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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 4 del 15 gennaio 2016


Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2061 del 30 dicembre 2015

Approvazione piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione delle spese 2015-2017, ex art. 16 D.L. n. 98/2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111/2011. Resoconto razionalizzazione e riqualificazione delle spese anno 2014: presa d'atto certificazione da parte del Collegio dei Revisori dei Conti e ipotesi destinazione risorse. Approvazione in via definitiva del fondo per il trattamento accessorio del personale del Comparto per l'anno 2015.

Note per la trasparenza

L'Amministrazione regionale procede all'aggiornamento del piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione delle spese approvato con DGR n. 2645 del 29/12/2014, andando ad approvare quello relativo al triennio 2015-2017 ai sensi dell'art. 16 del D.L. n. 98/2011, e approva il resoconto dei risparmi consuntivi relativi all'anno 2014 sulla base di quanto formalmente certificato dal competente Collegio dei Revisori dei conti. Procede, conseguentemente, a definire una ipotesi di destinazione delle relative risorse. Da ultimo si procede altresì all'adeguamento e alla conseguente approvazione definitiva del fondo per il trattamento accessorio del personale del comparto per l'anno 2015.
 

Il Vice Presidente, On. Gianluca Forcolin, riferisce quanto segue.

In un quadro normativo che ormai da diversi anni vede la costante presenza di tutta una serie di interventi diretti al contenimento della spesa sostenuta dalle Pubbliche Amministrazioni, l'articolo 16 del D.L. n. 98/2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111/2011, nel disciplinare i piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, si distingue per la contemporanea presenza, da un lato, di uno strumento volto ad incentivare gli enti a ridurre le proprie spese anche oltre i limiti che le varie normative di settore già imporrebbero, e, dall'altro, offre uno dei pochi strumenti ancora applicabili per finanziare le politiche di incentivazione economica del personale pubblico.

In particolare, il comma 4 del citato D.L. n. 98/2011 dispone che "...le amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del D.Lgs 30 marzo 2001, n. 165, possono adottare entro il 31 marzo di ogni anno piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e digitalizzazione, di riduzione dei costi della politica e di funzionamento, ivi compresi gli appalti di servizio, gli affidamenti alle partecipate e il ricorso alle consulenze attraverso persone giuridiche. Detti piani indicano la spesa sostenuta a legislazione vigente per ciascuna delle voci di spesa interessate e i correlati obiettivi in termini fisici e finanziari."

Il successivo comma 5 precisa che "...in relazione ai processi di cui al comma 4, le eventuali economie aggiuntive effettivamente realizzate rispetto a quelle già previste dalla normativa vigente (...) possono essere utilizzate annualmente, nell'importo massimo del 50%, per la contrattazione integrativa, di cui il 50% destinato alla erogazione dei premi previsti dall'articolo 19 del D.Lgs n. 150/2009. (...) Le risorse di cui al primo periodo sono utilizzabili solo se a consuntivo è accertato, con riferimento a ciascun esercizio, dalle amministrazioni interessate, il raggiungimento degli obiettivi fissati per ciascuna delle singole voci di spesa previste nei piani di cui al comma 4 e i conseguenti risparmi. I risparmi sono certificati, ai sensi della normativa vigente, dai competenti organi di controllo".

La norma dispone inoltre che i piani adottati dalle amministrazioni pubbliche sono oggetto di informazione alle organizzazioni sindacali rappresentative.

Fatta questa premessa, la Giunta Regionale già nell'anno 2014 ha approvato il proprio piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione delle spese per il periodo 2014-2016, nonché il resoconto degli effettivi risparmi di spesa conseguiti nell'anno 2013 rispetto all'anno 2012.

Con il presente provvedimento si propone di approvare l'aggiornamento dello stesso, ossia il piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione delle spese per il triennio 2015-2017, nonché il resoconto degli effettivi risparmi conseguiti nell'anno 2014, sulla scorta anche di quanto previsto nel recente CCDI siglato tra l'Amministrazione regionale e le OO.SS. rappresentative, allorquando si è espressamente stabilito che "...l'Amministrazione darà attuazione al Piano di razionalizzazione e riqualificazione delle spese per il triennio 2014-2016 ai sensi del D.L. n. 98/2011, approvato con DGR n. 2645 del 29/12/2014, definendo con un nuovo provvedimento da approvarsi quanto prima il resoconto dei risparmi effettivamente conseguiti nell'anno 2014, assicurandone la parziale destinazione alla voce "produttività generale e di risultato" in favore della generalità dei dipendenti aventi diritto, parametrandola comunque sulle quote individuali massime attribuite nell'anno 2014".

