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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 12 del 12 febbraio 2016


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2101 del 30 dicembre 2015

L.267/1998, L. 365/2000, D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione denominato PAI 4 bacini. Art. 5 e Art. 6 delle Norme di Attuazione. Valutazione delle zone di attenzione geologioca in Comune di Lonigo (VI). Parere regionale ai sensi della DGR 2803 del 04.10.2005.

Note per la trasparenza

Ai sensi dell'Art. 6 delle Norme di Attuazione del Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione, denominato PAI 4 bacini, la Giunta Regionale è tenuta ad esprimere parere all'Autorità di Bacino sulle istanze presentate per l'attribuzione della pericolosità idraulica e geologica in aree di attenzione a seguito degli studi di dettaglio realizzati dai Comuni.

L'Assessore Gianpaolo Bottacin riferisce quanto segue.

Come è noto in materia di Difesa del Suolo e in particolare di pianificazione di bacino, i Fiumi Brenta e Bacchiglione e il territorio appartenente al rispettivo bacino idrografico sono compresi nel Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI) dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione predisposto dall'Autorità di Bacino Nazionale dei Fiumi dell'Alto Adriatico.

Il PAI si configura come uno strumento che attraverso criteri, indirizzi e norme consente una riduzione del dissesto idrogeologico e del rischio connesso e che, proprio in quanto "piano stralcio", si inserisce in maniera organica e funzionale nel processo di formazione del Piano di Bacino di cui alla D. Lgs. 152/2006 e s.m.i..

Con delibera n. 3 del 09/11/2012 il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino dei fiumi dell'Alto Adriatico ha adottato il "Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione, denominato PAI 4 bacini, e le corrispondenti misure di salvaguardia. Il provvedimento di adozione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2012 e dunque il piano è divenuto vigente dal 1° dicembre 2012. Il Piano è stato approvato con DPCM 21 novembre 2013 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 97 del 28 aprile 2014.

Il quadro conoscitivo del PAI può comunque essere aggiornato ed integrato in conseguenza degli esiti di appositi studi e indagini di dettaglio, alla realizzazione degli interventi di eliminazione o mitigazione dei rischi e dei pericoli esistenti al momento dell'adozione del Piano previsti dal Piano stesso, ovvero di altri interventi.

A tale riguardo la Giunta Regionale, già con delibera n. 2803 del 4.10.2005, aveva stabilito che il parere regionale previsto dai Piani di Assetto Idrogeologico per il loro aggiornamento a seguito dell'attuazione di interventi di mitigazione del rischio o di analisi e studi di dettaglio fosse espresso con provvedimento di Giunta Regionale e di incaricare della relativa istruttoria la Direzione regionale competente in materia di Difesa del Suolo (ora Sezione) che opererà sentite le strutture periferiche di Difesa del Suolo competenti per territorio e le ulteriori strutture regionali eventualmente interessate.

Il Piano approvato ha inoltre inserito con l'art. 5 delle NdA le "zone di attenzione" che sono definite come "porzioni di territorio ove vi sono informazioni di possibili situazioni di dissesto a cui non è ancora stata associata alcuna classe di pericolosità e che sono individuate in cartografia con apposito tematismo. L'associazione delle classi di pericolosità avviene secondo le procedure di cui all'art. 6".

A tali zone è stato dunque assegnato un "livello di attenzione" particolare allo scopo di segnalare la necessità di effettuare specifici approfondimenti finalizzati ad una meditata definizione delle problematiche e una adeguata valutazione del livello di pericolosità corrispondente, da determinarsi secondo i criteri proposti dalla stessa Autorità di Bacino e illustrati nella Relazione del P.A.I..

Il Comune di Lonigo con nota prot. n. 33184 del 26/01/2013 ha fornito apposita istanza di valutazione delle condizioni di pericolosità delle zone di attenzione del PAI, ai sensi dell'art. 5 e art. 6 delle NdA. A seguito della documentazione pervenuta, la Sezione Difesa del Suolo con nota prot. 147201 del 06/04/2015, ha richiesto delle integrazioni sulle zone di attenzione sopracitate e di fornire ulteriori elementi utili per un fenomeno franoso del 2014 che risulta inserito nel PAT. A tal riguardo sono stati interrotti i termini di conclusione del procedimento (come previsto dalla DGR 1049/2013). In attesa delle integrazioni è stato concordato con il Comune, per le vie brevi, di procedere con le analisi delle attuali zone di attenzione, rimandando ad un provvedimento successivo l'integrazione sull'area interessata dal fenomeno franoso del 2014 (Cod. IFFI 0240154100).

La Sezione Difesa del Suolo, che cura l'istruttoria regionale, ha valutato la non applicabilità della DGR n. 691 del 24.5.2011, che consente l'espressione del parere regionale con decreto del dirigente della Sezione medesima in alternativa alla deliberazione di Giunta Regionale (D.G.R. n. 2803 del 4.10.2005), in quanto si tratta di modifiche di non limitata entità.

Sulla base della documentazione pervenuta e delle analisi effettuate si ritiene di esprimere il parere regionale sulla istanza in oggetto, riportato nell'Allegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTI il D.Lgs. n. 152/2006, il D.Lgs. n. 284/2006 e il D.Lgs. n. 4/2008;

VISTO il Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta - Bacchiglione (PAI 4 bacini), approvato con DPCM 21 novembre 2013;

VISTE la DGR n. 2803 del 4 ottobre 2005, la DGR n. 3475 del 30 dicembre 2010 e la DGR n. 691 del 24 maggio 2011;

VISTO l'art. 2 comma 2 della L.R.54/2012;

delibera

1.   di esprimere parere, così come riportato nell'Allegato A che costituisce parte integrante del presente provvedimento, sulla richiesta presentata dall'Amministrazione comunale di Lonigo per la valutazione delle condizioni di pericolosità delle zone di attenzione del PAI, ai sensi dell'art. 5 e art. 6 delle Norme di Attuazione del "Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione", descritta in premessa;

2.   di inserire nella cartografia del PAI una nuova zona di attenzione relativa all'episodio franoso del 2014 (Cod. 0240154100) in attesa del completamento dello studio richiesto e di valutarne la pericolosità con un successivo provvedimento;

3.   di incaricare la Sezione Difesa del Suolo di trasmettere il presente parere all'Autorità di Bacino dei Fiumi dell'Alto Adriatico nonché al Comune di Lonigo (VI) e alla Provincia di Vicenza per gli adempimenti di competenza di cui al suddetto art. 6 delle Norme di Attuazione del PAI;

4.   di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

5.   di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

2101_AllegatoA_314586.pdf

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