibilità alla banda larga”;

Visto l’art. 2 co. 2 lett. g) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di recepire l’Accordo quadro, ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281 e della delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 65 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020, rep. atti n. 20/CSR del giorno 11 febbraio 2016 di cu all’ Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;

3. di approvare lo schema di Accordo di programma quadro con il Ministero dello Sviluppo Economico per lo sviluppo della Banda ultra larga sul territorio regionale, di cui all’Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, che verrà sottoscritto dal Presidente della Giunta Regionale o da un suo delegato;

4. di dare atto che all’onere derivante dal citato Accordo di Programma quadro con il Ministero dello Sviluppo Economico, pari a complessivi Euro 399.431.499,88 = (trecentonovantanovemilioniquattrocentotrenunomilaquattrocentonovantanove/88) (Iva inclusa), si farà fronte:

a) con fondi assegnati al Ministero dello Sviluppo Economico dal CIPE e da Leggi finanziarie dello Stato per l’importo di Euro 315.810.955,00= (trecentoquindicimilioniottocentodiecimilanovecentocinquantacinque/00);

b) con le disponibilità relative al Programma Operativo FESR Competitività Regionale ed Occupazione periodo 2014/2020 - Regione Veneto, Asse 2, per l’importo di Euro 40.000.000,00= (quarantamilioni/00);

c) con disponibilità relative al Programma FEASR di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020 per l’importo di Euro 43.620.544,88 = (quarantatremilioniseicentoventimilacinquecentoquarantaquattro/88);

5. di dare mandato al Direttore del Dipartimento Affari Generali Demanio Patrimonio e Sedi affinché con propri atti nomini i membri regionali del Comitato di coordinamento di cui all’art. 7 dell’Accordo di programma quadro;

6. di dare atto che con successivo provvedimento saranno approvate le Convenzione Operative da sottoscrivere al fine di dare attuazione a quanto previsto dallo Schema di Accordo di Programma quadro;

7. di dare atto che la spesa, di cui si prevede l’impegno con il presente atto, non è soggetta alle limitazioni di cui alla L.R. 1/2011;

8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. del 14/03/13, n. 33;

9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

319_AllegatoA_319510.pdf
319_AllegatoB_319510.pdf

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