Sulla base di tale aggiornamento del piano 2014-2016, il competente Collegio dei Revisori dei Conti è stato chiamato a definire l'importo dei risparmi certificati, utilizzabili nella misura massima del 50% all'incremento della parte variabile del fondo per la produttività del personale regionale per l'anno 2015, già determinato - in via provvisoria - con propria precedente deliberazione n. 1044 del 04/08/2015.

Come per l'analogo provvedimento approvato nel 2014, stante la complessità ed il necessario dettaglio sia delle operazioni di riepilogazione dei risparmi già conseguiti nell'anno in questione rispetto all'anno 2013, sia e soprattutto di quelle necessarie per la predisposizione del piano triennale 2015-2017, appare opportuno distinguere nettamente le informazioni in questione, schematizzandole il più possibile, anche per renderne più agevole la lettura, la comprensione e la verifica.

Pertanto l'Allegato A al presente provvedimento, parte integrante dello stesso, riporta il resoconto della razionalizzazione e riqualificazione delle spese già posta in essere nell'anno 2014, al fine di sottoporre i risultati conseguiti all'approvazione dei deputati organi di controllo, mentre l'Allegato B, anch'esso parte integrante del presente provvedimento, è dedicato al nuovo piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione delle spese per il triennio 2015-2017.

Prima di procedere alla sintetica presentazione dei documenti allegati, è doveroso richiamare alcune premesse di metodo e di merito già fatte in occasione della stesura dell'analogo provvedimento dello scorso anno, formulate sulla scorta di quelle che dal 2011 ad oggi sono state le interpretazioni date alla norma principalmente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, dal Dipartimento per la Funzione Pubblica e dalla Corte dei Conti.

Anzitutto va ribadito come il termine del 31 marzo di ciascun anno per l'adozione dei piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione delle spese, indicato al quarto comma dell'art. 16 del D.L. n. 98/2011, risulta essere un termine ordinatorio e non perentorio. Sul punto, tra l'altro, si è pronunciata la Sezione regionale di Controllo per l'Emilia Romagna della Corte dei Conti nella propria deliberazione n. 398/2012.

Da ciò ne consegue la possibilità - come nel caso dell'analogo provvedimento adottato nel 2014 - di adottare il piano anche oltre tale termine, senza che ciò incida sulla legittimità e sull'efficacia dello stesso.

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha chiarito che, in merito all'utilizzo soggettivo annuale di quota parte dei risparmi legati ai piani di razionalizzazione per la contrattazione integrativa, i richiami del legislatore a varie fattispecie di spesa (ad es.: riordino e ristrutturazione amministrativa, semplificazione e digitalizzazione, riduzione dei costi della politica e di funzionamento, appalti di servizio, ecc.), non faccia riferimento alle singole strutture e/o dipendenti eventualmente coinvolti, quanto alla generalità dell'Amministrazione intesa nel suo complesso, con la conseguenza che "...le eventuali economie aggiuntive realizzate da destinare alla contrattazione integrativa (fino al 50% del totale) vanno quindi riferite alla generalità dei dipendenti, a prescindere da chi abbia concretamente svolto l'attività indicata nel piano di razionalizzazione..." (MEF, RGS, Igop, Parere reso alla Provincia di Prato il 24.4.2013).

Da un punto di vista temporale, si legge nel medesimo parere fornito dal Ministero, "...i risparmi aggiuntivi di cui all'art. 16, commi 4 e 5, del D.L. 98/2011 possono essere destinati - a titolo di risorsa variabile e non consolidabile - unicamente alla contrattazione integrativa dell'anno successivo a quello in cui i risparmi stessi sono stati effettivamente realizzati...".

Per quanto concerne invece il riferimento al 50% di fondi da destinarsi alla erogazione dei premi previsti dall'articolo 19 del D.Lgs n. 150/2009 va preso atto che l'art. 6, comma 1, primo capoverso, del D.Lgs n. 141/2011 ha disposto il rinvio della differenziazione retributiva per fasce alla tornata di contrattazione successiva a quella relativa al quadriennio 2006/2009, con l'effetto di rendere utilizzabile, fino ad allora, la suddetta quota di risparmi sempre ai fini della differenziazione retributiva, ancorché non in fasce.

Ne consegue che i risparmi effettivamente realizzati nell'anno 2014 e riassunti nell'Allegato A al presente provvedimento, certificati dal Collegio dei Revisori dei Conti dell'Amministrazione regionale, potranno integrare la parte variabile del fondo per il trattamento accessorio del personale non dirigenziale da costituirsi in modo definitivo per l'anno 2015.

Per l'anno in corso va peraltro sottolineato il venir meno delle limitazioni e dei tetti di cui all'art. 9, comma 2 bis, del D.L. n. 78/2010 in relazione alla costituzione del fondo per il trattamento accessorio del personale della Giunta Regionale anche se, va ricordato, gli emolumenti derivanti dall'incremento annuale del fondo nella sua parte variabile rientrano comunque a pieno titolo nel concetto di spesa per il personale, soggetta al contenimento previsto dall'art. 1, commi da 557 a 557-quater, della legge n. 296/2006, così come modificata, da ultimo, con il D.L. n. 90/2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114/2014.

Sarà cura della competente Sezione Risorse Umane monitorare che il vincolo richiamato sia comunque rispettato.

Rispetto all'analogo resoconto dell'anno scorso, per il corrente anno, in via prudenziale, è stato deciso di non includere alcune delle voci di spesa che facevano parte dell'allegato A alla DGR n. 2645/2014.

Tale scelta - è utile sottolineare - non è legata al fatto che per le voci di spesa non più riportate nel presente provvedimento si sia registrato un incremento nel corso dell'anno 2014 rispetto all'anno 2013, ma bensì al fine di evitare possibili problemi interpretativi, anche, ma non solo, legati alla fase di transizione tra il precedente sistema contabile e quello nuovo introdotto dal D.Lgs n. 118/2011.

A mero titolo di esempio, in relazione ai capitoli di spesa connessi alle manutenzioni ordinarie e straordinarie, alle pulizie, ai trasporti, ecc. l'importo dei mandati di pagamento relativi all'anno 2014 hanno registrato una contrazione di oltre tre milioni di euro rispetto all'anno precedente.

Molti appalti regionali (anche pluriennali), inoltre, vengono aggiudicati con la formula "per un valore massimo di...", mentre la spesa effettiva dipende dalle richieste che vengono fatte dalle singole Strutture regionali (es.: carta da fotocopie, cancelleria, materiale igienico sanitario, bandiere, ecc.). Pertanto si ritiene possibile e corretto individuare i reali risparmi di spesa per le fattispecie caratterizzate da tale dinamica solamente alla fine del contratto, raffrontando la cifra effettivamente pagata con quella impegnata.

Conseguentemente nel presente provvedimento si andranno a circoscrivere le voci su cui monitorare i risparmi effettivamente conseguiti nell'anno 2014 rispetto all'anno 2013 unicamente in merito alla spesa per il personale, alle locazioni passive ed alle spese per i sistemi informativi e telefonici regionali, caratterizzate da obbligazioni ben individuabili su base annuale, fermo restando che nulla osta affinché le voci di spesa escluse dal presente provvedimento possano nell'aggiornamento da effettuarsi nel 2016 essere re-inserite in presenza di una attendibile dimostrabilità dei risparmi conseguiti.

Il piano di razionalizzazione della spesa per il triennio 2015-2017 di cui all'Allegato B anche quest'annosarà strutturato determinando, per ogni singola voce o per aggregati omogenei di spesa (ad esempio, la spesa per il personale), gli obiettivi di risparmio stimati, in termini fisici e/o in termini finanziari.

Annualmente lo stesso continuerà ad essere oggetto di verifica ed eventuale aggiornamento delle previsioni, che potranno avvenire anche in termini incrementali rispetto a quanto precedentemente ipotizzato (sia a livello di voci precedentemente non incluse nel piano che di risparmi stimati), così come anche il resoconto finale dell'anno precedente - che determinerà, come si è detto, l'effettivo ammontare delle risorse utilizzabile l'anno successivo a livello di fondo per la contrattazione integrativa - potrà discostarsi dalle previsioni su cui si basava, senza determinare con ciò la perdita di quelle risorse derivanti da risparmi che fossero stati sottostimati in sede previsionale ma a consuntivo effettivamente conseguiti e certificati.

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha sottolineato come le economie connesse alle spese per il personale (ma il discorso è sicuramente estendibile a tutte le economie trattate dai piani di razionalizzazione della spesa) possono essere considerate quali risparmi aggiuntivi, rilevanti ai sensi del citato art. 16, solo nel caso eccedano le misure di contenimento già previste a legislazione vigente.

I risparmi, oltre a dover essere "effettivi", devono avere il carattere della strutturalità, senza portare alla riduzione dei servizi resi alla collettività, così come puntualizzato dalla Corte dei Conti.

Nel resoconto delle operazioni di razionalizzazione e riqualificazione delle spese sostenute nell'anno 2014 rispetto alle medesime spese sostenute nel 2013 di cui all'Allegato A e nel nuovo piano triennale di razionalizzazione per il triennio 2015-2017 di cui all'Allegato B, a fronte delle azioni e misure possibili sono state scelte, come si è appena avuto modo di sottolineare, quelle il cui risultato può essere misurato in termini oggettivi, in relazione alla situazione di partenza.

Nei documenti allegati al presente provvedimento ciascun intervento sarà caratterizzato da una parte descrittiva che, dopo una breve analisi della situazione di partenza e del quadro normativo di riferimento (soprattutto nel caso di norme che già dettano limitazioni ed obblighi di riduzione annuale della relativa spesa, sia in termini assoluti che eventualmente in termini percentuali), andrà ad individuare sinteticamente la singola misura di razionalizzazione prevista e la dinamica che potrà portare al risultato atteso, il risultato stesso in termini previsionali e, conseguentemente, l'economia che si stima di realizzare o che si è realizzata.

Come già accennato, le risorse derivanti dai risparmi di spesa aggiuntivi rispetto a quelli già previsti dalla normativa vigente possono essere rese disponibili sul fondo delle risorse decentrate se a consuntivo sarà accertato da parte dei Revisori dei Conti il raggiungimento degli obiettivi fissati per le varie voci di spesa previste nel piano.

Tale certificazione è formalmente avvenuta il 28 dicembre u.s. ed i risparmi realizzati nell'anno 2014 su cui il competente Collegio si è espresso in termini positivi si attestano su un importo finale pari a complessivi € 2.292.694,27.

Al riguardo, la Giunta Regionale, in quell'ottica di spiccata virtuosità in tema di spesa per il personale che ha caratterizzato da sempre la propria azione ed anche per far fronte sin d'ora a possibili mutamenti interpretativi di quelle che ad oggi sono le disposizioni che regolano, non solo a livello normativo, la costruzione e la gestione del fondo per le risorse da destinare al trattamento accessorio del personale afferente alla Giunta stessa, anche di qualifica dirigenziale, stabilisce di non utilizzare una quota pari ad € 614.946,27 dei succitati risparmi certificati.

Conseguentemente, la rimanente quota di € 1.677.748,00 potrà alimentare, entro il limite massimo del suo 50%, la parte variabile del fondo per il trattamento accessorio del personale della Giunta Regionale per l'anno 2015 (quindi per € 838.874,00), fino al raggiungimento del medesimo valore a ciò destinato nell'anno 2015, pari a complessivi € 7.192.000,00.

Ciò comporta altresì che con il presente provvedimento si può altresì disporre l'adeguamento e la conseguente approvazione definitiva del fondo per il trattamento accessorio del personale del comparto per l'anno 2015 - quantificato in via provvisoria in € 18.962.744,00 con la propria precedente deliberazione n. 1044 del 4 agosto u.s. - in € 19.801.618,00.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTO il D.Lgs n. 165/2001 e s.m.i.;

VISTO l'art. 1, commi da 557 a 557-quater, della legge n. 296/2006 (legge finanziaria per l'anno 2007) così come modificato dall'art. 14, comma 7 del Decreto Legge n. 78/2010;

VISTO il D.Lgs n. 150/2009 e s.m.i.;

VISTO il D.L. n. 78/2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122/2010 e s.m.i.;

VISTO il D.L. n. 98/2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111/2011 e s.m.i.;

VISTO il D.L. n. 101/2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 125/2013;

VISTO il D.L. n. 90/2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114/2014

VISTE le Leggi regionali n. 31/1997, n. 53/2012 e n. 54/2012;

VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 2645 del 29 dicembre 2014;

VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1044 del 4 agosto 2015;

VISTA la certificazione del Collegio dei Revisori dei conti della Regione Veneto in ordine ai risparmi di spesa conseguiti nell'esercizio 2013 ai sensi dell'art. 16, commi 4 e 5, del D.L. n. 98/2011;

VISTO l'art. 2, comma 2, lett. a) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.        di approvare, richiamato quanto in premessa, il resoconto della razionalizzazione e riqualificazione delle spese già poste in essere nell'anno 2014 contenuto nell'Allegato A alla presente deliberazione, parte integrante della stessa, predisposto sulla scorta di un aggiornamento del precedente piano approvato con DGR n. 2645 del 29/12/2014, ai sensi dell'art. 16 del D.L. n. 98/2011;

2.        di approvare, sempre richiamato quanto in premessa, il piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione delle spese per gli anni 2015-2017 contenuto nell'Allegato B alla presente deliberazione, parte integrante della stessa, predisposto ai sensi dell'art. 16, commi 4 e 5, del D.L. n. 98/2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111/2011;

3.        di prendere atto che, in relazione ai risultati conseguiti nell'anno 2014, le effettive economie realizzate - aggiuntive a quelle già imposte dalla normativa vigente - sono già state certificate dal Collegio dei Revisori dei Conti operante all'interno dell'Amministrazione regionale in data 28 dicembre 2015 ed ammontano complessivamente ad € 2.292.694,27;

4.        di non utilizzare una quota pari ad € 614.946,27 dei succitati risparmi certificati per le finalità indicate dall'art. 16 del D.L. n. 98/2011, in modo da far fronte sin d'ora, in ottica virtuosa e precauzionale, a possibili mutamenti interpretativi di quelle che ad oggi sono le disposizioni che regolano, non solo a livello normativo, la costruzione e la gestione del fondo per il trattamento accessorio del personale afferente alla Giunta regionale, anche di qualifica dirigenziale;

5.        di stabilire che per l'anno 2015 potrà essere destinata all'integrazione del fondo 2015 per il trattamento accessorio del personale regionale una somma fino al 50% delle rimanenti economie realizzate nell'anno 2014 e certificate dai competenti organi di controllo, pari ad € 838.874,00;

6.        di disporre altresì che analogamente si potrà procedere negli anni a venire, sulla scorta di quelli che risulteranno essere gli effettivi risparmi di spesa derivanti dall'applicazione del piano di razionalizzazione per il triennio 2015-2017, nonché per quelli che saranno i suoi successivi aggiornamenti;

7.        di dare comunicazione preventiva alle Organizzazioni sindacali rappresentative ed alla RSU dei piani triennali di risparmio, dell'adozione dei relativi provvedimenti e dei risultati ottenuti, disponendo in ogni caso che le fasi di destinazione delle risorse effettivamente rese disponibili dall'Amministrazione regionale seguiranno il procedimento previsto per la contrattazione decentrata dai vigenti C.C.N.L., nel rispetto delle norme del D.Lgs n. 165/2001, come modificato, in particolare, dal D.Lgs n. 150/2009 e s.m.i.;

8.        di prendere atto che gli importi destinabili all'implementazione del fondo per il trattamento accessorio del personale conseguenti al presente provvedimento non sono, per l'anno in corso, soggetti ai tetti di spesa precedentemente fissati dall'art. 9, comma 2 bis, del D.L. n. 78/2010, pur rientrando nella complessiva spesa per il personale dell'ente, soggetta al contenimento previsto dai commi da 557 a 557-quater dell'articolo unico della legge n. 296/2006, nell'applicazione introdotta dal legislatore con il D.L. n. 90/2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114/2014, demandando la competente Sezione Risorse Umane alla verifica del rispetto di tale prescrizione;

9.        di disporre l'adeguamento e la conseguente approvazione definitiva del fondo per il trattamento accessorio del personale del Comparto per l'anno 2015 - quantificato in via provvisoria in € 18.962.744,00 con la propria precedente deliberazione n. 1044 del 4 agosto u.s. - in € 19.801.618,00

10.     di incaricare la Sezione Risorse Umane, d'intesa con il Segretario Generale della Programmazione, dell'esecuzione del presente atto;

11.     di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

2061_AllegatoA_314646.pdf
2061_AllegatoB_314646.pdf

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